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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «ch»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
espresso Paris-Madrid. ¶ Pareva ch'egli avesse una certa
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paura di quel denaro ch'ella giocava con tanta
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sua inquietudine ogni volta ch'ella poneva sul tavoliere
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nel battesimo della spada – ch'era venuto a toreare
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intimo del cuor suo ch'io fossi l'autentico
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mia volta gli confidai ch'ero nato nella felice
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per l'ampio viale ch'era intorno alla cancellata
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sul dosso del «picador», ch'era stramazzato vicino al
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così protese a vigilarlo, ch'egli forse ne sentiva
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sferrando cornate. Allora bisognava ch'egli ricominciasse a giuocar
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soffici, rare, delicate, perfette, ch'ella portava sopra di
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bassa voce, in modo ch'ella sola potesse intendere
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quel seno maravigliosamente caldo, ch'io pure ne rabbrividii
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voi dicevate a me, ch'ero di voi tutto
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una mezza mandorla tosta, ch'era l'unica entrata
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fino intenditore di danze ch'egli era, venne al
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gioia molto più schietta ch'io non provi nello
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Pastora Imperio. Non già ch'io dividessi l'opinione
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l'aria di permettere ch'io facessi alla sua
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della solitudine. ¶ Or accadde ch'io pure, quella sera
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giunsi nondimeno a spiegarle ch'io desideravo conoscere la
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biglietto da cinquanta pesetas, ch'ella nascose nel seno
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altra non ancora posseduta, ch'era lì, quasi a
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buon sistema. Quando seppe ch'ero stato a Siviglia
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forma del suo grembo, ch'era d'una sanità
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Però involontaria. La conclusione ch'io le proposi fu
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piccino piccino, chissà mai ch'egli non riválichi la
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i vetri; la nebbia ch'è fuori delinea senza
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le idee, le cose ch'erano mie, le cose
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Non supporrete per caso ch'io voglia raccontare a
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fu allora, non dopo, ch'ebbi di voi la
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in miseria, qualcuno direbbe ch'era stata una prostituta
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Baldwin?... È ancora quel ch'io vado investigando. Me
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fatto strano è questo: ch'io sono invece molto
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Filippo Turati, quando penso ch'essi rivedranno due milioni
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una stola d'ermellino, ch'era fredda quasi come
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aver torto. Dunque bisogna ch'io vada a Londra
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in due giorni quello ch'io sciupo in un
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deliziosa attrice del Vaudeville, ch'essendo amica nel medesimo
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meno equivalenti a quelle ch'ebbe nei secoli trascorsi
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così adatto all'emigrazione, ch'era impossibile chiedere alla
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valeva dunque la pena ch'egli sentisse, nell'abbandonarla
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Lord Pepe. Sentimmo entrambi ch'egli era necessario al
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con iracondia i biglietti ch'erano rimasti nel suo
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altre due. Avvenne questo: ch'egli solo mangiò per
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d'un Commodoro Americano, ch'era giunto a Biarritz
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così morbida, così trasparente, ch'io vedevo anche un
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Venite presso me, inginocchiátevi, ch'io possa con un
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serpente, – io vi dirò ch'essa è la vostra
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nuca, piegátelo, e fate ch'io m'addormenti appoggiata
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il serpente – non importa ch'io vi dica di
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preistorico pensò al diletto ch'egli avrebbe, la notte
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allora di me quel ch'io penso d'ogni
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freddo e morto peso ch'è la fine di
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ristorante veramente biscagliese. ¶ Madlen, ch'era un'altra donna
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galli. Io le spiegai ch'era questo un laido
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dobbiamo posseder quella parte ch'è di ragione; ma
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implacabile. ¶ Ne ho veduti ch'erano già trafitti, e
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lasciar credere al mondo ch'io fossi davvero, come
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diversa dalle altre peccatrici, ch'io dissi, quasi per
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nulla. Voi dovete sapere ch'io lasciai la mia
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non dovete nemmeno credere ch'io viva con il
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Pensavo a' suoi movimenti, ch'erano così diversi da
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essere un'amante. Quelli ch'erano stati vicini a
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materna. La infinita bellezza ch'ella prova e regala
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gli occhi senza umanità ch'ebbero tutte le allucinate
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la figlia. Anzi disse ch'ella aveva nel corpo
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il nome di colei ch'era in grazia del
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le migliaia di fedeli, ch'erano adunati lungo il
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tutta la Spagna. ¶ Madlen, ch'era tuttavia rimasta più
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di Biarritz! ¶ – È quello ch'io dicevo appunto al
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intensamente al neo biondo ch'era sul braccio destro
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intensamente al neo biondo ch'era sul braccio destro
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carta velina, trattandoli, adesso ch'eran suoi, con particolare
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usura, poi gli sfratti ch'era opportuno dare agli
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sfiorò quella di Litzine, ch'era d'un taglio
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cameriera, dalla quale seppi ch'eravate a Bilbao, mentr
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e il caso volle ch'io vi riconoscessi, mentr
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voce del pallido Viandante, ch'era venuto al suo
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vita, senza forse intendere ch'entrambe conducono alla stessa
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dintorni della grande spianata, ch'è di fronte alla
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svelti e súbdoli, medici ch'erano lì come funzionari
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ultima, la più alta, ch'era sul vertice della
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discorreva con i clienti ch'erano seduti su alti
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maestri, il diácono Ralph, ch'era da poco venuto
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in ordine alcuni scartafacci ch'erano su la scrivania
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come la chiamava lui, ch'era venuta a comandare
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carezze, le complicate carezze ch'ella doveva saper dare
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di venticinque; si vedeva ch'era impossibile, per lei
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un libro.» ¶ Dall'invetriata ch'era nel fondo le
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selvatica. ¶ E quest'Uomo ch'era il più povero
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vello ebraico dei fanciullini ch'egli amava; e stando
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Cristo per suggellare opere ch'egli maledisse!... ¶ Povere turbe
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l'altezza d'amore ch'è sopra il dolore
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in miseria, qualcuno direbbe ch'era stata una prostituta
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natura vieta... ¶ E questo, ch'io vedevo, era uno
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pieni di quella erroneità ch'è fuori dalle cose
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nelle sembianze della donna ch'era mia, la danzatrice
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quella ricerca d'amore ch'è il fondamentale senso
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tenace agonia, quest'uomo ch'era vissuto come un
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forse narrava dei prodigi ch'erano mille volte accaduti
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certezza di dover guarire, ch'è la forza incomprensibile
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mirabile, non si accorgevan ch'erano venuti a lui
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fu allora, non dopo, ch'ebbi di voi la
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da questa povera cosa ch'io sono e porta