Michele Giordano, Una selvaggia normalità, 2012

quei colpi. ¶ "Chi è che spara?" gridò una volta

volta sceso dall'automobile che si era appena fermata

eco del violento trambusto che c'era appena stato

certo vantaggio sulla concorrenza, che non mancava affatto. ¶ A

quella di Celestina Belloni, che aveva anche la privativa

in paese, senza contare che suo figlio Giulio era

quella di Gaetano Mattavelli, che vendeva pure formaggi, l

Non deve stupire perciò che, quando era capitata l

pompa di benzina Shell, che era stata collocata proprio

al locale, in attesa che venisse pronta la cena

il suo figlioletto Ambrogio, che aveva solo sei anni

un mazzo di carte che aveva trovato sul tavolo

raggiungere il fratello Carlo, che siccome era più grande

distratto da alcuni rumori che provenivano dall'esterno. Erano

urla, come di gente che litiga, ma subito dopo

rapida occhiata con Giulia, che aveva smesso di sbattere

una conferma di ciò che ha appena udito. Solo

potè notare Guerino Airoldi, che indossava il berretto da

volta verso l'oste, che appare frastornato per tutto

cominciare da Giulia Ripamonti che buscò subito un colpo

Mario Ripamonti si accorse che il padre si accasciava

comprendere bene ancora quello che fosse successo. ¶ Giuseppe Arlati

perderlo anche ai fuggitivi che lo seguivano. Carlo Vergani

raggiunto da Guerino Airoldi che lo attirò a sé

la presa sul padre che scivolò definitivamente per terra

con la voce strozzata "Che è già morto mio

occhiata assente sull'oste che giaceva esanime sul pavimento

membri della famiglia, dopo che i figli più piccoli

poco dopo, dal momento che abitavano proprio dietro l

si udirono altri spari, che provenivano sempre dalla piazza

lui, colmo di indignazione "Che è morto mio padre

certo numero di persone che avevano saputo o domandato

o domandato di quello che era appena successo nel

piangere, abbracciata alle figlie che singhiozzavano sommessamente, e anche

Mattavelli con la voce che tremava "La ved no

tremava "La ved no che gh'è chi el

Vergani. ¶ "Podaria anca ves che l'è staa vün

con violenza il fazzoletto che teneva avvolto intorno al

ormai conquistata dall'oscurità, che le luci provenienti dalla

da Trezzo i carabinieri che si erano installati nella

qualche notizia dagli uomini che osavano avvicinarsi di più

il controllo dei sottoposti che gli competevano. ¶ "Militi, adunata

imperiosamente l'indice "tranne che a Solcia e Bonfanti

a Solcia e Bonfanti, che verranno con me dal

di corsa gli Airoldi, che erano già partiti senza

nel fosso senz'acqua che costeggiava la strada. Procedette

essersi disfatto degli indumenti che testimoniavano di quella cruenta

tanto volentieri dal momento che - non è chiaro se

schiamazzo e l'altro, che uno dei due dispensieri

appena sentì la chiave che penetrava nella toppa si

indemoniata di Guerino Airoldi che gli fece fare un

e per lo spavento. ¶ "Che cazzo avete fatto?" ringhiò

con una mano, dato che Bonanomi era rimasto paralizzato

il volto "È mezzora che sono chiuso là sotto

niente affatto impaurita "credevo che fosse già uscito, e

recalcitrava all'idea banale che la dispensiera lo avesse

qualche occhiata ai presenti che voleva essere cordiale e

a mano a mano che lo scrutatore li nominava

la teoria delle croci che gli corrispondeva fosse stata

ma per lui sembrava che non ci fosse più

umiliazione subita in cantina, che il dubbio di sbagliarsi

latente, divampò più crudo che mai. Guerino Airoldi bestemmiò

chiesa. Lambiva i paracarri che presidiavano il sagrato e

quel ruffiano del sacrista, che l'avrebbe scampata, solo

impassibili davanti all'affronto che stava per subire, e

per quell'innocenza indifferente, che gli pareva una colpa

le bottiglie di vino che c'erano nell'osteria

nell'osteria. Era sicuro che il furore gli avesse

manata il pesante bancone che stava proprio all'ingresso

infine la cucina economica che vedeva in un lato

caposquadra Airoldi ebbe chiaro che cosa c'era da

