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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1532
e gemme et oro, ¶ che la fece valer molto
2
1532
l'avria messe, ¶ come che liberal fosse e cortese
3
1532
sì sprezzate e vilipese, ¶ che 'n mezzo de la
4
1532
al re fur otto ¶ che quivi insieme avean lega
5
1532
gli nimici capitali, eccetto ¶ che potea il re partirli
6
1532
un uom senza ragione, ¶ che Martano il codardo nominosse
7
1532
ad aspettar fermosse, ¶ sin che finisce una battaglia fiera
8
1532
finisce una battaglia fiera ¶ che tra duo cavallier cominciata
9
1532
mezzo 'l volto, ¶ sì che l'uccise: e pietà
10
1532
ciò, Martano ebbe paura ¶ che parimente a sé non
11
1532
cominciò come fugisse. ¶ Grifon, che gli era appresso e
12
1532
contra un gentil guerrier che s'era mosso, ¶ come
13
1532
cane al lupo adosso; ¶ 89 ¶ che dieci passi gli va
14
1532
fe' sì gran fallo, ¶ che non l'avria Demostene
15
1532
il foco, ¶ più tosto che trovarsi in questo loco
16
1532
populo et agogna: ¶ sì che rifulga chiara più che
17
1532
che rifulga chiara più che lampa ¶ sua virtù, questa
18
1532
dito sol d'error che faccia, ¶ per la mala
19
1532
in piè si leva; ¶ che 'l contrario di ciò
20
1532
con la medesma antenna, ¶ che 'ntiera e ferma ricovrata
21
1532
volte e quattro accenna, ¶ che tutto steso alla groppa
22
1532
Grifon si spinse. ¶ 95 ¶ Grifon, che 'l vede in sella
23
1532
vede in sella, e che non basta ¶ sì fiero
24
1532
dice fra sé: - Quel che non poté l'asta
25
1532
d'un dritto tal, che par che dal ciel
26
1532
dritto tal, che par che dal ciel cada; ¶ e
27
1532
un altro appresso, ¶ tanto che l'ha stordito e
28
1532
giudicio si tien certo ¶ che di costui fia de
29
1532
e maliscalco regio, ¶ e che di tutto 'l regno
30
1532
pondo ¶ del rio destrier, che sostener non puote ¶ l
31
1532
l'alto valor con che Grifon percuote. ¶ 100 ¶ Il signor
32
1532
colpo al pagan diede, ¶ che lo fe' staffeggiar dal
33
1532
percosso ¶ d'un colpo che spezzato avria gl'incudi
34
1532
fu quel colpo tanto, ¶ che l'avria aperta e
35
1532
è un perder tempo che 'l pagan più fera
36
1532
re di botto, ¶ quel che sta peggio, la vita
37
1532
buon atto. ¶ 104 ¶ Gli otto che dianzi avean col mondo
38
1532
Grifon, solo, interrotto ¶ quel che tutti essi avean da
39
1532
di Martan lo scorno, ¶ che non giova l'onor
40
1532
O sì o no che 'l giovin gli credesse
41
1532
e secreto, ¶ per tema che, se 'l populo vedesse
42
1532
o ch'egli o che 'l cavallo fosse ¶ stanco
43
1532
ciglia, ¶ al primo albergo che trovâr, fermosse, ¶ che non
44
1532
albergo che trovâr, fermosse, ¶ che non erano andati oltre
45
1532
tosto il capo basso, ¶ che chiuse gli occhi, e
46
1532
sonno oppresso ¶ così profundamente, che mai tasso ¶ né ghiro
47
1532
et un inganno ordîr, che fu il più strano
48
1532
fu il più strano ¶ che mai cadesse in sentimento
49
1532
più lento e molle, ¶ che l'imitata bestia non
50
1532
gridasse per la tema che le accrebbe; ¶ o che
51
1532
che le accrebbe; ¶ o che se le sciogliessero le
52
1532
intenti al caso nostro, ¶ che non avemmo gli occhi
53
1532
e vidi il mostro ¶ che già gl'irsuti spogli
54
1532
amena. ¶ 58 ¶ Quivi attendiamo infin che steso all'ombra ¶ d
55
1532
racquista la fedel consorte: ¶ 59 ¶ che quando dianzi avea all
56
1532
s'affliga e piagna; ¶ che le va misto fra
57
1532
e supplicante ¶ gli accenna che per Dio non vi
58
1532
Orco priega ¶ il re che se ne vada, ma
59
1532
vada, ma non giova; ¶ che d'andar mai senza
60
1532
In questa servitude, in che lo lega ¶ Pietate e
61
1532
loro audacia tanto fenno, ¶ che liberaron la bella Lucina
62
1532
la bella Lucina; ¶ ben che vi fu aventura più
63
1532
vi fu aventura più che senno: ¶ e la portâr
64
1532
e al padre suo, che quivi era, la denno
65
1532
ne l'ora matutina, ¶ che Norandin con l'altro
66
1532
montana cava. ¶ 64 ¶ Ma poi che 'l giorno aperta fu
67
1532
la donna esser partita ¶ (che la moglie de l
68
1532
tal miseria uscita, ¶ faccia che giunga onde per arme
69
1532
e al fin sicur che l'Orco non lo
70
1532
ebbe dal suocero novella, ¶ che seco l'avea salva
71
1532
salva in Nicosia, ¶ dopo che molti dì vento crudele
72
1532
far simile a questa: ¶ che la memoria rifrescar gli
73
1532
giova ¶ dei quattro mesi che 'n irsuta vesta ¶ fu
74
1532
dal re, vi dico, che calende et idi ¶ vi
75
1532
idi ¶ vi stette, fin che volse in riso il
76
1532
a chi gli fa, che mal n'è instrutto
77
1532
grande esperimento. ¶ Andaron, poi che si levâr da mensa
78
1532
la cittade. ¶ Or, poi che de cavalli e de
79
1532
lucide arme si rimette, ¶ che son di quelle che
80
1532
che son di quelle che si trovan rade; ¶ che
81
1532
che si trovan rade; ¶ che l'avea impenetrabili e
82
1532
gli inducea la vicinanza ¶ che de' Franceschi avean continuamente
83
1532
de' Franceschi avean continuamente, ¶ che quivi allor reggean la
84
1532
a destruzion del poco che si crede. ¶ Voi, gente
85
1532
far più degno acquisto; ¶ che quanto qui cercate è
86
1532
