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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
per non disturbarsi. Sapeva che ella aveva il sonno
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1920
facile e pronto, e che andava a letto alle
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1920
quell'avanzo di fuoco che non scaldava già più
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1920
casa, quello il focolare, che sua madre anche dianzi
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1920
madre, Bardosi, sé stesso... Che c'era di comune
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1920
tappeto, non un mobile che non fosse strettamente necessario
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1920
semplice; non un oggetto che all'infuori di quelli
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1920
comodità. Si sarebbe detto che ivi la vecchia signora
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1920
fasto e di lusso che non era la sua
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1920
suo curato? ¶ Fatto sta, che la camera era vuota
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1920
una cuffia. ¶ Al rumore che fece Marco entrando, ella
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1920
dal libro di preghiere, che aveva in mano: ¶ – Tu
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1920
presto, mamma. Ho pensato che non dormiva ancora. E
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1920
come se volesse dire che, avute le notizie, egli
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1920
la interruppe: ¶ – Oh! mamma! ¶ Che voleva egli dire? La
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1920
e non sapeva di che. Come se tante parole
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1920
tu hai una faccia che non mi piace! ¶ Tornavano
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1920
tempo, di questo inverno che non vuol finire... ¶ Senza
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1920
mare primaverile. Non aveva che un segno a fare
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1920
un segno a fare, che un ordine a dare
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1920
occhi al suo giungere, che aveva sentito addolcirsi nella
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1920
della riviera. Ma a che gli sarebbe giovato andarvi
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1920
sarebbe giovato andarvi, poi che nessuno lo aspettava laggiù
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una di quelle donne che amano sé stesse più
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quella realtà di franchezza, che è propria di altre
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po' dell'ardore visibile che alle altre razze manca
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1920
un istinto, quell'istinto che negli uomini che amano
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1920
istinto che negli uomini che amano la donna sostituisce
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1920
nella delusione di lui, che la leggera tristezza dell
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1920
uomo prossimo ad amare, che ignora e teme dove
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1920
raffigurava soltanto principalmente quello che le piaceva: e le
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1920
piaceva: e le piaceva che Marco l'amasse. Aveva
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1920
Aveva egli le qualità che la seducevano, che movevano
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1920
qualità che la seducevano, che movevano alla simpatia una
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1920
non distrutta dalla vita che aveva dovuto fare con
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1920
in fondo la ragazza che sogna un nome, un
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1920
quel tanto di pensiero che la sua vita, accettata
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1920
accettato il primo invito, che indirettamente, a disegno, ella
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1920
la fuggiva per timore che n'aveva... ¶ Le parole
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1920
possederla. Era tutto quello che poteva sentire: ed ella
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1920
lo aspettava; e pensava che certo sarebbe venuto. Non
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1920
modo ch'egli capisse che la sua venuta le
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1920
soleggiata, in quella primavera che già quasi troppo cresceva
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1920
gente, in quella «stagione» che già quasi declinava. Ma
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1920
di quella maschera cosmopolita che troppo livella, quali esprimenti
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1920
Tanta bellezza era inutile, ché i tè gargantueschi la
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1920
Noemi con alcuni giovani che l'accompagnavano vi scendeva
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1920
quella strada di Taggia che ha tutta la bellezza
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1920
disordine del dopo pranzo che ha come la contentezza
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1920
perseguita dal tenente Andreini, che voleva strapparle la promessa
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1920
presso, in un moto che rivelò una elastica snellezza
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1920
discorso non poté continuare, ché Noemi sopravveniva, recando una
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1920
ritorno, come una rondine che vola e rivola con
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1920
aver reciso un fiore che spuntasse sovra un gambo
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1920
qualche sua storiella piacevole. ¶ – Che ha stasera? – chiese la
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1920
non racchiudono maggior interesse, che il dopo, che il
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1920
interesse, che il dopo, che il tutto? È l
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1920
tutto? È l'istinto che parla, ma un istinto
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1920
naviga sovra la coppa che ne contiene in fondo