cartoccio misterioso e ripugnante che giaceva per terra e

la stazione della tranvia, che si trovava proprio dalla

il cantoniere, più impensierito che sorpreso. ¶ Il controllore non

capo del filo, dopo che furono trascorsi alcuni istanti

non c'è nessuno che posso mandare..." ¶ "Allora vada

senza vederlo il cantoniere che assisteva a bocca aperta

il capostazione "le assicuro che appena posso mando qualcuno

dei banchetti udiva Agostinelli che nel silenzio innaturale che

che nel silenzio innaturale che precede la battuta di

boato delle risa sgangherate che si riverberava lungo il

Come? Non sai di che parlo? Imbecille!" urlava inferocito

a casa per armarsi. ¶ "Che fate?" domandava il capitano

del corridoio "el dis che g'ha de parlaa

riconobbe un giovanissimo fascista che bazzicava sempre per il

espressione di irritato stupore che gli rabbuiò il volto

vista del capitano Marini che gli veniva incontro dal

Busnago sta succedendo qualcosa che non va. Stiamo partendo

Stiamo partendo. È meglio che vieni anche tu." ¶ "Va

Quando vide dei fari che sbucavano dalla provinciale non

dalla provinciale non dubitò che fossero loro e si

di sé "Siamo noi che comandiamo qui." ¶ Ben presto

alla porta a vetri che dava sulle scale da

in breve l'osteria, che si era appena vuotata

comandò Airoldi alla dispensiera "che mi sono fatto male

e alcuni dei bagliori, che dovevano averli accompagnati, penetrarono

militi in camicia nera che marciavano disordinatamente sulla provinciale

con uno sgradevole sconosciuto che era salito alla stazione

in un vasto fabbricato che sorgeva in prossimità della

preciso, perché erano sicuri che non più tardi delle

Cereda e Alberto Pozzi, che era affamatissimo, e non

Pozzi, rivolto al giovane che se ne stava in

voce di Gabriele Agostinelli che si avvicinava schiamazzando lungo

Pozzi, mostrando un coltello che aveva sfilato dalla tasca

certo numero di strepiti che, nell'intenzione, volevano rappresentare

e sghignazzando col camerata che a turno stava loro

tono a qualche sguaiataggine che gli porgevano Pozzi o

Pozzi rivolto ad Agostinelli, che però diede un colpo

branco di luridi bifolchi che erano contrari al caposquadra

arte drammatica "allora noi, che eravamo seduti in fondo

Galli ascoltava avidamente intanto che apparecchiava in disparte la

una parola di quello che raccontavano gli squadristi, ma

in cucina dal dispensiere che prese il suo posto

inaspettatamente altri due squadristi, che produssero un supplemento di

tempo stesso tanto convincente che era impossibile credere che

che era impossibile credere che non fosse il figlio

si accomodarono e pretesero che il vino venisse subito

tributo inutile, dal momento che i soci della cooperativa

Cosa, non si spiega? Che sei un imbecille? Che

Che sei un imbecille? Che se non fosse per

dalle damigiane? Dovresti ringraziare che ci sono io, qualche

sono io, qualche volta, che la faccio ridere un

quella faccia da funerale che hai. Guerino Airoldi fremeva

un'idea precisa su che cosa fare, ma fermamente

gli scrutatori aspettavano solo che l'orologio dell'osteria

sua funzione peculiare. Airoldi, che aveva represso il nervosismo

era accodato al corteo che recava l'urna nella

disceso poco dopo, persuaso che le cose sarebbero andate

era facile capire subito che piega avrebbero preso. ¶ Il

e contrassegnare, sul brogliaccio che il segretario Angelo Castelazzi

la dozzina di consiglieri che ogni socio avrebbe voluto

esito di una votazione che temeva scontato, ma al

un bel niente, ma che alla fine dei conti

dal tintinnio delle bottiglie che Giovanna stava riordinando sopra

dalla fronte i capelli che sfuggivano alla crocchia. ¶ "No

avviò dietro il marito che arrancava con le gambe

compagnia dei pensieri triti che ruminava ormai da parecchi

produsse un piccolo fastidio, che il suo nervosismo ormai

decina di minuti dopo che era rimasto solo, mentre

l'urto della porta che veniva chiusa, e subito

lo schiocco della chiave che ruotava nella serratura. ¶ Si