Perché Ierusalem non riavete, ¶ che tolto è stato a
87
1532
Spagna, l'Africa vicina, ¶ che t'ha via più
88
1532
gente, ora di quella ¶ che già serva ti fu
89
1532
là le richezze sono, ¶ che vi portò da Roma
90
1532
gravi some, ¶ non lasciar che nel sonno si sommerga
91
1532
perché tu ruggi, e che le braccia stenda, ¶ sì
92
1532
le braccia stenda, ¶ sì che dai lupi il grege
93
1532
il rito ¶ d'armarsi, che i Franceschi aveano allora
94
1532
Franceschi aveano allora: ¶ sì che bella in Damasco era
95
1532
il prezzo un'armatura ¶ che fu donata al re
96
1532
re pochi dì inante, ¶ che su la strada ritrovò
97
1532
ch'all'antro arrivi; ¶ che tre de' nostri giovini
98
1532
il suo danno comprende; ¶ che truova gran silenzio in
99
1532
udito ¶ de l'Orco che venuto era a rubarlo
100
1532
venuto era a rubarlo, ¶ che, senza più pensar, piglia
101
1532
con quella fretta ¶ con che lo spinge l'amorosa
102
1532
l'amorosa rabbia, ¶ fin che giunge alla tana ch
103
1532
con tema la maggior che s'abbia ¶ a patir
104
1532
re da tempo guida; ¶ che senza l'Orco in
105
1532
o salvi o uccida, ¶ che miserrimo i' sia non
106
1532
dimandandole novella ¶ di quei che prese l'Orco in
107
1532
favella, ¶ e lo conforta, che Lucina è viva, ¶ e
108
1532
Lucina è viva, ¶ e che non è alcun dubbio
109
1532
dubbio ch'ella muora; ¶ che mai femina l'Orco
110
1532
e tutte queste donne che son meco: ¶ né a
111
1532
è stato rio, ¶ pur che non ci scostian da
112
1532
Le donne non temer che sieno uccise: ¶ gli uomini
113
1532
qui non ho consiglio ¶ che dar ti possa; e
114
1532
e contentar ti puoi ¶ che ne la vita sua
115
1532
per Dio, vattene, figlio, ¶ che l'Orco non ti
116
1532
non t'ingoi. ¶ Tosto che giunge, d'ogn'intorno
117
1532
sin a un topo che sia in casa". ¶ 44 ¶ Rispose
118
1532
sua Lucina prima; ¶ e che più tosto appresso a
119
1532
appresso a lei morire, ¶ che viverne lontan, faceva stima
120
1532
non potergli dire ¶ cosa che 'l muova da la
121
1532
pelle. ¶ La donna fe' che 'l re del grasso
122
1532
intorno alle budelle, ¶ e che se n'unse dal
123
1532
capo alle piante, ¶ fin che l'odor cacciò ch
124
1532
ebbe inante. ¶ 46 ¶ E poi che 'l tristo puzzo aver
125
1532
aver le parve, ¶ di che il fetido becco ognora
126
1532
ella è sì grande che lo cape. ¶ Coperto sotto
127
1532
de la sambuca, ¶ con che 'nvita a lassar l
128
1532
albergo ¶ il fier pastor che lor venìa da tergo
129
1532
quando l'Orco sentì che ritornava, ¶ e che 'l
130
1532
sentì che ritornava, ¶ e che 'l viso crudel pieno
131
1532
poté la pietà più che 'l timore: ¶ s'ardea
132
1532
al fin duo prende; ¶ che vuol cenar de le
133
1532
sentia non mediocre gioia, ¶ che ritrovato non t'eri
134
1532
oggi qui tratta fui. ¶ 51 ¶ Che se ben il trovarmi
135
1532
o prima o poi che tu sia estinto, ¶ più
136
1532
mi dorrà la tua che la mia morte". ¶ E
137
1532
di quel di Norandin, che del suo danno. ¶ 52 ¶ "La
138
1532
far, meglio è morire, ¶ che senza te, mio sol
139
1532
fraude insegnò a noi, che contra il naso ¶ de
140
1532
uscir del fesso. ¶ Poi che di questo ognun fu
141
1532
uccidian tanti becchi, ¶ quelli che più fetean, ch'eran
142
1532
di quel grasso opimo ¶ che ritroviamo all'intestina intorno
143
1532
mai non ritenne, ¶ fin che con gran timor Lucina
144
1532
volle ¶ ungersi come noi, che schivo n'ebbe; ¶ o
145
1532
l danno suo contempli? ¶ Che città, che refugio più
146
1532
suo contempli? ¶ Che città, che refugio più vi resta
147
1532
può fuggire, ¶ si partirà che non l'avrete offeso
148
1532
morire? - ¶ Così Carlo dicea, che d'ira acceso ¶ tanta
149
1532
e l'una man, che prezza il mondo poco
150
1532
tetti non è alcun che stime; ¶ e legne e
151
1532
e le dorate travi ¶ che furo in prezzo agli
152
1532
lucente ¶ di chiaro acciar che 'l capo gli arma
153
1532
nuovo scoglio altiero, e che si sente ¶ ringiovenito e
154
1532
sente ¶ ringiovenito e più che mai robusto; ¶ tre lingue
155
1532
o balestra, ¶ né ciò che sopra il Saracin percuote
156
1532
allentar la sanguinosa destra ¶ che la gran porta taglia
157
1532
v'ha tanta finestra, ¶ che ben vedere e veduto
158
1532
di color di morte, ¶ che tutta piena quivi hanno
159
1532
e i geniali letti ¶ che tosto hanno a lasciare
160
1532
Non sète quelli voi, che meco fuste ¶ contra Agolante
161
1532
vostre ora sì fruste, ¶ che, s'uccideste lui, Troiano
162
1532
prodezza, ¶ a questo can che gli uomini devora. ¶ Un
163
1532
prezza, ¶ presta o tarda che sia, pur che ben
164
1532
tarda che sia, pur che ben muora. ¶ Ma dubitar
165
1532
posso ove voi sète, ¶ che fatto sempre vincitor m
166
1532
Saracin non men crudel che forte: ¶ che tempo è
167
1532
men crudel che forte: ¶ che tempo è ritornar dov
168
1532
si dice esser Damasco, che distante ¶ siede a Ierusalem
169
1532
men giocondo il verno, che l'estate. ¶ A questa
170
1532
fronde privi. ¶ Dicesi ancor, che macinar molini ¶ potrian far
171
1532
far l'acque lanfe che son quivi; ¶ e chi
172
1532
de' vasalli, ¶ con ciò che d'India e d
173