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1920
il saluto di Noemi, che levava appena la testa
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1920
una di quelle pause, che sono come gli intervalli
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1920
una freddezza così profonda, che la contessa disse sorridendo
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1920
contessa disse sorridendo: ¶ – Vedo che non ti sei divertito
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1920
da prevederlo. Gente nuova, che non si conosce... ¶ Marco
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1920
comuni, due sole, meno che idee, parole emergevano, gli
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1920
giovanile un po' ironica, che gli chiedeva: il suo
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buono? – interruppe Bardosi, parendogli che Marco male sopportasse anche
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segreto: ¶ – Era di Canepa! ¶ – Che?! – disse sdegnosamente la signora
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la signora! – Vi pare che lo mandino a prendere
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1920
il soffio di primavera che penetrava sotto il portone
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1920
mutò idea. Quella casa che sua madre difendeva con
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1920
difendeva con tanta energia, che gli offriva, dunque? ¶ Pranzò
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1920
delle partite assai forti che in quelle sere si
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1920
giovinezza e di maturità, che il giuoco, le donne
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1920
entrarono; tra cui quello che sarebbe finito male. Cominciava
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1920
loro. Marco, involontariamente, pensò che conosceva quel senso. Quando
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1920
o tutte le persone che quel qualcuno avvicinano, non
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1920
accampò tutte le ragioni che aveva di non partire
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1920
così gravi egli stesso, che quasi un rimpianto lo
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1920
ascoltò distrattamente la commedia che conosceva, una pochade famosa
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1920
conosceva, una pochade famosa, che aveva suscitato la sghignazzante
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1920
riserbo, ma perché pensava che certe cose a farsi
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1920
era. Ella non andava che alle prime rappresentazioni. Ma
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1920
venuta a quella commedia che non avrebbe dovuto intendere
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1920
rivedeva il suo profilo che adesso nella luce cruda
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1920
Già, ma una bimba che si divertiva alle pochades
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1920
più di una persona che non lo interessava affatto
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1920
non lo interessava affatto, che era così lontana da
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1920
E allora gli parve che quella partenza fosse una
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1920
suo timore degli atti che possono essere notati, contraddisse
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1920
sotto l'atrio pensò che la signorina Almieri poteva
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1920
poteva non essersene andata, che forse era in qualche
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1920
piazza, deserta. Vide Andreini che la traversava di galoppo
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1920
pensò a sua madre che aveva in quei giorni
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1920
salutarla... ¶ Era una cosa che faceva di rado, più
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1920
più per non disturbarla che per non disturbarsi. Sapeva
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1920
sentimentale il disprezzo involontario che si ha per le
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1920
esplodere, come quei fiori, che se una mano li
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1920
di donna passava: operaia che rincasava, piccola borghese che
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1920
che rincasava, piccola borghese che usciva presto per andare
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1920
parlato con un accento che denotava un interesse speciale
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1920
non gli avevano detto che lo si poteva guardare
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1920
lo si poteva guardare, che lo si poteva notare
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1920
Un guarda-portone gallonato, che passeggiava sotto l'atrio
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1920
Marco notò con piacere che non era dei primi
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1920
raccolti. E pensò sorridendo che forse Giovanni lo avrebbe
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1920
espressione di una volgarità che prendeva dalla sua energia
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1920
gli porgeva una mano, che scintillò nella luce, gli
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1920
forte, con una voce che invano cercava di modularsi
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1920
nuova? Marco notò allora che quel salotto moderno voleva
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1920
spalle di donna sana che un vigore e un
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1920
riguardatore. Era un'opera che seduceva per il colore
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1920
velati, di un bruno che sotto quel bianco pareva
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1920
di notte. Ma quello che lo colpì, poi ch
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1920
cui la stretta rivelava che l'educazione inglese portava
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principio, papà. Tu credi che tutto si faccia in
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1920
Marco notò con piacere che l'antico precetto «non
