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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «ch»

nautoretestoannoconcordanza
1
1802
il suo, ¶ E quel ch'è tuo sicuramente è
2
1802
Scorgendo in tutto quel ch'ei pensa e dice
3
1802
la balordaggin prima, ¶ Par ch'altro conio il mio
4
1802
Esaminar dovea se conveniva ¶ Ch'ereditaria fosse od elettiva
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1802
e potenti, ¶ Vi proverò ch'egli è un pensar
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1802
il Cane assicurato pria: ¶ Ch'ei non solea troppo
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1802
importante e critico momento, ¶ Ch'anzi in opera por
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1802
O sei solo ciò ch'ei vuol che tu
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1802
brontolava, e appena ¶ Attese ch'egli di parlar finisse
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1802
timor ci rattenga immaginario ¶ Ch'egli ci opprima e
11
1802
l'accordo; ¶ E, ciò ch'io lodo, è furbo
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1802
di concorrente ¶ L'Asin (ch'il crederia?) si presentasse
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1802
asini e de' Muli, ¶ Ch'essi fra lor parenti
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1802
Onde ognun vede, senza ch'io l'aduli, ¶ Che
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1802
paia un picciol pregio, ¶ Ch'egli è in fatti
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1802
tanti suffragi avrebbe avuti, ¶ Ch'or saria l'Elefante
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1802
sappiam che, di ciò ch'altri non vede, ¶ Quell
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1802
ragion che l'influenza ¶ Ch'ebbe il Can sul
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1802
vi badi e, quel ch'è peggio, ¶ L'acre
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1802
Non cade ognor punizion ch'ei merta; ¶ Ma colse
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1802
sorte ella è dicean ch'ei non sia stato
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1802
E' ben si sa ch'è libertà concessa ¶ Di
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1802
avesse in miglior foggia; ¶ Ch'ella perciò del Can
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1802
tese ¶ Per udir ciò ch'ei dir volea si
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1802
Ad un sovrano, e ch'ei plural divenga. ¶ Giacchè
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1802
quando uopo non è ch'or dica. ¶ Non sì
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1802
prenci anche animali. ¶ Fatto ch'ebbe il Lion l
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1802
il nodo. ¶ Vero è ch'esiste una cert'aura
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1802
oggi alcune ¶ Bestie, senza ch'io quelli o queste
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1802
Comunque sia però, tosto ch'eletto ¶ Fu il re
31
1802
rigido esame ¶ Di molti ch'io per brevità non
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1802
suo correa la voce ¶ Ch'ei stato fosse un
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1802
in guisa ¶ Facea talor, ch'era un morir di
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1802
brutal storia politica; ¶ E ch'er'allor cirimonier trovai
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1802
creder già, ti prego, ¶ Ch'io tel proponga perchè
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1802
era, a dir vero, ¶ Ch'ei molto ben si
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1802
capir non v'è, ¶ Ch'ei più felice è
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1802
o pretesto. ¶ So però ch'io propendo all'episodio
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1802
tal presidenza al Gatto. ¶ Ch'ei simula sì ben
