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Ada Negri, Il dono, 1936

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1936
DONO ¶ Il dono eccelso che di giorno in giorno
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1936
venne. ¶ Ad ogni alba che spunta io dico: – È
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1936
oggi – ¶ ad ogni giorno che tramonta io dico: ¶ – Sarà
4
1936
e forse il dono che puoi darmi, il solo
5
1936
puoi darmi, il solo ¶ che valga, o vita, è
6
1936
Vita, dono di Dio: che ho dunque fatto ¶ di
7
1936
dunque fatto ¶ di te? Che folle e vana attesa
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1936
innanzi al Padre ¶ sarò, che gli dirò, qual luce
9
1936
gli occhi, vedo un che di bianco ¶ ai vetri
10
1936
del mio tenace cuore ¶ che non s'arrende. Si
11
1936
anima ¶ torna la pena che un clemente oblio ¶ m
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1936
sempre. Io, sola. Io, che non posso ¶ mutare, perché
13
1936
e il suo stupor, che rassomiglia ¶ al mio, dinanzi
14
1936
Dio, per questo giorno ¶ che ancor m'imponi (e
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1936
imponi (e pur, Tu che sai tutto, ¶ la mia
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1936
per altri, unica forza ¶ che mi difenda da me
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1936
nostre ¶ e del cuore che pulsa e del pensiero
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1936
pulsa e del pensiero ¶ che spazia. Se la vita
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1936
triste: ¶ anzi, serena: poi che tu sorella ¶ sei della
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1936
stretto è il nodo ¶ che lo strappo è martirio
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1936
E l'improvvisa ¶ pace che imbianca come un'alba
22
1936
e con l'amor che il tempo guida. ¶ Non
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1936
fa con le foglie che non sanno ¶ d'esser
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1936
a morire. E tu – che sai – ¶ tu non temi
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1936
temi la morte. Ora che il grembo ¶ non dà
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1936
piú figli, e quelli che ti nacquero ¶ a' tuoi
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1936
per loro audaci vie, ¶ che t'importa morir? Quand
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1936
riccio scoppia ¶ la castagna, che importa la minaccia ¶ dell
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1936
di grazia! Godi, fin che t'è concessa. ¶ Non
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1936
già tutto maturò: chiarezza ¶ che della terra fa cosa
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1936
in quel fresco tinnire, che mi giunge ¶ or sí
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1936
d'un silenzio ¶ abbandonato, che sol rompe un'eco
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1936
cristallo ¶ sul gambo forte, che alla man pesava. ¶ Piccola
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1936
vivente è il giglio che sí bianco ¶ reggevo, specchio
35
1936
vorrà il Signore, io che strappai le rose ¶ di
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1936
rose ¶ di tante siepi, che mi punsi a tanti
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1936
quel giglio. ¶ OCCHI ¶ Colei che per limosina mi tese
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1936
mano, con guardinga ¶ rapidità, ché alcun non la vedesse
39
1936
Nel volto non avea che gli occhi: immensi ¶ occhi
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1936
quegli occhi. ¶ STANOTTE ¶ Tu che accogli le voci delle
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1936
Ed io non son che un po' di questa
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1936
sí, ma vasto sí, che l'ombra ¶ se n
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1936
LE SPINE ¶ Le spine che m'han punto carni
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1936
altre ¶ pungere mi dovrò, ché ancor bisogna ¶ camminar, camminar
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1936
riposo ¶ primo ed estremo: ché altra sosta il mondo
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1936
io potessi sapere ¶ ciò che avviene lassú, fra quelle
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1936
sole: ¶ nubi di fiamma ¶ che fan di quella parte
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1936
sono ¶ dall'ali fiammeggianti, ¶ che la scortano, a schiere
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1936
saperlo. O tu, sorella, che ¶ piú nulla soffri, o
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1936
questa luce ¶ d'oro, che so breve e bugiarda
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1936
qualche gemma, ¶ nella certezza che morrà domani ¶ prima d
52
1936
mie son queste lagrime ¶ che mi gocciano, a tratti
53
1936
mani. ¶ Son della vite, che s'aggrappa ai ferri
54
1936
io bacio le lagrime ¶ che spremi, o vite giovine
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1936
boccio, d'un pallor che in grigio ¶ sfumava; e
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1936
sfumava; e fitti sí, che il fresco verde ¶ delle
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1936
la sua bellezza viva ¶ che in un'altra bellezza
