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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Cristina, 1908

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
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1908
nella salsa di pomodoro che bolliva in cucina, udì
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1908
grembiule di merino nero, che cingeva la persona: a
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1908
qualche cosa di bianco che si agitava, attirò la
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1908
Levando gli occhi, vide che Peppino Fiorillo faceva cenno
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1908
vetri della porta-balcone che dava sulla terrazza, senza
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1908
di basilico nel pomodoro che gorgogliava, Cristina sedette in
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1908
la tranquilla creatura, pensava che questo suo fratello se
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1908
altro, il più grande, che si era riccamente ammogliato
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1908
con la zia Rosina che soffriva di asma. In
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1908
te, Ciccina mia. ¶ — Altro che pare! Non dire la
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1908
Non dire la bugia, che ti cammina sul naso
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1908
mezza in tasca, pensa che me ne vado in
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1908
quando esco con Michela, chè è domenica: ma se
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1908
E dirai a papà che mi compri un orologetto
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1908
per sua zia Rosina che era malata, per suo
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1908
per suo fratello Ferdinando che stava a Pietramelara, per
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1908
per la cognata Francesca che era incinta e soffriva
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1908
soffriva molto, per Carluccio che era piccolino e doveva
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1908
confidò Irene. ¶ — Ah... e che dice? ¶ — Che vuol dire
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1908
Ah... e che dice? ¶ — Che vuol dire? le solite
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1908
è da fare altro che aspettare la morte di
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1908
ai polli. Fa vedere che non ne sai niente
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1908
mi piace nessuno. ¶ — Prometti che me lo dirai? ¶ — Prometto
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1908
solito. Al mattino seguente, che era domenica, Cristina, dopo
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1908
momento sulla terrazza, aspettando che zia Rosina fosse pronta
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1908
rispose appena, indispettita, sapendo che egli l'avrebbe seguita
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1908
pazzarello di Peppino Fiorillo, che non mi vuole lasciare
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1908
in pace. ¶ — Chi? quello che dà tanti dispiaceri a
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1908
mia, pensa a quel che fai: i Fiorillo erano
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1908
rovinati, adesso... ¶ — Io vorrei che lui mi lasciasse stare
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1908
parlare dal compare Ciccio che, sai, ti vuol bene
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1908
agitando i ventaglini rossi che il fratello o lo
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1908
ne hai pietà? ¶ — Ma che pietà! Mi secca, tutti
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1908
un momento si credette che Peppino Fiorillo guardasse Caterina
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1908
a Irene. ¶ — Irene dice che Cristina non vuol saperne
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1908
quattromila ducati di dote. ¶ — Che quattromila! Non ci arrivano
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1908
muore la zia Rosina che ha l'asma, Cristina
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1908
Cristina eredita. ¶ — Dio mio, che faccia malinconica ha Peppino
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1908
rispondendo seccamente agli amici che incontrava. ¶ — È vero che
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1908
che incontrava. ¶ — È vero che vuoi bene a Cristina
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1908
l'altro, cupamente. ¶ — E che intendi di fare? ¶ — Amarla
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1908
Non so: non importa. ¶ — Che tipo strano sei tu
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1908
dal padrino Ciccio Cannavale, che la lasciasse tranquilla, che
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1908
che la lasciasse tranquilla, che pensasse ad altro. Ma
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1908
Ciccio gli aveva obiettato che lui, Peppino Fiorillo, non
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1908
arte nè parte, e che non poteva pretendere di
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1908
di sposare una fanciulla che aveva quattromila ducati di
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1908
replicato, con grande fierezza, che egli disprezzava il denaro
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1908
nominando financo Victor Hugo, che Cristina non aveva mai
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1908
delle sue amiche, quelle che amavano i giovanotti spiantati
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1908
quel povero Peppino Fiorillo, che si struggeva per lei
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1908
si struggeva per lei, che si consumava, che vegliava
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1908
lei, che si consumava, che vegliava le notti intere
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1908
vegliava le notti intere, che non mangiava più, che
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1908
che non mangiava più, che aveva sputato sangue, una
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1908
minoranza, glielo ripetevano continuamente che Peppino Fiorillo pativa nel
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1908
Fiorillo pativa nel cervello, che era un miserabile sfaccendato
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1908
era un miserabile sfaccendato, che permetteva sua madre andasse