1532
piazza si faria; ¶ e che s'avean valor pari
174
1532
andar più inante. ¶ 24 ¶ Ancor che quivi non venne Grifone
175
1532
pur lo 'nvito tenne; ¶ che qual volta se n
176
1532
luna: ¶ de l'altre che verran, la prima è
177
1532
alcuna. ¶ Sarà in memoria che salvò la testa ¶ il
178
1532
una gran fortuna, ¶ dopo che quattro mesi in doglie
179
1532
pienamente, ¶ il nostro re, che Norandin s'appella, ¶ molti
180
1532
verso Soria. ¶ 27 ¶ Ma poi che fummo tratti a piene
181
1532
tempesta saltò tanto crudele, ¶ che sbigottì sin al padrone
182
1532
in gran piacer sedendo, ¶ che da cacciar ritorni il
183
1532
Dio vi guardi, signor, che 'l viso orrendo ¶ de
184
1532
esso, ¶ ch'andargli, sì che lo veggiate, appresso. ¶ 30 ¶ Non
185
1532
muso a guisa porta ¶ che 'l bracco suol, quando
186
1532
su la traccia. ¶ Tutti che lo veggiam, con faccia
187
1532
quando, fiutando sol, par che più faccia, ¶ ch'altri
188
1532
lui fuggir, veloce più che 'l Noto. ¶ Di quaranta
189
1532
capace zaino empissene anco, ¶ che gli pendea, come a
190
1532
governo. ¶ Tanto n'avea, che non si numerava; ¶ e
191
1532
tenea chiuso, ¶ per spasso che n'avea, più che
192
1532
che n'avea, più che per uso. ¶ 35 ¶ L'umana
193
1532
quei non facean altro che ritrarsi ¶ e partirsi da
194
1532
era perduto. ¶ 71 ¶ Ma Ferraù, che sin qui mai non
195
1532
e arrivò a punto ¶ che vide dal destrier cadere
196
1532
la Serra; ¶ 72 ¶ un giovinetto che col dolce canto, ¶ concorde
197
1532
si dava vanto, ¶ ancor che fosse più duro che
198
1532
che fosse più duro che pietra. ¶ Felice lui, se
199
1532
e scimitarra e lancia, ¶ che lo fecer morir giovine
200
1532
lo vide Ferraù cadere, ¶ che solea amarlo e avere
201
1532
sol via più dolere, ¶ che di mill'altri che
202
1532
che di mill'altri che periron prima: ¶ e sopra
203
1532
uccise in modo fere, ¶ che gli divide l'elmo
204
1532
genti senza nome tante, ¶ che del lor sangue oggi
205
1532
oggi faranno un lago, ¶ che meglio conterei ciascuna foglia
206
1532
Feza subito li manda, ¶ che dietro ai padiglion piglin
207
1532
Egli va al fiume; che gli par ch'in
208
1532
fuggir cento bandiere. ¶ Or che l'orecchie la novella
209
1532
viltade in voi comprendo, ¶ che a sì vil gente
210
1532
vostre chiese ornate. ¶ Oh che laude, oh che gloria
211
1532
Oh che laude, oh che gloria, che 'l figliuolo
212
1532
laude, oh che gloria, che 'l figliuolo ¶ del vostro
213
1532
forte. ¶ 82 ¶ Stringe Fusberta, poi che l'asta è rotta
214
1532
spaziosa e bella; ¶ sì che senza contesa un destrier
215
1532
puote ¶ salir di quei che vanno a selle vòte
216
1532
ritrovò salito a tempo, ¶ che forse nol facea, se
217
1532
v'arrivava. ¶ Ma egli, che montato era per tempo
218
1532
il re Agramante afferra, ¶ che troppo gli parea fiero
219
1532
facea egli sol più che mille altri guerra); ¶ e
220
1532
urta di traverso, ¶ sì che lui col destrier manda
221
1532
scudier pallido in volto, ¶ che potea a pena trar
222
1532
predatrice; ¶ ascolta il pianto che nel ciel percuote; ¶ e
223
1532
faccian fede a quel che 'l servo dice. ¶ Un
224
1532
fugge. - ¶ 88 ¶ Quale è colui che prima oda il tumulto
225
1532
squille il batter spesso, ¶ che vegga il fuoco a
226
1532
occulto, ¶ ch'a sé, che più gli tocca, e
227
1532
e al gran rumor che sente. ¶ 89 ¶ Dei paladini e
228
1532
fa drizzare i segni; ¶ che 'l pagan s'era
229
1532
passato il segno, ¶ acciò che la giustizia sua dimostri
230
1532
Mezenzio al populo Agilino, ¶ che fe' di sangue uman
231
1532
ai Longobardi, ai Goti. ¶ 3 ¶ Che d'Atila dirò? che
232
1532
Che d'Atila dirò? che de l'iniquo ¶ Ezzellin
233
1532
iniquo ¶ Ezzellin da Roman? che d'altri cento? ¶ che
234
1532
che d'altri cento? ¶ che dopo un lungo andar
235
1532
poco parne ¶ verso quel che le ripe e i
236
1532
passa. ¶ 5 ¶ Or Dio consente che noi siàn puniti ¶ da
237
1532
mai saren migliori, ¶ e che i peccati lor giungano
238
1532
lor giungano al segno, ¶ che l'eterna Bontà muovano
239
1532
turbata la serena fronte, ¶ che scórse ogni lor luogo
240
1532
la nuova Carlo, ¶ e che 'n piazza venìa per
241
1532
et in virtù dispàri; ¶ che l'un via passa
242
1532
valor segni più chiari, ¶ che por con leggiadria la
243
1532
anco più bisogna assai; ¶ che senza, val virtù raro
244
1532
Oran ratto si spicca, ¶ che la persona avea povera
245
1532
lo ritien lo scudo, che non entre, ¶ ben che
246
1532
che non entre, ¶ ben che fuor sia d'acciar
247
1532
dentro di palma; ¶ e che da quel gran corpo
248
1532
piccola alma. ¶ Il destrier che portar si credea, mentre
249
1532
destrier volta ¶ tanto leggier, che fa sembrar ch'abbia
250
1532
Fusberta sanguinosa in volta, ¶ che fa l'arme parer
251
1532
suo tagliar non schiva, ¶ che non vada a trovar
252
1532
Giusto è ben dunque che Rinaldo atterri ¶ qualunque assale
253
1532
e squarci e affrappi; ¶ che non più si difende
254
1532
il suo cavallo, ¶ poi che fur presso; e sparì
255
1532
spazio, quel poco intervallo ¶ che si vedea fra l
256
1532
mai più strano ballo; ¶ che ferian gli Scozzesi solamente
