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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «casa»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
lo fece entrare in casa. – Quant’è mai bello
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1956
vuole mai uscire di casa. Se dura di questo
3
1956
vuole derubarmi? Scrivete a casa, mandate il ritratto e
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1956
fratello era tornato a casa senza aver trovato nulla
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1956
che aveva la sua casa sulla proda del mare
6
1956
Oh! Dove sono? ¶ – In casa di poveri marinai, – le
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1956
alla bella Principessa in casa del povero marinaio. La
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1956
corsa alla padroncina. A casa del marinaio quel giorno
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1956
vide che entrava nella casa del marinaio. Andò a
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1956
passi, Maestà. Scuserà: è casa di poveri –. Lo fecero
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1956
suo esercito, andò alla casa del povero marinaio a
12
1956
il vino. Tornava a casa con tutta questa roba
13
1956
paura. Maria tornò a casa a raccontare il fatto
14
1956
e s’avviò a casa per un’altra strada
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1956
raggiungerlo e tornò a casa trafelata, a raccontare tutto
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1956
provvista. Mentre tornava a casa per un’altra strada
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1956
Continuò a girare la casa e non vide anima
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1956
in giro per la casa, finché non trovarono una
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1956
le sorelle, – torniamo a casa nostra, perché qui abbiamo
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1956
ochina ringraziò, mise la casa in spalla, se la
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1956
il trescone, ¶ Butto giù casa e casone. ¶ E l
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1956
Non butti giù né casa né casone. ¶ La volpe
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1956
Più saltava più la casa di ferro diventava solida
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1956
spese, stava tornando a casa, quando vide arrivare la
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1956
zuppiera e filò a casa a riabbracciare gli ochini
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1956
il trescone, ¶ Butto giù casa e casone. ¶ E l
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1956
Non butti giù né casa né casone. ¶ Patapùn e
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1956
salta e risalta, la casa di ferro diventava sempre
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1956
fuori e corse a casa. ¶ La volpe, dopo aver
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1956
il trescone, ¶ Butto giù casa e casone. ¶ E l
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1956
Non butti giù né casa né casone. ¶ Patapùn, patapàn
32
1956
Patapùn, patapàn, ma la casa di ferro non si
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1956
degli ochini. Andò alla casa di ferro e chiamò
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1956
ochini finalmente uscirono di casa starnazzando, svolazzando, rincorrendosi. ¶ Un
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1956
la portò alla sua casa che era un mucchio
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1956
piacere adesso, spazzami la casa. Che ci trovi da
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1956
altra. Adesso va’ a casa, e quando senti ragliare
38
1956
La ragazza andò verso casa; ragliò l’asino e
39
1956
Le fece spazzare la casa: – Cosa ci trovi? ¶ – Un
40
1956
patacca. Adesso vattene a casa e quando raglia l
41
1956
ti voltare. ¶ Andò a casa si voltò al raglio
42
1956
d’oro. ¶ Arrivò a casa dal padrone e legò
43
1956
da botte. Tornò a casa piangendo come un disperato
44
1956
la sera va a casa, mangia, dorme, e la
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1956
a sera va a casa, mangia, dorme, e all
46
1956
prese la via di casa e si presentò al
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1956
che c’è in casa. Bisogna che porti via
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1956
uomo era Maestro di casa alla Corte del Re
49
1956
sposa, – devo andare a casa mia a salutare i
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1956
domandavano se veniva a casa. E lui, col suo
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1956
e appena furono a casa dissero alle mogli di
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1956
ai badili andarono a casa di Campriano. ¶ S’affacciò
53
1956
prima devo passare a casa un momento. ¶ – Bene! Va
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1956
momento. ¶ – Bene! Va’ a casa e torna subito che
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1956
quando noi veniamo a casa, devi far finta di
