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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Jorge Mario Bergoglio, Lumen fidei, 2013

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
2013
e proporzionato a ciò che si comunica. Per trasmettere
2
2013
messaggio orale. Ma ciò che si comunica nella Chiesa
3
2013
comunica nella Chiesa, ciò che si trasmette nella sua
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2013
è la luce nuova che nasce dall’incontro con
5
2013
Dio vivo, una luce che tocca la persona nel
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2013
esiste un mezzo speciale, che mette in gioco tutta
7
2013
questo, se è vero che i Sacramenti sono i
8
2013
si deve anche dire che la fede ha una
9
2013
il Battesimo. Potrebbe sembrare che il Battesimo sia solo
10
2013
del Battesimo, ci ricorda che non è così. Egli
11
2013
è così. Egli afferma che « per mezzo del battesimo
12
2013
L’Apostolo afferma poi che il cristiano è stato
13
2013
forma concreta di vita che richiede il coinvolgimento di
14
2013
Battesimo ci ricorda così che la fede non è
15
2013
non è un atto che l’uomo possa compiere
16
2013
entrando nella comunione ecclesiale che trasmette il dono di
17
2013
sono gli elementi battesimali che ci introducono in questa
18
2013
della fede. Il Dio che ha chiamato Abramo e
19
2013
suo Dio; il Dio che ha rivelato il suo
20
2013
a Mosè; il Dio che nel consegnarci suo Figlio
21
2013
il senso dell’azione che si compie nel Battesimo
22
2013
tempo, simbolo di morte, che ci invita a passare
23
2013
l’importanza del catecumenato, che oggi, anche nelle società
24
2013
testo del profeta Isaia, che è stato associato al
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2013
di un atto libero che accolga la fede, non
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2013
accolto nella loro fede, che è la fede della
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2013
Chiesa, simbolizzata dalla luce che il padre attinge dal
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2013
un futuro buono, orientamento che verrà ulteriormente corroborato nel
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2013
dono di Se stesso che genera vita. ¶ Nell’Eucaristia
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2013
qui anche l’asse che conduce dal mondo visibile
31
2013
e sangue di Cristo, che si fa presente nel
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2013
Dio vivente. Possiamo dire che nel Credo il credente
33
2013
a entrare nel mistero che professa e a lasciarsi
34
2013
lasciarsi trasformare da ciò che professa. Per capire il
35
2013
Il credente afferma così che il centro dell’essere
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2013
gloria. Si dice, dunque, che questo Dio comunione, scambio
37
2013
suo dinamismo di comunione, che ha nel Padre la
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2013
sua mèta finale. Colui che confessa la fede, si
39
2013
vede coinvolto nella verità che confessa. Non può pronunciare
40
2013
nella storia di amore che lo abbraccia, che dilata
41
2013
amore che lo abbraccia, che dilata il suo essere
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2013
grande, del soggetto ultimo che pronuncia il Credo e
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2013
pronuncia il Credo e che è la Chiesa. Tutte
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2013
Chiesa. Tutte le verità che si credono dicono il
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2013
A partire da Colui che è Luce da Luce
46
2013
affidamento totale al Dio che salva, il Decalogo acquista
47
2013
profonda, contenuta nelle parole che introducono i dieci comandamenti
48
2013
sono il tuo Dio che ti ho fatto uscire
49
2013
sant’Ireneo di Lione che Abramo, prima di ascoltare
50
2013
ebbe pietà di colui che, solo, lo cercava nel
51
2013
di più l’orizzonte che illumina, per conoscere meglio
52
2013
per conoscere meglio ciò che amiamo. Da questo desiderio
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2013
cristiana. È chiaro allora che la teologia è impossibile
54
2013
senza la fede e che essa appartiene al movimento
55
2013
movimento stesso della fede, che cerca l’intelligenza più
56
2013
La prima conseguenza è che nella teologia non si
57
2013
oggetto. Egli è Soggetto che si fa conoscere e
58
2013
ad aprirsi alla luce che viene da Dio, affinché
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2013
teologi medievali hanno indicato che la teologia, come scienza
60
2013
una partecipazione alla conoscenza che Dio ha di se
61
2013
profonda di quella parola che Dio ci rivolge, parola
62
2013
Dio ci rivolge, parola che Dio pronuncia su se
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2013
della teologia l’umiltà che si lascia "toccare" da
64
2013
luce del soggetto credente che è la Chiesa. Ciò
65
2013
implica, da una parte, che la teologia sia al
66
2013
TERZO ¶ VI TRASMETTO ¶ QUELLO CHE HO RICEVUTO ¶ (cfr 1 Cor
