parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Verga, Nedda, 1874

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1874
sorridevo allorquando sentivo dirmi che il fuoco del camino
2
1874
volte uggioso e dispotico, che a poco a poco
3
1874
il linguaggio del cepperello che scoppietta dispettoso, o brontola
4
1874
anneriti, alle fantastiche figure che assume la legna carbonizzandosi
5
1874
fiamma azzurra e rossa che lambisce quasi timida, accarezza
6
1874
incaricando le faville fuggenti, che folleggiano come farfalle innamorate
7
1874
spettacolo del proprio pensiero che svolazza vagabondo senza di
8
1874
vagabondo senza di voi, che vi lascia per correre
9
1874
effetto di mille sensazioni che farebbero incanutire i vostri
10
1874
dello spirito la fiamma che scoppiettava, troppo vicina forse
11
1874
un'altra fiamma gigantesca che avevo visto ardere nell
12
1874
venti o trenta donne che raccoglievano le ulive del
13
1874
fuoco; le allegre, quelle che avevano dei soldi in
14
1874
in tasca, o quelle che erano innamorate, cantavano; le
15
1874
della raccolta delle ulive, che era stata cattiva, dei
16
1874
parrocchia, o della pioggia che rubava loro il pane
17
1874
vento. Poi, nel tempo che cuocevasi la minestra, il
18
1874
suonare certa arietta montanina che pizzicava le gambe, e
19
1874
cane brontolava per timore che gli pestassero la coda
20
1874
in mezzo alla schiuma che faceva sbuffare la fiamma
21
1874
fascio di legna. ¶ - O che fai tu costà? ¶ - Nulla
22
1874
No, non voglio cantare. ¶ - Che hai? ¶ - Nulla. ¶ - Ha la
23
1874
Nulla. ¶ - Ha la mamma che sta per morire, rispose
24
1874
come se avesse detto che aveva male ai denti
25
1874
ai denti. ¶ La ragazza che stava col mento sui
26
1874
ginocchi alzò su quella che aveva parlato certi occhioni
27
1874
una volta come gazze che festeggiano il lauto pascolo
28
1874
la figlioccia del castaldo, che dovea sposare il terzo
29
1874
occhiata simile a quella che il cane accovacciato dinanzi
30
1874
fuoco lanciava agli zoccoli che minacciavano la sua coda
31
1874
sole dall'uscio, pensando che non c'è pane
32
1874
nessuno, con occhi asciutti, che tradivano tale inconscio dolore
33
1874
attitudine timida e ruvida che danno la miseria e
34
1874
grossolana avvenenza di lineamenti che rendeva attraente il suo
35
1874
trasportare sassi nei terreni che si andavano dissodando, o
36
1874
quei lavori più duri che da quelle parti stimansi
37
1874
fatica. È vero bensì che fruttavano appena la metà
38
1874
vesti rendevano grottesca quella che avrebbe dovuto essere la
39
1874
non avrebbe potuto figurarsi che quelle mani costrette ad
40
1874
rovi e i crepacci, che quei piedi abituati ad
41
1874
con tutti gli stenti che deformano e induriscono il
42
1874
fratelli in Eva bastava che le rimanesse quel tanto
43
1874
le rimanesse quel tanto che occorreva per comprenderne gli
44
1874
castalda ci versò quello che rimaneva di fave nella
45
1874
l'ultima? Non sai che gli ultimi hanno quel
46
1874
gli ultimi hanno quel che avanza? le disse a
47
1874
occhi sulla broda nera che fumava nella sua scodella
48
1874
una delle sue compagne che aveva miglior cuore; ma
49
1874
di mio. Quel po' che ci avevo, insieme a
50
1874
Nedda semplicemente. ¶ - Maledetto tempaccio, che ci ruba la nostra
51
1874
mo' di ringraziamento. ¶ - Tu che bestemmi la pioggia del
52
1874
la castalda a colei che avea imprecato contro il
53
1874
tempo. E non sai che pioggia d'autunno vuol
54
1874
tre buone mezze giornate che vostro marito toglierà dal
55
1874
sentimento istintivo di giustizia che c'è nelle masse
56