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1908
di cui non sapeva che farsi, che la tormentava
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1908
non sapeva che farsi, che la tormentava, che le
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1908
farsi, che la tormentava, che le impediva di uscire
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1908
desolata di donna infelice che chiede una suprema grazia
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1908
questo sollievo di Peppino che se ne andava anche
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1908
cui le giurava fedeltà, che le avrebbe scritto ogni
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1908
ogni giorno da Napoli, che si sarebbe fatto subito
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1908
E tutta la notte che precedette la partenza, Peppino
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1908
giornaletto letterario, l'Alcione, che usciva a Sarno, ogni
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1908
padre, trovò nella cronaca che per i tumulti universitari
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1908
studenti di primo anno che avevano gridato abbasso Senofonte
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1908
Spira, dove Aldo Fiorello che era stato ritenuto in
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1908
una fanciulla provinciale, bacchettona, che ancora aveva la volgarità
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1908
vecchio Jehova dei sacerdoti, che era anemica, ammalata d
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1908
sotto il giogo coniugale, che è la galera dei
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1908
amare questa stupida, ma che allargatoglisi innanzi l'orizzonte
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1908
sì, preferiva l'amore che la chellerina gli offriva
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1908
ma intese, in generale, che lo studente si permetteva
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1908
volte, quando veniva qui, che vi era ancora Ferdinando
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1908
vi era ancora Ferdinando. ¶ — Che te ne pare, Cristinella
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1908
voi, papà? ¶ — Sì. ¶ — E che gli avete risposto? ¶ — Gli
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1908
è prospero, non ha che sua madre, avrà in
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1908
poichè tu devi andartene. Che dici tu? ¶ — Dico che
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1908
Che dici tu? ¶ — Dico che va bene, papà. ¶ — Ho
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1908
padre onesto e buono, che aveva lavorato dalla mattina
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1908
contenta, Cristinella. Era quello che desiderava lei, un marito
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1908
la continuazione della vita che aveva sino allora vissuta
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1908
a Carluccio. Aveva bisogno che tutto ciò continuasse, senza
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1908
interruzione. Sapeva, sì, sapeva che il matrimonio non è
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1908
all'uncinetto, il padre che giuocava alla scopa con
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1908
Cristina. Resta inteso, dunque, che il salone da ricevere
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1908
corpetti del suo corredo, che le serve avevano lavato
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1908
la casa Fiorillo, dopo che la madre di Peppino
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1908
a Napoli, una volta che era andata a vedere
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1908
a vedere il figliuolo che non tornava più a
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1908
tormenti, con questo stravagante che tornava così in mal
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1908
trovò inquieta e distratta. ¶ — Che avete? ¶ — Niente. ¶ — Tu hai
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1908
come mai, una febbre che le ardeva il sangue
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1908
per questo Peppino Fiorillo che riappariva come un fantasma
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1908
non lo amava, con che ardire egli ritornava ad
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1908
non sono vere. A che scopo ritornare, per affliggerla
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1908
affliggerla di nuovo? A che serviva torturarla? Invano cercò
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1908
tutto, ti amo più che mai". ¶ Ella non rispose
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1908
stringendole la mano, sentì che bruciava. ¶ — Hai la febbre
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1908
di me. ¶ — Lo sai che è tornato Peppino Fiorillo
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1908
altro biglietto. ¶ "Mi dicono che devi sposare quella bestia
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1908
Rispondere, a quel pazzo? Che rispondere? Non aveva nulla
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1908
come sempre, e temeva che qualunque risposta avrebbe peggiorato
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1908
convincerà da sè, senza che io gli risponda – pensava
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1908
abituale degli spiriti tranquilli, che rifuggono dalle grandi decisioni
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1908
a Clemenza La Corte che ne aveva delle bellissime
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1908
Gli debbo dire quello che mi avete detto, signorina
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1908
dell'atto di volontà che aveva fatto. Per ritrovare
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1908
conserva secca di pomidoro. ¶ — Che ha mandato papà, dalla
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1908
voi! — strillò la serva. ¶ — Che sarà? — chiese Cristina, come
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1908
orecchio. Nelle scale pareva che qualcuno strillasse e piangesse
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1908
due o tre voci che si lamentavano: ¶ — Signorino bello
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1908
poca luce della lampada che ardeva dinanzi a una
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1908
al polmone. Il lenzuolo che lo copriva, macchiato qua
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1908