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1956
Venite a desinare a casa mia, facciamo la pace
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1956
ha avuto. ¶ Arrivarono a casa di Campriano e trovarono
58
1956
e d’entrare in casa allora. ¶ In cucina il
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1956
la cannuccia. Andarono a casa loro, attaccarono briga con
60
1956
Entrate ad aspettarlo in casa, – e Geppone entrò nel
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1956
e ripartì. ¶ Prima di casa trovò moglie e figlioli
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1956
li ricondusse tutti a casa; – mettetevi a tavola –. Poi
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1956
stette zitto. Andò a casa, chiamò tutti i sudditi
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1956
piangere e tornò a casa. Il marito, appena seppe
65
1956
E mentre tornava a casa, tutti i giorni, incontrava
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1956
la Prezzemolina, tornando a casa, – le Fate dicono che
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1956
Fate portarono Prezzemolina a casa loro, le mostrarono una
68
1956
tutte le faccende di casa, le faremo mettere al
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1956
sentito tutto, tornò a casa e l’indomani le
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1956
sera, sulla terrazza di casa vostra. ¶ Loro, più confuse
71
1956
e la portò a casa sua, per darla a
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1956
la guerra, tornò a casa. Ma verso la moglie
73
1956
suo canto tornò a casa. ¶ Quando fu piantato il
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1956
tutta la gente di casa, per vedere chi era
75
1956
muri l’uscio di casa, in modo che nessuno
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1956
murare l’uscio di casa, lasciò alle ragazze dei
77
1956
te ne stai a casa! Dopo quello che hai
78
1956
resto, e scappò. ¶ A casa, la prima cosa che
79
1956
Il legnaiolo andò a casa e riferì alle figlie
80
1956
m’hai fatto. ¶ La casa dell’assassino era al
81
1956
l’assassino, mostrandole la casa, – e tu resterai a
82
1956
un albero, davanti alla casa e la lasciò lì
83
1956
assassino e trovò la casa svaligiata, e senza più
84
1956
offerse di portarla a casa sua, con parte dei
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1956
restar sempre chiusa in casa e non esser vista
86
1956
Sta’ tranquilla, poverina: in casa nostra non viene mai
87
1956
portò a vendere a casa d’un Re che
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1956
chiudere la porta di casa, il Re si fa
89
1956
ad andare in quella casa tutti i giorni, a
90
1956
La portarono subito in casa e la vecchia ripeteva
91
1956
Il gobbo tornò a casa che non era più
92
1956
povero gobbo tornò a casa con due gobbe invece
93
1956
e galopparono via a casa. ¶ Arrivati a casa dissero
94
1956
a casa. ¶ Arrivati a casa dissero a Cecino: – Senti
95
1956
se ne andò a casa e bussò. Sua madre
96
1956
con la balia in casa. Ora avvenne che il
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1956
da donne, torni a casa difilato. ¶ S’accordarono, e
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1956
Se le avessimo a casa, quante belle rocche per
99
1956
Se li avessimo a casa, ne faremmo chissà quanti
100
1956
cavallo. – Si ritorna a casa! Avete ricordato cose da
101
1956
io la caccio di casa, – e così fece. ¶ Cacciata
102
1956
così fece. ¶ Cacciata di casa, con la sua balia
103
1956
di Re, cacciata di casa e maledetta. ¶ Il figlio
104
1956
ad allevare in una casa di contadini cristiani. ¶ Il
105
1956
Ebreo, quando fu a casa, per prima cosa disse
106
1956
ti caccio via da casa. Abbi giudizio, perché dico
107
1956
sei mesi tornò a casa e disse: – Senta, mamma
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1956
un po’ insospettita. ¶ – In casa di buona gente, che
109
1956
dà in regalo! ¶ A casa lo aspettava sua figlia
110
1956
se n’andò a casa lasciando il mortaio e
111
1956
Il contadino arrivò a casa più morto che vivo
112
1956
mai dovessi ritornartene a casa, li troverai al loro
113
1956
puoi tornartene subito a casa da tuo padre. Prendi
114
1956
e stasera tornatene a casa tua, al tuo mestiere
115
1956
si fermò che a casa sua, a tarda notte
116
1956
detto d’andare a casa tua? ¶ – Sì, Maestà, – rispose
117
1956
Maestà, di tornarmene a casa mia e di portarmi
118
1956
palazzo confinandola in una casa lontana e solitaria, con
119
1956
io, quand’ero a casa. ¶ – Bene, – disse lo sposo
120
1956
La cavallina arrivò alla casa d’un contadino, e
121
1956
guerra per tornare a casa. ¶ Arrivato alla città il
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1956
per la notte in casa d’un curato. Il
123
1956
così quando torniamo a casa avremo da raccontare di
124
1956
erba qualunque: tornarono in casa e la mise a
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1956
che fece tremare la casa s’alzò e con
126
1956
invece la portarono a casa e la tennero con
127
1956
e i servizi di casa; le insegnarono anche le
128
1956
soccorsero, la portarono a casa loro e dicevano: – Qui
129
1956
come la padrona di casa, e non vi faremo