1874
dimenticò di rispondere amen. ¶ - Che modo è cotesto di
57
1874
alla mia povera mamma che è tanto lontana: rispose
58
1874
padrone non è permalosa che per negare il lavoro
59
1874
il lavoro alla ragazza che, essendo prossima a divenir
60
1874
erano uscite per vedere che tempo facesse, e l
61
1874
facesse, e l'uscio che sbatteva ad ogni momento
62
1874
vento freddissimo su quelli che intirizziti dormivano ancora. Ai
63
1874
giornata lunga dieci ore che egli paga il suo
64
1874
era la parola uggiosa che correva su tutte le
65
1874
nuvoloni color di piombo che gettavano su di lei
66
1874
nero attraverso il cancello che chiudeva la stalla, e
67
1874
e guardavano la pioggia, che cadeva, con occhio malinconico
68
1874
fattore non ci pagherà che un terzo della giornata
69
1874
ma il nostro pane che mangiamo a tradimento? ¶ - E
70
1874
tradimento? ¶ - E il danno che avrà il padrone delle
71
1874
il padrone delle ulive che andranno a male, e
72
1874
male, e di quelle che si perderanno fra la
73
1874
sola di quelle ulive che andranno perdute fra una
74
1874
asciutto, e vedrai quel che ti darà di giunta
75
1874
son nemmeno della terra che se le mangia! ¶ - La
76
1874
questo; rispose un'altra che non sapeva che rispondere
77
1874
altra che non sapeva che rispondere. ¶ - Quanto a me
78
1874
Quanto a me preferirei che continuasse a piovere tutto
79
1874
tutto il giorno piuttosto che stare una mezza giornata
80
1874
Nedda venne a sapere che, detratte le due giornate
81
1874
sempre da fattore coscienzioso che difende i soldi del
82
1874
soldi del padrone. Dopo che ti pago come le
83
1874
le altre, e sì che sei più povera e
84
1874
intascando quei pochi soldi che il fattore, come ad
85
1874
colpa è del tempo che è stato cattivo e
86
1874
la metà di quel che avrei potuto buscarmi. ¶ - Pigliatela
87
1874
Signore! ma con me che son tanto povera! ¶ - Pagagli
88
1874
il figliuolo del padrone che assisteva alla ricolta delle
89
1874
delle ulive. Non sono che pochi soldi di differenza
90
1874
differenza. ¶ - Non devo darle che quel ch'è giusto
91
1874
il figliuolo del padrone, che era un ricco proprietario
92
1874
raccolse quei pochi cenci che erano suoi, e disse
93
1874
paura per questi soldi che ho in tasca; ma
94
1874
sta male, e adesso che non son costretta a
95
1874
a lavorare mi sembra che non potrei dormire se
96
1874
fermassi ancora stanotte. ¶ - Vuoi che t'accompagni? le disse
97
1874
sasso, smosso dalla pioggia che era caduta, sdrucciolava dal
98
1874
avemaria, stando all'erta che non le saltasse addosso
99
1874
il cane di guardia che abbaiava furiosamente; poi partiva
100
1874
a guardare il lumicino che ardeva in omaggio alla
101
1874
Piana, dietro la cornamusa che suonava allegramente; ma il
102
1874
oscurità era sì fitta che alle svolte della viottola
103
1874
l'orologio della Punta che suonava le nove così
104
1874
le nove così vicino che sembrolle i rintocchi le
105
1874
il notaro tutti inferraiuolati che giocavano a carte. Alquanto
106
1874
povero matto di Punta che andava su e giù
107
1874
canticchiando la solita canzone che l'accompagna da venti
108
1874
alberi del diritto viale che fa capo a Ravanusa
109
1874
un pajo di buoi che venivano a passo lento
110
1874
la mamma? ¶ - Al solito. ¶ - Che Dio ti benedica! esclamò
111
1874
Nedda. ¶ E le parve che le stelle splendessero come
112
1874
stelle splendessero come soli, che tutti gli alberi, che
113
1874
che tutti gli alberi, che conosceva ad uno ad
114
1874
testa per proteggerla, e che i sassi della via
115
1874
la visita del medico, che concedeva ai suoi malati