257
1532
più freddo ogni pagan che ghiaccio; ¶ parve ogni Scotto
258
1532
parve ogni Scotto più che fiamma caldo. ¶ I Mori
259
1532
schierati avaccio, ¶ senza aspettar che lo 'nvitasse araldo: ¶ de
260
1532
men trista gente; ¶ ben che né questa ancor gran
261
1532
a maglia. ¶ Io credo che la quarta miglior sia
262
1532
buon duca di Marra, ¶ che ritrovarsi all'alta impresa
263
1532
Ariodante la sua schiera, ¶ che nuovo duca d'Albania
264
1532
tormenti; ¶ e quel di che più par che 'l
265
1532
di che più par che 'l ciel ribombe, ¶ gridi
266
1532
quel s'accorda, ¶ con che i vicin, cadendo, il
267
1532
sudor, la polve ¶ par che ne l'aria oscura
268
1532
metton fanti. ¶ La terra che sostien l'assalto, è
269
1532
le più mirabil pruove ¶ che mai facesse di sua
270
1532
garzone: ¶ l'esercito pagan che 'ntorno piove, ¶ taglia et
271
1532
d'Aragona, ¶ et un che reputato fra' gagliardi ¶ era
272
1532
Mosco, al giovene inaccorto, ¶ che gli sta sopra, e
273
1532
freddo e bianco. ¶ 62 ¶ Poi che si vide tor, come
274
1532
più biada né fieno; ¶ che Zerbin sì gran forza
275
1532
a un colpo mise, ¶ che lui col suo signor
276
1532
andò la mira, ¶ non che però lontana vi si
277
1532
ma poco gli successe; ¶ che venne caso che 'l
278
1532
successe; ¶ che venne caso che 'l duca Trasone ¶ gli
279
1532
e cavallieri e conti, ¶ che fanno ogn'opra che
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che fanno ogn'opra che Zerbin rimonti. ¶ 65 ¶ Menava Ariodante
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veder quanto sia forte; ¶ che fere, urta, riversa e
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morte. ¶ 66 ¶ Non crediate, Signor, che fra campagna ¶ pugna minor
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fra campagna ¶ pugna minor che presso al fiume sia
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dietro l'esercito rimagna, ¶ che di Lincastro il buon
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par la cosa gìa; ¶ che fanti, cavallieri e capitani
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pezzo andò di pare; ¶ che vi si discernea poco
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tiene un viaggio. ¶ Poi che Fortuna ebbe scherzato un
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a pigliar tanto ardire, ¶ che quei non facean altro
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l'agnelle ¶ nel monte che Tifeo sotto si frange
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voglio dire, ¶ degno, prima che nasca, di morire. ¶ 24 ¶ Non
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Non ne trova un che veder possa in fronte
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in fronte, ¶ fra tanti che ne taglia, fora e
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svena. ¶ Per quella strada che vien dritto al ponte
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pruova ¶ di gran valor, che di gran crudeltade; ¶ che
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che di gran crudeltade; ¶ che non discerne sesso, ordine
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i tetti ancor, sì che n'incende ¶ le belle
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case eran, per quel che se n'intende, ¶ quasi
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fuoco ogni cosa arda, ¶ che sì grande odio ancor
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1532
le mani, guarda, ¶ sì che ruini un tetto ad
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Signor, avete a creder che bombarda ¶ mai non vedeste
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a Padova sì grossa, ¶ che tanto muro possa far
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1532
non v'ebbe agio; che gli fu interdetto ¶ dal
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fu interdetto ¶ dal paladin che venìa d'Inghilterra ¶ col
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angelo condotto. ¶ 29 ¶ Dio vòlse che all'entrar che Rodomonte
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vòlse che all'entrar che Rodomonte ¶ fe' ne la
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e tanto fuoco accese, ¶ che presso ai muri il
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1532
da man sinistra prese; ¶ che disegnando i barbari assalire
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avea per li sentieri ¶ che vanno e vengon dritto
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1532
argumenti ¶ da passar Senna che non ben si guada
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era dai piani ¶ sì, che poteano udirlo e veder
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1532
mani ¶ avete a Dio, che qui v'abbia condutti
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1532
porte: ¶ il vostro re, che voi sète ubligati ¶ da
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imperator de' più lodati ¶ che mai tenuto al mondo