130
1956
fermò a vivere nella casa dei pastori, mentre a
131
1956
ricchi, con una grande casa, e un giorno, mentre
132
1956
si trovavano in quella casa e si raccontarono le
133
1956
disposta a tornare a casa mia.» Io le risposi
134
1956
mi condussero in questa casa, dove mi trattarono come
135
1956
l’era portata a casa e le portava ogni
136
1956
bosco, avevano trovato una casa illuminata. Vanno per bussare
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1956
via la roba di casa. E lui: – Che sono
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1956
è questa roba di casa? Io non ho paura
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1956
zio e vede la casa svaligiata. Dice al nipote
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1956
ne andrà via di casa e non lo vedrete
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1956
poi scese su una casa di campagna e abbandonò
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1956
luccicava sul tetto di casa. Salirono sul tetto con
143
1956
tenne la ragazza a casa insieme con le cinque
144
1956
hai portato via da casa, portami via di qui
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1956
sola? ¶ Quando tornò a casa, l’Arciprete s’accorse
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1956
Così Pìrolo tornò a casa con quattro staia di
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1956
a girare per la casa. Finalmente venne l’ora
148
1956
tanti, che tornò a casa più carico d’un
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1956
andata, da portare a casa tutto quel pesce; e
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1956
a parole: corse a casa filato e consegnò il
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1956
stancò di starsene a casa in povertà e volle
152
1956
saluta tutti quelli di casa e se ne va
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1956
non tornava più a casa. Il giovane, che più
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1956
di nero. ¶ Intanto nella casa del pescatore, dal momento
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1956
comando del Re. ¶ In casa del pescatore intanto la
156
1956
far le cose di casa, a preparare il pranzo
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1956
lui a mandargliela a casa. ¶ Tornato che fu il
158
1956
se ne tornò a casa piangendo da commuovere anche
159
1956
disse il Mostro, – in casa tua si ride; quando
160
1956
pendenti in giù, in casa tua si piange. ¶ Un
161
1956
mattina si svegliò a casa di suo padre, col
162
1956
Che c’è a casa mia? – gridò Bellinda. ¶ – C
163
1956
e morì. Tornò a casa e i genitori che
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1956
poi lo cacciarono di casa nella notte buia. Il
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1956
era stato cacciato da casa e lo supplicò di
166
1956
che volevano tornare a casa con lui per presentare
167
1956
ritrovato e riportato a casa i fratelli smarriti; sono
168
1956
strada per tornare a casa da mia mamma. Ma
169
1956
Ma del resto, a casa non ci ho niente
170
1956
sera arrivò a una casa di contadini, e chiese
171
1956
chiamiamo pizza; io a casa non posso alloggiarti perché
172
1956
tutto era tornare a casa in veste da signore
173
1956
tosto per Milano. ¶ A casa trovò il vecchio mercante
174
1956
l’Assunta tornava a casa piena d’astio. – Mamma
175
1956
canapa. Se torni a casa la sera senza che
176
1956
la Rosina tenetela in casa a far le faccende
177
1956
La Rosina tornò a casa mezzo allegra e mezzo
178
1956
non usciva mai di casa quando c’era sole
179
1956
contadini?» Ed entrò in casa. Così si conobbero, e
180
1956
disse il Principe. – A casa mia c’è pieno
181
1956
cosa succede adesso a casa nostra? E al palazzo
182
1956
Fiordinando chiese: – Ehi, di casa! – Nessuno rispondeva, neanche l
183
1956
che lo riportasse a casa o una traccia del
184
1956
scoprire la strada di casa. Ma una volta a
185
1956
Ma una volta a casa, non stette a perder
186
1956
e scappò via a casa sempre urlando. ¶ La mamma
187
1956
una poltrona. ¶ In quella casa sotterranea la bambina si
188
1956
starai per lasciare questa casa; sta’ attenta a non
189
1956
dovevo dimenticar nulla a casa, se non volevo capitare
190
1956
trovare impiego in qualche casa. ¶ Il cameriere disse: – C
191
1956
Oggi non vengo a casa a desinare, m’hanno
192
1956
non annoiarmi sola in casa, andrò alla villa di
193
1956
sposò; e tornò a casa da suo padre. ¶ – Benvenuto
194
1956
li cacciò fuori di casa. ¶ Quei meschini non sapevano
195
1956
E lui: – Venite a casa da mia moglie: è
196
1956
Il Re tornò a casa su tutte le furie
197
1956
il paniere. ¶ Tornò a casa e il fratello di
198
1956
vicino sulla porta di casa e gli raccontò la
199
1956
fosse arrivata quasi a casa, poi suonò la trombetta
200
1956
quando fu vicina a casa, il più piccino suonò
201
1956
la ragazza stava a casa a filare e a
202
1956
ora d’andare a casa, aveva il cuore che
203
1956
ragazzo di tornare a casa dalla sorella non ebbe
204
1956
se non riporto a casa le pecore». ¶ L’indomani
205
1956
signore, e andò a casa da sua sorella. Quando
206
1956
