Karol Wojtyła, Veritatis Splendor, 1993

è lo Spirito Santo... che, inabitante nell'anima, non

anima, non solo insegna che cosa è necessario compiere

e cioè la fede che opera per mezzo della

non si può dimenticare che queste e altre utili

altre epoche, è sembrato che la "natura" sottomettesse totalmente

dalla libertà, dal momento che ne costituirebbe un limite

o della sua libertà, che si costituiscono i valori

a significare tutto ciò che nell'uomo e nel

suoi valori. È così che al limite l'uomo

non sarebbe nient'altro che la sua libertà! ¶ 47. In

come leggi morali quelle che in se stesse sarebbero

norma morale. Essi dicono che l'uomo, come essere

limiti dell'essere umano, che ha una condizione corporea

comportamentali ed i significati che questi assumono in una

attenzione il retto rapporto che esiste tra la libertà

in particolare il posto che ha il corpo umano

legge naturale. ¶ Una libertà che pretende di essere assoluta

scelta morale, dal momento che le finalità di queste

definizioni non indicano solo che anche il corpo, al

anima e del corpo che essa è il soggetto

affermarsi per se stessa - che la ragione coglie il

inclinata. E dal momento che la persona umana non

riducibile ad una libertà che si autoprogetta, ma comporta

nell'arbitrio. ¶ 49. Una dottrina che dissoci l'atto morale

corpo e dei comportamenti che ad esso si riferiscono

natura della persona umana",89 che è la persona stessa

di ordine sia spirituale che biologico e di tutte

diritti e i doveri che si fondano sulla natura

al bene della persona che deve essere sempre affermata

totalità unificata", cioè "anima che si esprime nel corpo

le manipolazioni della corporeità che ne alterano il significato

libro di quella luce che si chiama verità? Di

nel cuore dell'uomo che opera la giustizia, non

dei suoi atti liberi, che devono attestare l'universalità

genitori. Simili precetti positivi, che prescrivono di compiere talune

della coscienza. Il soggetto che agisce assimila personalmente la

tratta infatti di proibizioni che vietano una determinata azione

della volontà della persona che agisce, con la sua

sempre di infrangere precetti che vincolano, tutti e a

altra parte, il fatto che solo i comandamenti negativi

ogni circostanza, non significa che nella vita morale le

il comandamento. Inoltre, ciò che si deve fare in

situazione dipende dalle circostanze, che non si possono tutte

contrario ci sono comportamenti che non possono mai essere

Infine, è sempre possibile che l'uomo, in seguito

disposto a morire piuttosto che a fare il male

Chiesa ha sempre insegnato che non si devono mai

Mt 19,17-18). ¶ 53. La grande sensibilità che l'uomo contemporaneo testimonia

spiega la "vera libertà" che nell'uomo è "segno

al suo consiglio", così che egli cerchi spontaneamente il

è stato chiamato: indicano che il dominio dell'uomo

e colmo di responsabilità, che impegna la sua libertà

autonomia delle realtà terrene, che significa che "le cose

realtà terrene, che significa che "le cose create e

leggi e valori propri, che l'uomo gradatamente deve

terrene, quello di ritenere che "le cose create non

dipendono da Dio, e che l'uomo può adoperarle

autorità dalla legge eterna, che non è altro che

che non è altro che la stessa sapienza divina

forza della ragione naturale, che deriva dalla sapienza divina

visto, "altro non è che la luce dell'intelligenza

ad essa conosciamo ciò che si deve compiere e

deve compiere e ciò che si deve evitare. Questa

della ragione pratica significa che l'uomo possiede in

simile eteronomia non sarebbe che una forma di alienazione

del male", Dio afferma che l'uomo non possiede

e della rivelazione divina, che gli manifestano le esigenze

la vicinanza di Dio, che è "presente in tutti

maior.74 ¶ Beato l'uomo che si compiace della legge

dignità dell'uomo richiede che egli agisca secondo scelte