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di più paesi. ¶ 34 ¶ Sì che, salvando una città, non
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1532
Parigini ubligati vi saranno, ¶ che molto più che per
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1532
saranno, ¶ che molto più che per li proprii duoli
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1532
è terra per Cristianitade, ¶ che non abbia qua dentro
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1532
qua dentro cittadini: ¶ sì che, vincendo, avete da tenere
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1532
vincendo, avete da tenere ¶ che più che Francia v
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1532
da tenere ¶ che più che Francia v'abbia obligo
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1532
cittadin la vita, ¶ or che degna mercede a voi
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opra rimarrà impedita, ¶ credetemi che prese quelle mura, ¶ né
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ove s'adori ¶ quel che vòlse per noi pender
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lontani i Mori, ¶ né che pel mar sia forte
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1532
forte il vostro regno: ¶ che s'altre volte quelli
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da l'isole vostre, ¶ che faranno or, s'avran
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1532
l'uno ¶ l'altro, che militiàn sotto una Chiesa
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1532
e con poca contesa; ¶ che gente male esperta tutta
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1532
sproni ¶ al buon corsier che già ne va veloce
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1532
in mezzo serra. ¶ 41 ¶ Drizzati che gli ha tutti al
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1532
a tutto il campo che con lui veniva; ¶ tanto
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1532
altri lor compagni soprarriva, ¶ che mezzo miglio appresso a
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1532
campagna. ¶ 42 ¶ L'esercito cristian che con sì fida ¶ e
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1532
di vento talor giunge, ¶ che si tra' dietro un
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sol non muta guancia, ¶ che questo esser Rinaldo non
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degli aspri colpi, pari; ¶ che si posero i ferri
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petto gl'infiammaron tanto, ¶ che gli scacciâr l'orazion
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di sì rea natura, ¶ che potresti cercar cittadi e
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1532
rivederla alla tornata ¶ più che mai bella, e di
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1532
grave sopra ogni martìre, ¶ che 'l mal ch'avea
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1532
e quindi trarne ¶ colei che tratto il cor gli
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1532
del petto; ¶ trovar colui che gli l'ha tolta
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1532
e farne ¶ vendetta tal, che ne sia sempre detto
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1532
altro canto, e ciò che ne successe. ¶ Canto 16 ¶ 1 ¶ Gravi
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1532
si provan molte, ¶ di che patito io n'ho
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fin ch'io viva, ¶ che chi si truova in
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mercede il priva, ¶ poscia che 'l tempo e la
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muore. ¶ 3 ¶ Pianger de' quel che già sia fatto servo
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nasconda un cor protervo, ¶ che poco puro abbia con
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è il giovene Grifone, ¶ che non si può emendare
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l'erba col fiore; ¶ che l'uno e l
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1532
aveva allato; ¶ come quel che volea con bella mostra
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giostra. ¶ 8 ¶ Una splendida festa che bandire ¶ fece il re
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potean più adorni. ¶ Tosto che la puttana comparire ¶ vede
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oltraggi e scorni: ¶ sa che l'amante suo non
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non è sì forte, ¶ che contra lui l'abbia
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audacissima e scaltrita, ¶ ancor che tutta di paura trema
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sì la voce aita, ¶ che non appar in lei
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t'adora e cole? ¶ che sola senza te già
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1532