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1920
Muse parevano assenti, salvo che per il numero. ¶ La
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1920
una padrona di casa che sorveglia e nota. ¶ Un
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1920
come il suo viso: ¶ – Che magnifiche rose!... ¶ – Sembrano finte
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1920
fu proprio Landi, colui che rappresentava l'arte, ad
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1920
la voce di Landi che continuava le sue spiegazioni
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1920
un'ammirazione inconscia, oltre che per sé stesso, anche
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1920
con quel collo onduloso che pareva leggero ed era
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1920
leggero ed era robusto, che palpitava quasi in ritmo
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1920
accolta così, gli pareva che la diminuisse. ¶ Pure, vicino
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1920
so, lo sanno tutti, che la mamma è una
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1920
amiamo molto. ¶ – Avevo visto che non le somiglia! – disse
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1920
come se il dire che non la rassomigliava fosse
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1920
là, la giovanetta ignara, che nasce alla vita, che
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1920
che nasce alla vita, che ha l'anima nuova
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1920
come di un polledro che si trattiene. Adesso non
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1920
palpebre. Non appariva, adesso, che la gracilità del busto
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1920
gente. ¶ – Quando? – chiese Almieri che guardava con tenerezza sua
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1920
quello della signorina Noemi che volgeva verso suo padre
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1920
va dunque? – disse Andreini che decisamente teneva alla sua
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1920
sembravano così ingenuamente sorridenti, che anche ella francamente sorrise
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1920
non di più... intanto che io sono a Genova
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1920
conquista di tutti quelli che le passavano vicino... ¶ Sospesa
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1920
La moglie dell'avvocato, che in simili banalità pareva
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1920
di tutte quelle donne che giocano... ¶ – Sono belle? – chiese
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1920
Il mistero di quello che sarebbe balenava, ma man
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1920
appassionante delle anime femminili che si svegliano, delle bellezze
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1920
svegliano, delle bellezze femminili che la natura foggia nel
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1920
miei sappiano... Come vorresti che facessero a non sapere
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1920
seduzione clandestina. ¶ Fu allora che, punto nella qualità più
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1920
più grande di quella che avrebbe potuto dare ad
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1920
a Bardosi, un giorno che questi era venuto in
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1920
la immensità dei divertimenti che lo aspettavano. Come Marco
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1920
come pacato... Tanto pacato, che a lui parve ci
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1920
pause di bufere. ¶ Fin che un giorno ella mancò
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1920
non la vide... ¶ Seppe che era malata; e una
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a quella porta... ¶ Poi che il pianerottolo era scuro
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la prima rude lezione che la vita gli infliggeva
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1920
gli infliggeva... Ella, Giovanna, che gli si pianta davanti
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e, con gli occhi che brillano, con la voce
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1920
brillano, con la voce che freme, gli dice: ¶ – Arrivi
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casa... dobbiamo spiegarci... ¶ Spiegare? che? Egli non sa nulla
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sa nulla: è lei che spiega... ¶ – Tua madre mi
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1920
amore? A lui parve che sì, tanto quella Giovanna
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1920
era diversa da quella che aveva amata... Un po
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1920
con una sensualità cupa, che sembra venir di lontano
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1920
suo. Egli aveva saputo che Giovanna si era sposata
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1920
s'erano lasciati... Poi, che era rimasta vedova con
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1920
governante di casa sua che lo aveva visto nascere
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1920
al desiderio di lei che al suo. Un possesso
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1920
una parte di quello che la sua contentezza le
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ad aprirgli la donna che formava tutto il servizio
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1920
pensò a certe doglianze che Giovanna ogni volta gli
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la voce di lei che chiedeva: ¶ – Chi è? ¶ Venne
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1920
collo. Marco notò subito che l'imbellimento del veglione
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1920
alzandosi, come a indicare che la visita non sarebbe
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1920
Bene! È di là che finisce il cómpito di
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1920
bene. ¶ Sempre gli diceva che gli voleva bene. Egli
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E sentì, senza confessarlo, che gli pareva di dover
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1920
era rimasto l'uomo che tante generazioni di uomini
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1920