il ragazzo tornò a casa, la sorella cominciò a
207
1956
La bambina andò alla casa di Zio Lupo. Bussò
208
1956
tutto. ¶ Quando fu a casa, la mamma le fece
209
1956
La bambina corse a casa da sua mamma: – Stanotte
210
1956
tutti i buchi della casa perché Zio Lupo non
211
1956
mangio! Sono vicino a casa! – Poi si sentì un
212
1956
quella che è a casa mia le vince tutte
213
1956
che Giricoccola era in casa della Luna e non
214
1956
e fece entrare in casa l’astrologa. – Aspetti che
215
1956
la Luna tornò a casa dopo il suo giro
216
1956
chiamò la donna in casa. Ma appena ebbe in
217
1956
lumino, arrivò a una casa e bussò. Aperse una
218
1956
la donna, – è la casa dell’Uomo Selvatico, che
219
1956
a girare per la casa tirando su dal naso
220
1956
c’è qualcuno in casa, dalli a lui. ¶ – C
221
1956
cose che aveva in casa l’Uomo Selvatico, il
222
1956
Il gobbo andò alla casa dell’Uomo Selvatico, stette
223
1956
di noci. ¶ Arrivò alla casa dell’Uomo Selvatico, stette
224
1956
a urlare. – Correte a casa mia, fatevi dare da
225
1956
liberatemi. ¶ Tabagnino corse in casa della donna, e le
226
1956
pelle e tornò a casa gemendo. E la moglie
227
1956
signori andarono ognuno a casa loro e Stellina andò
228
1956
la mezzanotte. ¶ Tremò la casa. Sandrino vide il Diavolo
229
1956
stesse ad aspettarlo a casa, i servitori gli lasciavano
230
1956
facesse venir giù la casa dagli strilli; ma poi
231
1956
La serva tornò a casa. L’Arciprete l’aspettava
232
1956
dispetto, Fiore tornò a casa. I fratelli stavano alla
233
1956
avute. E tornò a casa affamato e disperato come
234
1956
in viaggio, arrivò alla casa dell’Arciprete, ed entrò
235
1956
Poi andò a una casa di contadini, si fece
236
1956
e s’avviò verso casa, ma a un certo
237
1956
e s’avviò verso casa, torcendosi le mani. ¶ Alla
238
1956
e si avviò a casa. Quando fu in quel
239
1956
Arciprete disse: – Torna a casa a prendermi gli zoccoli
240
1956
ombrello. ¶ Pìrolo corse a casa, e disse alle serve
241
1956
sposa restò sola in casa col giovane Re, e
242
1956
miei bambini! ¶ Tornò a casa col granchio in spalla
243
1956
riva. ¶ Così, tornata a casa, la Principessa disse al
244
1956
se ne accorga. ¶ A casa, quando la madre vide
245
1956
bassa voce. ¶ Arrivò a casa, la fece scendere di
246
1956
che le riportasse a casa le sue vesti. ¶ Il
247
1956
a notte, vide una casa diroccata e andò là
248
1956
che da dietro la casa vengono fuori tredici assassini
249
1956
consigliandogli d’armare bene casa sua perché era in
250
1956
così: quando arriva a casa, non le dia niente
251
1956
il Re. ¶ Arrivato a casa, tutti i servitori gli
252
1956
ricordi quand’ero a casa con Sua Maestà mio
253
1956
Il marito torna a casa con la mela e
254
1956
lo fa entrare in casa perché sua figlia si
255
1956
per perdonarlo. ¶ Arrivano a casa dei genitori di Pomo
256
1956
forca, l’accompagnarono a casa in trionfo, con musiche
257
1956
Il bambino andò a casa e disse: – Mamma, m
258
1956
se lo porta a casa. Lo stende su una
259
1956
disse: – Tu va’ a casa, – e all’altro mezzo
260
1956
altro mezzo va a casa. Va a casa e
261
1956
a casa. Va a casa e dice a sua
262
1956
disonore d’avere in casa un bambino senza padre
263
1956
e dice: – Ehi, di casa! – Nessuno le risponde. Va
264
1956
La ragazza rientra in casa, va al camino, e
265
1956
gli risponde che in casa non può farlo entrare
266
1956
tutta la roba da casa. Quello che ti raccomando
267
1956
posso più accompagnarti a casa. Qua vicino ho un
268
1956
padre: «Mi trovo in casa della tal Regina e
269
1956
disse, e andò a casa. L’uscio era chiuso
270
1956
il sacco fino a casa, dove sua figlia l
271
1956
in Purgatorio. ¶ Vanno a casa, e dopo in chiesa
272
1956
dirmi dov’è la casa di quello che si
273
1956
Una sera tornò a casa stanco, senza aver preso
274
1956
e siepi. Corse a casa, sempre pensando a quelle
275
1956
della montagna, capitarono in casa d’una donna e
276
1956
entrò in un’altra casa più povera, nera di
277
1956
nell’ordito, e la casa si riempiva di tela
278
1956
se tornano, mandatemeli a casa mia, vi prego, ché
279
1956
comare Giacoma, in quella casa là sotto, che si
280
1956
e andarono a quella casa. La donna venne incontro
281
1956
mangiarono e dormirono in casa di Comare Giacoma, e
282
1956
la pula. ¶ – O di casa! – dissero i tre a
283
1956
palazzo e torniamo a casa dai miei genitori! – Quando
284
1956
Quando fu tornata a casa girò l’anello e
285
1956
vecchio Turco, stava di casa un professore, da tutti
286
1956
vecchio Turco tornò a casa, prese per mano il
287
1956
scolaro, disse: – Torna a casa, ché non hai niente
288
1956
un quattrino. Tornò a casa. – Che novità? – gli chiese
289
1956
me le riporti a casa tutte ti do la
290
1956
la pietra arrivò alla casa di una tessitrice. Al
291
1956
a lasciar sola a casa la figlia, perché c
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il naso fuori di casa e che non aprirai
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cuore di restar a casa sola, ma almeno potessi
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s’è mossa da casa, – disse il mercante. – E
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se ne andarono da casa. Si costruirono una casa