a Dio, a Colui che "solo è buono", l

Come se volesse dire che la luce della ragione

bene dal male - il che è di competenza della

naturale - non è altro che un'impronta in noi

ma perché la ragione che la promulga è propria

Concilio Vaticano II ricorda che "norma suprema della vita

la volontà di Dio che comanda di conservare l

ragione della divina sapienza che muove tutto al fine

Dio è provvidenza, amore che si prende cura. È

diverso rispetto agli esseri che non sono persone: non

dentro", mediante la ragione che, conoscendo col lume naturale

legge. Dopo aver detto che "la legge naturale è

essa non è altro che la stessa ragione umana

la stessa ragione umana che ci comanda di fare

E conclude: "Ne consegue che la legge naturale è

esseri dotati di ragione, che li inclina all'atto

atto e al fine che loro convengono; essa è

del bene dal male che egli stesso opera mediante

in forza della legge che Dio ha donato al

a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale

è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo

Dt 4,7-8). È nei Salmi che incontriamo i sentimenti di

lode, gratitudine e venerazione che il popolo eletto è

vita: "Beato l'uomo che non segue il consiglio

dono la Legge nuova, che è il "compimento" della

la legge dello Spirito che dà vita in Cristo

ad osservare tutto ciò" che egli ha comandato (cf

medesima luce e forza che il Magistero della Chiesa

e rivivendo il monito che l'apostolo Paolo rivolgeva

e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i

Non c' è dubbio che il nostro tempo ha

Da qui l'esigenza che "gli uomini nell'agire

da farne un assoluto, che sarebbe la sorgente dei

si muovono le dottrine che perdono il senso della

della trascendenza o quelle che sono esplicitamente atee. Si

suprema del giudizio morale, che decide categoricamente e infallibilmente

indebitamente aggiunta l'affermazione che il giudizio morale è

per il fatto stesso che proviene dalla coscienza. Ma

con se stessi", tanto che si è giunti ad

degli orientamenti di pensiero che sostengono l'antinomia tra

ordine psicologico e sociale, che pesano sull'esercizio della

condizionamenti e l'attenzione che viene loro prestata sono

prestata sono acquisizioni importanti, che hanno trovato applicazione in

alcuni, superando le conclusioni che si possono legittimamente trarre

relativistica della morale. ¶ 34. "Maestro, che cosa devo fare di

fronte ai nostri contemporanei che "tanto tengono" alla libertà

tengono" alla libertà e che la "cercano ardentemente" ma

la "cercano ardentemente" ma che "spesso la coltivano in

consiglio" (cf Sir 15,14), così che esso cerchi spontaneamente il

degli atti: sono tendenze che, pur nella loro varietà

libertà dalla verità, dipendenza che è stata espressa nel

immagine, la Rivelazione insegna che il potere di decidere

certamente libero, dal momento che può comprendere ed accogliere

accettare la legge morale che Dio dà all'uomo

e piena realizzazione. Dio, che solo è buono, conosce

buono, conosce perfettamente ciò che è buono per l

non pochi orientamenti etici che pongono al centro del

Tali sono le dottrine che attribuiscono ai singoli individui

sulla verità, al punto che la verità stessa sarebbe

una tale autonomia morale che praticamente significherebbe la sua

individuazione delle norme morali che si riferiscono a specifici

cose. ¶ Si deve riconoscere che all'origine di questo

ritrovano alcune istanze positive, che peraltro appartengono, in buona

interiore delle esigenze etiche che da essa derivano e

da essa derivano e che non si impongono alla

espressione di una legge che l'uomo autonomamente dà

a se stesso e che ha la sua sorgente

se non nel senso che la ragione umana esercita

dottrina costante della Chiesa, che la legge morale naturale

Dio come autore e che l'uomo, mediante la

partecipi alla legge eterna, che non è lui a

tra un ordine etico, che avrebbe origine umana e

