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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Pascale, Passa la bellezza, 2005

concordanze di «casa»

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anni, un figlio a casa, qualche capello bianco, ormai
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tutti sono entrati in casa. Ho avuto l’impressione
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qualcuno metteva piede in casa. ¶ M’ero un po
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normale, piatto, allora la casa, dall’alto, può essere
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alto sembra proprio una casa vera e propria. Mo
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al gancio, sposta la casa prefabbricata, e al suo
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na settimana, costruisce una casa vera. Una villetta a
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gancio e sposta la casa in un altro posto
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condono, si usa la casa per metterci qualcuno dentro
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quanti annunci con fotografia: casa mobile dai dieci ai
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mia terra hanno questa casa mobile, se veramente venite
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che dovevo essere a casa il prima possibile, perché
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portati le coperte da casa. Pure i cuscini. Poi
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ne volevo andare a casa, mettermi nel letto. Sono
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dito, là! Vedete quella casa? ¶ Ho fatto un vago
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è la verità. ¶ A casa, alle ore 12:10, Piera m
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le luci, perché a casa mia di mattina presto
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sí, le 17. Stavo a casa di uno molto ricco
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auguri. ¶ Ero tornato a casa con questa busta di
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l’altro odia quella casa: ¶ – Una casa ergonomica, dovunque
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odia quella casa: ¶ – Una casa ergonomica, dovunque ti siedi
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io stasera in quella casa non ci metto piede
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prima di uscire di casa e andare alla festa
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Sant’Arpino, tornare a casa di mio padre, consumare
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Termini alle 23:05. Taxi e casa, si sperava, intorno alle
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aveva pulito tutta la casa. Nemmeno tre ore dopo
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vicino la porta della casa. Poi chiamare: ¶ – Mastr’Gaetà
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Questo significava che quella casa aveva avuto un barlume
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Pipolo era separato in casa, teneva due figli e
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ditte: meglio farlo dentro casa. Il grosso del lavoro
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giustamente appena entra nella casa dei contadini deve per
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cosí si fanno la casa. ¶ – Magari. Quelli, i figli
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la vogliono fin sotto casa. E sapete comm’è
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di questo passaggio. A casa ci stavo solo io
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nemmeno addò sta ’e casa, pensa mo’ che fa
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fascicoli, la libreria di casa, che tra l’altro
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volta che andavo a casa, vedevo la libreria piú
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guardato allo specchio, a casa: bianco. Dopo venti minuti
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visita, ma dopo, a casa, in ufficio, quando passeggiavo
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bagno. Che stessi a casa o al lavoro, era
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a me. Arrivo a casa e chiamo Gianfranco Marziano
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hai capito niente? ¶ Sotto casa, Riccardo aveva frenato di
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labbra. Mo’, insomma, la casa, tu lo sai, stava
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che teneva tutta una casa targata Ikea. ¶ – Embè? Dài
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Quando vai in una casa guarda i mobili Ikea
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infatti… Comunque, in questa casa, ho fatto poco e
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come il bagno di casa mia). Cioè, le nostre
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porta per tutta la casa. ¶ – Ma non sono stata
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uomo che arrivava a casa, si toglieva il soprabito
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indomani sarei tornato a casa e dunque non si
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s’erano costruiti la casa a valle, lui aveva
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che può aiutarla in casa. Che problema c’è
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tre ore e la casa sta a posto. L
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viene la famiglia, niente casa, proprietà, niente, noi ce
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lasciando mia moglie, trova casa, spiega la cosa ai
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te ne vai a casa. ¶ Anzi, siccome era estate
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la macchina andavamo verso casa, io mi ricordo che
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dal concessionario. Arrivato sotto casa, aveva citofonato a mia
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stata assunta in una casa editrice e Giancarlo aveva
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Poi di nuovo a casa, dove Alfredo aveva fatto
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giochi non violenti, la casa ergonomica? Se il mondo
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per pulire tutta la casa. Non sapevo dove mettere
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per terra, perché la casa faceva schifo. ¶ – Ma che
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scopa, lo straccio, la casa era diventata lin da
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luce cosí bella, la casa pulita. Volevo che se
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ed era partito. A casa ci stavo io. Vuota
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morire, appunto. ¶ Tornai a casa in aereo, alle 17 stavo
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gente di merda. ¶ Raggiunsi casa di Piera. Allora lei
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venire con te, intendo casa per casa, a vendere
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te, intendo casa per casa, a vendere i libri
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importato niente. Tornavo a casa tutto languido, bagnato di
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seriamente, a mollare. ¶ A casa, poi, io e Alfredo
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tenere l’orto dietro casa, mo’ tengono i putti
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squillare il telefono di casa. ¶ – Papà! ¶ – Vincè? E perché
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mezzo. Insomma, la mia casa a Caserta era cosí
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ha realizzato. La stessa casa ma con un orpello
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Lui era distrutto. A casa feci due cose, la
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cancello alla porta di casa). Il campanello di casa
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casa). Il campanello di casa aveva il suono di
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analisi il padrone di casa non fosse stato presente
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Settanta. La padrona di casa sarebbe arrivata di lí
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facile trovare qualcuno in casa, una nonna, una mamma
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aspettando la padrona di casa. Una cucina incassata nella
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individuare il padrone di casa, oppure bloccargli l’entrata
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non la padrona di casa ma un uomo. Dal
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intorno e dice: bella casa. Molto luminosa, aggiungo io
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punto il padrone di casa (si presenta), Valerio Longo
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Corso. Camminando per la casa, Valerio Longo aveva detto
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una propria ditta. La casa se l’era costruita
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i complimenti per la casa, ma sembrava bloccata, non
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parte del giardino davanti casa era molto curata, dietro
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accordo, spesso stava fuori casa, insomma un po’ il
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pochi giorni. ¶ – Stavo a casa, di mattina presto, quando
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Sua mamma (viveva in casa con loro) per il
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libri (che in quella casa scarseggiavano, c’era solo
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bussato alla porta di casa. ¶ – C’era traffico alla
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un’ora stavamo a casa sua. Abitava al secondo
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che lavorava in una casa editrice napoletana e teneva
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l’ho trovato sotto casa in un giorno di
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Lia, è vero? ¶ – A casa ci sta lei. ¶ – A
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ci sta lei. ¶ – A casa ci sta lei, esatto
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che il vicino di casa dall’oggi al domani
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questo hanno rincorso la casa di proprietà, di famiglia
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per pulire tutta la casa, ti ricordi, allora mi
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insomma stava stanca. A casa le avevo preparato anche
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sembra strano, arrivi a casa, dici che hai tanto
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aprí la porta di casa sua, mi trovò con
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male, stava sola in casa, con le maniche rimboccate
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mandare i soldi a casa. Ora se non fosse
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al primo posto. ¶ A casa Piera mi aveva preparato