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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1962
Il tempo era quello che dava un tamburo e
2
1962
enorme, anche il negro che lo suonava era enorme
3
1962
ritmo ossessivo e crudele che i negri chiamavano twist
4
1962
negri chiamavano twist. Più che rubarlo, però, lo inventava
5
1962
lady! Come!» ¶ Il negro che l’aveva chiamata per
6
1962
con le palme rosa che segnavano il tempo, gli
7
1962
addosso a un bambino che desiderava, e che ora
8
1962
bambino che desiderava, e che ora la conduceva con
9
1962
ghiaccio». ¶ Lei disse: «Sì che ce l’hai». E
10
1962
porta smaltata di verde che spalancò. Al di là
11
1962
un rumore di passi che pioveva giù dal soffitto
12
1962
ritmici, calmi, spietati, quasi che chi camminava aspettasse qualcuno
13
1962
chi camminava aspettasse qualcuno che tarda ma deve venire
14
1962
s Gin. Giovanna pensò che con quella luce azzurra
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1962
capelli un po’ lunghi che si arricciavano sulle orecchie
16
1962
e la fronte. ¶ «Ah, che passaggio! Che voce! Ti
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1962
fronte. ¶ «Ah, che passaggio! Che voce! Ti piace, Giò
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1962
avere paura. Paura di che?, mi dirai. Mah! Non
19
1962
anni, davvero. Quando penso che l’altra sera ero
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1962
Chi andava a pensare che quella ragazza era la
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1962
era la stessa bambina che mi aveva ceduto il
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1962
respirava forte come uno che ha fatto una corsa
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1962
disperati, sorpresi. E Richard che si lamentava. ¶ «Oh! I
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1962
un gemito. Un gemito che presto divenne singhiozzo e
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1962
desolato, impotente: da bimbo che ha fatto qualcosa di
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1962
Guardami, Richard: ti sembra che pianga?» ¶ Infatti i suoi
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1962
posso vedere la gente che piange. Smetti.» ¶ Ma non
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1962
e, come una mamma che consola un figlio ammalato
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1962
notte sfumava nel chiarore che annuncia il mattino. ¶ All
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1962
i denti. Giovanna aspettò che dormisse, scese con precauzione
31
1962
le gote del lattaio che tirò una bestemmia. Un
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1962
un volto di donna che la spiava dal secondo
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1962
con la confusa sensazione che fosse successo qualcosa ma
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1962
qualcosa ma non ricordava che cosa. ¶ Ricordò l’incidente
35
1962
cosa. ¶ Ricordò il taxi che la portava da Peter
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1962
da Peter e Martine che strillava «Vi conoscete!» ma
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1962
del tirassegno e Richard che gridava «Mi hai battuto
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1962
al Palladium col negro che sibilava «Non vuoi ballare
39
1962
la cosa. ¶ Ricordò Richard che piangeva sul letto «I
40
1962
le fu chiaro ciò che era successo. ¶ Sentì prima
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1962
su una voragine nera che la scaraventava dritta all
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1962
Cercò il dolore fisico che l’aveva disgustata e
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1962
domanda angosciosa: “E ora che fo?”. ¶ «Ora nulla» disse
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1962
nella stanza un profumo che non era il solito
45
1962
un profumo di donna: che lo innervosiva. Passò in
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1962
Quale imbecille può sostenere che è un rito, un
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1962
come da un rubinetto che perde, il rumore dei
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1962
ritmici, calmi, spietati, quasi che chi camminava aspettasse qualcuno
49
1962
O.K. Fate quel che vi pare. Ci vediamo
50
1962
imbarazzati. ¶ «Richard, non dirmi che eri al cocktail di
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1962
senza dirmi nemmeno di che si trattasse. Andai via
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1962
onore.» ¶ «Cristo! Non dirmi che eri la ragazza con
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1962
più. E ho creduto che tu fossi un fantasma
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1962
Sì, ma sbagliato. Cose che capitano.» ¶ «Davvero ricordi queste
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1962
di mammy. È lei che paga il telefono. Oregon
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1962
proprio tutto di te: che volevi studiar pianoforte, che
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1962
che volevi studiar pianoforte, che… Hai studiato pianoforte?» ¶ «No
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1962
mani.» Tese le mani che Giovanna rammentava pallide, lisce
