Massimo Carlotto, Il corriere colombiano, 2000

Non c’entro un cazzo con questa storia». ¶ «Troppe

non c’entro un cazzo e rischio vent’anni

non c’entravi un cazzo perché in quegli anni

i loro questionari del cazzo e interminabili colloqui per

Sperlinga. ¶ «Ciliegia, sono io». ¶ «Cazzo, Alligatore, stavo dormendo». ¶ «Hai

si capisce più un cazzo». ¶ In un locale di

ce ne frega un cazzo, non sono affari che

non ci dirà un cazzo». ¶ «Non mi piace lo

ce ne frega un cazzo delle tue pene d

che non capisci un cazzo di femmine. Tolta dal

Insomma non sappiamo un cazzo». ¶ Max mise il coperchio

non gliene frega un cazzo. Per loro l’inchiesta

sei una turista del cazzo con un visto falso

sul letto. «Calma un cazzo, comportati da professionista e

che ti pianti quel cazzo di spillone nel cuore

così veloce». ¶ «E che cazzo pensavi? Ho l’impressione

degli idioti senza un cazzo da fare il sabato

un attimo... stanno rallentando... cazzo... hanno messo la freccia

non c’entrava un cazzo con quel giro di

Abbassai il binocolo. «Che cazzo ci fa un chimico

a farmi spiegare che cazzo stava succedendo. A Santa

rassicurai. ¶ «E allora che cazzo volete?». ¶ «Abbassa la cresta

non c’entra un cazzo con il giro di

l’infame. Spiegami perché cazzo quel povero sfigato, innocente

che siano regole del cazzo. Mi sentirei obbligato a

mamma. Due casi del cazzo. ¶ Ogni volta che andavo

scatoloni di sigarette del cazzo». ¶ Gli offrii un bicchiere

solita organizzazione mafiosa del cazzo avevano deciso di mettere