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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Siciliano, Il Risorgimento scritto con rabbia, 1967

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
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uomo vecchio, amareggiato: più che amareggiato roso da un
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un sentimento di negatività che non ha limiti. Tale
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di casa. Della figlia che lo accudisce e lo
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accudisce e lo sorveglia, che gli spia il sonno
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non sa dire altro che “poveretta!”, quasi una scudisciata
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in faccia. Un uomo che, dal suo lettuccio di
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un vezzo orribile. Basta che gli tornino alla mente
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non essere l’eroe che in definitiva il ragazzo
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un sognatore”, si aspetta che lui tuttora appaia. ¶ Ma
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con sonnolenta atrocità, quello che hai fatto! Non resta
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del tuo gesto, credi che esso resti sospeso in
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Questo cibo è ciò che offende: non resta niente
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non resta niente. Così che ti puoi convincere di
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ai figli come fu che da galeotto fermò la
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restato niente. Il carcerato che commuoveva le passeggere aggraziate
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messo a scrivere: «Credono che io dorma, che passi
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Credono che io dorma, che passi dal sonno a
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a un dormiveglia incosciente: che, insomma, non abbia più
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per rifiutare una vita che non m’interessa più
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Garibaldi: uno di quelli che credettero nella concreta possibilità
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catena, nobili o contadini che fossero. Solo che poi
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contadini che fossero. Solo che poi, con l’arrivo
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sulla carta, m’illudo che mi rispondano [le ore
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batter d’ali sonoro che ti persuade e ti
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sua compattezza di scrittura, che pure esiste indiscutibilmente, o
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nella mimesi lievemente ottocentesca che lo colora – potresti dirlo
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sentimento feroce di negatività che lo anima da cima
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fondo. È questo sentimento che fa solidali, con l
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credevamo è un libro che stimola senza lusingare in
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Resistenza e degli anni che sono seguiti: metafora che
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che sono seguiti: metafora che sarà pure presente e
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Ma non è essa che conta. Come non direi
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di questo Domenico Lopresti che soffre come un cane
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un palcoscenico mal servito, che conviene cancellare qualsiasi velleità
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medio lettore, il primo che capita, che l’azione
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il primo che capita, che l’azione nobile e
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rigorosamente ideologico. Esso dimostra che la storia corrode i
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corrode i valori: cioè che la umanità nel suo
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Non è un caso che Domenico dica delle sue
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eroiche avventure giovanili, ora che è malato e fiaccato
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un romanzo gli ideali che lo hanno accomunato a
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rimorso metafisico affatto borghese che percorre il romanzo italiano
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Perché si può sostenere che l’idea del destino
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destino e della storia che Anna Banti esemplifica nel
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libro risalga alle tesi che Manzoni profilava nel discorso
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effettiva falsa coscienza borghese che è l’elegia.