parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Sandro Veronesi, Una giornata con Manlio Cancogni [introduzione a "Azorin e Mirò" di Manlio Cancogni], 1996

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1996
ed emozionante di prodiere, che ne ha preso il
2
1996
al bagno La Perla, che aveva altalene strepitosamente lubrificate
3
1996
la cosa più bella che io abbia mai avuto
4
1996
perduto, ma è lì che vorrei ritornare a finire
5
1996
lì accanto alla sua che la sogno. ¶ Tutto questo
6
1996
Tutto questo per dire che incontrare Manlio Cancogni per
7
1996
per spiegare la difficoltà che ne è conseguita di
8
1996
molto familiare, al punto che ho l’impressione d
9
1996
del mio regno – tanto che sua moglie, nel vedermi
10
1996
Giancarlo Fusco, grande scrittore che io ho scoperto da
11
1996
scoperto da poco e che lui, Cancogni, ha conosciuto
12
1996
dei noti anticorpi ultraborghesi che quell’ambiente hanno sempre
13
1996
remoto racconto sull’affinità che a un mio remoto
14
1996
con tutte le differenze che corrono tra «il più
15
1996
le stesse cose. Solo che non ero riuscito nemmeno
16
1996
subliminale”, allora praticamente sconosciuto, che tanta fortuna avrebbe trovato
17
1996
indefinibili ma ugualmente percettibili che tiene insieme la formidabile
18
1996
sprigionata da due giovani che si isolano dalla società
19
1996
in maniera talmente radicale che anche la ribellione, così
20
1996
restandosene fuori dalle mischie che hanno acceso i cuori
21
1996
al tragico la solitudine che ne consegue. La grazia
22
1996
ne consegue. La grazia che ispira Azorin e Mirò
23
1996
risiede nella soluzione positiva che Cancogni riesce a dare
24
1996
l’incornata della tragedia che ha preso in pieno
25
1996
limine”, e nel vuoto che si scavano d’intorno
26
1996
ma del genio inavvertibile che la ispira, sempre sfuggendo
27
1996
rifiutato dagli editori, tanto che la sua comparsa ebbe
28
1996
della rivista «Botteghe Oscure», che in sommario presentava anche
29
1996
Cos’è l’amicizia, che faceva da cerniera tra
30
1996
esistenza. Sta di fatto che leggendolo ora, una certa
31
1996
allora. ¶ Certo, il fatto che Azorin e Mirò narri
32
1996
dopo: è un extra che lo arricchisce già fuori
33
1996
attualità. Ma è ovvio che proprio perché cela Cassola
34
1996
ma questo contenere, oltre che il mio sfortunato romanzetto
35
1996
suo autore. Senza contare che forse potrebbe esserlo anche
36
1996
anche per lui, ora che una siderale distanza lo
37
1996
la parte conclusiva, dopo che per mezzo secolo la
38
1996
pagine. Perché è questo che accade a certi felici
39
1996
su», è la risoluzione che ci sbarazza del problema
40
1996
quello di giugno, soprattutto, che è stato veramente di
41
1996
fresco di un canneto che ora sopravvive tra le
42
1996
aperti. E man mano che saliamo, sulla carrareccia sconquassata
43
1996
lavoro, mi rendo conto che qui comincia il regno
44
1996
Fiumetto. E poco conta che siano passati settant’anni
45
1996
chilometri», mi racconta Cancogni, «che si è rovesciata in
46
1996
di bambini piccoli, quelli che sanno solo distruggere. Ufficialmente
47
1996
una verde, violenta meraviglia che sembra franarci addosso anche
48
1996
franarci addosso anche adesso che tutto è di nuovo
49
1996
a scalfirlo. È qui che Cancogni veniva da piccolo
50
1996
in vacanza: è qui che, come per caso, stamattina
51
1996
incrocio la vista vertiginosa che si apre di schianto
52
1996
dei vicoli. Del magone che certo gli riempie il
53
1996
essere la stessa cosa che ho provato io arrivando
54
1996
gli anni di differenza che ci sono tra di
55
1996
in marcia sulla mulattiera che conduce alla Foce di
56
1996
conversare, e ora sì che mi riesce di fargli
57
1996
per uno scrittore? Cancogni, che per una quindicina d
58
1996
mi sa rispondere. Quello che può fare è raccontarmi
59
1996
quei tempi, e ammette che se l’era cercata
60
1996
cercata, con certe provocazioni che aveva fatto a proposito
61
1996
Bilenchi, mentre invece Cassola, che aveva già optato per
62
1996
discreto casino. «E dire che ero stato comunista, e
63
1996
tace. «E dire», riprende, «che tutti gli uomini migliori
64
1996
tutti gli uomini migliori che ho conosciuto erano comunisti
65
1996
spoglie di Arrigo Benedetti che gli si fece incontro
66
1996
etichetta di giornalista “radicale” che ancora oggi, a trent
67
1996
c’è una cultura che ho sempre detestato», dice
68
1996
per riprendere la mulattiera, che comincia a salire sul
69
1996
pare più da adolescente che da ottantenne, e comincio
70
1996
un carciofo di tetti che ogni tanto s’intravede
71
1996
ripidissime franate per intero, che luccicano come ferite sul
72
1996
e allagato di luce, che dà l’esatta percezione
73
1996
verde anfiteatro della vallata che picchia verso il basso
74
1996
intorno alla nostra marcia, che ora prosegue in silenzio
75
1996
pendio raggiungiamo il crinale che si sporge sulla vallata
76
1996
Per un istante penso che potremmo anche essere arrivati
77
1996
per raggiungerlo, ma vedo che Cancogni continua a camminare
78
1996
minacciosamente verso un’erta che si accenna in lontananza
79
1996
esclama. Stavolta è lui che accusa la coincidenza. «Io
80
1996
del Cassero: «Ond’io, che solo innanzi a li
81
1996
mai vedi quel paese/ che siede tra Romagna e
82
1996
e quel di Carlo,/che tu mi sie di
83
1996
cortese/in Fano, sì che ben per me s
84
1996
tratto, incrociando qualche escursionista che torna indietro dalla sua
85
1996
fresco come un levriero che sale citando endecasillabi e
86
1996
quarantenne vestito da città che gli annaspa dietro), circondato
87
1996
le anime purganti. Tanto che me ne servo per
88
1996
il sonno; il sonno che sovente,/anzi che ‘l
89
1996
sonno che sovente,/anzi che ‘l fatto sia, sa
90
1996
meno lì». Poi, dato che la mia stanchezza dev
91
1996
della Pania della Croce, che incombe con la sua
92
1996
c’è un cartello che dice l’altitudine: 1180 metri
93
1996
una fontanella – lo so che non dovrei, ma la
94
1996
dietro al mio compagno, che riparte spedito come un
95
1996
come un alpino. Sì che ce la farò, mi
96
1996
accusa il colpo, così che da lì in poi
97
1996
lenta di quel tanto che me la rende sopportabile
98
1996
nei luoghi degli scrittori che amiamo di più, e
99
1996
invenzione. Arriviamo a Pruno che sono le sei e
100
1996
sembriamo davvero due ragazzi che stanno facendo amicizia, come
101
1996
supplemento omeopatico di pena che gli è dato di
102
1996
a parlare di Beckett, che ravvisò nella condizione di
103
1996
Daniello, il poeta provenzale che deve espiare nel fuoco
104
1996
le palline, Helmut Haller che mi fà l’autografo