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1962
e poi le cose che mi dicevi su New
60
1962
New York: le case che toccano il cielo, le
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1962
il cielo, le dita che grattano la pancia alle
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1962
pancia alle stelle…» ¶ «Cristo, che memoria! Ti ho raccontato
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1962
dell’alba: mi pare che il sonno rubi tempo
64
1962
veniva un sapore salmastro che uccideva il puzzo di
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1962
di pesce, come quello che si respira lungo la
66
1962
di giallo, l’autista che li portava in direzione
67
1962
le navi più grandi che essa avesse mai visto
68
1962
alzava un sublime boato che era l’urlo del
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1962
estrema punta dell’isola che si chiama Wall Street
70
1962
grande signora di ferro che chiamano statua della Libertà
71
1962
statua della Libertà e che alzando un braccio virile
72
1962
tonfo del ferry-boat che ti ha riportato sulla
73
1962
altro taxi, un ascensore che ti conduce sulla torre
74
1962
visto i numeri gialli che si accendono in corrispondenza
75
1962
su un altro taxi che si tuffa dentro le
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1962
rumori, centinaia di facce che ti sembran giulive perché
77
1962
l’inferno di luce che bruciava i muri, i
78
1962
strade, poi il fumo che usciva giù dall’asfalto
79
1962
la cascata d’argento che da un quarto piano
80
1962
tavola, poi il fuoco che da un terzo piano
81
1962
gli scozzesi d’oro che da un secondo piano
82
1962
il torrente di platino che scorreva intorno al palazzo
83
1962
lampeggiare azzurro, verde, viola che nasceva e moriva e
84
1962
sul fagotto di cenci che era il suo corpo
85
1962
La folla sghignazzava: «Uuuuh! Che paura!». Sulle porte dei
86
1962
mangiare il croccante: diceva che era antigienico. Quando lei
87
1962
mangiare il croccante: diceva che era indigesto. ¶ «Andiamo a
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1962
marrone, identica a quelle che ci fanno a scuola
89
1962
ragazzo o all’amica che ci piace di più
90
1962
personali. Niente di ciò che fate è deliberato o
91
1962
vostri desideri. Tutto ciò che vi succede è voluto
92
1962
tutto era così mastodontico che sembrava cresciuto su un
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1962
a guardare John Wayne che andava a cavallo. ¶ «Nocciolina
94
1962
sporche del sale untuoso che lasciano le noccioline, ma
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1962
nemmeno di John Wayne che ora scendeva da cavallo
96
1962
intera città. Entrambi sapevano che avrebbero dovuto salutarsi perché
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1962
sala, scorse due occhi che vagavano nel vuoto con
98
1962
secco, come di uno che ha fame, poi una
99
1962
passò molto tempo prima che capisse quant’era inutile
100
1962
invitati pezzi di legno che un dio divertito e
101
1962
un incubo: quando sogni che qualcuno ti uccide e
102
1962
qualcuno ed è scritto che tu lo ritrovi, lo
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1962
riconoscerlo in un uomo che comprava l’«Herald», poi
104
1962
poi in un altro che fischiava ad un taxi
105
1962
taxi, infine in uno che le voltava le spalle
106
1962
tempo. Discorsi. Chiunque sapeva che il cocktail era in
107
1962
Però Gomez aveva detto che spesso la gente va
108
1962
nella cabina libera prima che essa avesse avuto il
109
1962
una coca-cola, aspettò che l’uomo uscisse dalla
110
1962
Prese l’elenco. Ma che elenco! Erano sei libri
111
1962
l’elenco per professioni. Che professione faceva Richard? Il
112
1962
pianista: non aveva detto che da grande avrebbe fatto
113
1962
pianista in inglese? Ma che sciocca: cercasse piuttosto la
114
1962
a cercare una e che non c’era. Non
115
1962
Lo riappoggiò sul Balin. Che si potesse scrivere anche
116
1962
il dito tremava talmente che non entrava mai nel
117
1962
tempo e gli uomini che aveva conosciuto in quegli
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1962
in quegli anni dimostravano che la fedeltà a un
119
1962
con il giovane produttore che era stato nel Kenya
120
1962
ore trascorsero così piacevolmente che salutandolo le parve d
121
1962
subito telefonato a Martine che non la raggiungeva a
122
1962
autosufficienza, l’indiscutibile dogma che siamo sempre noi a
123
1962
nostro destino e, Dio che freddo! Strano: non era
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1962
ronzio cattivo le disse che si trattava di aria
125
1962
raggiera con altri numeri che i clienti del signor
126
1962
a seconda di ciò che volevano. C’era un
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1962
un numero per dire che si aveva freddo e
128
1962
il centralino e disse che aveva freddo. Il centralino
129
1962
freddo. Il centralino rispose che non era affar suo
130
1962
il vicedirettore, tutti risposero che non era affar loro
131
1962
fosse audace quell’uomo che possedendo cinquanta centesimi era
132
1962
cappotti, le cose calde che aveva, le buttò sopra
133
1962
alone in the bar.» ¶ Che aveva detto? Doveva essere
134
1962
in the bar.» ¶ Ma che diavolo diceva? Pazientemente ripeté
135
1962
una scaletta di legno che dal marciapiede scendeva nella
136
1962
Giovanna guardava l’uomo che aveva tormentato la sua