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1802
clemenza tempre. ¶ Il Cane, ch'era un po' vendicativo
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1802
tal semplicità d'idee ¶ Ch'edificarci e consolar ci
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1802
regio Grattator nomaron poi, ¶ Ch'era uno allor de
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1802
la ragion di quel ch'io dico veda, ¶ E
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1802
chimici, empirici, analitici ¶ Provarono ch'esalan dalle Corti ¶ Certi
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1802
E che una Tigre, ch'esser volle re, ¶ Sia
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1802
Corte comun l'opinione, ¶ Ch'ei fosse entrato in
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1802
levava la mattina, ¶ E ch'ei si fosse fin
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1802
sostener capaci ¶ Le tante, ch'ei sostien, cure mordaci
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1802
si dice ancora, ¶ Allor ch'ei bacia al suo
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1802
sedur, nè avvilir, ciò ch'è ancor peggio, ¶ Da
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1802
rovescia tutto: ¶ L'orme ch'altri segnò seguir disdegna
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1802
dunque, almen per poco, ¶ Ch'io prenda fiato e
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1802
parlar del suo vestiario, ¶ Ch'era caratteristico e bizzarro
54
1802
ciel lor dato; ¶ Ciò ch'ei dice lodò, ch
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1802
ch'ei dice lodò, ch'ei fa, ch'ei
56
1802
lodò, ch'ei fa, ch'ei pensa ¶ La notte
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1802
Di scrupoli sai ben ch'io non mi picco
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1802
Previde sin d'allor ch'egli sarebbe ¶ Del padron
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1802
del regio gusto accorto), ¶ Ch'ei non andasse a
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1802
indole conservi. ¶ Forse quel ch'ei contrasse uso frequente
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1802
fatto, ¶ Ed i volumi ch'eransi raccolti, ¶ E che
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1802
lor pretendenze avean fondate; ¶ Ch'ei, competente giudice, sentenza
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1802
io nol dirò; ¶ So ch'eran cortigiani, altro non
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1802
e stabilito in sorte ¶ Ch'esser dovesser sempre, e
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1802
e attorno: ¶ Onde quei ch'eran fuor sulla gran
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1802
Gatto e al Bertuccion ch'eran colà, ¶ Ite, disse
67
1802
aria ¶ Persuaso son io ch'ei non l'ha
68
1802
che appartiengli e ciò ch'ei mangia e bee
69
1802
sforzi sui ¶ Per obbliar ch'ei visse un dì
70
1802
da più di quel ch'egli è. ¶ Lasciò i
71
1802
a scrivere: ¶ Dirò solo ch'ei visse e lasciò
72
1802
osi tu porre ¶ Eguaglianza ch'ei tanto odia ed
73
1802
udian confuse e rotte, ¶ Ch'ella avesse coll'opra
74
1802
certa cosa io tenga ¶ Ch'educazione ai prenci oggi
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1802
Più fe prestar solean ch'all'evidenza. ¶ E se
76
1802
verità l'error prevalso, ¶ Ch'ella punita vien, non
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1802
sparagna. ¶ Ma il Lioncin, ch'era sovente a varie
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1802
plausibile; ¶ Ma il Can, ch'era presente, osservar fece
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1802
solo ciò che giova; ¶ Ch'essi son di natura
80
1802
d'occulte idee; ¶ Ma ch'eloquenza sol trionfatrice ¶ Quella
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1802
secondo lei, non era ¶ Ch'errore, illusion, follia, chimera
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1802