67
2013
Cor 3,18). È una luce che si rispecchia di volto
68
2013
un seme così fecondo che diventa un grande albero
69
2013
La trasmissione della fede, che brilla per tutti gli
70
2013
nasce da un incontro che accade nella storia e
71
2013
catena ininterrotta di testimonianze che arriva a noi il
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2013
soltanto dall’"io" individuale, che vuole trovare in sé
73
2013
da me stesso quello che è accaduto in un
74
2013
è legata ad altri che ci hanno preceduto: in
75
2013
luogo i nostri genitori, che ci hanno dato la
76
2013
così anche nella fede, che porta a pienezza il
77
2013
di amore di Gesù che ha generato nel mondo
78
2013
soggetto unico di memoria che è la Chiesa. La
79
2013
Chiesa è una Madre che ci insegna a parlare
80
2013
azione dello Spirito Santo che, come dice Gesù, « vi
81
2013
tutto » (Gv 14,26). L’Amore che è lo Spirito, e
82
2013
è lo Spirito, e che dimora nella Chiesa, mantiene
83
2013
solo un’opzione individuale che avviene nell’interiorità del
84
2013
invito, ad una parola che deve essere ascoltata e
85
2013
essere una mera confessione che nasce dal singolo. È
86
2013
dell’amore di Dio, che non è solo rapporto
87
2013
riceve la fede scopre che gli spazi del suo
88
2013
in lui nuove relazioni che arricchiscono la vita. Tertulliano
89
2013
efficacia parlando del catecumeno, che "dopo il lavacro della
90
2013
Come farlo, in modo che niente si perda e
91
2013
niente si perda e che, al contrario, tutto si
92
2013
assistenza dello Spirito Santo, che noi abbiamo un contatto
93
2013
II — « racchiude tutto quello che serve per vivere la
94
2013
le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò
95
2013
essa è, tutto ciò che essa crede ».[35] ¶ La fede
96
2013
testimoniare e comunicare, e che questo sia corrispondente e
97
2013
stesso tempo, il fatto che il nostro amore porti
98
2013
i nostri rapporti umani, che possono essere vissuti in
99
2013
il paradigma della luce, che discende dall’alto per
100
2013
divina e ha scoperto che tutte le cose hanno
101
2013
in sé una trasparenza, che potevano cioè riflettere la
102
2013
cui prima viveva e che lo inclinava a pensare
103
2013
lo inclinava a pensare che il male e il
104
2013
senza contorni chiari. Capire che Dio è luce gli
105
2013
concreta di sant’Agostino, che egli stesso racconta nelle
106
2013
giardino sentì una voce che gli diceva: "Prendi e
107
2013
una filosofia della luce che accoglie in sé la
108
2013
come risposta un’immagine che la riflette. Sant’Agostino
109
2013
e visione, alla « parola che risplende all’interno dell
110
2013
Volto personale, una luce che, illuminandoci, ci chiama e
111
2013
possedere tutta la luce, che sempre sarà inesauribile, ma
112
2013
se è la verità che si schiude nell’incontro
113
2013
amore, non è verità che s’imponga con la
114
2013
violenza, non è verità che schiaccia il singolo. Nascendo
115
2013
uomo. Risulta chiaro così che la fede non è
116
2013
ma cresce nella convivenza che rispetta l’altro. Il
117
2013
lo fa umile, sapendo che, più che possederla noi
118
2013
umile, sapendo che, più che possederla noi, è essa
119
2013
possederla noi, è essa che ci abbraccia e ci
120
2013
fede è luce incarnata, che procede dalla vita luminosa
121
2013
nel suo ordine, conosce che in essa si apre
122
2013
la aiuta a capire che la natura è sempre
123
2013
illuminare meglio il mondo che si schiude agli studi
124
2013
cammino di tutti coloro che cercano Dio, e offre
125
2013
della testimonianza dei giusti che, prima dell’Alleanza con
126
2013
Di Enoc si dice che « fu dichiarato persona gradita
127
2013
a Dio, deve credere che egli esiste e che
128
2013
che egli esiste e che ricompensa coloro che lo
129
2013
e che ricompensa coloro che lo cercano » (Eb 11,6). Possiamo
130
2013
Eb 11,6). Possiamo così capire che il cammino dell’uomo
131
2013
confessione di un Dio che si prende cura di
132
2013
cura di lui e che non è impossibile trovare
133
2013
offrire Dio a coloro che lo cercano, se non
134
2013
trovato anche da coloro che lo cercano con cuore
135
2013
come cammino, come stella che guida lungo una strada
136
2013
con i nostri occhi, che devono abituarsi al suo
137
2013
per trovare il Dio che sorprende sempre. Questo rispetto
138
2013
dell’uomo ci mostra che, quando l’uomo si
139
2013
originario, come lo specchio che riflette lo splendore. La
140
2013
Gesù, unico salvatore, afferma che tutta la luce di
141
2013
dell’uomo verso Dio, che non possa essere accolto
142
2013
la vita degli uomini che, pur non credendo, desiderano
143
2013
cammino con quella luce che riescono a cogliere, già
144
2013
bella la vita, intuiscono che la presenza di Dio
145
2013
verità che cerchiamo, quella che offre significato ai nostri
146
2013
amore. Chi ama capisce che l’amore è esperienza
147
2013
è esperienza di verità, che esso stesso apre i
148
2013
Gregorio Magno ha scritto che « amor ipse notitia est
149
2013
di guardare il mondo, che diventa conoscenza condivisa, visione