137
1962
meno sottile e ciò che restava di intatto era
138
1962
aria ed era evidente che non riconosceva Giovanna, tantomeno
139
1962
Giovanna, tantomeno capiva ciò che le accadeva. Bill mise
140
1962
lavanda, due braccia ossute che la stringevano forte, riconobbe
141
1962
emozione, quella voce malcerta che a momenti si rompeva
142
1962
stecche come in uno che canta, e ora diceva
143
1962
incredibile, ma lo sai che incontrandoti per strada non
144
1962
Con chi?» ¶ «Con uno che si chiama Gomez.» ¶ «Gomez
145
1962
con pudore. Giovanna pensò che era simpatico, malgrado la
146
1962
della segretaria. Il tipo che si vergogna ad essere
147
1962
E paghiamo bene, meglio che in qualsiasi altro paese
148
1962
azione al suo produttore che è anche mio amico
149
1962
il tempo è denaro. Che ne direbbe di mandare
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1962
difficile, baby. È sottinteso che questa è la cifra
151
1962
può sempre trattare. Arrivare, che dico, ai duemila. Fa
152
1962
a farmi scannare. Non che ci rimetta, s’intende
153
1962
ancora nascere l’americano che ci rimette a pagar
154
1962
champagne. Cos’è? Vino che frizza. Se mette una
155
1962
più di un vino che frizza. Ci provi, topolino
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1962
in diplomazie. Sai benissimo che io annuso il talento
157
1962
New York? Ah, vedo che ti brillano gli occhi
158
1962
far sapere agli altri che si esiste. Malinconico, eh
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1962
È in tuo onore: che il vestito sia sexy
160
1962
Non si può dire che tu abbia peli sulla
161
1962
da conquistare. Il mondo che Gomez le offriva per
162
1962
duemila dollari al mese, che le importava di Richard
163
1962
messi lì a dimostrare che nulla, proprio nulla, era
164
1962
e rider dei deboli che si inginocchiavano a pregare
165
1962
taxi ad un uomo che correva meno di lei
166
1962
quella folla di donne che agguantavano, lasciavano, riagguantavano, rilasciavano
167
1962
manovrato da una donna che la sputò, insieme a
168
1962
come un frate trappista che a lungo ha soffocato
169
1962
dalle zampe dei bufali che a loro volta palpavano
170
1962
duemila dollari al mese. ¶ «Che taglia, prego?» domandò la
171
1962
ma non vide nulla che giustificasse una tal sensazione
172
1962
imbecilli cui devi dimostrare che esisti». Poi la spinse
173
1962
spinse tra gli invitati che gremivan la sala spiegando
174
1962
qualcuno intavolava un discorso che andasse più in là
175
1962
una bottiglia di whisky che teneva piegata e il
176
1962
Una paura ingiustificata, irragionevole, che le piegava le gambe
177
1962
dalla nave. Sei tu che devi svegliarli. Ah! Ecco
178
1962
Ah! Ecco un produttore che devi conoscere.» ¶ «How do
179
1962
era un bel giovanotto che tornava da un safari
180
1962
su un certo leone che aveva colpito all’orecchio
181
1962
Hultz è l’uomo che ti pagherà i duemila
182
1962
gaia, gentile. Non capisco che cosa ti prenda, stasera
183
1962
avvicinarono al signor Hultz che era grasso, rosso, e
184
1962
bicchiere nell’evidente illusione che ciò servisse a non
185
1962
polso a Giovanna: consapevole che quel sostegno fosse un
186
1962
borsaneristi in Germania. Quello che ti è piaciuto tanto
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1962
il polso a Giovanna che di nuovo avvertì il
188
1962
è la preda migliore che tu mi abbia portato
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1962
segretaria, un ufficio? Voglio che abbia tutto quello che
190
1962
che abbia tutto quello che vuole.» Poi si rivolse
191
1962
i loro sussurri. ¶ «Scommetto che John mi ha portato
192
1962
la storiella del napoletano che sta al sole, signor
193
1962
io mi avvicino, dico che ho visto le sue
194
1962
per ordinare al maître che aspettava col sopracciglio rialzato
195
1962
restare acciughina mangiando quello che vuoi? Dunque, cosa dicevo
196
1962
a El Morocco. Voglio che tu conosca Bill. Che
197
1962
che tu conosca Bill. Che uomo! Chic, intelligente. Figurati
198
1962
in America. Sia io che l’America, dice lui
199
1962
lui, viviamo nell’equivoco che la felicità voglia dire
200
1962
felicità fuorché quella materiale che si chiama benessere. E
201
1962
come quasi tutti coloro che si nutrono bene, dice
202
1962
tutto il mondo: quasi che la felicità fosse una
203
1962
altro paese, dice lui, che nella Costituzione prometta felicità
204
1962
anche Nostradamus quando scrive che verrà un uccello di
205
1962
città sopra l’acqua che sarebbe New York. Sicché
206
1962
E Francesco, quello sciocco, che aspetta? Di portarti all
207
1962
alla tua età! Pensa che ne ho discusso anche
208
1962
visino compunto. ¶ «Bill dice che in certe donne la
209
1962
di incontrare un cattolico che ci tenga, altre sciocchezze
210
1962
mezza atea. Poi dice che in altre donne è
211
1962
Non sei il tipo che si vergogna a trovare
212
1962
trovare rimedi. Infine dice che a volte è una
213
1962
miracolo. Ora non dirmi che ti capita il caso
214
1962
cosa più sconcertante? È che non sembri affatto così
215
1962
l’aria di una che schioda i letti ogni
216
1962
i tuoi flirt, peggio che mai. Io mi chiedo
217
1962
mai. Io mi chiedo che faccia farebbero certe tue
218
1962
pensa, la Giò: quella che scrive le storie d
219
1962
le storie d’amore che fanno impazzir la censura
220
1962
la censura. Infatti lascio che credano tutto il contrario
