Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

m’hai rutt’o cazzo, Nicolas. ¶ Nicolas iniziò a

altro. ¶ – Oh, ma che cazzo state facendo! O!!! ¶ La

O spacciatore. Ma come cazzo è possibile?! ¶ – Spacciatore un

è possibile?! ¶ – Spacciatore un cazzo, – aveva detto la madre

era una domanda del cazzo. La domanda che fa

si’ tu? E perché cazzo mammeta c’ha cacciati

volta, ma niente: – Come cazzo funziona sta roba? – e

la rabbia: – Ma chi cazzo sei, Nicolas? Hai fatto

Benji e Fede. ¶ – Chi cazzo so’? ¶ – Ua’, non conosci

l’hanno dato via. ¶ – Cazzo, hanno fatto ampress’! Appena

non gliene fregava un cazzo, ma gli riconosceva la

bocca a tutti sti cazzo di marocchini e negri

quindici euro al giorno. ¶ – Cazzo ce facimmo? – chiese Agostino

sgualcito delle caramelle. ¶ – Come cazzo tieni tutti sti soldi

e Rinuccio. ¶ – Ma chi cazzo sono? – chiese in allerta

gonfiabili per bambini? Che cazzo so’? ’E ggiostre? ¶ – No

centri commerciali! ¶ – Cioè, che cazzo fate? ¶ – Vuoi venire a

fa, s’append’’o cazzo? ¶ Telefonò subito a Oscar

un’ora. ¶ – Ma che cazzo hai fatto? – lo accolse

qua? Lo tenete un cazzo di capo? –. Tra le

con vostro marito, chi cazzo conta qua? Chi è

poco. ¶ – E tu chi cazzo sei? ¶ – Nicolas, dei Tribunali

tendendogli la mano. – Che cazzo fanno questi? Che cazzo

cazzo fanno questi? Che cazzo fate qui? Non arrivata

sangue per insozzare quella cazzo di tuta linda dello

chiedere a Nicolas che cazzo ci facesse lì, ma

non abbiamo rubato un cazzo! ¶ – Piano, piano, – li divise

non abbiamo fatto un cazzo. ¶ Drago’ inventò: – Mio padre

non abbiamo rubato un cazzo, se rubavamo ora ti

chest’è tutto? Che cazzo ci facciamo? ¶ – Col cazzo

cazzo ci facciamo? ¶ – Col cazzo e questo è tutto

chi non conta ’nu cazzo. ¶ I giorni che seguirono

a mia disposizione, quando cazzo voglio io; 50 per cento

ci ferma manco il cazzo di Dio. ¶ – Quello sta

gridava: – Maraja, ma che cazzo fai?! –. Nicolas si rivolse

non poteva mollare, quando cazzo l’avrebbe riacchiappato? ¶ La

non servono a un cazzo, stann’’annanz’’a PlayStation

sei uscito pazzo? Che cazzo, me dici urgente pe

in faccia. – Ma che cazzo stai cumbinanno? Che stai

più delicata. – Ma che cazzo stai cumbinanno? – ripeteva ’o

aveva scassato davvero il cazzo. E domandava, ’o Cicognone

senza mezzi, senza un cazzo. Nessun potere avevano, e

indicava il pacco, il cazzo, le palle. Teniamo armi

erano delle teste di cazzo e i Grimaldi non

spogliare. ¶ – Spogliati, guaglio’, chi cazzo ti sa. Chi me

non vali più un cazzo, che nessuno ha più

sfilò schifato: – Ma che cazzo fai? ¶ – Ve la stavo

in aria, scappano sempre... cazzo, v’aggi’’a ’mparà

di giovane onorato! ¶ – No, cazzo! Della mia bonifica di

riguardavo il film. Chi cazzo se lo ricorda con

Puoi fare quello che cazzo vuo’, ma sempre della

PaPanza, – disse Biscottino. ¶ – ’O cazzo, – rispose Tucano prendendosi uno

alla loro destra. – Dove cazzo stanno sti pinguini? ¶ Impugnarono

altri non si raccapezzava. ¶ – Cazzo, qua ci sta un

dicendo, ’nu dromedario, che cazzo. ¶ – Oh guagliu’, mica stiamo

chiaramente due botole: – Che cazzo, l’Arcangelo non m

pinguini. ¶ – E mo’ come cazzo entriamo qua dentro? ¶ – Ma

ce sta nisciuno. Che cazzo ne so. ¶ Iniziarono a

e ci mangiano il cazzo? ¶ – No, non ti preoccupare

prendersi da mangiare: – Che cazzo state facendo?! Chi siete

ppovere bestie? ¶ – Ma che cazzo, Maraja! Non c’avevi