un piccolo studiolo attiguo, che di giorno serviva d
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1920
animò la faccia... ¶ Marco, che non l'aveva vista
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1920
un viso allungato, magro, che non ricordava in nulla
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1920
ingoffita, in una veste che doveva certo essere appartenuta
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1920
Giovanna. ¶ Allora Marco pensò che veramente ella aveva lavorato
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1920
veramente ella aveva lavorato, che era stata in questo
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1920
madre onesta. ¶ – È vero che mi vuoi bene, Laurina
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1920
e guardò la madre che non la guardava. Imbarazzata
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i libri... L'ultimo che le deste, lo ha
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1920
Marco incontrò un uomo che saliva: lo riconobbe. Era
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1920
l'«amico» di Giovanna, che passò senza vederlo. ¶ – Peccato
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1920
passeggiata per quei viali che amava, sfrondati ancora, già
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1920
pensava alla sua vita che non si era rinnovata
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1920
non si era rinnovata, che non si rinnoverebbe. Da
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1920
la solitudine lo avviluppasse. Che faceva egli in fine
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faceva egli in fine, che amava? Dov'erano gli
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1920
sotto quegli stessi portici che adesso si dilungavano, come
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1920
vivace, arguta; con un che, nei modi e nel
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1920
e di più signorile che la sua condizione non
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1920
camminare, per quel saluto, che nessuno certo le aveva
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1920
grazia, di un sorriso che appena le increspava le
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1920
breve tratto di portici che li separavano da via
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1920
si sentiva diverso. Pensava che tutte quelle ragazze, belle
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1920
con eleganza, quell'eleganza che allora era come una
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1920
della loro città, pensava che tutte avessero l'amico
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1920
incontro. ¶ – Oh! signor conte! Che paura mi ha fatto
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1920
me... Quando ho visto che era lei... ¶ Sorrideva con
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1920
non la conoscessi, forse che... avrei avuto veramente paura
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1920
nero... E quando pensava che era una piccola operaia
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1920
visto tante volte, e che gli era, sì, gli
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1920
la vanità non entrava che per ultima, la teneva
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1920
teneva per il giovine che le parlava come ad
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1920
ad una signora e che mostrava in ogni suo
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1920
sorrideva con le labbra che le tremavano un poco
211
1920
scuro, con i fanali che vi si riflettevano. La
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1920
anni e lo amava. Che ne faceva della sua
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1920
evitò con una prudenza che a lei talvolta parve
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1920
sua sensualità, quella sensualità che per l'uomo è
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1920
a quel profumo notturno che la incantava e le
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1920
di lui, ma capiva che era meglio non mostrare
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1920
tutti maggiori di lei, che si sposavano e andavano
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1920
parlato di un tale che l'aveva chiesta, che
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1920
che l'aveva chiesta, che avrebbe voluto sposarla. Era
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1920
mode; un bel giovane che Marco conosceva di vista
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1920
di una casa?... Lei che aveva risposto? Ella sorrideva
222
1920
con un sorriso ambiguo che egli non le aveva
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1920
una specie di irresolutezza che dall'anima le si
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1920
di gioia... Lo teneva? ¶ – Che cosa ho risposto? Ho
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1920
quella fine di settembre che già ingialliva le sponde
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1920
la mano... ¶ Oramai sentivano che sarebbero stati l'uno
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1920
Ma egli esitava. Sentiva che la catena si annodava
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1920
e aveva paura. Tanto che salutò con gioia duplice
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1920
liberi ormai dall'intemperie che rendevano quasi necessario il
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1920
qualche recriminazione stridette. Tanto che quando si lasciarono di
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1920
ardenti, più cari. Tanto che si assentò più spesso
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1920
vide uscire il commesso che voleva sposarla. ¶ Ne provò
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1920
vita, della sua anima... Che pensava ella? Che meditava
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1920
anima... Che pensava ella? Che meditava? Perché quella duplicità
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1920
Bardosi. Ricevilo tu; digli che mi aspetti... ¶ Alle cinque
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1920
solito viale! Pareva quasi che tutti e due si
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1920