221
1962
di una ristrettissima élite che si guarda bene dal
222
1962
rivela certe sconfitte. Pensi che io abbia torto?» ¶ «Penso
223
1962
io abbia torto?» ¶ «Penso che sei sconcertante, chérie. Il
224
1962
cinismo e di ingenuità che abbia mai trovato in
225
1962
incessante monologo di Martine che parlava di vestiti, di
226
1962
per nulla Bill dice che il Village è l
227
1962
giunta. Sai, la gente che lavora è una razza
228
1962
è una razza sociale che non conosco. Bill a
229
1962
per tutto il tempo che il taxi impiegò ad
230
1962
gli guardava il naso che aveva enorme, gli occhi
231
1962
aveva enorme, gli occhi che aveva piccoli, ed ascoltava
232
1962
la sua segretaria. Voglio che si senta completamente a
233
1962
completamente a suo agio, che non le manchi nulla
234
1962
manchi nulla di ciò che desidera. D’ora innanzi
235
1962
Questo è il minimo che possa fare per lei
236
1962
film, insomma il lavoro che è venuta a fare
237
1962
Un lavoro tutt’altro che facile: con la scusa
238
1962
e inventare una storia che regga, in tali condizioni
239
1962
tali condizioni, è impresa che farebbe tremare il defunto
240
1962
voglio proporle qualcosa: prima che lo facciano altri e
241
1962
dolori. Sorrise al viaggiatore che continuava a fissarla con
242
1962
on the rocks raccontandole che tornava a New York
243
1962
come un apolide ebreo che, giunto alla Terra Promessa
244
1962
fuoco, dimostrare e giurare che non s’era ammalati
245
1962
ateismo, né dalla vergogna che si chiama miseria. Diffidenti
246
1962
finire nell’Isola Lunga che è l’umiliante confine
247
1962
uno di loro ora che, ritta dinanzi alla finestra
248
1962
compiacimento di un bimbo che ha scoperto il mare
249
1962
arpa. Annusò l’aria che puzzava di benzina e
250
1962
la casa è quella che scegli quando sei adulto
251
1962
puoi decidere su ciò che ti piace o ciò
252
1962
ti piace o ciò che non ti piace, sugli
253
1962
ti piace, sugli anni che ancora vivrai: ecco quel
254
1962
ancora vivrai: ecco quel che avrebbe dovuto dire a
255
1962
a Francesco, ecco quel che gli avrebbe detto in
256
1962
È ben vero, infatti, che il palazzo dell’ONU
257
1962
Vinci salisse sull’ascensore che in tre minuti ti
258
1962
il brevetto. Al tramonto, che qui si dipinge di
259
1962
di San Gimignano: calcolando che furono costruiti in epoca
260
1962
York è un miracolo che mi sorprende ogni giorno
261
1962
di magia: dai grattacieli che si irrigidiscono come giganti
262
1962
giganti pietrificati alla paura che ti mozza il respiro
263
1962
ti inoltri per strade che non finiscono mai, ma
264
1962
uno strappo di azzurro che ti libera dalla paura
265
1962
dir questo nella storia che scriverò: che, qui, il
266
1962
nella storia che scriverò: che, qui, il cielo è
267
1962
Non v’è desiderio che si possano impedire, spreco
268
1962
si possano impedire, spreco che si possano proibire, fatica
269
1962
si possano proibire, fatica che si possano risparmiare. Per
270
1962
lettere già scritte, guanciali che ti addormentano, macchine per
271
1962
parte, ho sempre pensato che il cervello sia un
272
1962
gli altri muscoli e che con la fame funzioni
273
1962
non c’è nessuno che possa farmi male. Mi
274
1962
fatto quella domanda: certo che “mi riguarda”. Tua affezionatissima
275
1962
verde era il colore che impreziosiva di più i
276
1962
ritto di un Napoleone che si accinga a percorrere
277
1962
Al contrario di Giovanna che poteva passare assai spesso
278
1962
di una sofisticata macchietta che quel giorno aveva i
279
1962
Martine.» ¶ «Bugiarda. Ed io che non sapevo dove trovarti
280
1962
Knicker. Lo sai, no?, che Knickerbocker ha annunciato il
281
1962
giornali per volta senza che tu abbia fatto nulla
282
1962
trovi noioso. A proposito, che piacere quando ho saputo
283
1962
piacere quando ho saputo che s’era innamorato di
284
1962
nome al cinematografo. Dico: che stai facendo a New
285
1962
di gelosia provata pensando che Francesco aveva amato Martine
286
1962
Martine. Lo sapevano tutti che aveva sposato quel cinquantenne
287
1962
il divorzio. ¶ «Perché ridi? Che ci sarebbe di straordinario
288
1962
due teste d’uovo che gli facevan la corte
289
1962
te stessa un personaggio che non esiste. Può costarti
290
1962
è la prima volta che parto. Voi italiani avete
291
1962
entrano neppure le case che toccano il cielo, altre
292
1962
ti conosco non fai che parlarne: sembra che tu
293
1962
fai che parlarne: sembra che tu abbia un appuntamento
294
1962
Peggio: sembri un Ulisse che va ad espugnare le
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1962
capire, sì o no, che la donna non è
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1962
Cosa? Chi?» ¶ «Quell’americano che ti raccontava fandonie.» ¶ «Non
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Motier de La Fayette». ¶ «Che memoria! Non potresti salutarmi
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manifestino turistico, gli dirò che la cosa mi riguarda
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mano di noi newyorkesi che siamo felici di ricevervi
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1962
suoi occhi, il… ¶ E che colore avevano gli occhi
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1962
immagine di una creatura che è stata qualcosa per
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in cui aveva scoperto che lui e Joseph dormivano