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casa. Si costruirono una casa nel bosco e vivevano
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bosco, e trovò la casa dei fratelli. In casa
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casa dei fratelli. In casa non c’era nessuno
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fratelli quando tornarono a casa assetati, trovarono dodici scodelle
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nel bosco, capitò alla casa della ragazza e se
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Il Principe tornando a casa le disse: – Cos’hai
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il segno rosso sulla casa di Cric, il ladro
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piangere, là sarà la casa del ladro. ¶ Infatti la
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pure via fuori di casa. Però doveva metterla in
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pagava con stipendi da Casa reale. Alla ragazza fu
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risfogliato perché tornasse a casa. I due giovani non
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il Re padron di casa. – La sposa di mio
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d’essere tornato a casa per farla arrestare. Così
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fare il cattivo in casa. – Avresti il coraggio di
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di festa per la Casa reale, e il Re
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e quando viene a casa butta tutto sottosopra e
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vecchia la nascose in casa, e quando venne il
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montagna. C’era la casa della madre del Tuono
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partirono e tornarono a casa loro e fecero una
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da una maestra. In casa di questa maestra c
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entrare una sera in casa del giovane e gli
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è notte, andiamo a casa. ¶ E i soldati: – Abbiamo
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studi, Bobo tornò a casa e una sera passeggiava
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figli si chiusero in casa. A mezzanotte s’ode
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arriva a un’altra casa di contadini. È incerto
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fosso. ¶ Bobo bussò alla casa. L’invitarono a cena
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ferro come tutta la casa e il lupo si
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solo farla uscir di casa per mangiarsela. Perciò l
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una grembiulata. Tornò a casa, mise a cuocere i
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e li portò a casa a cuocere. Quando venne
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Sarà già tornata a casa. Me ne farò una
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ormai al sicuro in casa sua, sgusciò fuori dalla
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hai portata fino a casa. ¶ Il lupo, a sentir
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della bambina. Entrò in casa della madre ammalata, la
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lupo uscire da una casa, gli si misero dietro
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lo riconosceva più. Cerca casa sua, ma non c
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queste ragazze avevano una casa con un bel terrazzino
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la campanella di quella casa. Venne ad aprire una
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voglio sposare. ¶ Andò a casa, e raccontò tutto a
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un Re. ¶ Torna a casa della sposa, suona il
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si vestì, corse alla casa. ¶ – Padrona, – disse alla vecchia
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condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare
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e antica donna di casa Pitrè. Un gran numero
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e desolata, in una casa di fornai e vi
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Messia è come in casa sua; né può essere
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rione ha educato alla casa e al Signore, come
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d’impiegarsi in qualche casa. Arrisponde il camberieri: – C
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mondo, passi davanti a casa sua e trovi l
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noci da schiacciare, la casa dei Venti dove si
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un re vicino di casa d’un altro re
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che fa ritorno a casa solo mentre la sposa
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Non c’era né casa né albero che s