slanciò verso la porta, che si trovava in cima

ma non potè impedire che restasse prigioniero in cantina

ma oltre la porta, che purtroppo non dava direttamente

dispensiere, dopo una pausa "che l'ammanco c'è

silenzio condiscendente dell'assemblea che, dopo quell'enigmatico esordio

Visconti. Potrebbe anche essere che siano state registrate delle

delle fatture, ma senza che le merci venissero caricate

posso dirlo. Io so che il libro di carico

vedo tutti i giorni, che la merce che si

giorni, che la merce che si vende in cooperativa

ma costa di più che dalle altre parti. Il

rispondere, perché era evidente che ormai l'assemblea stava

cose." ¶ Era proprio quello che i soci volevano sentirsi

in un applauso generale che finalmente scagionava l'operato

stettero impietriti, in attesa che il frastuono calasse. ¶ Alla

per approvare quel documento che aveva sollevato fino a

fretta davanti alla porta che dava sulle scale per

il presidente Guerino Airoldi che si era alzato in

Fascisti senza nerbo, miserabili, che nell'unione cercano nient

unione cercano nient'altro che un modo per sottrarsi

cominciare da Ferdinando Barozzi, che stava sfilandogli davanti proprio

un tono di voce che gli uscì però un

Buongiorno, presidente" rispose Barozzi che accennò un sorriso e

vili quei contadini zotici, che sentiva una collera sorda

di menare le mani che non poteva soddisfare. ¶ "Dottor

suo umore infernale. Non che ci avesse mai avuto

avesse mai avuto a che fare direttamente, ma troppe

di quella persona fastidiosa che invece di fare bene

da costruire la fognatura, che le strade sono tutte

più lettere al comune che ricette ai malati. Un

va?" chiese a quello che gli passava davanti. ¶ "Podi

ad assistere la vacca che doveva partorire, altrimenti sarebbe

altri. Ma adesso aspettava che il fratello tornasse a

guardare malignamente la folla che defluiva. Era chiaro. Non

cui poteva contare, uno che non era nemmeno fascista

il capo. Andrea Villa, che era il più vicino

parecchie gomitate a quelli che ostacolavano il loro passo

là capannelli di paesani che discutevano dell'assemblea o

disseminandosi lungo la provinciale che attraversava il paese. ¶ Gli

alla pompa di benzina che sorgeva appena fuori dalla

dalla cooperativa, in attesa che il loro caposquadra li

accese una sigaretta. Pareva che nessuno avesse voglia di

fiume di inutili parole che avevano appena dovuto sentire

con un'occhiata incendiaria. ¶ "Che cosa volevi fare?" urlò

d'uno fra quelli che restavano nella piazza. "Eh

qualche istante di silenzio, che ogni squadrista occupò per

Boh" disse Villa. ¶ "Giuro che gli avrei fracassato il

cranio a quello lì che "Io parlo"" scimmiottò in

dovere. Torniamo a Trezzo. Che altro c'è da

Pozzi senza scomporsi "dirò che ho sparato l'ultima

l'ultima cartuccia arrugginita che s'era bloccata nella

Tenca e Paolo Solcia, che era stato per un

dispensiere della cooperativa, ma che in quel momento sedeva

da tempo. ¶ Prima ancora che l'ispettore Muttoni si

Ferdinando Barozzi, senza attendere che il presidente gli desse

voce piena di acredine "che dovrebbe vigilare..." ma perse

concluse sinteticamente Pasqualino Garghentini, che raccolse anche un principio

lo sguardo sugli squadristi, che prontamente si alzarono in

silenzio di gelo, tanto che il presidente ricominciò a

deficit. Ma bisogna comprendere che esso non va attribuito

il signor Giulio Bonanomi, che è giù da basso

giù da basso, e che possiamo chiamare per fornirci

prime file di soci, che sembravano quelle più animose

io personalmente a volere che il signor Bonanomi si

interruppe rivolto a quelli che sostavano in piedi vicino

piedi vicino alla porta che dava sulle scale, fra

non ha niente a che vedere con l'ammanco

Muttoni rivolto all'ultimo che aveva parlato "signor?" ¶ "Brioschi

dal quale è emerso che gli ammanchi e le

gerente, signor Bonanomi Giulio, che, secondo quanto deciso dal

come invece mi risulta che continui a fare. Per