esortazione, una generica parenesi, che poi solo la ragione

è chi non veda che una simile interpretazione dell

altri, secondo il precetto che ci ha dato" (1 Gv

Tommaso ha potuto scrivere che la Legge Nuova è

contenta di dire ciò che si deve fare, ma

Giovanni Crisostomo ha osservato che la Legge Nuova fu

giorno di Pentecoste e che gli Apostoli "non discesero

oggi. La domanda: "Maestro, che cosa devo fare di

e risolutiva. Il Maestro, che insegna i comandamenti di

i comandamenti di Dio, che invita alla sequela e

realizza nel suo corpo, che è la Chiesa. Per

discepoli lo Spirito Santo, che avrebbe loro "ricordato" e

emerge nelle loro Lettere, che contengono l'interpretazione, guidata

norma è "la fede che opera per mezzo della

non solo dai cristiani che rifiutano o stravolgono le

ma anche da quelli che misconoscono gli obblighi morali

cuore e i gesti che lo esprimono e verificano

di agire di coloro che erano fautori di divisione

agli Apostoli (cf Mt 28,19-20), che prosegue nel ministero dei

le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò

essa è, tutto ciò che essa crede. Questa Tradizione

essa crede. Questa Tradizione, che trae origine dagli Apostoli

testimonianza delle "grandi cose" che Dio opera nella storia

Signore. Lo stesso Spirito, che è all'origine della

insegnamenti di Gesù, garantisce che vengano santamente custoditi, fedelmente

Essa, tuttavia, non può che confermare la permanente validità

nel solco dell'interpretazione che ne dà la grande

anime".42 ¶ Proprio sulle domande che caratterizzano oggi la discussione

morale odierna ¶ Insegnare ciò che è secondo la sana

agire a Dio, Colui che "solo è buono"; il

la sequela di Cristo, che apre all'uomo la

avuto presenti le parole che Gesù ha rivolto al

ha custodito fedelmente ciò che la parola di Dio

morale, cioè l'agire che piace a Dio (cf

dottrinale analogo a quello che si è avuto nell

Assistita dallo Spirito Santo che la guida alla verità

teologia morale", una scienza che accoglie e interroga la

morale è una riflessione che riguarda la "moralità", ossia

umani e della persona che li compie, e in

agire morale in Colui che "solo è buono" e

solo è buono" e che, donandosi all'uomo in

teologia morale in modo che la sua esposizione scientifica

autentico timore del Signore, che è il principio della

interpretazioni della morale cristiana che non sono compatibili con

il discernimento di ciò che è contrario alla "sana

insegnamento morale della Chiesa che sembrano oggi particolarmente esposti

enigmi della condizione umana che ieri come oggi turbano

ultimo e ineffabile mistero che circonda la nostra esistenza

riassumere nella fondamentale domanda che il giovane del Vangelo

pose a Gesù: "Maestro, che cosa devo fare di

prospettiva, proprio quel "bene" che apre l'uomo alla

alla vita eterna, anzi che è la stessa vita

alla prospettiva della perfezione che è propria delle beatitudini

comandamenti"; è certo, però, che l'impegno manifestato dal

alla perfezione: il giovane, che ha osservato tutti i

abbandono di tutto ciò che il giovane possiede e

discepolo di Cristo sa che la sua è una

scomparsa la debolezza, dopo che è stata distrutta l

qualche debolezza, oso dire che nella misura in cui

incerto e fragile fin che siamo sulla terra, ma

reso possibile dalla grazia che ci dona di possedere

invito "va', vendi quello che possiedi, dàllo ai poveri

unica e indivisibile carità, che spontaneamente tende alla perfezione

Gv 16,13). ¶ È Gesù stesso che prende l'iniziativa e

ma appare anche chiaro che essere discepoli di Cristo

d'Israele seguiva Dio che lo conduceva nel deserto

risposta della fede, colui che è la Sapienza incarnata

Gv 8,12); è il pastore che guida e nutre le

cf Gv 14,6), è colui che conduce al Padre, al

al Padre, al punto che vedere lui, il Figlio

amore, di un amore che si dona totalmente ai