quel tale, Merenda... ¶ Sentì che la mano di lei
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1920
paura... di te... dicono che con te mi rovino
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1920
Ma sanno? ¶ Il pensiero che sapevano gli spiacque. Si
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1920
vedi? Ti dispiace financo che i miei sappiano... Come
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1920
come un vecchio tappeto che si stinge, come un
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1920
come un vecchio mobile che si tarla. E aveva
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1920
vecchio mobile, utile, ma che non importa scrollare e
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1920
Marco tornando a lui. – Che dite? ¶ Ma il gesto
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1920
dito... ¶ – Bardosi, sentite quello che dice Ettore, del nostro
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1920
di primo ordine. Voi che lo denigravate... ¶ – Io? – bofonchiò
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1920
sorridendo, e alzandosi poi che aveva visto Ettore in
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1920
due in un baciamano che la contessa antico regime
249
1920
ancora: ¶ – Ecco un giovane che farà carriera. Ha la
250
1920
sorridendo: ¶ – Vuol dire mamma, che io non l'ho
251
1920
vero? Ciascuno fa quello che può. ¶ Sorpresa nel suo
252
1920
è pronto. Si capisce che il pubblico abbia fiducia
253
1920
abbia fiducia. Si dice che quell'ingegner Almieri sia
254
1920
non mi hai detto che andavi a pranzo da
255
1920
stropiccìo di un giornale che Bardosi discretamente aveva aperto
256
1920
contessa fece un gesto, che pareva dare alle sue
257
1920
di indifferenza, e disse: ¶ – Che gente sono, nell'intimità
258
1920
È la prima volta che vado da loro – rispose
259
1920
lasciata sfuggire quella parola che il suo clericalismo disapprovava
260
1920
una rete di sorveglianza che lo irritava profondamente, malgrado
261
1920
senso di rancore... ¶ – A che ora è il pranzo
262
1920
di prima... – Mi immagino che sarà tardi. ¶ – Alle otto
263
1920
dove? – chiese la contessa che non era forte in
264
1920
ha sposato quell'uomo che non si sa chi
265
1920
a baciarle la mano, che la contessa gli abbandonò
266
1920
Avete una faccia... Pensate che siete vecchio... Gli stravizi
267
1920
militare; poi la gioventù che limita gli intenerimenti, li
268
1920
con lei; ma più che un'intimità era un
269
1920
era un'abitudine, più che una gioia un dovere
270
1920
libertà, Marco sentiva sempre che non era una concessione
271
1920
ma come una norma che ella si imponesse visibilmente
272
1920
fede. Ella nelle conversazioni che aveva con lui, era
273
1920
al numero di coloro che non amano guardare in
274
1920
cose, non per paura che n'abbiano, ma per
275
1920
una tradizione dello spirito che rispetta le apparenze e
276
1920
a dire una persona che doveva amare e rispettare
277
1920
lui, come mancare più che a una legge morale
278
1920
ribelli, anarchici o anormali, che gli davano un senso
279
1920
capire, quando si pensi che l'amore non contraddice
280
1920
nell'atrio ad aspettare che la vettura venisse avanti
281
1920
è così rievocatrice. Pare che in essa tutto quello
282
1920
in essa tutto quello che fu riviva, tutto quello
283
1920
fu riviva, tutto quello che passò, ritorni. ¶ – Al Club
284
1920
era chiesto: «Chi è? Che cosa fa in casa
285
1920
tra le cose oscure che non si devono illuminare
286
1920
III. ¶ Lontane le primavere che il soffio risuscitava: morte
287
1920
lunga serie, negli anni che ormai quasi non si
288
1920
in primavera, una sera che egli errava, ventenne o
289
1920
il primo... Uhm! Forse che si sa, veramente? ¶ Tornò
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1920
due occhi azzurri sfolgoranti che lo guardavano. Non esitò
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aperse una porta... ¶ Pareva che lo aspettasse. Gli occhi
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forse più al nome che alla persona: ¶ – Carlo, il
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attirante di una ferita che sanguina. Le spalle erano
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spalle erano piuttosto ricoperte che svelate dal domino, ma
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abbandono di qualche cosa che nasconde in floridezza la
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rispose lei, brevemente. – Vuol che usciamo un momento? Nel
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braccio di Marco. Pareva che lo conoscesse da tanto
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conoscesse da tanto tempo, che fossero amici. L'ingegnere
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non soltanto per quello che egli sentiva del suo
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di enigma, di vita che si è cercata e
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di gesti; come quello che faceva ora per trarsi
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lo scollo dell'abito che accennava a cadere. La
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quasi dolcemente la mano che pendeva sul suo braccio
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l'orgoglio della donna che soffre un poco di
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ripensò Enguer, cavalleresco, devoto, che forse non aveva voluto
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dopo quel breve colloquio che pur nella sua banalità
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scala tra la folla che sempre pareva crescere adesso
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spalancate dei palchi vuoti che sbadigliavano sul corridoio con
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un ritmo di farandola che suonava di là in
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in platea... E Marco che non aveva mai pensato
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occulta delle cose, Marco che non era stato poetico
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agitazione, di una fine che indarno s'illudeva di
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desiderio fisico, il solo che durasse vivo nel suo
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forse. Ma egli sentiva che diceva così soltanto per
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come mai, quella donna, che pur dicevano ambigua, gli