per istinto, indovinando quello che si dovesse fare. Ma
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1908
capiva più niente. Quello che le dava uno spavento
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1908
gli occhi del ferito che si riaprivano lentamente e
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1908
guardare, e le pareva che fosse già morto, che
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1908
che fosse già morto, che morto la guarderebbe sempre
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1908
nuovo la notte, vide che agitava un poco le
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1908
la testa, ella sentiva che il braccio le si
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1908
pensava. ¶ Ma quella mano, che non la lasciava più
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1908
ferito, ma si vedeva che il delirio gli era
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1908
un giorno il medico; — che ne dite? ¶ — Non so
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1908
sentito, in quella notte, che il moribondo la voleva
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1908
il moribondo la voleva, che il moribondo se la
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1908
io — disse poi. ¶ — Ma che, ma che! Sarete la
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1908
poi. ¶ — Ma che, ma che! Sarete la vedova di
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1908
la follia, era quello che le aveva sempre fatto
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1908
Era questa tragedia quella che lei aveva sognata, forse
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1908
aveva sognata, forse? Quello che lei aveva sognato era
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1908
non era più possibile che ritornasse, il moribondo se
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1908
Dove era Giovannino? Forse che aveva mai esistito Giovannino
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1908
Per fortuna quel suicida che era suo marito, se
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1908
di tutto ciò fu che Peppino Fiorillo guarì. ¶ Sacrilegio
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1908
inerte: sotto il mustacchio che si brizzolava, le labbra
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1908
vita a quella faccia che aveva troppo vissuto, consumandosi
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1908
bellezza non gli rimaneva che il vigore di un
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1908
vita con l'audacia che dànno tutti i desideri
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1908
la Grazia. Gli è che l'anima sua era
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1908
tutti sparenti; gli è che egli voleva troppo, voleva
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1908
potuto avere; gli è che le sue labbra anelavano
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1908
ai baci delle donne che non baciano, la sua
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1908
mancava quella nobile qualità che è la misura: alla
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1908
egli cadeva nella esagerazione che raffredda e allontana il
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1908
piccoli e volgari mezzi che avviliscono; la sfiducia di
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1908
la sfiducia di sè, che è grave; la sfiducia
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1908
sfiducia nel proprio ideale, che è l'estrema rovina
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1908
Era un innamorato bizzarro che metteva paura e destava
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1908
tacito disprezzo dell'amore, che la gioventù moderna porta
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1908
guardando imperterrito la donna che seduceva, scherzando col sentimento
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1908
quella povera anima femminile che già gli apparteneva. Ma
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1908
tenacemente, più con rabbia che con tenerezza. Andava alla
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1908
in questo vortice, quella che lo amava si sgomentò
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1908
Nell'unica, immensa battaglia che aveva sopportato il suo
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1908
femminile dissimula: talvolta, senza che la volontà gli imponga
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1908
sottile osservatore poteva notare che la vivezza dello sguardo
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1908
sguardo aveva del fittizio, che l'ombra sotto gli
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1908
di molte notti vegliate, che le labbra avevano un
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1908
un sorriso più fremente che dolce. Ma lei ergeva
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1908
diffusa nella sua fisonomia, che niuno osava chiederle se
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1908
in una immobilità dolorosa, che piangeva dentro, che sanguinava
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1908
dolorosa, che piangeva dentro, che sanguinava dentro, senza un
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sono l'infinito incanto che conduce all'amore; le
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1908
le conversazioni femminili profonde, che turbano, che tentano. Così
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1908
femminili profonde, che turbano, che tentano. Così ella era
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1908
ogni manifestazione del sentimento, che adorava tutte le pose
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1908
ironia e dello scetticismo, che si lasciava far la
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1908
ella vide un uomo che non la guardava, che
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1908
che non la guardava, che non era bello, che
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1908
che non era bello, che non era elegante – e
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1908
creatura cattiva e fantastica, che non aveva conosciuto serenità
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1908
conosciuto serenità di gioventù, che si era burlata dell
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1908
era burlata dell'amore, che non aveva mai capito
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1908
fini fini dell'amore che comincia, turbarono deliziosamente il