quel giorno! ¶ 11 ¶ Quando aspettava che di Nicosia, ¶ dove tu
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corte, ¶ tornassi a me che con la febbre ria
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de la morte, ¶ intesi che passato eri in Soria
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1532
eri in Soria: ¶ il che a patir mi fu
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1532
sì duro e forte, ¶ che non sapendo come io
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1532
mostra d'aver, quel che non hai tu, cura
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1532
a tempo il fa; che più tardando, ¶ morta sarei
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1532
l'opere fur più che di volpe, ¶ la sua
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1532
sua querela così astutamente, ¶ che riversò in Grifon tutte
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fa stimar colui, non che parente, ¶ ma che d
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non che parente, ¶ ma che d'un padre seco
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1532
sa tesser gl'inganni, ¶ che men verace par Luca
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la donna iniqua più che bella; ¶ non pur vendetta
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di colui non prende, ¶ che fatto s'era adultero
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assai, se si difende ¶ che tutto il biasmo in
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1532
lui sente tra via, ¶ che là dentro dovea splendida
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per tutto il tempo che la festa dura. ¶ 16 ¶ Non
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1532
porta de la terra, ¶ che trovar senza guardia si
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1532
però fêr pruove tante, ¶ che par ristoro al danno
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1532
al ciel paura mette, ¶ che fa la nostra e
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1532
Rodomonte terribile et orrendo, ¶ che va per mezzo la
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1532
questo Saracin tanto sicuro, ¶ che morte le sue genti
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1532
la rapace fiamma devorate, ¶ che non fu mai spettacolo
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1532
terra ¶ sopra la fossa che la cinge e serra
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1532
segnare in faccia. ¶ 23 ¶ Quel che la tigre de l
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1532
e non so con che chiovi. ¶ Piglial talor Grifone
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1532
par ch'anco giovi; ¶ che nuota Orrilo al fondo
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1532
l'altra a nero, ¶ che de la pugna causa
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1532
figli d'Oliviero, ¶ poi che li trasson teneri citelli
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1532
di duo grandi augelli, ¶ 73 ¶ che rapiti gli avevano a
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1532
l'istoria palese; ¶ ben che l'autor nel padre
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1532
i duo gioveni fanno, ¶ che le due donne ambi
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1532
l'aspra battaglia ¶ fin che 'l sol nuovo all
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1532
all'orizzonte saglia. ¶ 75 ¶ Astolfo, che Grifone et Aquilante, ¶ et
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1532
né tardo. ¶ Essi vedendo che quel che 'l gigante
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1532
Essi vedendo che quel che 'l gigante ¶ traea legato
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1532
il baron dal pardo ¶ (che così in corte era
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1532
di molt'anni dura, ¶ che non si romperà per
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1532
dieci sergenti averne cura, ¶ che la notte discior non
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e del miracol grande, ¶ che quasi par un sogno
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1532
o tronca, fia constretto ¶ che suo mal grado fuor
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1532
la vittoria si godea, ¶ che se n'avesse Astolfo
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volentier l'impresa, ¶ certi che debbia affaticarsi invano. ¶ Era
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1532
Astolfo un colpo trarne, ¶ che lo spirto gli sciolga
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1532
correndo incontra 'l Nilo, ¶ che riaver non la potesse
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1532
potesse Orrilo. ¶ 84 ¶ Quel sciocco, che del fatto non s
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1532
la bocca tolta. ¶ 85 ¶ Pur, che non gli ha tolto
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1532