è il mio comandamento: che vi amiate gli uni

questo amore Gesù chiede che sia imitato da quanti

do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni

Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se

è il mio comandamento: che vi amiate gli uni

prosegue con le parole che indicano il dono sacrificale

Maestro "buono", di colui che ha amato "sino alla

chiede ad ogni uomo che vuole mettersi alla sua

resi conformi a Lui, che si è fatto servo

membro del suo Corpo, che è la Chiesa (cf

nella vita: "Ogni volta che mangiate di questo pane

principio" sgomenta i discepoli, che commentano con queste parole

mezzo dello Spirito Santo, che ci è stato dato

chiede: "È l'amore che ci fa osservare i

l'osservanza dei comandamenti che fa nascere l'amore

può mettere in dubbio che l'amore precede l

La legge dello Spirito che dà vita in Cristo

della storia della Salvezza che si compie in Cristo

la fede in Cristo che noi siamo resi giusti

cf Rm 3,28): la "giustizia" che la Legge esige, ma

del precetto, perché ciò che essi domandano va al

un dono di Dio, che risana e guarisce e

il dono dello Spirito che abbiamo ricevuto è già

profondi da sant'Agostino, che così prega: "Da quod

quod vis" (dona ciò che comandi e comanda ciò

comandi e comanda ciò che vuoi).31 ¶ Il dono non

è il suo comandamento: che crediamo nel nome del

ad essa conosciamo ciò che si deve compiere e

deve compiere e ciò che si deve evitare. Questa

una nazione santa" (Es 19,56), che facesse risplendere la sua

alla legge del peccato, che quel cuore aveva deturpato

i comandamenti di Dio che indicano all'uomo la

Discorso della Montagna" - discorso che contiene la formulazione più

l'espressione "vita eterna", che è partecipazione alla vita

non basta al giovane, che insiste interrogando il Maestro

chiese: "Quali?""(Mt 19,18). Chiede che cosa deve fare nella

i comandamenti del Decalogo che riguardano il prossimo: "Gesù

e di Luca, risulta che Gesù non intende elencare

quale interpretazione di ciò che per l'uomo significa

giovane: sono alcuni comandamenti che appartengono alla cosiddetta "seconda

è "la sola creatura che Dio abbia voluto per

non sono in effetti che la rifrazione dell'unico

livello dei molteplici beni che connotano la sua identità

ma questo non è che l'inizio della libertà

Ciò non significa, certo, che Gesù intenda dare la

dottore della Legge: questi, che pone una domanda molto

e invitato a ricordare che solo la loro osservanza

Lc 10,28). È comunque significativo che sia proprio il secondo

missione culmina nella Croce che redime (cf Gv 3,14-15), segno

Gv 13,1). ¶ Sia l'Antico che il Nuovo Testamento sono

sono espliciti nell'affermare che senza l'amore per

amore per il prossimo, che si concretizza nell'osservanza

ama il proprio fratello che vede, non può amare

non può amare Dio che non vede" (1 Gv 4,20). L

Nel "Discorso della Montagna", che costituisce la magna charta

Gesù dice: "Non pensate che io sia venuto ad

Christo est), dal momento che Egli è venuto non

per la legge: quella che è stata data per

scaturisce da un cuore che ama, e che, proprio

cuore che ama, e che, proprio perché ama, è

più alte. Gesù mostra che i comandamenti non devono

ad un amore sollecito che tutela e promuove la

del prossimo; il precetto che vieta l'adulterio diventa

del corpo: "Avete inteso che fu detto agli antichi

a giudizio... Avete inteso che fu detto: Non commettere

Legge vivente e personale, che invita alla sua sequela

non soddisfa il giovane, che interroga Gesù: "Ho sempre

osservato tutte queste cose; che cosa mi manca ancora

persona di Gesù avverte che qualcosa ancora gli manca

consapevolezza di questa insufficienza che si rivolge Gesù nella

nostalgia per una pienezza che superi l'interpretazione legalistica

perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri

senso si può dire che anche le beatitudini rientrano