Ua’, guagliu’. Guardate che cazzo ce sta! – li raggiunse

Facimm’ampress’. Pigliate sta cazzo di borsa. ¶ – Uànema, quanto

di borsa. ¶ – Uànema, quanto cazzo pesa! – disse Pesce Moscio

aprirti sta capa ’e cazzo che tieni? ¶ Il titolare

Me passa p’’o cazzo a chi appartieni, voglio

quarta mi romp’’o cazzo però, t’avverto. ¶ – Aggio

campo. ¶ – Non prende un cazzo qua... ¶ Intervenne Drone. Questi

sbagliare il bersaglio. ¶ – Che cazzo sta ricenno chisto? ¶ L

dentro la meccanica. ¶ – Che cazzo capisci tu di armi

palazzo di fronte. ¶ – Che cazzo state facendo? Ma chi

chi appartenete? Ma chi cazzo siete? Figli ’e sfaccimma

dito, un braccio, un cazzo, un orecchio. Le armi

messaggi? ¶ Nicolas ma dove cazzo sei? ¶ Nicolas mi sto

maglia, quasi strappandola. – Che cazzo stai facenno ne’?! – gli

Esattamente. Ma tu che cazzo he’ fatto fin’a

pocket coffee preso a cazzo? ¶ – Sì, così siamo sicuri

se ne fotte un cazzo di loro. Chi le

paranza. ¶ – Sì però ’o cazzo. Che ne saccio che

ognuno piglia quello che cazzo vuole accussì. ¶ Drone cercò

rimessa a posto stu cazzo. Le botte vanno tenute

o Dro’, però che cazzo ti costava chiederla a

di Maraja. ¶ – Oh, che cazzo fai?! – urlò Drago’. ¶ Maraja

disegno infantile di un cazzo. La saracinesca era stata

non apprezzò: – Parlo quando cazzo vogl’i’! Ancora più

Ma c’appartiene ’o cazzo! Mica teniamo i soldi

bocca a tutti sti cazzo di negri e ci

a calare l’asso. ¶ – Cazzo è sto silenzio? ¶ Alzarono

foto segnaletiche. ¶ – Guardate che cazzo di barba tengono quelli

e ppalle. ¶ – Ma che cazzo dici, Nicolas? Guagliu’, è

strunzata, religione, Allah, che cazzo ne so. Chi va

cummannà. ¶ – Che significa? Che cazzo amm’’a fà secondo

non capirete mai ’nu cazzo. ¶ – Comunque, – disse Lollipop per

Ti posso dare trentamila. ¶ – Cazzo, è il prezzo di

è mai possibile? Che cazzo. Vi devo imparare pure

qualche proiettile sparato a cazzo, da chissà quale strunzo

centro di Napoli... che cazzo state dicendo? ¶ – Aggi’a

euro. ¶ – ’A faccia ro cazzo, guarda che io la

era entrato. – Levati dal cazzo, guaglioncello, e dillo ai

non si muove un cazzo. Mettiamoli a terra sti

soltanto: – Appartenimmo, guagliu’. Che cazzo state facendo? Vi vengono

che non vale ’nu cazzo. – Mentre Briato’ faceva loro

abitacolo. ¶ – Stavodice’, ma che cazzo stai facenno? – gli urlò

senza parlare. ¶ – Ma come cazzo vi siete vestiti? – disse

sa da dove cominciare. ¶ – Cazzo è successo? – chiese Nicolas

e inizia a dire: “Cazzo avete fatto?”. ¶ – No no

hanno cacciato fuori certe cazzo di mazze di ferro

a camminare. ¶ – Sì, ’o cazzo, – rispose Nicolas. Afferrò il

forte. ¶ – Cchiù forte ’o cazzo. ¶ – Allora te attaccamm’’a

e i Capelloni, il cazzo che gli abbiamo messo

replicò Lollipop. ¶ – Ma come cazzo te li sei rotti

nu metro e ’nu cazzo! ¶ – Ma piglialo in culo

sempre mi chiedo come cazzo è che Drone tiene

in faccia! Ma che cazzo fai! –, ma Scignacane non

mi ha scassato ’o cazzo, – disse Nicolas. Aveva pronunciato

disse Nicolas. Aveva pronunciato “cazzo” come a buttare fuori

la foto d’o cazzo suo, a mia mamma

una cosa è il cazzo. Voleva solo che il

Koala si irrigidì: – Che cazzo ci fai qua? ¶ Dentino

non c’entrava un cazzo con niente. Mo’ voglio

canna. ¶ – Come noi il cazzo, – urlò Dentino, prendendolo per

campa, no? ¶ – Ma che cazzo ne sai di come

L’ambasciatore è sto cazzo, – e gli mostrò il

maledetta foto del suo cazzo, l’aveva pagata cara