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1936
piú alta del rosaio ¶ che scavalca il muretto di
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1936
Anche il pruno sanguigno, che da poco ¶ vestí sue
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1936
prima. ¶ Cosí in alto, che niun pensato avrebbe ¶ di
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1936
dono ¶ alla vita vivente, che oggi morta ¶ già la
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1936
darà il maggio rosa che sia bella ¶ come la
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1936
salgo all'alto ¶ chiosco che mira, dal giardino, i
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1936
scorta, armati ¶ dell'amor che li illumina; ed ognuno
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1936
maggio al chiosco verde ¶ che guarda i campi e
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1936
calda; ed io vorrei che sempre ¶ mi tenesse cosí
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1936
accolgo ¶ il puro dono che mi vien da Dio
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1936
contemplo ¶ e due vorrei che mi chiudesser gli occhi
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1936
le linfe ¶ della terra che premo – e non distinguo
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1936
fra il mio cuore che batte e un fior
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1936
batte e un fior che cade. ¶ AMOR DI TERRA
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1936
terra ¶ d'un solco che dal vomere scoperto ¶ sia
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1936
cielo; e il corpo ¶ che quella luce in sé
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1936
mia ricchezza dell'istante ¶ che passa, niuna cosa or
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1936
cosí lieve ¶ al cuor che sa quanto la vita
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1936
raggio e raggio. ¶ Vita che mi rimani, ¶ fin ch
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1936
bocca su bocca) ¶ vita che mi rimani, ancor dolcezza
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1936
un bimbo in giardino ¶ che guarda e ascolta – e
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1936
mondo ¶ ora, per lui, che quella grande luna ¶ color
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1936
perdermi ne' tuoi ¶ vicoli che serpeggian come bisce ¶ fra
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1936
in un silenzio duro, ¶ che piú fida risponde al
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1936
snoda in un barbaglio ¶ che acceca. Un tempio che
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1936
che acceca. Un tempio che non ha piú altare
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1936
ed ogni albero piange ¶ che la riceve. Ma quel
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1936
profondo, inestinguibile: di donna ¶ che troppo attese, ed or
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1936
dolore è l'amplesso che l'avvolge. ¶ Vorrei, pioggia
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1936
d'autunno, essere foglia ¶ che s'imbeve di te
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1936
te sin nelle fibre ¶ che l'uniscono al ramo
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1936
gran sete plachi. ¶ So che annunci l'inverno: che
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1936
che annunci l'inverno: che fra breve ¶ quella foglia
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1936
al tuo scrosciare, certa ¶ che non morrò, che non
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1936
certa ¶ che non morrò, che non morrò, che solo
93
1936
morrò, che non morrò, che solo ¶ muterò volto sin
94
1936
solo ¶ muterò volto sin che avrà la terra ¶ le
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1936
il petto; e, poi che gli occhi ¶ volsi repente
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1936
di sé lo spazio, che negli echi ¶ piú fondi
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1936
ove il ricordo par che dorma. ¶ Con gli occhi
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1936
me? – ¶ Ed io sentíi che nulla piú la vita
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1936
E fermarsi non può: ché verso l'alto ¶ lo
100
1936
prima. ¶ LE PANNOCCHIE ¶ Or che il granturco fu raccolto
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1936
fanciulli parlano ¶ della polenta che la madre al fuoco
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1936
le bocche. ¶ Giunto poi che sia ¶ gennaio con la
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1936
la sizza come frusta ¶ che scocchi su la pelle
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1936
oh, benedetta ¶ la polenta che scalda mani, gola ¶ e
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1936
riso d'oro, ¶ nube che ardi. Sei l'anima
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1936
nel fulgore del sogno che stanotte ¶ ti rapiva nel
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1936
un'aperta conchiglia rosazzurra ¶ che due perle gemelle ¶ offre
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1936
non ancor sí fonda ¶ che non s'incidan nel
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1936