sue parole. Guardò Airoldi che lo tranquillizzò nuovamente, ma

a tutti quei forsennati che sbraitavano ormai senza mezzi

segretario contabile Luigi Visconti, che se ne stava in

il vicepresidente Costante Ripamonti, che pure era nato e

denigratorio inutile, tanto più che il nuovo consiglio da

l'anziano Carlo Oggioni, che si alzò in piedi

segretario annotò sul verbale che Oggioni Carlo avrebbe voluto

contabile Visconti, mentre quelli che parlarono dopo furono più

lo sguardo sugli squadristi che bivaccavano stufi e sbracati

rivolse ad Alfredo Bonanomi, che era rimasto impalato, in

robusto brusio di approvazione che lo incoraggiò a proseguire

sono anche più care che dalle altre parti. Come

dispensiere" rispose pronto Airoldi "che è un incapace, e

la porta, dove notò che i carabinieri si erano

e restando in attesa che il presidente dell'assemblea

buone maniere "la merce che si vende nella cooperativa

da quella rispettabile opinione che da tutte le accuse

da tutte le accuse che gli erano piovute addosso

istante, e intimorì Pagnoncelli che restò in silenzio per

ma non aveva visto che Gabriele Agostinelli si era

sul braccio. ¶ "È meglio che obbedisci" gli intimò neanche

anche lui poté notare che i due carabinieri erano

c'erano parecchi soci che lo stimavano e lo

c'era Guerino Airoldi che lo aveva assunto alla

guerra, come Paolo Solcia, che poi aveva fatto la

aveva fatto la fine che adesso stava forse per

la Giovanna, pensando forse che io non lo vedessi

cin, non preoccuparti, Giulio, che sistemiamo tutto, devi solo

per via del fatto che si trovava nella piazza

si trovava nella piazza che aveva quel nome, c

de legn per Monza, che doveva passare alle nove

da scalare sulla cena che Airoldi avrebbe offerto quel

cenere e piccole braci che l'abitudine aveva reso

carrozza agitando la mano che gli restava libera. ¶ "Camerati

parlava neppure. Il servizio che andavano a svolgere era

i teloni di canapa che l'amministrazione della tranvia

bello vedere la gente che non osava neanche guardarti

tutti era Andrea Villa, che aveva solo ventitré anni

del battaglione d'assalto che faceva capo alla xxv

compagnia era Gabriele Agostinelli, che aveva quasi quarant'anni

ci teneva a ricordare che lui era iscritto al

e al capomanipolo Carminati, che li dirigeva per via

affezionati a Gabriele Agostinelli che, sebbene fosse più anziano

di loro non erano che dei ragazzini quando il

diceva ai giovani militi che lo attorniavano la sera

con quel piglio sarcastico che aveva stampato in faccia

stampato in faccia e che mandava in visibilio i

tieni bene a mente che sotto questa divisa" e

pensoso "l'importante è che si finisca presto. A

si finisca presto. A che ora è la cena

Ma siamo proprio sicuri che non dovevamo mettere la

si rivolse a Gabriele, che fumava come se nulla

disse Enrico Bonfanti, senza che si potesse capire se

rispondo. Proprio stamattina, prima che voi arrivaste, ho incontrato

milite. È per questo che sei qui. La consegna

una volta coi rossi, che se ci scappava anche

giudice come si deve che poi metteva a posto

per convincere i popolari che era meglio passare la

la piazza comunale. Prima che fosse fermo, tutti gli

quando venne a sapere che l'ora di convocazione

della cooperativa Costante Ripamonti, che era anche il sagrestano

sincere e la promessa che l'adunanza non avrebbe

in attesa dell'assemblea che ciondolavano qua e là

per la piazza, oppure che chiacchieravano nell'osteria della

edificio di due piani che si affacciava a una

voce alta da qualcuno che era appena entrato. ¶ "Caposquadra

cavalcioni su una sedia che aveva prelevato da un

po'" fece una pausa che riempì con l'abituale

gesti eloquenti per mostrare che si spiegava perfettamente. ¶ "Benissimo

sulla compagnia di squadristi che schiamazzava in fondo al

mossero verso le scale che conducevano alla sala delle

stipati entro un locale che era più piccolo dell

piedi, e quando sembrava che il frastuono calasse, qualche