150
2013
credente e l’amore, che diventano un solo occhio
151
2013
come fonte di conoscenza, che appartiene all’esperienza originaria
152
2013
dall’amore di Dio che stabilisce l’Alleanza, è
153
2013
l’Alleanza, è conoscenza che illumina un cammino nella
154
2013
È per questo, inoltre, che, nella Bibbia, verità e
155
2013
il Dio fedele, Colui che mantiene le sue promesse
156
2013
santa, Israele ha intuito che questa verità di Dio
157
2013
di un Dio fedele, che intreccia un rapporto di
158
2013
è sempre conoscenza personale, che riconosce la voce, si
159
2013
per pronunciarsi: è conoscenza che s’impara solo in
160
2013
volte contrapposto alla visione, che sarebbe propria della cultura
161
2013
all’occhio, senza chiedere che l’occhio risponda. Essa
162
2013
opporrebbe a quello greco, che, nella ricerca di una
163
2013
visione. ¶ È invece chiaro che questa pretesa opposizione non
164
2013
la cultura ellenistica, dialogo che appartiene al cuore della
165
2013
e anche il fatto che la verità si rivela
166
2013
è un ascolto personale, che distingue la voce e
167
2013
cfr Gv 10,3-5); un ascolto che richiede la sequela, come
168
2013
con i primi discepoli che, « sentendolo parlare così, seguirono
169
2013
come con i giudei che, dopo la risurrezione di
170
2013
alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero
171
2013
volte, è la fede che porta a una visione
172
2013
me […] crede in colui che mi ha mandato; chi
173
2013
vede me, vede colui che mi ha mandato » (Gv
174
2013
si passa da Giovanni che, ancora nel buio, davanti
175
2013
Gv 20,8); a Maria Maddalena che, ormai, vede Gesù (cfr
176
2013
persona concreta di Gesù, che si vede e si
177
2013
Padre. Infatti, la verità che la fede coglie è
178
2013
sue opere terrene, verità che si può definire come
179
2013
di Gesù.[24] Ciò significa che la conoscenza della fede
180
2013
puramente interiore. La verità che la fede ci dischiude
181
2013
fides degli Apostoli — fede che vede! — davanti alla visione
182
2013
nella profondità di quello che vedevano per confessare il
183
2013
presenza interiore dell’amato, che ci permette di riconoscere
184
2013
sua prima Lettera: « Quello che noi abbiamo udito, quello
185
2013
noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto […] e che
186
2013
che abbiamo veduto […] e che le nostre mani toccarono
187
2013
il passo dell’emorroissa che tocca Gesù per essere
188
2013
tocco personale della fede, che riconosce il suo mistero
189
2013
il suo essere Figlio che manifesta il Padre. Solo
190
2013
esperienza di ogni uomo, che viene alla luce grazie
191
2013
tra fede e ragione, che si è andata sviluppando
192
2013
amore di Gesù, scopriamo che in ogni nostro amore
193
2013
che ci trasforma interiormente, che abita in noi, e
194
2013
ci dona la luce che illumina l’origine e
195
2013
aprirsi a questo Amore che gli è offerto, la
196
2013
me » (Gal 2,20), ed esortare: « Che il Cristo abiti per
197
2013
partecipe del suo Amore, che è lo Spirito. È
198
2013
È in questo Amore che si riceve in qualche
199
2013
della presenza dello Spirito che lo infonde nei nostri
200
2013
di quell’unico corpo che tutti i credenti sono
201
2013
la misura di fede che Dio gli ha dato
202
2013
a partire dalla fede che professa: la figura di
203
2013
sé tutti i credenti, che formano il suo corpo
204
2013
Cristo, da questa Chiesa che — secondo le parole di
205
2013
da questo luogo ecclesiale che essa apre il singolo
206
2013
sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? » (Rm 10,14). La
207
2013
dono ricevuto, dall’Amore che attira verso Cristo (cfr
208
2013
re cerca la sicurezza che gli può dare un
209
2013
soltanto alla vera roccia che non vacilla, il Dio
210
2013
È questo il Dio che Isaia più avanti chiamerà
211
2013
alleanza. Si potrebbe pensare che la versione greca della
212
2013
comprensione. Tuttavia, questa traduzione, che accettava certamente il dialogo
213
2013
testo ebraico. La saldezza che Isaia promette al re
214
2013
Dio e dell’unità che Egli dà alla vita
215
2013
il piano di saggezza che governa i secoli. Sant
216
2013
verità ».[17] Dal contesto sappiamo che sant’Agostino vuole mostrare
217
2013
desideri di felicità, qualcosa che ci accontenta solo nella
218
2013
a un bel sentimento, che consola e riscalda, ma
219
2013
l’agire di Dio, che è fedele alla sua
220
2013
verità è oggi più che mai necessario, proprio per
221
2013
tecnologia: è vero ciò che l’uomo riesce a
222
2013
le verità del singolo, che consistono nell’essere autentici
223
2013
autentici davanti a quello che ognuno sente nel suo
224
2013
per l’individuo e che non possono essere proposte
225
2013
verità grande, la verità che spiega l’insieme della
226
2013
secolo scorso, una verità che imponeva la propria concezione
227
2013
sulla verità di tutto, che è in fondo anche
228
2013
logico, in questa prospettiva, che si voglia togliere la
229
2013
alla radice del fanatismo, che vuole sopraffare chi non
230
2013