spazio aperto dalla risposta che Gesù dà all'interrogativo

all'interrogativo del giovane: "Che cosa devo fare di

illustri l'altissima vocazione che i fedeli hanno ricevuto

in Cristo, 14 unica risposta che appaga pienamente il desiderio

servire quest'unico fine: che ogni uomo possa ritrovare

strada della vita".15 ¶ "Maestro, che cosa devo fare di

cuore sorge la domanda che il giovane ricco rivolge

interlocutore di Gesù intuisce che esiste una connessione tra

a Gesù, possiamo immaginare che non lo faccia perché

Legge. È più probabile che il fascino della persona

di confrontarsi con Colui che aveva iniziato la sua

al Vangelo" (Mc 1,15). ¶ Occorre che l'uomo di oggi

la risposta su ciò che è bene e ciò

è bene e ciò che è male. Egli è

il Maestro, il Risorto che ha in sé la

sé la vita e che è sempre presente nella

nel mondo. È Lui che schiude ai fedeli il

Per questo, "l'uomo che vuol comprendere se stesso

mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo

alla domanda, Gesù vuole che il giovane chiarisca a

e a tutti noi - che la risposta all'interrogativo

la risposta all'interrogativo: "Che cosa devo fare di

il cuore a Colui che "solo è buono": "Nessuno

della bontà. Gesù mostra che la domanda del giovane

una domanda religiosa e che la bontà, che attrae

e che la bontà, che attrae e al tempo

è Dio stesso, Colui che solo è degno di

la mente" (Mt 22,37), Colui che è la sorgente della

parole del Maestro, crede che l'uomo, fatto a

cf Ef 1,12), facendo sì che ognuna delle sue azioni

Dio (1 Cor 11,7). Ascolta in che modo ne sei la

Mentre considero me stesso, che tu scruti nei segreti

su di te...".17 ¶ Ciò che l'uomo è e

il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire

e riconoscere come Colui che "solo è buono"; come

è buono"; come Colui che, nonostante il peccato dell

santo" (Lv 19,2); come Colui che, fedele al suo amore

dovuta alle iniziative gratuite che l'amore di Dio

amore, secondo l'enunciato che del comandamento fondamentale fa

le forze. Questi precetti, che oggi ti do, ti

sufficiente piacere a Colui che egli ama: poiché non

Dio in maniera tale che Dio stesso è carità

è carità".18 ¶ 11. L'affermazione che "uno solo è buono

prima tavola" dei comandamenti, che chiama a riconoscere Dio

Dio solo è Colui che è buono. Questa è

a rendergli l'adorazione che a Lui solo è

partecipazione alla Bontà divina che si rivela e si

comunica in Gesù, colui che il giovane ricco chiama

buono" (Mc 10,17; Lc 18,18). Ciò che ora il giovane riesce

Questa "altro non è che la luce dell'intelligenza

la libertà dell'uomo, che in tal modo viene

Gesù Cristo, luce vera che illumina ogni uomo ¶ 1. Chiamati

Gesù Cristo, "luce vera che illumina ogni uomo" (Gv

per istigazione di Satana, che è "menzognero e padre

sfuggire alle domande fondamentali: Che cosa devo fare? Come

allo splendore della verità che rifulge nell'intimo dello

di Cristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo

volto della sua Chiesa, che Egli manda in tutto

storia e agli sforzi che gli uomini compiono nella

a tutti la risposta che viene dalla verità di

luce del Vangelo, così che, in un modo adatto

questo atteggiamento della Chiesa che, "esperta in umanità", 5 si

mondo.6 ¶ La Chiesa sa che l'istanza morale raggiunge

coinvolge tutti, anche coloro che non conoscono Cristo e

e neppure Dio. Sa che proprio sulla strada della

il Concilio Vaticano II, che così scrive: "Quelli che

che così scrive: "Quelli che senza colpa ignorano il

alla salvezza a coloro che senza colpa da parte

retta. Poiché tutto ciò che di buono e di

come dato da Colui che illumina ogni uomo, affinché

Sommi Pontefici sia personalmente che insieme al Collegio episcopale

fondamentali della dottrina cattolica che nell'attuale contesto rischiano

la stessa comunità cristiana, che ha conosciuto il diffondersi