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sposerò. ¶ La portò a casa sua, e la chiuse
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mangiare dalle serve di casa. E la canapa era
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riderà mai!» ¶ Tornò a casa e disse alla sposa
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pino che è dietro casa nostra con un colpo
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una meraviglia. Al confronto, casa mia pare una capanna
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finché non trovi una casa con la porta aperta
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un pozzo vicino a casa sua; mise la mano
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un pesce. Portò a casa il pesce e lo
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che faceva buio alla casa. Allora il pastore tagliò
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e la portò in casa. Intanto sua madre era
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pascolare e tornava a casa la sera. Ora, quale
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voglio andarmene via di casa. ¶ – Non dire così, figlia
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molti giorni e a casa loro si presentò un
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ora d’andarsene di casa, partì lo stesso con
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un po’ d’apprensione. ¶ – Casa mia. Là andiamo, – disse
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ragazza, rimasta sola in casa con tutte le chiavi
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d’Argento tornò a casa e vide la rosa
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a lei mostrò la casa, diede tutte le chiavi
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signore, si ripresentò a casa della lavandaia. – Il lavoro
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lavandaia. – Il lavoro a casa mia è tanto, due
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a lei mostrò la casa e fece le solite
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che era sola in casa, pensò: «Adesso andiamo un
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Quando sono partita da casa mia madre non stava
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persona ti riporterà a casa. Ma, se senti che
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non mi vuota la casa», e fece per posare
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spalla, andò difilato a casa della madre di Lucia
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E lo mandò a casa sua con un altro
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e voglio tornare a casa scarico. ¶ Quando se ne
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ora devo tornare a casa perché Lucia è ammalata
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nel cortile davanti alla casa rotonda del Conte, tutta
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Appena fu vicina a casa, Perina, curiosa come tutte
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nella cassetta. ¶ Tornando a casa, Perina si vide venire
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pancia vuota. Tornò a casa e sgridò le ragazze
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le parlò: – Portami a casa con te, – disse, – farò
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prato, poi tornò a casa e mise la biscia
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qualità. ¶ Quel giorno in casa non c’era nulla
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asino per portarla a casa sua. Lei gli disse
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disse al Maestro di casa: – Giacché avete un figlio
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quando il Maestro di casa venne a morire, continuò
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ne innamorò. ¶ Tornò a casa e disse a suo
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lume. C’era una casa in cui una donna
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là, – e indicò la casa dove c’era quel
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fuoco, e corse a casa, dove il giovanotto bell
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allegrezza in quella povera casa. – Ma io vi sposo
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a servire in una casa di moglie e marito
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a servizio in quella casa, cominciarono a venire dei
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ragazza, per trovarsi a casa prima della padrona, pensò
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colpo si ritrovò a casa. Quando la padrona ritornò
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la figlia, sfaccendando per casa, trovò l’anello in
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Regina. – Ci arriva a casa il Re gobbetto, li
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Re gobbetto usciva di casa. Il facchino lo vede