all'unanimità Giulio Ripamonti, che non si fece pregare

e somme. ¶ Man mano che l'ispettore Muttoni snocciolava

il locale così piccolo che era quasi impossibile non

sul retro della lettera, che si concludeva con una

con una richiesta: ¶ Preghiamo che l'asemblea sia tenuta

proprio di domenica mattina che Guerino Airoldi, rinunciando al

assemblea di contadini analfabeti che volevano farlo fuori solo

con cui aveva a che fare. Ingrati e ignoranti

Ingrati e ignoranti. Gente che non sa nemmeno come

nessuno. ¶ "Sei tu quello che si diverte a spedire

eseguirlo a dovere, dato che mancavano cinque minuti alla

e guardò fuori, sperando che il contatto con il

La distesa dei campi che l'inverno aveva imbrullito

a mano a mano che lo sguardo arretrava, un

ancora con tale indolenza che un bravo ciclista avrebbe

sulla fila di gelsi che fluiva da sinistra a

lenti delle rare macchine che di quando in quando

quando percorrevano la provinciale che procedeva a fianco della

di Trezzo sull'Adda che aveva fatto il suo

Federazione provinciale delle cooperative che lo aveva designato ufficialmente

nessuno, d'altra parte, che Guerino Airoldi fosse una

stesso non poteva negare che questa fosse una qualità

delle cose, a patto che non si volesse deliberatamente

Ma la verità era che non esisteva a Trezzo

contadini bigotti e ignoranti che vivevano a Busnago, non

dannato paese, un uomo che fosse al tempo stesso

de foera, di quelli che dopo cena non si

dappertutto, ma Airoldi giurava che di rivalità fra Trezzo

sull'ansa dell'Adda, che distribuiva elettricità fin dal

fin dal 1906. ¶ Ma quello che al fascista implacabile Guerino

andava a genio era che a Busnago fosse il

delle cooperative, una pillola che però troppi popolari non

vera ragione dell'odio che molti paesani di Busnago

controllore capo Guerino Airoldi, che nel tempo libero faceva

anche un altro motivo che lo aveva fatto infuriare

negli ultimi giorni e che in quel momento, mentre

ammirare con la libertà che avrebbe desiderato la figura

sconosciuta dal viso corrucciato che aveva mutato finalmente di

Airoldi non poteva dimenticare che prima di essere presidente

Ebbene, la tumultuosa assemblea che si profilava di lì

era mostrato evasivo, cosa che lo aveva terribilmente irritato

piuttosto ambiguo, un atteggiamento che aveva accresciuto a dismisura

sua irritazione, perché sembrava che la difesa dell'ordine

personale questione privata! Certo che avrebbe pagato una cena

Airoldi, e pensò anche che era una fortuna per

per il capomanipolo Carminati che fosse il suo superiore

sinistra, mentre la provinciale, che si stringeva parecchio in

doveva impegnare la curva che immetteva nella piazza comunale

perché l'ultima volta che l'aveva guardata gli

guardata gli era parso che avesse la faccia meno

Alla stazione di Trezzo che tutti chiamavano Svizzera, per

biglietto tutte le volte che salivano su quello sbuffante

il principio di onestà che normalmente li illuminava subisse

tranvia Monza-Trezzo-Bergamo, che lo aveva assunto nell

coscienzioso nel proprio lavoro che si poteva spiegare fino

ordine e di legalità che lo animava dal più

persona. Capitava, per esempio, che per raggiungere il luogo

e allora poteva succedere che un controllore si prendesse

qualche vigliacco vagabondo truffatore che Guerino Airoldi sapeva bene

un ragazzaccio senza biglietto, che avrà avuto sì e

convoglio zeppo di operai che tornavano dal lavoro, saltando

faccia scura, dal momento che era domenica mattina e

Tranvia Monza-Trezzo-Bergamo, che lo aveva effettivamente assunto

cruciale differenza. Il racconto che segue, infatti, è ricavato

prospettiva, infatti, tutto ciò che non risulta manifestamente falso

si può proseguire immaginando che le ultime case di

per il freddo, e che ben presto, prima di

principale stava nel fatto che dopo l'assemblea, probabilmente

perché era quasi certo che il segretario amministrativo sarebbe

di ammanchi piuttosto seri che erano stati riscontrati nei