si rivolge a qualcosa che ci precede e, in
231
2013
all’amore e lasciamo che ci tocchino e ci
232
2013
fede con l’amore che si comprende la forma
233
2013
della fede è quella che nasce quando riceviamo il
234
2013
grande amore di Dio che ci trasforma interiormente e
235
2013
uomo moderno sembra, infatti, che la questione dell’amore
236
2013
amore non abbia a che fare con il vero
237
2013
ridurre a un sentimento che va e viene. Esso
238
2013
iniziare così un cammino, che è un uscire dalla
239
2013
Si rivela allora in che senso l’amore ha
240
2013
della persona. La verità che cerchiamo, quella che offre
241
2013
è il Signore e che Dio lo ha risuscitato
242
2013
di amore di Dio, che formavano il centro della
243
2013
amore per noi. Quella che Dio ci rivolge in
244
2013
nessuna garanzia più grande che Dio possa dare per
245
2013
e creduto all’amore che Dio ha per noi
246
2013
tutti, anche per coloro che erano nemici, per trasformare
247
2013
di Gesù, contemplò Colui che hanno trafitto (cfr Gv
248
2013
è vera; egli sa che dice il vero, perché
249
2013
della morte di Gesù che la fede si rafforza
250
2013
amore incrollabile per noi, che è capace di entrare
251
2013
salvarci. In questo amore, che non si è sottratto
252
2013
del Figlio di Dio, che mi ha amato e
253
2013
l’affidabilità di Gesù, che si fonda, sì, nel
254
2013
azione nel mondo. Pensiamo che Dio si trovi solo
255
2013
di compiere quella felicità che promette. Credere o non
256
2013
e potente di Dio, che opera veramente nella storia
257
2013
il destino finale, amore che si è fatto incontrabile
258
2013
si è fatto incontrabile, che si è rivelato in
259
2013
affidiamo ad altre persone che conoscono le cose meglio
260
2013
Abbiamo fiducia nell’architetto che costruisce la nostra casa
261
2013
nostra casa, nel farmacista che ci offre il medicamento
262
2013
la guarigione, nell’avvocato che ci difende in tribunale
263
2013
anche bisogno di qualcuno che sia affidabile ed esperto
264
2013
si presenta come Colui che ci spiega Dio (cfr
265
2013
credere. Insieme al "credere che" è vero ciò che
266
2013
che" è vero ciò che Gesù ci dice (cfr
267
2013
fede in un Dio che si è fatto così
268
2013
dell’esistenza credente. Colui che crede, nell’accettare il
269
2013
dell’esperienza di Gesù, che diventa centro dell’esperienza
270
2013
dono originario e radicale che sta alla base dell
271
2013
san Paolo ai Corinzi: « Che cosa possiedi che tu
272
2013
Corinzi: « Che cosa possiedi che tu non l’abbia
273
2013
opere della legge. Ciò che san Paolo rifiuta è
274
2013
stesso, e non riconosce che l’origine della bontà
275
2013
ad te », « Da colui che ha fatto te, non
276
2013
Quando l’uomo pensa che allontanandosi da Dio troverà
277
2013
l’apertura a qualcosa che precede, a un dono
278
2013
a un dono originario che afferma la vita e
279
2013
possibile essere trasformati, lasciando che la salvezza operi in
280
2013
perché è in Lui che la vita si apre
281
2013
radicalmente a un Amore che ci precede e ci
282
2013
ci trasforma dall’interno, che agisce in noi e
283
2013
con chiarezza nell’esegesi che l’Apostolo delle genti
284
2013
testo del Deuteronomio, esegesi che si inserisce nella dinamica
285
2013
Mosè dice al popolo che il comando di Dio
286
2013
Santo. La fede sa che Dio si è fatto
287
2013
molto vicino a noi, che Cristo ci è stato
288
2013
dato come grande dono che ci trasforma interiormente, che
289
2013
futuro inatteso. La visione che la fede darà ad
290
2013
cfr Gen 13,16; 15,5; 22,17). È vero che, in quanto risposta a
291
2013
risposta a una Parola che precede, la fede di
292
2013
legata alla speranza. ¶ 10. Quello che viene chiesto ad Abramo
293
2013
Parola. La fede capisce che la parola, una realtà
294
2013
incrollabile possa esistere, ciò che rende possibile la continui
295
2013
derivata dal verbo ’amàn, che nella sua radice significa
296
2013
la dignità del cristiano, che riceve il nome stesso
297
2013
uomo fedele è colui che crede a Dio che
298
2013
che crede a Dio che promette; il Dio fedele
299
2013
Dio fedele è colui che concede ciò che ha
300
2013
colui che concede ciò che ha promesso all’uomo
301
2013
del Patriarca. Nella voce che si rivolge ad Abramo
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Isacco » (Gen 17,19). Quel Dio che chiede ad Abramo di
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la creazione: il Dio che chiama Abramo è il
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il Dio creatore, Colui che « chiama all’esistenza le
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all’esistenza le cose che non esistono » (Rm 4,17), Colui
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non esistono » (Rm 4,17), Colui che « ci ha scelti prima
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la sorgente di bontà che è all’origine di
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cose, e di confermare che la sua vita non
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personali. Il Dio misterioso che lo ha chiamato non