di campagna ¶ quel Rabican che corre a maraviglia. ¶ Astolfo
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1532
Astolfo sceglierà di quelli, ¶ che per dar morte al
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1532
raccorce? ¶ - Meglio è (disse) che tutti io tagli o
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1532
immantinente alla sua spada, ¶ che taglia sì, che si
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1532
spada, ¶ che taglia sì, che si può dir che
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che si può dir che rada. ¶ 87 ¶ E tenendo quel
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condutto; ¶ e 'l busto che seguia troncato al collo
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1532
col capo in mano, ¶ che tutti avea di morte
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1532
lo vider volentieri, ¶ ancor che gli mostrasser viso umano
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1532
gli mostrasser viso umano; ¶ che la intercetta lor vittoria
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1532
il petto morse. ¶ 89 ¶ Né che tal fin quella battaglia
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1532
tenerli tanto a bada, ¶ che la trista influenzia se
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1532
se ne vada. ¶ 90 ¶ Tosto che 'l castellan di Damiata
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1532
quivi è stilo: ¶ sì che in pochissime ore andò
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1532
i nobili garzoni, ¶ ben che da sé v'avean
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1532
bisognavan stimuli né sproni, ¶ che per difender de la
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1532
licenzia; ¶ le quali, ancor che lor ne 'ncrebbe e
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1532
man destra si volse; ¶ che si deliberâr far riverenzia
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1532
in carne visse, ¶ prima che verso Francia si venisse
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v'è carestia. ¶ 94 ¶ Sì che prima ch'entrassero in
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1532
entrassero in viaggio, ¶ ciò che lor bisognò, fecion raccorre
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diede. ¶ 96 ¶ Quivi lo trovan che disegna a fronte ¶ del
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1532
fur con quella fronte ¶ che può d'interno amor
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1532
e l'altro piede, ¶ che d'oro avean la
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1532
cavallier stati si crede, ¶ che liberò dal drago la
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1532
colpe a un monasterio ¶ che dava di sé odor
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1532
gran fretta ne viene; ¶ che disegnato avea correre in
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1532
paladin dietro alle schene; ¶ che ne la rete, che
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1532
che ne la rete, che tenea sepolta ¶ sotto la
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1532
fatto gli altri peregrini ¶ che quivi tratto avean lor
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1532
non senza gran sospetto ¶ che vada in quelli lacci
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1532
dar del piede, ¶ di che il buon vecchiarel gli
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1532
cor fere il gigante che l'ascolta, ¶ di tal
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1532
suona, e tuttavolta bada; ¶ che gli par sempre che
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1532
che gli par sempre che la rete scocchi. ¶ Fugge
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1532
vede ove si vada; ¶ che, come il core, avea
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1532
Tanta è la tema, che non sa far strada
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1532
non sa far strada, ¶ che ne li proprii aguati
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1532
vendetta. ¶ Poi gli par che s'uccide un che
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1532
che s'uccide un che sia preso, ¶ viltà, più
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1532
sia preso, ¶ viltà, più che virtù, ne sarà detta
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1532
virtù, ne sarà detta; ¶ che legate le braccia, i
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1532
collo ¶ gli vede sì, che non può dare un
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1532
ma con tal arte, ¶ che saria stata ogni fatica
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1532
parte; ¶ et era quella che già piedi e mano
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1532
non ad altro effetto, ¶ che per pigliarli insieme ambi
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1532