soci si erano persuasi che all'origine di queste

tempo circolava la voce che il controllore Airoldi approfittava

davanti a queste insinuazioni, che non poteva rintuzzare come

esempio la cartolina postale che gli era stata spedita

la bombetta in testa, che fumava sorridente un sigaro

ogni dubbio sul fatto che non si trattava di

era sfuggito il sospetto che il mittente avesse voluto

e la piccola locomotiva che se lo trascinava aveva

intero percorso. Il controllore, che stava riponendo il portafogli

della macchina a vapore che aveva impegnato la salita

il suo stantuffo minimo che le aveva fatto guadagnare

mattina di una domenica che si annunciava irta di

apprezzò le caviglie sottili che sbucavano appena da un

gli tornò alla mente che fra le tante calunnie

fra le tante calunnie che circolavano sul suo conto

lire sulla fiducia, denaro che lui aveva adoperato per

sua moglie Giuseppina, e che poi gli aveva restituito

mese passato. Era chiaro che solo la maldicenza poteva

maligno, ricamando sul fatto che Giovanna Colombo era una

giovane del marito, e che lui ogni tanto le

Giulio Bonanomi. Era chiaro che a nessuno più di

nessuno più di loro, che avevano dato chi una

bella signora col broncio, che aveva mutato di posizione

per via degli ammanchi che Airoldi aveva tollerato, solo

quali i soci pretendevano che lui e il suo

anonime tranne l'ultima che era firmata da una

Presidente ¶ Le facciamo noto che come nostro desiderio vogliamo

prima delle nuove elezioni, che come soci abbiamo giusto

giusto diritto. ¶ Non vogliamo che le nostre insistenze vadano

manifestamente contrari agli ideali che egli nutriva: e per

in questa santa ribellione, che può e deve essere

chiamati davanti alla Autorità, che l'ambiente, in cui

e tale statistica denota che lo squisito senso di

squisito senso di italianità che deve dare e sa

di Capo Squadra. ¶ "Di che cosa parli?" chiese Emma

una buona volta di che cosa stai parlando?" ¶ "Stavo

immaginare la memoria difensiva che avrei dovuto scrivere se

di Trezzo" rispose Daniele "che è stato condannato a

alla voce. ¶ Daniele decise che era arrivato il momento

saperlo?" ¶ "Forse. Ti ricordi che circa un anno fa

ripercorse quella giornata lugubre che le si era impressa

alba insonne, i passi che risuonavano sulla strada deserta

Monza, quel ceffo malvestito che la squadrava, l'angoscia

crudele, quel modo volgare che aveva di far schioccare

Ci sono due cose che mi rimprovero" disse dopo

E sarebbero?" chiese Emma che aveva smesso di mangiare

triste. ¶ "La prima è che le ho detto di

coscienza non posso nascondere che è stata una scusa

scusa. Dovevo dirle apertamente che non potevo difendere un

hai fatto?" ¶ Daniele decise che era giunto il momento

è da un po' che ho cambiato fornitore. È

cambiato fornitore. È strano che te ne accorga solo

continuò Daniele senza badarle "che è morto in carcere

ha detto monsignor Marelli?" ¶ "Che bisogna avere fede e

è la seconda cosa che ti rimproveri?" ¶ "Eh già

nel bicchiere. ¶ Nella memoria che l'avvocato Cortinovis non

sono tutti eccitati tanto che mentre ancora l'Airoldi

gli sorge il dubbio che i colpi siano partiti

una tragedia. È evidente che la memoria dell'avvocato

sentenza: "è assurdo supporre che Airoldi Luigi, giovane di

della giovinezza, bisogna riconoscere che la questione dell'autonomia

alla Relazione al re che Giuseppe Zanardelli espose nel

incoraggiare, con tutto ciò che non è causa determinante

è causa determinante, ma che serva ad eccitare o

né l'"eccitazione diretta che fa presa sull'animo

padre Guerino così evidente che il ragionamento dell'avvocato

Naturalmente nessuno può escludere che, nei confronti del figlio

incoraggiare, con tutto ciò che non è causa determinante

è causa determinante, ma che serva a eccitare o

di commettere reato" prima che questi varcasse armato la

dell'osteria Ripamonti, cosa che lo renderebbe sicuramente colpevole

non può essere considerata che un'illazione inutile, la