ove soccombe ¶ l'anima che non sappia di se
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1936
VALANDRO ¶ Stesa sull'arca che la pia montagna ¶ le
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1936
assunta ad una morte ¶ che non è morte, ma
112
1936
gente ¶ di stirpe invitta, che ha per carne il
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1936
ebbi dentro di me, che mai non volli ¶ udir
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1936
mai non volli ¶ udir, che solo oggi comprendo: – solo
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1936
l'ultimo dei molti che nel grembo ¶ portasti, il
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1936
ti sugge il latte ¶ che nelle vene gli fiorisca
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1936
grave ¶ peso di figli: ché ogni figlio nasce ¶ con
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1936
alla tua terra ¶ lombarda, che piú dona e piú
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1936
d'una beltà sofferta, che ti rende ¶ sacra allo
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1936
ogni bocca ¶ appena schiusa, che ti cerchi il seno
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1936
cogli occhi chiari. Donna che passi, férmati un poco
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1936
bimba. Chiedevo una bimba: che fosse ¶ qual ero stata
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1936
come accadde, e in che modo rimasi ¶ vuota del
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1936
del sangue, e or che fanno, senza di me
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1936
echi e d'ombre ¶ che son persone. Fosti bella
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1936
Fosti bella, al tempo ¶ che non torna; e la
127
1936
E fu dal sangue ¶ che t'avvedesti d'esser
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1936
poté sulla segreta maturanza ¶ che soggetta ti avrebbe all
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1936
Amata, amante, ¶ non sapesti che amare. In gioia, amare
130
1936
creature ¶ offrendo i doni che tu a lor donasti
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1936
terra ¶ senza il bene che fu, senza speranza ¶ del
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1936
senza speranza ¶ del bene che sarà? Nella battaglia ¶ d
133
1936
sino a quel punto ¶ che Dio non dice, ma
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1936
Dio non dice, ma che a tutti è fisso
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1936
tutti è fisso. ¶ Donna: che avresti tu, se la
136
1936
da Dio venuta, voce che a Dio ritorna, ¶ piú
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1936
piú non s'alza che a laude di Cristo
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1936
non sogni, non chiedi che oblio. Ma il tuo
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1936
tutte le madri. Or che altro tu vuoi ¶ se
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1936
rose. L'umile gente che tu consolasti, or s
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1936
A MIA FIGLIA ¶ Figlia, che ridi ai figli tuoi
142
1936
tale fu il dolor che forse ¶ meglio la morte
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1936
tale fu la gioia ¶ che nulla essere può gioia
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1936
e piú di sogno che di verità. ¶ Se penso
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1936
di verità. ¶ Se penso che tu sei vita vivente
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1936
mia vita vivente, e che m'illusi ¶ dentro l
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1936
ch'io son io, che tu sei tu: diverse
148
1936
antica ¶ come la terra che ci nutre, piego. ¶ Pure
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1936
È quella grazia strana ¶ che solo nell'ardor si
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1936
bellezza ¶ come il ramo che brucia si trasforma ¶ in
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1936
dal mio, non sei che amore, desiderio ¶ d'amor
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1936
alla porta un povero ¶ che mendicar vorrebbe e non
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1936
piú forte il laccio ¶ che ciascun lega al suo
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1936
condanna di materna solitudine ¶ che te pur colpirà. ¶ Ma
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1936
altra forza, altro pensiero ¶ che noi tramandi e sé
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1936
sei. Non posso ¶ pensar che il tempo anche per
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1936
il segno, ¶ le sembianze che amor plasma e rischiara
158
1936
qualcosa nel volto, oggi, che ieri ¶ non c'era
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1936
nemmen ti chiedi ¶ di che: la vita, ch'ogni
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1936
in te la bimba che non poté mai ¶ addormentarsi
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1936
sempre l'inquïeta ¶ adolescente che già avea negli occhi
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1936
presagi: sempre ¶ la giovinetta che danzava sola ¶ sul prato
163
1936
inconscie forze ¶ di colei che fu prima nella nostra
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1936