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Dio estraneo, ma Colui che è origine di tutto
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origine di tutto e che sostiene tutto. La grande
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Isacco, mostrerà fino a che punto questo amore originario
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della morte. La Parola che è stata capace di
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all’azione di Dio che vuole liberarlo dalla sua
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i tratti del padre che porta suo figlio lungo
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popolo (cfr Dt 26,5-11), racconto che il popolo trasmette di
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ai figli. Impariamo così che la luce portata dalla
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rinunciare al possesso immediato che la visione sembra offrire
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proprio di un Volto che intende rivelarsi in modo
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riverente a un volto che non è un volto
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possibilità di una chiamata che faccia uscire dalle proprie
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parlano » (Sal 115,5). Capiamo allora che l’idolo è un
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perso l’orientamento fondamentale che dà unità alla sua
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una molteplicità di sentieri, che non conducono a una
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voci dei tanti idoli che gli gridano: "Affidati a
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a un amore misericordioso che sempre accoglie e perdona
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sempre accoglie e perdona, che sostiene e orienta l
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e orienta l’esistenza, che si mostra potente nella
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trova una strada stabile che lo libera dal movimento
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noi" comune del popolo che, nella fede, è come
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così semplice e naturale che Dio sia andato da
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dell’altro, sapere condiviso che è il sapere proprio
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dono gratuito di Dio che chiede l’umiltà e
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sant’Agostino, quando afferma che i Patriarchi si salvarono
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ma fede in Cristo che stava per venire, fede
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in Cristo, è confessione che Gesù è il Signore
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questi termini: « E Dio, che disse: "Rifulga la luce
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giorno, si capiva bene che era incapace di irradiare
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Consapevoli dell’orizzonte grande che la fede apriva loro
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la vita ».[2] A Marta, che piange per la morte
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Non ti ho detto che, se credi, vedrai la
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vede con una luce che illumina tutto il percorso
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Cristo risorto, stella mattutina che non tramonta. ¶ Una luce
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moderna si è pensato che una tale luce potesse
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come una luce illusoria, che impediva all’uomo di
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un’illusione di luce che impedisce il nostro cammino
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un salto nel vuoto che compiamo per mancanza di
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una consolazione privata, ma che non può proporsi agli
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però, si è visto che la luce della ragione
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accontentarsi delle piccole luci che illuminano il breve istante
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dal male, la strada che porta alla mèta da
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alla mèta da quella che ci fa camminare in
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con il Dio vivente, che ci chiama e ci
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suo amore, un amore che ci precede e su
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riceviamo occhi nuovi, sperimentiamo che in esso c’è
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del futuro. La fede, che riceviamo da Dio come
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per la strada, luce che orienta il nostro cammino