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ribalta s'illumina... Amare! Che sogno! Amare ancora, ancora
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rivide Giovanna. Era là che aspettava qualcuno, un uomo
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qualcuno, un uomo grosso, che fendeva la calca del
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di buona donna borghese, che esce da un divertimento
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giovinezza, quella donna comune che era stata così ardente
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spalle. Non era lui che lo aveva vestito? ¶ – Rispondi
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Chi mi hai detto che c'era, dalla signora
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dissimili da quelli veneziani, che decoravano abbastanza decorosamente le
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per economia. ¶ Marco notò che faceva ancor freddo, ebbe
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porta del salottino ultimo, che era quello dove sua
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spaventa-passeri. Al rumore che fece Marco entrando, Ettore
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una specie d'indifferenza che doveva parerle il colmo
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allungata, gli occhi piccoli, che ella teneva ancora socchiusi
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furono gli occhi più che la voce che dissero
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più che la voce che dissero: ¶ – Buona sera, Marco
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la tempra dell'arrivista che in ogni cosa, in
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ogni atto, cerca quello che potrà servirgli, ora e
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disse la contessa dopo che Marco le ebbe leggermente
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gli occhi chi sapeva che doveva essere, col suo
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continua eh?! Beato te che sei giovane... Divertiti... Hai
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timido davanti alla contessa che allora a quarant'anni
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e per l'oscurità che aveva invaso la stanza
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la stanza, si figurò che fosse tardi... ¶ Guardò: le
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e del club: quella che preludeva ai pranzi, al
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Era la prima volta che ci andava, lo teneva
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conosciuta, dopo tanto tempo che la vedeva da lontano
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la vedeva da lontano, che l'ammirava discretamente, a
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la sicurezza del proprietario che non è alla mercé
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alla mercé di traslochi, che ha da tempo immutabilmente
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comoda per sua madre che usciva poco, che aveva
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madre che usciva poco, che aveva la chiesa di
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fretta di nuovo arricchito, che ha acquistato rapidamente, in
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rapidamente, in un tempo che consente il pronto livellamento
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dei balli. E Marco che aveva conosciuto la signora
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adesso ripensava l'invito che lo interessava e che
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che lo interessava e che gli aveva fatto sentire
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vecchio servo di casa, che quasi, secondo l'espressione
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a sostituirlo; ma sapeva che sua madre, abitudinaria anche
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abitudinaria anche nelle cose che non le concernevano, se
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Giustino tardando, Marco pensò che era veramente servito male
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vestirsi, più di quello che soleva sempre fare: ed
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minuzie, la poca importanza che l'eleganza maschile ha
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i suoi occhi chiari, che sotto la maschera prendevano
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languidezza di qualche cosa che si denuda, per offrirsi
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suo profumo, quel profumo che a un tratto credé
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pensò Marco. ¶ Chi era? Che era? Delle voci che
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Che era? Delle voci che correvano sul suo conto
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con quel suo sorriso che pareva immutabile e talvolta
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offesa contro chi, contro che cosa? Contro la società
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cosa? Contro la società che l'aveva male accolta
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accolta, contro gli amici che la imbarazzavano, contro gli
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imbarazzavano, contro gli avversarî che la irritavano? Anche con
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parevano dire quegli occhi. Che ardite? Non vi ricordate
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ardite? Non vi ricordate che io vi avevo discretamente
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di casa mia: e che voi vi siete rifiutato
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Marco infatti ricordava benissimo che il barone Enguer un
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leggera manìa di pubblicità, che, forse più assai della
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assai della sua condotta che appariva correttissima, pareva designarla
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un atto di stupore che lo faceva sorridere. Da
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e vuota, come questa che gli si svolgeva intorno
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tempo... In tempo a che? Gli anni erano passati
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egli era arrivato... ¶ – Solo? Che fa? ¶ Inutile: non lo