inutile, la stessa illazione che fece il capitano Caliari

al giudice istruttore Maini, che dovette quindi rigettarla, forse

piuttosto, si può ammettere che l'esempio con cui

manifestato dal padre Guerino, che doveva andarne peraltro assai

c'è da dubitare che anche l'avvocato Luigi

particolare, per gli squadristi che esercitarono la violenza privata

sospensione della condanna eccetto che per Agostinelli che ha

eccetto che per Agostinelli che ha scontato la pena

è ossessionato dal timore che la cronaca nera guasti

quadro sereno e operoso che il Regime pretende di

colonna. È comprensibile, perciò, che in un tale clima

Il popolo di Monza", che è una diretta emanazione

capitata a un disgraziato che viene investito dal tram

della sera" di Milano, che conserva un quotidiano Corriere

L'omicidio di Busnago, che prende le mosse addirittura

elettorale di Airoldi. ¶ Pare che i soci della Cooperativa

dal successo delle urne che avevano segnato l'ostracismo

di qualche altro, così che il presidente ordinò ai

dettero a una sparatoria che richiamò subito fuori gli

Airoldi, di nome Luigi, che, alla vana ricerca degli

degli sparatori dileguatisi, temendo che l'episodio, indubbiamente inteso

da taglio l'oste che pochi istanti dopo cadde

cosa più sorprendente è che nel pezzo, assai più

specialmente delle origini, qualcosa che trascende la politica e

gioventù di dopoguerra, gioventù che trabocca, quasi ringiovanimento della

ammettere, poche pagine oltre, che quella stessa traboccante gioventù

L'udienza del ricorso che Guerino Airoldi oppose contro

Corte una memoria difensiva che nella parte introduttiva si

si svolse l'episodio che ha dato luogo all

restarvi per l'ordine che ricevette, poiché si volle

con l'avvocato Tenca che la guardava da una

signora, mi lasci dire che sono perplesso" rispose l

marito... vittima... com'è che ha detto prima?" ¶ "... vittima

e in cambio, ecco che cosa ci ha guadagnato

capi del Fascio dicevano che ci voleva proprio un

avvocato. ¶ "Ma la cosa che mi fa più rabbia

io non lo so che cosa mi fa più

dell'avvocato Gianturco "è che loro abbiano dato la

a Guerino per quello che ha fatto il mio

e camerata Cesare Tenca, che mi ha fatto l

c'è una cosa che devo dirle." ¶ "Non mi

studio dell'avvocato Gianturco, che si allungò dalla sedia

occhiata all'avvocato Tenca che sembrava distratto da altri

le pare? Non fanno che parlare..." poi insistette "ma

incalzarla "ma lo sa che l'avvocato Cortinovis è

non dire di peggio, che dovrebbero marcire in galera

aria interrogativa. ¶ "Ha detto che non prende clienti fuori

solo per suo marito, che è un vero fascista

è un vero fascista, che non merita di fare

ha ben informato su che tempra d'uomo è

parlare. ¶ "...uno dei primi che si è offerto, benché

di fronte a fatti che egli giudicava disonesti, di

di fronte a circostanze che urtavano la sua rettitudine

cooperativa" chiese "lei, personalmente, che condotta tenne nell'osteria

per punire quei tali che gridavano insolenze contro noi

erano attorno al Villa che si lamentava per il

rivoltella. È quindi evidente che gli spari provenivano da

da quelli di Busnago che avevamo fatto uscire." ¶ Il

compreso l'Airoldi Guerino, che gridava come un demonio

a tergo tanto forte che ne conservò la traccia

tempo." ¶ Poi sfilarono, più che altro per formalità, il

parte lesa Carlo Vergani, che diede anzitutto la propria

incidente, tanto è vero che dal pretore di Monza

come testimone." ¶ "Lei conferma che l'imputato Airoldi Guerino

questo qui!" allo squadrista che poi la colpì?" ¶ "Sì

appunto perché mi sembrava che non fosse sollecito nell

di suo fratello Mario, che non aggiunsero però nulla

mano sinistra Ripamonti Angelo che stava davanti al bancone

bancone di vendita e che si era voltato col

alle violenze dei fascisti che le facesse apparire meno

ostili al fascismo." ¶ Temendo che questa circostanza non fosse

in relazione al fatto che lui aveva disciplinato il

il servizio della tranvia che negli anni scorsi lasciava