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la fede è luce che viene dal futuro, che
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che viene dal futuro, che schiude davanti a noi
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della comunione. Comprendiamo allora che la fede non abita
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non abita nel buio; che essa è una luce
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descrive come una "favilla, / che si dilata in fiamma
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fino a diventare stella che mostra gli orizzonti del
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un tempo di grazia che ci sta aiutando a
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dell’ampiezza di orizzonti che la fede dischiude, per
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convinzione di una fede che fa grande e piena
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ci consente di vedere che il Vaticano II è
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fatto scontato, ma sa che questo dono di Dio
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continuità con tutto quello che il Magistero della Chiesa
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incommensurabile tesoro della fede che Dio dona come luce
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da Lui infusa, riconosciamo che un grande Amore ci
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ci è stato offerto, che una Parola buona ci
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è stata rivolta e che, accogliendo questa Parola, che
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che, accogliendo questa Parola, che è Gesù Cristo, Parola
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Com’è questa via che la fede schiude davanti
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la sua luce potente che consente di illuminare il
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storia. È per questo che, se vogliamo capire che
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che, se vogliamo capire che cosa è la fede
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rivela come un Dio che parla e che lo
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Dio che parla e che lo chiama per nome
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risposta a una Parola che interpella personalmente, a un
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personalmente, a un Tu che ci chiama per nome
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chiama per nome. ¶ 9. Ciò che questa Parola dice ad
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inizio di un esodo che lo incammina verso un
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così i quattro elementi che riassumono il tesoro di
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il tesoro di memoria che la Chiesa trasmette: la
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della fede, « tutto ciò che essa è, tutto ciò
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essa è, tutto ciò che essa crede ».[39] ¶ L’unità
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stessa verità. Ci sembra che un’unione del genere
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amore ci dice invece che proprio nell’amore è
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avere una visione comune, che in esso impariamo a
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occhi dell’altro, e che ciò non ci impoverisce
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sguardo comune della verità, che è Gesù Cristo, diventa
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superiore a qualsiasi altra che possiamo costruire con il
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pensiero, possiedono l’unità che ci arricchisce, perché si
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alla sua storia concreta che condivide con noi. Sant
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fede dei semplici, imperfetta, che si manteneva al livello
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piccola cerchia di iniziati che si elevava con l
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Davanti a questa pretesa, che continua ad avere il
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giorni, sant’Ireneo ribadisce che la fede è una
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di Cristo, dal momento che Dio si è voluto
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essa. È per questo che non c’è differenza
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nella fede tra "colui che è in grado di
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a lungo" e "colui che ne parla poco", tra
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parla poco", tra colui che è superiore e chi
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da tutta la Chiesa, che è un solo corpo