116
1874
malati poveri il giorno che non poteva consacrare ai
117
1874
due o tre comari che borbottavano non so che
118
1874
che borbottavano non so che preci. La campanella del
119
1874
campi, e i carrettieri che l'udivano fermavano i
120
1874
per la sassosa viottola che metteva dallo stradale al
121
1874
perché non si vedesse che mancavano le lenzuola, e
122
1874
bianco sul deschetto zoppo che avea reso fermo con
123
1874
di tutta quella gente che andava per i proprii
124
1874
della sera la Nedda che correva sulla strada di
125
1874
Vado per una medicina che ha ordinato il medico
126
1874
Ancora medicine! borbottò, dopo che ha ordinato la medicina
127
1874
colla tua vecchia. ¶ - Chissà che non avesse a giovare
128
1874
dietro: - Ohé la varannisa! ¶ - Che volete? ¶ - Anderò io dallo
129
1874
le lagrime agli occhi. ¶ - Che Dio vi benedica! gli
130
1874
il suono dei soldi che Nedda posava sul deschetto
131
1874
occhi. - Mi ha detto che glieli darò poi; rispose
132
1874
poi; rispose la figlia. ¶ - Che Dio gli paghi la
133
1874
le mani un garofano che avea fiorito dentro una
134
1874
becchini quei pochi soldi che le rimanevano perché facessero
135
1874
frasche e i rovi che coronavano il muricciolo di
136
1874
qualche cosa: Nedda pensò che la sua mamma, il
137
1874
vinaio, o i carrettieri, che discorrevano ad alta voce
138
1874
della sera, si rammentò che non doveva andar più
139
1874
Punta, ed a misura che i rumori andarono perdendosi
140
1874
calare nell'orto, pensò che non avea più bisogno
141
1874
non aspettava più nessuno. ¶ - Che fai costà? le domandò
142
1874
un lungo silenzio, adesso che non ho più nessuno
143
1874
ho più nessuno, e che posso andar lontano a
144
1874
vi restituirò i denari che ci avete imprestati. ¶ - Io
145
1874
ad ascoltare l'assiolo che cantava. ¶ Nedda pensò ch
146
1874
era forse quello stesso che l'avea accompagnata dal
147
1874
qualche anima caritatevole troverò che me ne darà. ¶ - Ho
148
1874
darà. ¶ - Ho sentito dire che ad Aci Catena pagano
149
1874
sull'angolo della scorciatoia che conduce a S. Anna
150
1874
informerò. ¶ - Domanderai all'oste che sta sulla strada maestra
151
1874
Massaro Vinirannu, e dirai che ti mando io. ¶ - Ci
152
1874
tutta giuliva. ¶ - Ho pensato che non avresti avuto del
153
1874
sull'uscio del casolare che si cuciva il grembiule
154
1874
si cuciva il grembiule che avea fatto tingere in
155
1874
chinando gli occhi, senza che un pensiero amaro venisse
156
1874
a mo' di rimprovero che avesse meritato: Son così
157
1874
braccia: - Benedetto il Signore che me le ha date
158
1874
viottola una nota voce che cantava a squarciagola, e
159
1874
di seta nuova fiammante che faceva capolino con civetteria
160
1874
scarsella del farsetto, e che si godeva il bel
161
1874
più grosso sorriso. ¶ - O che fai qui? ¶ - Torno dalla
162
1874
e guardò le lodole che saltellavano ancora sul verde
163
1874
non potevo più lavorare che tre giorni per settimana
164
1874
fiori bianchi e rosei che imbalsamavano l'aria; una
165
1874
a suo modo Janu, che avea tutta l'aria
166
1874
la terra della pentola che conteneva i suoi fiori
167
1874
fece capolino per vederlo che se ne andava. ¶ Alla
168
1874
erano stampate delle rose che si sarebbero mangiate, e
169
1874
su cui il sole, che scintillava dalle invetriate della
170
1874
passò dinanzi a Janu, che stava presso il primo
171
1874
viso, e il cuore che le faceva un gran
172
1874
veste nuova di fustagno che faceva delle belle pieghe
173
1874
la sua mantellina fiammante - ché la povera formica, or
174
1874
la povera formica, or che la mamma stando in