amor conservi? ¶ E perduto ch'ei l'ha, come
83
1802
autorità l'atto primiero. ¶ Ch'ella avea fin d
84
1802
Brasile. ¶ Siccome poi convien ch'io vi favelli ¶ Tanto
85
1802
tanto sterminio, ¶ Fa sospettar ch'ei non ha letto
86
1802
Saprà il general Mulo, ch'è là presso, ¶ Reprimer
87
1802
Mulo il militar talento, ¶ Ch'ei fin allor tenuto
88
1802
che accada ¶ Immenso mal ch'egli impedir potrebbe! ¶ Ed
89
1802
dubbiosa Reggente acconsentisse, ¶ Vide ch'ella prestavasi con stento
90
1802
dire ¶ In militar, ciò ch'è in toscan, fuggire
91
1802
a tempo al mal ch'ei fece, è raro
92
1802
pe' due canini denti, ¶ Ch'escon dai labbri fuor
93
1802
suoi particolari ¶ (Poichè sappiam ch'ella ne avea qualcuno
94
1802
fatto. ¶ Io di color, ch'aman di metter male
95
1802
alto al basso, ognor ch'io vo', ti sbalzo
96
1802
Or tolga il ciel ch'io censurar pretenda ¶ Le
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1802
altro diverbio, ¶ Si vede ch'ella, per cavarsi l
98
1802
passo ¶ Contrafacea sì ben, ch'era uno spasso. ¶ Costei
99
1802
Caval, bestie di garbo, ¶ Ch'avean pell'Ippefalo affezione
100
1802
pell'Ippefalo affezione, ¶ Pria ch'ei non ricevesse un
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1802
in dubbio il pose, ¶ Ch'ella non men d
102
1802
dea di Pafo. ¶ Or ch'esalti chi vuol di
103
1802
chi lui credesse sciocco; ¶ Ch'anzi egli è un
104
1802
profonda ¶ A scandagliar ciò ch'altri chiude in petto
105
1802
più impura opra profana ¶ Ch'ella o voglia, o
106
1802
il pensier per quei ch'è avvezzo ¶ Tutto d
107
1802
capire, ¶ Ciascuno all'altro, ch'è più presso a
108
1802
val, mira il dominio ¶ Ch'eserce da dispotica padrona
109
1802
e di scaltro, ¶ Quello ch'è vero, è ver
110
1802
Discese il famosissimo Pitone, ¶ Ch'estinto giacque a un
111
1802
E permetter ei può ch'esista e viva ¶ Anima
112
1802
portentoso Rocco, augello strano, ¶ Ch'elefanti solleva, e oscura
113
1802
Ma la parte miglior ch'era restata ¶ Tutti esser
114
1802
e piega. ¶ S'havvi ch'il ben scorga da
115
1802
Onde miglior partito avvien ch'ei stimi ¶ Starsen tranquillo
116
1802
fiel sotto soave aspetto; ¶ Ch'altro avea sulle labbra
117
1802
mai corrispondeva il detto; ¶ Ch'esosa al mondo intier
118
1802
avria potuto ¶ Assai maggior, ch'altri non crede, aiuto
119
1802
oggetto, ¶ Se non quel ch'esser tal verrà lor
120
1802
era convinto e persuaso ¶ Ch'ei potea, coi possenti
121
1802
che tutto osservan, osservaro ¶ Ch'uno di quella coppia
122
1802
Chi fosse l'animal ch'era con lei; ¶ Ma
123
1802
come certi del guadagno, ¶ Ch'era il general Mulo
124
1802
aveste pur l'abilità ch'io vanto, ¶ Di grazia
125
1802
volentier sovente udite. ¶ Disse ch'entrar ei non volea
126
1802
il muso; ¶ E fatti ch'ebbe i complimenti sui
127
1802
d'un di color ch'erangli intorno, ¶ Un Cagnazzo
128
1802
grida. ¶ Ma il Pavon, ch'era pien di ghiribizzi
129
1802
reciproca si cerchi; ¶ Ah ch'una volta tal flagello
130
1802
titolo real nel deretano, ¶ Ch'ei non sarà che
131
1802
non osi al popolaccio, ¶ Ch'una men val che
132
1802
dispotico sovrano. ¶ Persuaditi ancor ch'è necessario ¶ Pascolar di
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1802
Per lor riguardi aver, ch'essi non hanno; ¶ D
134
1802
che l'ami tu, ch'io l'amo; ¶ Che
135
1802
E a vendicar quei ch'egli appella affronti, ¶ Eserciti
136
1802
dubbio non v'è ch'ei non mantenga ¶ Della
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1802
pronuncia, o un No ch'escluda ¶ Cabala o intrigo
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1802
concedereste? ¶ Or si permetta ch'io ragioni alquanto ¶ Sul
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1802
anzi a noi dicesti ¶ Ch'assestar tutto a tuo
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1802
il Can barbon: Quel ch'io dovea fec'io
141
1802
egli è, per dirtela, ch'io bramo ¶ Veder che
142
1802
mente a richiamarvi ¶ Ciò ch'io dicea, che del
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1802