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va via. Uscì di casa e non si voltò
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me ne torni a casa mia!» ¶ Così fece e
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chiamò il maestro di casa e gli disse: – Per
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in cocci. Tornò a casa, e la padrona: – Brutta
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permetti di tornare a casa senz’acqua e senza
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e la portò a casa. ¶ Da quando la Brutta
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la vecchia tornò a casa con la melagrana. Tornò
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la melagrana. Tornò a casa e trovò che suo
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il fuoco, scopava la casa, faceva da cucina e
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e invece nascondetevi in casa. Così vedrete chi è
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finta di chiudere la casa, e invece si nascose
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voleva mandarlo via di casa. Prima diceva sempre che
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tornando vide che la casa era stata di nuovo
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marito lo condusse a casa, cominciò a litigare perché
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perché non voleva in casa un tignoso. Il marito
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più mettere piede in casa sua. ¶ La notte, il
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che metta piede in casa nostra e la Reginella
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Re la cacciò di casa. Lei se ne andò
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sconosciuto. E tornò a casa più amareggiata che mai
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sorella sarebbe scappata di casa con un soldato semplice
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il disonore alla sua casa. Chiamò un generale e
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ragazza, – ora torniamo a casa. ¶ Il generale disse: – No
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Re selvatico alla sua casa in mezzo al bosco
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fargli le faccende di casa e il vecchio selvatico
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mattina vola verso la casa del Re selvatico, e
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e volle entrare in casa. Domandò, e gli spiegarono
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essi lo portò a casa a sua moglie. Erano
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Allora volle andarsene da casa e inutili furono le
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faceva andar avanti la casa. I tre figli di
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balia a capo della casa. Ma la balia, con
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quelle tre regine per casa, non poteva più fare
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di luce. ¶ – Padrone di casa, – chiamarono, – ci date ricetto
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lasciò passare. ¶ Arrivò alla casa della nonna, ma l
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così fece. ¶ Arrivò a casa di sua madre e
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e andò via. A casa, uccise il castrato e
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e via. Andò a casa dell’Arciprete e gli
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Il vecchio tornò a casa e nascose i cento
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spavento dal gatto di casa che, senza saper neanche
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compare, m’aspettano a casa. ¶ – E chi t’aspetta
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pelle di vedere la casa d’un topo di
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dispensa. ¶ – Che galanteria di casa! – fece il sorcio campagnolo
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fa’ come fossi in casa tua. ¶ – Grazie, compare. Sai
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a girare per la casa, e a dire: – Co
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scappò via, corse a casa, andò a guardare nella
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averla riconosciuta. ¶ Tornò a casa tardi, e la gallina
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porco quando siamo a casa. ¶ Crocche tornò all’orto
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minestra che aveva in casa, e uscì di corsa
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tornò di corsa a casa. ¶ Dopo un po’, Crocche
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volta; si ritirava in casa e si metteva a
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dentro come fosse a casa sua: girava a destra
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e, come fosse a casa sua, gira e salta
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cavallina, come fosse a casa sua, sapeva dove c