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1962
era il maledetto orologio che le partoriva fantasmi coi
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1962
avevano scoperto il volto che era il volto di
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1962
il volto di uno che ha fame. Joseph invece
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1962
tapparle la bocca, spiegarle che si trattava di due
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1962
tutti. Non lo sapeva che gente cattiva li consegnava
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incredula: le sembrava impossibile che la vita di un
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Quella sera ripeteva accigliato che non ci si può
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Non studiava l’inglese? Che facesse da interprete. Il
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1962
vero?» «Certo, non vedi che Joseph dorme in quello
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1962
sinistra?» «Richard, sono contenta che tu abbia scelto quel
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1962
Aveva una voce incerta che a momenti sembrava rompersi
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1962
stecche come in uno che canta, e parlava di
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1962
Giovanna, ci sono case che toccano il cielo. La
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1962
fiumi son così grandi che sembrano laghi; su questi
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1962
Poi la accarezzava dicendo che anche lei era bellissima
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rosse, impallidiva all’idea che tutto potesse finire. Era
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la mamma diceva: «Giovanna! Che hai fatto?». ¶ Litigavano ancora
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era illuminata da palloncini che calavano piano sui tetti
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a Joseph e Richard che bisognava scappare, Joseph rispondeva
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il quale nessuno sapeva che fare, poi Richard aveva
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1962
eran trascorsi nell’attesa che Richard inviasse notizie? Tutti
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spalle a un viaggiatore che la fissava con golosità
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spazio. Riprese a pensare: che strano, anche allora stava
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quali accade tutto ciò che è mancato nei periodi
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aveva guardato suo padre che subito l’aveva presa
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dolori?» «No, papà.» «Speriamo che ci sia a casa
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stretto le labbra brontolando che noia, se gli avessero
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se gli avessero detto che doveva toccare a lui
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uovo perché una bambina che cresce deve nutrirsi: lei
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1962
invece le orribili cose che c’erano da fare
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erano rossi aveva esclamato che buffo, tutte le bambine
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1962
Anche Richard diceva sempre che era un ometto, Francesco
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1962
ometto, Francesco diceva invece che era una donna, insomma
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andassero tutti all’inferno. Che le importava dei loro
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con qualcosa in più che l’amore. Il pubblico
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si annoia. E ricordi che la protagonista deve essere
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Certo, commendatore.» ¶ Una campana che non assomigliava a nessun
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piangenti, figure mai uguali che si scambiavano i contorni
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sopra una mensola e che, dalle cornici d’argento
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ne curi. Sono io che comando e che pago
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io che comando e che pago. Al ritorno butterà
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toccarlo, seguirlo. ¶ «Sono sicuro che tornerà con una bellissima
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sollievo e di vuoto che bisognava immediatamente colmare: il
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allo specchio. Ogni volta che passava dinanzi allo specchio
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tentazione di guardare ciò che al mondo la interessasse
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un poco delusa: quasi che la ragazza di fronte
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giurato a sé stessa che non avrebbe mai stirato
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volte ho l’impressione che tu mi detesti.» ¶ «Non
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detesto. Mi irrita soltanto che tu mi chiami Giovanna