175
1874
anche quella del sollievo che arrecano quelle perdite più
176
1874
sgomento (non sapeva davvero che cosa fosse delle due
177
1874
sole un'altra ombra che qualche volta si distaccava
178
1874
a canticchiare una canzonetta che non soleva tornarle in
179
1874
di garofani in boccio. ¶ - Che peccato, disse Nedda, che
180
1874
Che peccato, disse Nedda, che non ce ne siano
181
1874
bocciolo e glielo diede. ¶ - Che vuoi che ne faccia
182
1874
glielo diede. ¶ - Che vuoi che ne faccia se non
183
1874
ne troverò; ma bisognerebbe che non tornassero le febbri
184
1874
quel po' di quattrini che ci vogliono, insieme ci
185
1874
ci staremo bene. ¶ Nedda, che avea udito da dietro
186
1874
del lavoro. ¶ I passerotti, che si erano svegliati alle
187
1874
gran giornata ai contadini che lavoravano al dissodamento, 30 soldi
188
1874
senza minestra; è vero che il lavoro era un
189
1874
un po' faticoso, e che ci si rimettevano anche
190
1874
anche quei pochi cenci che formavano il vestito dei
191
1874
Il soprastante si accorse che Janu, riempiendo i corbelli
192
1874
soldi. ¶ Il male era che quei poderi quasi incolti
193
1874
senza porta, e sì che le notti erano piuttosto
194
1874
festevole, e l'erba che vi cresceva era ancora
195
1874
buon vino di Mascali che regalava a Nedda senza
196
1874
e la povera ragazza, che non c'era avvezza
197
1874
un ronzìo di insetti che pesava voluttuosamente sulle palpebre
198
1874
corrente d'aria fresca, che veniva dal mare, fece
199
1874
raglio di un asino che sentiva l'erba fresca
200
1874
domandò Janu. ¶ - Dillo tu che lo sai. ¶ - Sì che
201
1874
che lo sai. ¶ - Sì che lo so; ragliano perché
202
1874
fiamme, e le sembrò che tutto il vino che
203
1874
che tutto il vino che aveva bevuto le montasse
204
1874
scuotendo la testa pesante. ¶ - Che hai? ¶ - Non lo so
205
1874
si alzò sui ginocchi che le tremavano per andarsene
206
1874
come non sapendo quel che si facesse. ¶ Allorché si
207
1874
fattoria vicina il gallo che cantava, Nedda balzò in
208
1874
inginocchiate dinanzi al coro che aspettavano la comunione. Da
209
1874
solito banco, e bisognava che stesse tutto il tempo
210
1874
piangere pensavano a chissà che peccatacci, e le volgevano
211
1874
spalle inorridite. - E quelli che le davano da lavorare
212
1874
aspettava il suo fidanzato che era andato a mietere
213
1874
per raggruzzolare i quattrini che ci volevano a metter
214
1874
Janu pallido e contraffatto. ¶ - Che hai? gli disse. ¶ - Sono
215
1874
mangiato quei pochi soldi che avevo fatto. ¶ Ella rientrò
216
1874
dargli quel piccolo gruzzolo che aveva legato in fondo
217
1874
Nedda. ¶ - Sì, ma spero che mi lascerà ora che
218
1874
che mi lascerà ora che son qui; ad ogni
219
1874
modo non mi coglie che ogni tre giorni. ¶ Ella
220
1874
fare aspettare il carrettiere che mi ha dato un
221
1874
lagrima, sebbene le sembrasse che stesse a vederlo partire
222
1874
Lungo la via dolorosa che dovette farsi prima di
223
1874
dentro di sé qualcosa che quel morto le lasciava
224
1874
sacrato incontrò il prete che sapeva la sua vergogna
225
1874
come un uccelletto ferito che va a rannicchiarsi nel
226
1874
soccorreva per quel poco che poteva, con quella carità
227
1874
stenta: quando le dissero che non era un maschio
228
1874
mamma, ma non volle che la buttassero alla Ruota
229
1874
alla Ruota. ¶ - Povera bambina! che incominci a soffrire almeno
230
1874
almeno il più tardi che sarà possibile! disse. Le
231
1874
misura. ¶ - Oh! benedette voi che siete morte! esclamò. - Oh
232
1874
benedetta voi, Vergine Santa! che mi avete tolto la