che secondario. ¶ Si vuol ch'essendo un tempo fa
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1802
Per fermo avean però ch'egli sarebbe ¶ Dopo tremila
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1802
avea sì del bisbetico, ¶ Ch'una rivelazion fu necessaria
146
1802
indutto ¶ A creder cose ch'ei non può capire
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1802
dubbioso. ¶ Poichè il Barbon, ch'era una bestia buona
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1802
universal eccidio, ¶ Per quel ch'ella eccitò fatal dissidio
149
1802
fio. ¶ Ed il Barbon, ch'era del Can clubista
150
1802
poteva ir meglio, a ch'io ne penso: ¶ Ma
151
1802
pur cecità sì fatta ¶ Ch'eterna fosse da sperar
152
1802
cielo ed alla terra, ¶ Ch'ella ne geme, e
153
1802
Per cui cerca ciascun ch'è sottoposto, ¶ Livellar tutto
154
1802
ma sol l'abuso ¶ Ch'erasi nelle lor pratiche
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1802
in cruda giostra ¶ Spinge, ch'ei tutto può finch
156
1802
verità son ben sicuro, ¶ Ch'ove gl'istessi i
157
1802
domestico augel, per poco ch'abbia ¶ Svolazzato al di
158
1802
tutte consumar le vettovaglie ¶ Ch'ivi eransi ammassate in
159
1802
come talun presume, ¶ Ma ch'ell'è, che fu
160
1802
statica, ¶ Argani e suste, ch'eran suo lavoro, ¶ Spiegogli
161
1802
spedia sovente ordin pressanti ¶ Ch'eseguir non avria potuto
162
1802
ancor delle anarchiche brigate, ¶ Ch'ella ben tosto a
163
1802
eserce ¶ È qual insegna ch'indica la merce. ¶ Qualche
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1802
maggior la Zebra fece, ¶ Ch'ell'ama con amor
165
1802
calda e malsana. ¶ Finito ch'ebbe di sfilar la
166
1802
sovra gli Allocchi. ¶ Svelati ch'ebbe del destin gli
167
1802
lor difetti stessi, ¶ E ch'ei non fosse, per
168
1802
tai politiche chimere. ¶ Più ch'altri nel vederlo alfin
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1802
ciò non fosse, credereste ch'io, ¶ Che ho pur
170
1802
l'aria scorre, ¶ Confesso ch'arte tal m'è
171
1802
incanta. ¶ Ma qui convien ch'io faccia pausa alquanto
172
1802
faccia pausa alquanto, ¶ E ch'ai polmoni miei dia
173
1802
e intercettar le vettovaglie. ¶ Ch'essi, padron di tutti
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1802
da carbone è tinto; ¶ Ch'in mar nota, o
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1802
discorsi ¶ Onde far credere ch'eravi un Consiglio, ¶ Che
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1802
Va' più adagin, vuoi ch'io mi rompa il
177
1802
e mira ¶ Il Principin ch'era coll'Orso in
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1802
alla Tigre tua, dille ch'è matta; ¶ Ma s
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1802
Modi l'Orso chiappò, ch'eragli allato, ¶ E disse
180
1802
a lei, per impedire ¶ Ch'ella ponga ad effetto
181
1802
ah, tolga il cielo, ¶ Ch'io t'abbandoni a
182
1802
decreto, ¶ Ma il Toro, ch'era il cortigian più
183
1802
possa o inciampo. ¶ Lasciam ch'ei vada pur, poichè
184
1802
appoggia. ¶ Convien per altro ch'io convenga e accordi
185
1802
io convenga e accordi ¶ Ch'erano i malcontenti (in
186
1802
erano i malcontenti (in ch'io li biasmo) ¶ Poco
187
1802
altro è un can ch'or diciam di macellajo
188
1802
Necessario è per lui ch'egli discenda ¶ Più d
189
1802
il Lioncin per prova, ¶ Ch'esser matto o esser
190
1802
s'arresta in fin ch'in faccia ¶ Non fu
191
1802
E in caso tal, ch'ella crepasse è giusto
192
1802
su tutto, malissimo educata; ¶ Ch'era ferocia sol tutto
193
1802
risovvenne; ¶ Non v'è ch'il pianga, o chi
194
1802
non conta e scerne ¶ Ch'esterni pregi e qualitadi
195
1802
dunque vuoi, vuoi dunque ch'io ¶ Dei rubelli in
196
1802
giudicarne in caso. ¶ Oh ch'ella saria pur la
197
1802
alfin conchiude: I doni ch'io ti porto ¶ Prendi
198
1802
Asino ascese. ¶ E fatto ch'ebbe, in giro un
199
1802
son sul trono. ¶ Ah! ch'io massime tali avea
200
1802
compiacente ¶ Per la cura ch'io n'ebbi assidua
201