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tu mi chiami Giovanna.» ¶ «Che tu mi odi.» ¶ «Non
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odio. Mi infastidisce soltanto che tu mi veda per
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mi veda per ciò che non sono.» ¶ «Che non
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ciò che non sono.» ¶ «Che non te ne importi
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1962
Gli agguantò i polsi che erano larghi, impellicciati da
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Lo guardò nelle pupille che erano pazienti, immalinconite dalle
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cupole sembravano più tonde che mai dentro il sole
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perché erano ventisei anni che mangiava cupole e verde
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guerra. ¶ «Francesco, come credi che sia l’America?» ¶ «Come
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Io, no. Io credo che l’America sia molto
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molto diversa da quello che dicono i libri o
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Meraviglie: con la gente che vola come le rondini
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i grattacieli, le case che sfiorano le nuvole, i
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queste sciocchezze?» ¶ «Un americano che conobbi tanti anni fa
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epoca.» ¶ «Francesco, come credi che siano gli americani in
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Io sono un europeo che non grida allo scandalo
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e del Sansovino ma che ha sempre bisogno di
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bisogno di conoscerla. Quello che determina curiosità nel viaggiare
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scadente. È un discorso che non ti va a
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americani l’impressione romantica che ne ricevesti quando vennero
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Dovrai scoprire da sola che non sono migliori di
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soltanto più ricchi: il che giova pochissimo a modificarne
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sei giorni mi scriverai che avevo ragione. Del resto
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Agrigento mi arricchisce più che un pomeriggio con Irwin
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chiedo di meglio. Possibile che tu debba sempre fare
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Certamente. Lo sai bene che è l’unica donna
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sei conformista! Cosa vuoi che m’importi se ti
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di frati trappisti.» ¶ «Preferiresti che fossi come Martine?» ¶ «Se
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forti, quel corpo magro che chiudeva salute. ¶ «Ogni tuo
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Non alludo al pericolo che tu ruzzoli dall’Empire
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e nemmeno a quello che tu resti sotto una
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1962
Alludo a una minaccia che nemmeno io so definire
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possa fare il mestiere che fai essendo afflitta da
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1962
di metterti in testa che non è fatto per
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Dick non è ciò che credi. Lo hai vestito
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direbbe Bill. Ah! Bill! Che questo nome non sia
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di nafta. Cominciavano, senza che lei lo sapesse, i
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E la attendeva, senza che lei lo intuisse, una
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senza entusiasmo il programma che lui proponeva: «Prima andiamo
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i soliti passi leggeri che la prima notte piovevano
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bianca. Da quel bianco che doveva significare purezza i
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un sacerdote in borghese che segnava il tempo con
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un vecchio edificio. Più che una chiesa era uno
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1962
poi tentare un accordo che gli permettesse di non
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1962
accompagnarci ed io preferisco che venga con noi, a
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cazzotti. Insomma è possibile che dobbiate sempre litigarvi, voi
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1962
destra, Bill a sinistra: che guidava. Fianco a fianco
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1962
spirale, con quel vento che entrava dal finestrino, quel
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1962
dal finestrino, quel caldo che veniva di sotto al
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1962
sicuri, e Giovanna pensava che strana domenica: è la
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è la prima volta che io e Richard usciamo