tua, ch'è mia, che sparirà, non vale ¶ se
165
1936
se non pel filo che ne allaccia a vite
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1936
conchiuse, ed a quelle che il domani ¶ succedersi vedrà
167
1936
di meraviglie, come oggi che porti ¶ all'anulare un
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1936
l'ottenne delle fedi che alle mani ¶ delle tue
169
1936
grande Incoronata ¶ all'Umile che d'erba s'inghirlanda
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1936
nemica furia ¶ colpirti, fin che ti si chiuda al
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1936
supplico, Signore, per colei ¶ che sta morendo senza ch
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1936
implacabile del male – ¶ membro che non le spasimasse, notte
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1936
non le spasimasse, notte ¶ che le portasse un po
174
1936
posso per lei, fuor che pregarti, ¶ o Padre nostro
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1936
conflitto fra l'anima che anela ¶ di liberarsi nello
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1936
il mondo creatura bella ¶ che di bontà piú forte
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1936
Tu lo sai, Tu che sai tutto. ¶ E ben
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1936
tutto. ¶ E ben sai che il suo male in
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1936
in pianto. ¶ Or fa che almen la morte ¶ abbia
180
1936
abbia pietà di lei: che l'agonia ¶ sia come
181
1936
voce dal labbro: melodia ¶ che chi un giorno l
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1936
anima, Delia ¶ spirito ardente che alla propria fiamma ¶ noi
183
1936
Dove aleggia il soffio ¶ che tanta grazia alla terrena
184
1936
rispondi. Dillo a noi, che Delia sparve ¶ ma ch
185
1936
terra ¶ nella nostra miseria che l'invoca. ¶ Vivente è
186
1936
sono, come il velo ¶ che lo ricopre nella bara
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1936
immacolatamente ¶ bianco di neve che s'indura al gelo
188
1936
Ma la tua voce ¶ che mi giungeva qualchevolta a
189
1936
sciami ¶ leggeri, in danze che parean di sogno. ¶ Chi
190
1936
GRAZIA ¶ Il figlio amato ¶ che ti morí ventenne (ma
191
1936
meritar la sola grazia ¶ che invoco: esser con lui
192
1936
vuole ¶ martirio grande. – ¶ Or che il martirio in terra
193
1936
un rosaio lassú, fin che di rose ¶ si colmava
194
1936
assunta fosti; e quelle che tu cogli ¶ rifioriscono; e
195
1936
stella dov'è lui? Che cosa ¶ farei se non
196
1936
di madre il ciel, che tutto ode e misura
197
1936
amata faccia. ¶ Ma poi che a te venimmo ¶ e
198
1936
Delia, ¶ il tuo volto che tu piú non volevi
199
1936
le vitalbe ¶ al chiosco che s'affaccia alla campagna
200
1936
fronte ¶ lunare: in te, che il male ancor distesa
201
1936
ma come a cosa ¶ che, mentre passa, è già
202
1936
ma la voce, diversa, che lo spazio ¶ rendeva a
203
1936
tua voce ¶ di paradiso, che ogni pena un giorno
204
1936
la stanchezza ¶ dell'azzurro che bevve dal mattino ¶ alle
205
1936
mia: tale rimani ¶ fin che aperti su te mi
206
1936
nulla ¶ per quel bimbo che piange. A che siam
207
1936
bimbo che piange. A che siam vivi, ¶ se di
208
1936
se di tanto dolor che ne circonda ¶ sí lieve
209
1936
parte, e sol quella che gli occhi ¶ vedon, le
210
1936
consolare? Lamento senza viso ¶ che giunge a me, ferendo
211
1936
ferendo l'ombra: quanti ¶ che non udíi, che non
212
1936
quanti ¶ che non udíi, che non udrò, per tutta
213
1936
terra, ovunque sia carne che nasce, ¶ che tribola, che
214
1936
sia carne che nasce, ¶ che tribola, che muore – ovunque
215
1936
che nasce, ¶ che tribola, che muore – ovunque sia ¶ cuore
216
1936
muore – ovunque sia ¶ cuore che duole, lagrima che sgorga
217
1936
cuore che duole, lagrima che sgorga, ¶ uom contro uomo
218
1936
labbro a ciascun bimbo ¶ che lo stesso travaglio offre
219
1936
la gola di ciascun che spira. ¶ Oh, per la
220
1936
e sordo il muro ¶ che m'imprigiona? ¶ O sconosciuto
221
1936
sconosciuto, ignaro ¶ del dolor che mi dài: questo mio
222
1936
vin rosso. ¶ Sullo spiazzo che sfocia alla campagna ¶ ieri
223
1936
la novità dell'opera che sorge; ¶ e acuto in
224
1936
non v'è moto ¶ che ad altro moto non
225
1936
un rombo ¶ sordo, lontano, che non cessa; e pare
226
1936
il mio buon sangue ¶ che vuol ch'io vada
227
1936
Gran tempo è già che quest'antico ¶ lembo di
228
1936
viver di sogno: spiagge che non vidi ¶ sinora, e
229
1936
tolta. ¶ Pur, dove andrò, che dentro non m'affanni
230
1936
svellere me? ¶ Quétati, sangue ¶ che non hai pace. Il
231
1936
un passo. Il cielo ¶ che dall'alto mi guarda
232
1936
calma come una lampada che splenda ¶ entro una cripta
233
1936
leggero, pallido ¶ lume oscillante: che farai, nell'ora ¶ che
234
1936
che farai, nell'ora ¶ che l'estrema agonia t
235
1936
invano ¶ un segno invocherai che ti riveli ¶ – un segno
236
1936
morti, ¶ né d'alcuno che amasti, o di cui
237
1936
soffri! Oh, nulla forse ¶ che un punto, il tuo
238
1936
nel quale credo, Dio che sei la vita ¶ vivente
239
1936
occulto resta ¶ di ciò che tace nel profondo. Ogni
240
1936
le piante, i frutti che dal sole ¶ hanno sostanza
241
1936
fu amore di Te, che in ogni cosa ¶ e
242
1936
sei presente. Ed ora ¶ che ad uno ad uno
243
1936
di gloria. ¶ Or – Dio che sempre amai – t'amo
244
1936
e l'ineffabile certezza ¶ che tutto fu giustizia, anche
245
1936
Resta con me, poi che la sera scende ¶ sulla