poi la rete invola; ¶ che Cloride pigliar con essa
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1532
essa vuole, ¶ Cloride bella che per l'aria vola
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1532
tanto questa ninfa attese, ¶ che con la rete in
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1532
gran fiume etiopo, ¶ par che la dea presa volando
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1532
in su l'arena, ¶ che tutti quei ch'avean
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1532
era tocca a pena, ¶ che lor legava e collo
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1532
guisa gli ne fascia, ¶ che non può sciorsi: indi
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1532
era tornato uman più che donzella. ¶ Di trarlo seco
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1532
rete anco aver, di che né lima ¶ né martel
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1532
se ne va tanto, che vede ¶ ch'ai sepolcri
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1532
un l'altro dicea) ¶ che quel piccolo il grande
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1532
ragiona a nostra etade: ¶ che 'l populo capir, che
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1532
che 'l populo capir, che vi dimora, ¶ non puon
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1532
mila gran contrade; ¶ e che le case hanno tre
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1532
su le strade; ¶ e che 'l soldano v'abita
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ricco e bello; ¶ 64 ¶ e che quindici mila suoi vasalli
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quindici mila suoi vasalli, ¶ che son cristiani rinegati tutti
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1532
resistere; et ha voce ¶ che l'uom gli cerca
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1532
Parca di lui, sì che non viva, ¶ Astolfo viene
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1532
alberga l'anima incantata ¶ che d'un folletto nacque
473
1532
una fata. ¶ 67 ¶ Quivi ritruova che crudel battaglia ¶ era tra
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1532
nero. ¶ 68 ¶ Gli è ver che 'l negromante venuto era
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1532
battaglia con vantaggio grande; ¶ che seco tratto in campo
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1532
smembrarlo, uccider si potea; ¶ che se tagliato o mano
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gli era, ¶ la rapiccava, che parea di cera. ¶ 70 ¶ Or
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1532
ride: ¶ s'adiran essi, che non hanno effetto. ¶ Chi
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1532
cader l'argento vide, ¶ che gli alchimisti hanno mercurio
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1532
né cessa brancolar fin che lo truovi; ¶ et or
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1532
il sentiero: ¶ e vuol che sotto a questo imperatore
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1532
remoti, ¶ ch'a noi, che siamo in India, non
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1532
un giovene del Vasto, che fan cara ¶ parer la
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1532
fede ¶ tanta d'Alfonso (che 'l suo nome è
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1532
in così acerba età, che non eccede ¶ dopo il
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1532
qual salvando, salvar non che 'l resto, ¶ ma farsi
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1532
Questo è quel Doria che fa dai pirati ¶ sicuro
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1532
tutti i corsari; ¶ però che quelli al più possente
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1532
al più possente regno ¶ che fosse mai, non poteano
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1532
purgherà quei mari; ¶ sì che da Calpe al Nilo
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1532
alla corona Carlo. ¶ Veggio che 'l premio che di
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1532
Veggio che 'l premio che di ciò riporta, ¶ non
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1532
Questi et ogn'altro che la patria tenta ¶ di
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1532
uomo ardisca. ¶ Veggio Carlo che 'l premio gli augumenta
495
1532
ch'in commun vuol che fruisca, ¶ gli dà la
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1532
e a tutti quei che ne son degni, ¶ che
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1532
che ne son degni, ¶ che d'acquistar nuov'altri
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1532
giorni fêrsi ¶ al golfo che nomâr gli antiqui Maghi
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1532
la bocca al corno, ¶ che spaventati gli fuggian d
500
1532
e d'odorato incenso, ¶ che per suo albergo l