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ghiaccio e Richard pensava che strana domenica: è la
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1962
è la prima volta che io e Giovanna usciamo
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1962
sottopassaggi, i semafori rossi che diventavano pause di pesante
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twist, identico a quello che suonavano la prima sera
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di loro il presentimento che non servisse fuggire. Scesero
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quella scena terribile. ¶ Accadde che Richard cancellò con la
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un gruppo di negri che fissavano cupi, sibilò: «Chi
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1962
sputò lo chewing-gum che andò a cadere ai
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uomo.» ¶ «Io ti dico che non lo farai più
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irrigidì. ¶ «Non lo vedi che è un moccioso, Bill
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dell’automobile. ¶ «Ho detto che sei un negro moccioso
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1962
attaccò prima al negro che aveva colpito Bill, poi
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1962
pedate, schiaffi, tutto ciò che poteva, decisa anche lei
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1962
stato un oggetto prezioso che qualcuno aveva osato sfiorare
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1962
lo avevo detto, Dick, che non era il caso
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1962
si tolse la giacca che aveva la manica definitivamente
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1962
visto tirare una pedata che valeva un sinistro. Dove
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1962
odiava. Odiava anche Bill che era stato così coraggioso
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1962
spirale, con quel vento che entrava dal finestrino, quel
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1962
dal finestrino, quel caldo che veniva di sotto al
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1962
e Bill zitto. Ciò che era accaduto era davvero
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1962
era tutta di Bill che per primo aveva attaccato
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1962
rotta e il naso che sanguina? No, grazie. Raccontale
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1962
musei. L’unica cosa che la colpì fu un
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1962
coraggio, e la paura. Che Giovanna notasse. In quella
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1962
c’era tutto quello che un tempo era stato
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1962
un senso di nausea che le serrava la gola
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1962
un capello di colui che era stato il padrone
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1962
orrendo sarcofago. Gelidamente concluse che aveva fame: lui non
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1962
piano dove Richard spiegò che potevano accedere solo i
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1962
scarica. Che vergogna, Giò! Che vergogna! Non ebbi la
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1962
avere l’unica cosa che possediamo: la vita. Il
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1962
vita. Il guaio è che chi non ha la
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1962
di soffitte, di gente che va in bicicletta, di
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1962
bistrot lungo il fiume che non ricorda cadaveri, camminare
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1962
cadaveri, camminare per strade che non chiudono cadaveri, scendere
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1962
di definire le sensazioni che essa le dava. ¶ «Giovanna
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1962
le dava. ¶ «Giovanna cara, che dispiacere sentirmi dimenticato da
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1962
mi addormento non faccio che chiedermi come stai, cosa
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1962
averlo saputo da lui?) che hai già trovato un
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1962
strappato un sorriso: possibile che New York non ti
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1962
È successo esattamente ciò che temevi: ho ritrovato quel
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1962
è al tenero amico che dico: non so, non
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1962
rifiutava di raccontare quel che era successo con Bill
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1962
fra i denti: quasi che un pensiero fisso, una
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1962
Martine. Capitava ad esempio che rispondesse a un corteggiatore
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a sonnecchiare, a ripetere che voleva comprarsi un cane
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1962
era successo un episodio che aveva lasciato Giovanna perplessa
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1962