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riconosciuta. Poi, come persona che non vuole o non
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soltanto i suoi occhi che gli erano piaciuti in
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voce, era da loro che emanava quel senso di
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quel senso di placidità che Marco avvertiva... ¶ – Non mi
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un'attitudine di donna che le avventure disdegna, non
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avvocato Mari... Quello grosso che sta sotto di me
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vide andar via. Notò che alle spalle sembrava un
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quei silenzi d'angoscia che sono come una tregua
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una cosa grave quella che ha fatto? Una cosa
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ha fatto? Una cosa che non si fa, vero
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Sì. ¶ – E lei dice che nessuno più gli stringerà
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dirmelo? Ho visto subito che voleva parlarmi... Tanta premura
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parlarmi... Tanta premura? Perché? ¶ – Che?! – balbettò Marco stupito. ¶ – Ma
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ho creduto... ¶ – Ha pensato che Andreini era il mio
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la verità: ha pensato che mi farebbe dispiacere, che
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che mi farebbe dispiacere, che un po' della sua
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tesa, tutta eretta, bronzo che si armava di spine
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galleria, verso l'aria che entrava dalla vetrata aperta
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aveva amato quel giovane! Che importava ormai tutto il
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come un'acqua turbata che si ricompone. E così
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vero? Con lui? Ma che vuole, sono sola, molto
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sola, molto sola... Bisognerebbe che qualcuno mi guidasse. Non
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quel leggero tremito represso che pareva irradiare intorno un
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giardino schiariva un cielo che pareva piccolo anch'esso
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gita. Non pensava neppure che, prima, chi doveva accompagnarla
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nascosta in un'oscurità, che parvero zampillare le parole
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parvero zampillare le parole che ella gli gettò indifferentemente
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lei, almeno, non diranno che mi comprometto! ¶ X. ¶ Anche
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teneva ella per persona che non potesse più essere
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fanciulla ventenne, o supponeva che altri non lo vedesse
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dileguavano, nella radiosa certezza che Marco aveva portato con
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con sé dal colloquio: che ella non amava ancora
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come si ama alcun che di irraggiungibile, di remoto
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esser così: ma adesso che la speranza si affermava
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affermava, ecco egli capiva che egli aveva fame e
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come il viandante stanco, che ha in vista la
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fatta della buona aria che irrompeva sul Valentino, della
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sul Valentino, della luce che rivelava tutti i contorni
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sorriso di una sartina che passava avviandosi ad una
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quella strada di Valsalice, che pare guidi ad un
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dalla città. Era inteso che egli l'aspetterebbe all
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il cuculo? Il cuculo che viene di maggio, con
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come dicono in Piemonte, che gli dura pochi giorni
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Craig. Non poteva dire che voleva internarsi nel piccolo
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Anch'io. ¶ – Anche lei, che? ¶ – Anch'io sono contento
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fluido, col cappello piccolo che le stringeva la fronte
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Marco pensò: ¶ – E dire che ieri io ho trepidato
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gli occhi quella gaiezza che si lasciava indietro ogni
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Dove ci condurrà? E che vorrà dire? ¶ Poi, mentre
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calzati di stivaletti bigi, che si muovevano con una
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piedi di una viaggiatrice che si affretta. Un senso
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dolcemente sulle gambe lunghe, che ai ginocchi flettevano la
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Non trovate, miss Craig, che questo punto ricorda la
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il giovane, ridendo. – E che lago è? ¶ – Il lago
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luogo; le montagne Savoiarde che lo rinserrano, violette e
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che farà? ¶ – Chi? ¶ – Andreini! ¶ – Che vuoi che faccia? Liquidato
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Chi? ¶ – Andreini! ¶ – Che vuoi che faccia? Liquidato, ti dico
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rimanderebbe indietro, al diavolo... Che pensi? Ti ha fatto
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Ah! ¶ Il pensiero informe, che fin dal principio del
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di Marco, un pensiero che aveva stranamente contrastato la
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di sé. Adesso sentiva che aveva sofferto; che l