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1908
cuore rinnovato. Non sapeva che fossero le quiete, dolcissime
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1908
le quiete, dolcissime lacrime che rinfrescano le guancie accaldate
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gitta via un fardello che inceppa il viaggio. Lui
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1908
gli amici le dicevano che essa si perdeva, per
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1908
doverselo far perdonare. Sentiva che quella passione di donna
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1908
fanciulla crudele e arida, che aveva deriso tutte le
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1908
nobili e sante cose che esistono. Lei non amava
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1908
dietro un uomo indifferente, che non capiva, che non
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1908
indifferente, che non capiva, che non sapeva, che certo
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1908
capiva, che non sapeva, che certo non meritava. Essa
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1908
orgoglio, dall'affetto malinconico che non si lagna, al
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1908
lagna, al sorriso divino che tutto perdona. Lei provò
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Ebbe quei singhiozzi profondi che lacerano il petto e
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1908
e quelle indulgenze materne che solo l'amore insegna
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1908
non sentendo più nulla che un dolore infinito, lui
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1908
ognuno nella salvatichezza diffidente che segue le grandi sventure
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1908
ripensando tutti i rifiuti che gli uomini e le
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1908
nè pietà; la tempesta, che aveva squassato quelle fragili
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1908
e una penombra triste che conveniva a Guido: non
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1908
non vi erano uccellini che cantassero, mancavano i fiori
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1908
Teresa non si accorgeva che più tardi di quella
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1908
pensò neppure a chiedergli che cosa avesse. Un giorno
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1908
sera, lei leggeva ancora. ¶ — Che leggete? — chiese lui, lasciando
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1908
la testa. ¶ — Un uomo che dice di aver sofferto
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1908
a nessuno di dire che ha sofferto, quando non
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1908
alcuna osservazione, impersonalmente, quasi che dicesse la storia di
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1908
indulgente, di un giudice che ha dimenticato di essere
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1908
opinione di narratore, sembrava che in lui tutto tacesse
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1908
coscienza alla fantasia, e che solo operasse lucidamente, algebricamente
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1908
ma simile alla sfinge che tutto pensa dietro la
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1908
a riprese, coi singhiozzi che rompevano le parole, col
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1908
col rossore dello sdegno che asciugava le lagrime, coi
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1908
coi fremiti della gelosia che ancora le facevano morire
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1908
greca eroina di Eschilo che la fatalità ha pietrificata
213
1908
prestavano attenzione. Non chiedevano che di poter parlare, che
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1908
che di poter parlare, che di sfogare l'amarezza
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1908
era calcolo di colui che aspetta il suo turno
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1908
suo spirito, ancora pareva che narrasse il romanzo di
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1908
cercando di trascinarlo. Sembrava che parlasse di quel passato
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1908
per accusare la donna che era stata l'ultima
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1908
senza comprendere spesso quello che egli diceva, ella sentiva
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1908
voce carezzevole e penetrante, che parea conoscesse tutte le
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1908
una carezza di pietà, che parea dicesse: ¶ — Poveretta, poveretta
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1908
e sul petto, senza che lei le asciugasse. Allora
223
1908
soffio, come una carezza che parea dicesse: ¶ — Poveretta, poveretta
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1908
i pezzetti di cose che segnavano una data nell
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1908
Teresa aprì il medaglione che portava al collo e
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1908
una morta, poichè sembra che i ritratti abbiano senso
227
1908
la coscienza di quello che avevano fatto. Le pareva
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1908
due grandi colpevoli pentiti, che il rimorso ha domati
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1908
la mano molle, femminile che aveva blandizie materne e
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1908
un discorso tutto musicale che le cantava una ninna
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1908
così tacevano spesso. Più che mai erano lontani, in
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1908
in quel silenzio. ¶ — A che pensi? — domandava Guido. ¶ — A
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1908
rimanere estranei dopo quel che era accaduto, rimanere estranei
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1908
la gelosia per convincersi che si amavano; e indifferenti
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1908
inferociva lui. ¶ Gli è che si ricordavano ognuno la
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1908
al presente. ¶ — Io voglio che mi chiami Ninì, come
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1908
della distruzione. Fino a che, una sera, egli le
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1908
egli le disse: ¶ — Voglio che mi baci come l
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1908
essi sono più infelici che mai; infelici quanto umanamente