la pioggia: tanto minuscole che non sarebbero bastate a
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1962
aveva annunciato: «Le voglio». ¶ «Che te ne fai, Martine
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1962
bene.» ¶ «Comprerò un cane che abbia la misura di
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1962
un paio, sono quattro. Che me ne faccio di
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1962
detto, Madam?» ¶ «Ho detto che me ne bastano un
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1962
cane normale, Madam?» ¶ «Certo che è un cane normale
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1962
si permette di insinuar che il mio cane sia
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1962
mostro?» ¶ «Posso osservare, Madam, che un cane normale ha
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1962
nella risata più agghiacciante che Giovanna avesse mai udito
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1962
negozio senza comprare ciò che voleva, ridendo era tornata
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1962
scarpine di un cane che non esisteva stavano lì
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1962
No. Mi avevi detto che non saresti tornata.» ¶ «Non
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po’ cieca. Non vedi che ho l’uniforme?» ¶ «L
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sul divano, assaporò ciò che stava per dire. ¶ «D
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Oh, lo so bene che, in un elemento di
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classe sociale detta classe che lavora. Quando qualcuno pronuncia
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giù e lei dice che posso fare esclusivamente una
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fogli dai quali risulta che da lunedì mattina alle
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Bill non potrà dire che sono un’inetta, una
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un’inetta, una parassita, che ho sempre vissuto alle
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1962
altri senza far nulla, che non posso capire le
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1962
Martine, ora non dirmi che l’hai fatto per
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1962
Martine sollevò il telefono che suonava. ¶ «Oh, darling! Oh
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1962
tolto la comunicazione dicendo che avevano sbagliato numero. Idioti
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1962
di nuovo il telefono che di nuovo suonava. ¶ «Oh
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1962
Non ho niente a che fare con Bill. Oh
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1962
Di tutto il racconto che aveva fatto, Giovanna era
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1962
col biondo. Certamente più che una cena: Martine non
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Bill, oltre agli insulti che l’avevano tanto ferita
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ti prego. Tu, domani, che fai?» ¶ «Esco con Richard
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1962
esagerate ai due tzigani che suonavano il violino, la
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1962
America. «La New York che tu conosci» diceva «non
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la vera New York che è spiritosa, elegante, internazionale
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1962
qui trovi gli europei che emigrarono cento anni fa
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raccontò dei duecentomila gatti che vivono dentro la subway
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subway, dei cinquemila falchi che vivono sui grattacieli: «Sì
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Royce e tanto ricco che per andare al lavoro
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1962
Conosci la gioia sublime che esalta ogniqualvolta racconti una
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ora… Non sarebbe corretto.» ¶ «Che male c’è a
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È tutta la sera che stiamo in posti pieni
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tra la gente sola che beveva malinconicamente il caffè
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La senti questa voce che piove e non si
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1962
voce del dio americano che non si vede ma
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1962
nella mano di Giovanna che poi la ritirava intorpidita
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1962
suoi rapporti con Richard che in otto giorni non
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1962
ti manca l’ispirazione.» ¶ «Che ne sai tu della
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allegra a Richard: «Certo che ci vediamo. Alle sette
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Automat, quelle lettere rosse che simboleggiavano l’America crudele
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1962
con l’ingenuo divertimento che l’aveva aggredita i
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hamburger, un’insalata appassita: che al tavolo di plastica