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sentiva che aveva sofferto; che l'immagine di quell
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mano sorpresa nel sacco... Che vergogna! Che vergogna! ¶ Queste
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nel sacco... Che vergogna! Che vergogna! ¶ Queste parole in
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lei! Era la vergogna che uccide l'amore: ma
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anche, forse, il dolore che lo prolunga... Poveretta! Un
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pietà l'invase. Infine che male avrebbe commesso in
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al cenno affermativo, prima che l'altro potesse rispondere
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non s'è accorto che piove? ¶ IX. ¶ Era di
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uno di quegli artisti che si sentono più a
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loro agio nelle parole che nei fatti: e con
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credito a queste. Noemi che d'arte s'intendeva
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intendeva femminilmente quel tanto che basta poi nella vita
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parola nel discorso. Adesso che l'aveva vicina; il
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aveva vicina; il pensiero che ella amasse quell'altro
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tutto questo! ¶ Perso? Forse che quelle cose si perdono
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possesso di un portafoglio che può uscirvi di tasca
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invece, come un'impronta che mai più si cancella
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mai più si cancella, che colui che la mise
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si cancella, che colui che la mise potrà sempre
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lo amava! Poi... Poi, che?! ¶ Il campanello di sotto
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congedo. Non rimaneva più che miss Craig. Ma questa
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tono. E disse graziosamente: ¶ – Che ha oggi? Di cattivo
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tempesta. ¶ Decisamente egli pensò che doveva parlare. Ma un
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Fu miss Craig, invece, che gli porse l'appiglio
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Andreini passò. Marco capì che diceva: ¶ – Vi ha detto
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diceva: ¶ – Vi ha detto che domattina sarebbe venuto? Che
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che domattina sarebbe venuto? Che oggi sarebbe stato in
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non sa... È meglio che lo sappia... Tutti ne
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di Bardosi. Il fatto, che poteva essere così grave
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Devo dirglielo... È meglio che lo sappia adesso... ¶ – Che
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che lo sappia adesso... ¶ – Che gli è successo? Una
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Noemi, quelle lunghe palpebre che gli davano come l
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come a una bambina che non capisse... – A barare
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suo volto una espressione che non era quella temuta
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stupore: come di alcuno che non sappia rendersi conto
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frivole per una cosa che a lui pareva così
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una percezione lucida, acuta, che una donna che amasse
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acuta, che una donna che amasse avrebbe risposto: «Che
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che amasse avrebbe risposto: «Che me ne importa del
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piccolo e comico. Di che lo accusavano? Di una
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storia fosse di quelle che si buttano via, lontane
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male! ¶ Un silenzio passò: che non aveva nulla di
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mamma è rientrata... Vuole che si vada di sopra
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dolce di una impossibilità che la difendesse. ¶ Ella lo
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espressione selvaggia e fiera che talvolta sostituiva in lei
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genere! – disse. ¶ – Lo so che sono vecchio! – mormorò Marco
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stanchezza, come un fastidio... Che era? Marco, fisso nella
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in lei un giorno che Andreini era stato lì
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enigma a suo modo... ¶ Che ci fosse del resto
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il fascino riprendeva. Bastava che ella gli rivolgesse la
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in un certo modo, che in un certo modo
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sei tu ben certo che se ella avesse le
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Ma lo spirito ironico che avevano deposto nel cuore
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pur molto, veramente, quello che di lei gli appariva
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sue lezioni, delle pitture che il pittore Landi le
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insegnava, e del canto, che imparava da una famosa
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affettuosità un po' rumorosa, che pur metteva, ovunque passava
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Una volta sola disse che sua madre non era
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era italiana. Un'altra che ella era nata in
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due sprazzi di luce che ella parve consentire a
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del suo giovane passato... ¶ Che importava tutto questo a
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a Marco? Ogni giorno che passava egli si sentiva