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comunione dell’unico soggetto che è la Chiesa, riceviamo
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penetrare la realtà. ¶ 48. Dato che la fede è una
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essi, anche di quelli che sembrerebbero meno importanti, equivale
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in sé tutto ciò che trova, nei diversi ambiti
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presente, nelle diverse culture che incontra,[44] tutto purificando e
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corrisponde alla fede viva che la Chiesa trasmette. Essa
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sulla fedeltà dei testimoni che sono stati scelti dal
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si affida alla Parola che ascolta, custodisce ed espone
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al Magistero della Chiesa che ci può arrivare integra
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primo costruttore è Noè che, nell’arca, riesce a
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di cui si dice che, per fede, abitava in
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affidabilità, una nuova solidità, che solo Dio può donare
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stesso saldo, possiamo aggiungere che la saldezza della fede
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riferisce anche alla città che Dio sta preparando per
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insieme, non sulla gioia che la semplice presenza dell
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nostre società, in modo che camminino verso un futuro
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governare, a quella saggezza che porta la pace al
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Ebrei accenna alla benedizione che si trasmette dai genitori
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mutuo con un gesto che coinvolge tutta la vita
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tutta la vita e che ricorda tanti tratti della
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fede. Promettere un amore che sia per sempre è
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grande dei propri progetti, che ci sostiene e ci
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essa l’amore creatore che ci dona e ci
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nuova persona. È così che Sara, per la sua
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Per questo è importante che i genitori coltivino pratiche
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di fede nella famiglia, che accompagnino la maturazione della
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figli. Soprattutto i giovani, che attraversano un’età della
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dona una speranza solida che non delude. La fede
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all’amore, e assicura che quest’amore è affidabile
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quest’amore è affidabile, che vale la pena di
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poco, però, abbiamo compreso che questa fraternità, privata del
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salvezza, l’uomo scopre che Dio vuol far partecipare
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fratelli, all’unica benedizione, che trova la sua pienezza
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ci insegna a vedere che in ogni uomo c
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una benedizione per me, che la luce del volto
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unica della singola persona, che non era così evidente
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rimproverava ai cristiani quello che a lui pareva un
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e un inganno: pensare che Dio avesse creato il
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chiedeva allora: « Perché pretendere che [l’erba] cresca per
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dall’alto del cielo, che differenza offrirebbero le nostre
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suo disegno di salvezza che abbraccia tutta l’umanità
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l’intera creazione e che raggiunge il vertice nell
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criterio per distinguere ciò che rende preziosa e unica
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trovare modelli di sviluppo che non si basino solo
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e sul profitto, ma che considerino il creato come
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giuste di governo, riconoscendo che l’autorità viene da