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di trinciatore della Real Casa di Francia, – disse il
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il Re tornò a casa, disse alla madre: – Sì
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bosco, e tornò a casa, e suo padre vinse
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presero la via di casa. ¶ – Ahi, ahi, compare mio
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la strada. ¶ Arrivarono a casa. Il lupo, tante legnate
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la notte fuori di casa, insomma era la croce
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a mezzogiorno venne a casa, gli disse: – Figlio mio
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a Maglie, in quella casa davanti alla colonna. ¶ – Aspetta
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ne sia andato da casa nostra: finalmente stiamo in
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prendi il diavolo in casa. Invece, se vuoi qualsiasi
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se ne andò a casa facendo capriole dalla contentezza
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giù botte. – Vattene da casa mia, birbante! Non capitarmi
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gli occhi! ¶ Uscì di casa e si mise per
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povero ragazzo cacciato di casa da sua madre. ¶ – Be
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che ti porto a casa mia. ¶ Lo portò a
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mia. ¶ Lo portò a casa, lo rivestì a nuovo
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Quando sarai arrivato a casa, portalo dentro e digli
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cima alla torre di casa sua a spiare le
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qui? Cammina, vattene da casa mia. ¶ – No, mamma mia
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lo cacciò ancora di casa. ¶ Un’altra volta se
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ne andò. Arrivò a casa di sua madre con
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nuovo sporcare tutta la casa? – cominciò a sbraitare la
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padre e figlio in casa sua. Li portò in
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te lo riporterai a casa coi cento ducati che
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appollaiare sulle tegole della casa di fronte. ¶ Alla sera
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lei discese. ¶ Trovò una casa piena di gatti, tutti
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di roba fatta in casa, gonnelle, giubbetti, grembiuli, fazzoletti
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un vestito fatto in casa, un paio di scarpe
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in fronte. Tornò a casa ornata come una sposa
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accorciasse. Quando arrivò a casa così conciata, più brutta
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strada e andremo a casa. ¶ – Sì, sì, fratellino, – dissero
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giorno quando arrivarono a casa più morti che vivi
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I bambini restarono a casa, ma dopo un po
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quel che restava in casa per comprare sette filoni
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abbiate paura, ritorniamo a casa anche stavolta –. E si
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cammina, arrivarono a una casa. Bussarono e uscì Nanna
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li ho accolti in casa perché anche noi abbiamo
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sette, e via a casa della Nanna-Orca. ¶ – Nanna
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degli stivaloni arrivarono a casa del loro babbo e
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Così il gobbetto arricchì casa sua e lui fu
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sera sulla soglia di casa e diceva il rosario
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si ritirarono. Invece della casa aperta, come sempre, con
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Quando videro che in casa non c’era, si
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di trovarla, tornarono a casa e si misero a
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bellezza. Appena furono a casa: – Papà, papà! – dissero (ormai
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portarmi una sgualdrinella per casa! No, no! Se ce
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e la portarono in casa. Questa cristiana, poverina, andava
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la fecero maestra di casa. ¶ Alla sera, di solito
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quando sbarcò trovò la casa vuota. Passò un po
500
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il marinaio tornò a casa, sua moglie era già