1802
altro forse non son ch'effetti sterici. ¶ E ci
202
1802
risoluto, ¶ E protestossi allor, ch'ei non avria ¶ Nè
203
1802
più spopolar la terra. ¶ Ch'ei, come comun padre
204
1802
ode, ¶ E il mal ch'ei cagionò non cura
205
1802
e in terra; ¶ E ch'ei di sì onorevole
206
1802
bestia di spirito, rispose: ¶ Ch'ella a sì bella
207
1802
difficoltà o ritardo ¶ E ch'ei però di tutto
208
1802
tali affar: rispose dunque, ¶ Ch'ella non s'ingeria
209
1802
di regnar forse più ch'essa; ¶ E ne' suoi
210
1802
il primo ardore, ¶ Quei ch'estinti non furo, oppressi
211
1802
l'America, ¶ Nel mar ch'anch'oggi atlantico s
212
1802
Pur tanto è singolar, ch'io vi confesso ¶ Che
213
1802
Ma non sperate poi ch'io debba fare ¶ Per
214
1802
l'apologia di quel ch'io dico. ¶ Del fianco
215
1802
la presidenza. ¶ Sappiamo inoltre ch'egli ha per costume
216
1802
cor non pensa, ¶ Sapendo ch'ella era per lui
217
1802
Can: Esperienza, a quel ch'io veggio, ¶ Non hai
218
1802
Uopo mica non è ch'io qui dimostri ¶ Che
219
1802
E non curar quel ch'ei si dica intanto
220
1802
avean quadrupedi non pochi ¶ Ch'eran di fatto, o
221
1802
Applicabil soltanto è ciò ch'io dico; ¶ E se
222
1802
sia la bestia istessa, ¶ Ch'ella è bestia legal
223
1802
tranquillità pubblica assicuri. ¶ Ah ch'io preveggo ben, bestie
224
1802
disputa si mette; ¶ Ma ch'una bocca o sette
225
1802
cessò, ma poi rinacque, ¶ Ch'eran la Volpe e
226
1802
ver ciò che vogliam ch'ei creda. ¶ Di costor
227
1802
ognor fu quel governo ¶ Ch'ebbe ignoranza e schiavitù
228
1802
a sostener m'incapi ¶ Ch'ella, come altri vuol
229
1802
conferiti a Lion Primo, ¶ Ch'estinto oggi amo ancor
230
1802
Dar volli un difensor ch'abbia i supremi ¶ Voleri
231
1802
e conferma il ver ch'io dico. ¶ Parlo di
232
1802
in poi, ¶ Che color ch'eran barbari una volta
233
1802
ragionamento, ¶ E tutto ciò ch'ei francamente espose, ¶ Riscosse
234
1802
allor cenno al Vampir, ch'una gran filza ¶ Di
235
1802
Dir che il poter ch'egli ha, l'ha
236
1802
chi allora ¶ A quei ch'ei volle ebbe di
237
1802
qualunque eredità, ¶ Che quel ch'ebbe in origine non
238
1802
un bemolle in chiave, ¶ Ch'era una certa specie
239
1802
uno perciò sospetto nacque ¶ Ch'ei lodasse i dispotici
240
1802
attenzion veruna ¶ A ciò ch'ei disse, onde non
241
1802
in cotal guisa ¶ Vider ch'er'ei monarchico in
242
1802
suo parlare ¶ Ovvia ragion, ch'io non isforzo o
243
1802
d'esperienza è ciò ch'io dico; ¶ Se esempi
244
1802
atleta allor mi sembra. ¶ Ch'eserce e addestra le
245
1802
violenti modi. ¶ Simula allor ch'inferior si crede, ¶ Malgrado
246
1802
Moscerin, Zanzare e Grilli, ¶ Ch'empiean l'aer di
247
1802
m'arresta; e, quel ch'è peggio, ¶ Tutte svanir
248
1802
dee giudicar da quel ch'io scrivo ¶ E dai
249
1802
Forza lo tien, tosto ch'ei può, lo scuote
250
1802
non debbonsi alla cosa; ¶ Ch'esser questi dovrian tolti
251
1802
trascura e si neglige. ¶ Ch'ei non sapea per
252
1802
furti e i vituperi, ¶ Ch'eran per gran malor
253
1802
Pur sospetto vi fu ch'ei sottomano ¶ Cabale ordisse
254
1802
ossa e di membra ch'ebber moto e vita
255
1802
secoli più o meno: ¶ Ch'ella è cronologia remota
256
1802
folle ¶ Di quell'altier ch'edificò Babelle, ¶ Le lingue
257
1802
pre-adamita ¶ I computi, ch'ei dice d'aver
258
1802
Da un poeta antichissimo ch'ei cita; ¶ E fu
259
1802
racconto ¶ Che la moralità ch'indi dee trarsi; ¶ Men
260
1802
prete istrutto ¶ Di ciò ch'altri non vede, altri
261
1802
l'ascendente alfin straordinario ¶ Ch'egli avea su colui
262
1802
cannon di latta ¶ Mise, ch'ei fece costruire apposta
263
1802
delle balene ¶ Nave trovò ch'iva in Islanda, e
264
1802
retta discendea da quella ¶ Ch'ebbe Giona tre dì
265
1802
di latta ingoja, ovvero ¶ Ch'ingoja un uomo, anzi
266
1802
sol parola non mantenne, ¶ Ch'indi a poco messer
267
1802
casato antico ¶ M'assicurai ch'egli era un discendente
268
1802
e quei pensieri stessi, ¶ Ch'erano in uso allor
269
1802
moderni titoli, non quelli ¶ Ch'erano in uso in