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la possibilità del perdono, che necessita molte volte di
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possibile se si scopre che il bene è sempre
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più forte del male, che la parola con cui
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c’è il rischio che anche i fondamenti del
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Eliot: « Avete forse bisogno che vi si dica che
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che vi si dica che perfino quei modesti successi
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perfino quei modesti successi / che vi permettono di essere
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pubblico. Si vuol dire che Dio confessa pubblicamente, con
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grandezza della vita comune che Egli rende possibile? La
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di tutto nel Padre che ci ama. ¶ Una forza
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del Vangelo. Dice, infatti che in lui si compie
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debolezza e nella sofferenza che emerge e si scopre
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la potenza di Dio che supera la nostra debolezza
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una situazione di morte, che diventerà vita per i
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il riferimento a coloro che hanno sofferto per la
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particolare lo occupa Mosè, che ha preso su di
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v. 26). Il cristiano sa che la sofferenza non può
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alle mani di Dio che non ci abbandona e
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consegniamo con la fiducia che Egli ci renderà saldi
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Hanno capito il mistero che c’è in loro
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fede non è luce che dissipa tutte le nostre
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nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i
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il cammino. All’uomo che soffre, Dio non dona
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non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre
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forma di una presenza che accompagna, di una storia
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una storia di bene che si unisce ad ogni
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luce. Cristo è colui che, avendo sopportato il dolore
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La sofferenza ci ricorda che il servizio della fede
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sempre servizio di speranza, che guarda in avanti, sapendo
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guarda in avanti, sapendo che solo da Dio, dal
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da Dio, dal futuro che viene da Gesù risorto
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è una dimora eterna che Dio ha ormai inaugurato
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verso un futuro certo, che si colloca in una
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idoli del mondo, ma che dona nuovo slancio e
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la speranza, non permettiamo che sia vanificata con soluzioni
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soluzioni e proposte immediate che ci bloccano nel cammino
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ci bloccano nel cammino, che "frammentano" il tempo, trasformandolo
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con speranza. ¶ Beata colei che ha creduto (Lc 1,45) ¶ 58. Nella
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terreno buono": « Sono coloro che, dopo aver ascoltato la
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nel cuore tutto ciò che ascoltava e vedeva, in
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e vedeva, in modo che la Parola portasse frutto
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santa Elisabetta: « Beata colei che ha creduto » (Lc 1,45). ¶ In
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cominciare da Sara, donne che, accanto ai Patriarchi, erano
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espressione in cui dice che Maria, nell’accettare il
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riem-piamo di gioia, che è il segno più
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Dio incarnato. ¶ 59. Possiamo dire che nella Beata Vergine Maria
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insistito, vale a dire che il credente è coinvolto
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con Gesù, a ciò che crediamo. Nel concepimento verginale