di correnti di pensiero che finiscono per sradicare la

della Chiesa; si ritiene che lo stesso Magistero possa

i comandamenti di Dio, che sono scritti nel cuore

anche diffusa l'opinione che mette in dubbio il

nesso intrinseco e inscindibile che unisce tra loro la

e la morale, quasi che solo in rapporto alla

della teologia morale",9 fondamenti che vengono intaccati da alcune

venerati Fratelli nell'Episcopato, che condividete con me la

precisare taluni aspetti dottrinali che risultano decisivi per far

far fronte a quella che è senza dubbio una

gravi sono le difficoltà che ne conseguono per la

doni del suo Spirito, che li rendono capaci di

specifico della presente Enciclica, che intende esporre, sui problemi

fatto segno. ¶ I - "Maestro, che cosa devo fare di

e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di

mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo

osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". Gli

perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri

un tale...". Nel giovane, che il Vangelo di Matteo

possiamo riconoscere ogni uomo che, coscientemente o no, si

Per il giovane, prima che una domanda sulle regole

è questa l'aspirazione che sta al cuore di

e l'intimo impulso che muove la libertà. Questa

appello al Bene assoluto che ci attrae e ci

teologia morale in modo che la sua esposizione illustri

Poiché è di questo che si tratta: della realtà

di sottrarsi alla grazia che sgorga da quell'atto

Spirito Santo; dell'uomo che, se caduto nel peccato

il peccato dell'uomo che si converte e alla

circostanze. Mentre è umano che l'uomo, avendo peccato

invece, raccogliere il messaggio che ci viene dalla parabola

però su queste giustificazioni che si sofferma la sua

presenta una coscienza "penitente", che è pienamente consapevole della

della propria natura e che vede nelle proprie mancanze

nelle proprie mancanze, quali che ne siano le giustificazioni

soddisfatta di se stessa", che si illude di poter

contagiare dall'atteggiamento farisaico, che pretende di eliminare la

del proprio peccato, e che oggi si esprime in

sant'Ambrogio di Milano: "Che cos'è, infatti, l

debole. Ricordati, o Signore, che mi hai fatto debole

mi hai fatto debole, che mi hai plasmato di

questa argilla, di modo che la mia solidità promani

in me nient'altro che contagi di delitti: non

disgusto. Possiamo tuttavia pensare che non respinge quelli che

che non respinge quelli che vede, perché purifica quelli

vede, perché purifica quelli che guarda. Lo divora un

più forte ed esaltante che la Chiesa è chiamata

situazioni sociali e culturali che essa incontra lungo la

di Gesù Cristo risorto, che definisce la ragione stessa

Mc 16,15). ¶ Il momento però che stiamo vivendo, almeno presso

di novità, una evangelizzazione che dev'essere "nuova nel

sua espressione".166 La scristianizzazione, che pesa su interi popoli

punto di vista teoretico che rivendicano una loro piena

Come e ancor più che per le verità di

fede, la nuova evangelizzazione che propone i fondamenti e

la vita di santità, che risplende in tanti membri

di Dio - di Colui che "solo è buono" -, costituisce

propheticum, sacerdotale et regale che ogni cristiano riceve in

di glorificazione di Dio che sono i Sacramenti, in

della vita morale nuova, che essa propone e suscita

fede della Chiesa - "Colui che ha dato fermezza agli

alle menti dei discepoli, che ha dischiuso i misteri

dischiuso i misteri evangelici, che ha illuminato in loro

in sé i doni che questo stesso Spirito elargisce

Cristo. È Lui, infatti, che nella Chiesa suscita i

a nutrire "la fede che opera per mezzo della

ora comprendere il posto che nella Chiesa, comunità dei

credenti, spetta alla riflessione che la teologia deve sviluppare

la totalità dei fedeli che hanno ricevuto l'unzione

dell'intelligenza della fede" che si pone, in modo

distingue quella del teologo, che in modo particolare ha

creduto. La scienza teologica, che, rispondendo all'invito della

sua speranza a coloro che lo richiedono".170 ¶ È fondamentale

e permanente dei precetti che proibiscono gli atti intrinsecamente

d'oggi: un'intransigenza che contrasterebbe col senso materno

sua missione di insegnamento, che essa deve compiere sempre

In obbedienza alla verità, che è Cristo, la cui

situazioni dolorose. La Chiesa che non può mai rinunciare

non spegnere il lucignolo che fumiga ancora (cf Is

dell'uomo: dal momento che non c'è libertà

di una vera democrazia, che può nascere e crescere

fronte alle norme morali che proibiscono il male intrinseco

primo luogo quelle negative che proibiscono il male, manifestano

generali. Ma, il fatto che "principio, soggetto e fine

Così, solo una morale che riconosce delle norme valide

convivenza sociale, sia nazionale che internazionale. ¶ La morale e

la gravità delle cause che generano e alimentano le

sta il senso morale, che a sua volta si

particolare di quelli negativi che proibiscono sempre e in

complessi e pesanti problemi che la scuotono, primo fra

esiste nessun principio sicuro che garantisca giusti rapporti tra

stessa, soggetto di diritti che nessuno può violare: né

tra verità e libertà - che esprime il vincolo essenziale

sua presentazione di comandamenti che regolano, in riferimento non

Cattolica, dopo aver affermato che "in materia economica, il

prossimo e dargli ciò che gli è dovuto; e

il quale "da ricco che era, si è fatto

comportamenti e di atti che contrastano la dignità umana

atti o le iniziative che, per qualsiasi ragione, egoistica

politico si deve rilevare che la veridicità nei rapporti

il potere, sono principi che trovano la loro radice

molti Paesi, delle ideologie che legavano la politica ad

della stessa domanda religiosa che abita nel cuore di

democrazia e relativismo etico, che toglie alla convivenza civile

e politica, la morale - che si fonda sulla verità

fonda sulla verità e che nella verità si apre

tale armonia: "Non quello che voglio io faccio, ma

io faccio, ma quello che detesto... Io non compio

non compio il bene che voglio, ma il male

voglio, ma il male che non voglio" (Rm 7, 15.19). ¶ Donde

in totale indipendenza, ciò che è bene e ciò

è bene e ciò che è male. "Voi diventerete

suoi occhi su coloro che lo temono, egli conosce

infatti non comanda ciò che è impossibile, ma nel

a fare tutto quello che puoi, a chiedere ciò

puoi, a chiedere ciò che non puoi e ti

Spirito Santo, nei Sacramenti che scaturiscono dal costato trafitto

del Redentore (cf Gv 19, 34), che il credente trova la

confusioni. Tuttavia la legge, che prima costituiva un onere

un errore gravissimo concludere... che la norma insegnata dalla

stessa solo un "ideale" che deve poi essere adattato

del Figlio dell'uomo, che "non è venuto per

e deleteria dicotomia, quella che separa la fede dalla

fronte ad una mentalità che coinvolge, spesso in modo

del Vangelo. ¶ Urge allora che i cristiani riscoprano la

e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore

volto della fede cristiana, che non è semplicemente un

fede è una decisione che impegna tutta l'esistenza

sono tenebre. Se diciamo che siamo in comunione con

luce a tutti quelli che sono nella casa. Così

gloria al Padre vostro che è nei cieli" (Mt

e dell'autentica libertà che si manifesta e vive

come ha fatto Gesù che sulla croce "ha amato

sull'esempio di Gesù che muore in croce: "Fatevi

nella carità, nel modo che anche Cristo ci ha

fulgore nel rispetto incondizionato che si deve alle esigenze

difese dalle norme morali che proibiscono senza eccezioni gli

consequenzia- liste" e "proporzionaliste", che negano l'esistenza di

fatto del martirio cristiano, che ha sempre accompagnato e

ai due giudici ingiusti, che minacciavano di farla morire

innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore