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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1789
a nascere incomincia, e che a miei voti ¶ Polissena
2
1789
Ferma, Signor … ¶ PIRRO ¶ volgendosi ¶ Che vuoi? … perché quel volto
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1789
scuote. ¶ Signore, appena ciò, che vidi io stesso ¶ Creder
4
1789
tergo ¶ Bieco sferzava, allor che il suol fremendo ¶ Con
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1789
Padre? - ah! va; Di', che se degno ¶ Di chi
6
1789
vuole ¶ Stringa l'acciar, che gli donò Calcante, ¶ E
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1789
dir devi … ¶ irresoluto ¶ ARSINDO ¶ Che debbo dir? ¶ PIRRO ¶ impaziente
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1789
dir? ¶ PIRRO ¶ impaziente ¶ Ciò che ti piace. ¶ s'appoggia
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1789
mie sventure - Il duol, che eccede, ¶ E che crudel
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1789
duol, che eccede, ¶ E che crudel l'anima mia
11
1789
con illus. ¶ Amabil Dea, che mi t'aggiri al
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1789
al fianco … ¶ Chi sei … che brami? … tu soccorso implori
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1789
intiero. ¶ arriva Polissena ¶ Ma che pavento? - Ecco il mio
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1789
VI ¶ Pirro, Polissena. ¶ POLISSENA ¶ Che vuoi ¶ Da un infelice
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1789
quel sopor di morte, ¶ Che passeggiero oppresse i sensi
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1789
a miei sospiri. Io, che a te sola ¶ Questo
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1789
Questo mio cuor donai, che ogn'altro volto ¶ Spregiato
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1789
amor la fiamma; Io, che del Ciel spregiando ¶ L
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1789
provo ¶ Tutto il dolor, che può provare un cuore
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1789
veder nel mio duol, che lievi pene, ¶ E in
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1789
altro, spietata, ¶ Non riscontrar, che un volontario pianto? ¶ Questo
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1789
Più mi festi provar, che i miei delitti, ¶ Che
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1789
che i miei delitti, ¶ Che il mio destin, che
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1789
Che il mio destin, che dell'Olimpo i cenni
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1789
Dio! - Prence, rifletti … ¶ Pensa, che sei … ¶ PIRRO ¶ No, non
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1789
Odimi … ¶ PIRRO ¶ Addio. ¶ POLISSENA ¶ Che cerchi tu? ¶ PIRRO ¶ parte
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1789
ARSINDO ¶ Come! ed ignori, ¶ Che dalle mani dei Sacerdoti
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1789
Guerrieri inclito stuolo. ¶ Leon, che sia dal cacciator ferito
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1789
la comun salvezza. ¶ Ciel! … che rimiro! - di furore acceso
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1789
pietà … Prence, non vedi, ¶ Che con la mia tu
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1789
più fidi, qualche Duce, ¶ Che a favorirmi il mio
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1789
versar bramano il sangue, ¶ Che abbandonarti; I tuoi nemici
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1789
posta ¶ Nel fatal colpo, che a subir m'accingo
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1789
subir m'accingo. ¶ PIRRO ¶ Che? - tu morir? … di tormentar
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1789
misero cuor - Non sai, che pende ¶ La mia felicità
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1789
il sangue mio; lascia, che all'Ara ¶ Lascia, Signor
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1789
all'Ara ¶ Lascia, Signor, che il fato mio mi
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1789
Ah! cessa - Oh! Numi! ¶ Che veggio mai! - giunge Calcante
39
1789
inventi, fellon; tu sei, che fingi ¶ Barbari, audaci a
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1789
insulti, ¶ Né temi ancor, che dall'etereo seno ¶ Onde
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1789
vittima, cui nulla ¶ Fuor che il viver restò, come
42
1789
Come! e si vuol, che all'empietade io giunga
43
1789
il sacro ferro immerga, ¶ Che mentre ella ancor vive
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1789
fumanti sue viscere, e che pieno ¶ Della tua crudeltade
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1789
Popoli, vi sovvenga allor, che astretti ¶ Fra i scogli
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1789
ritorno. ¶ Giove istesso è, che parla; E non potremo
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1789
potremo ¶ La Patria riveder, che a questo prezzo. ¶ POLISSENA
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1789
mi togliesti, almeno ¶ Accelera, che il puoi di propria
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1789
io non t'immerga? ¶ Che nel tuo sangue … ¶ POLISSENA
50
1789
troppo. ¶ PIRRO ¶ a parte ¶ Che? di sì puro amor
51
1789
È poi ben veder che m'ami? ¶ POLISSENA ¶ Che
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1789
che m'ami? ¶ POLISSENA ¶ Che dubitarne? il Ciel n
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1789
alto) ¶ fra i beni, che promette Amore ¶ Dimmi qual
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1789
Ma non s'attenda, ¶ Che a vendicarmi; Entro il
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1789
Sotterraneo vasto, e profondo, che è supposto essere il
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1789
arde una melanconica fiaccola, che serve a dissipare alquanto
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1789
alquanto il funebre orrore, che è sparso per la
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1789
atroce a questo sen, che Pirro, ¶ Che il mio
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1789
questo sen, che Pirro, ¶ Che il mio ben … che
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1789
Che il mio ben … che il mio Prence abbia
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1789
apparecchio ¶ Empj Numi! … ¶ notisi, che ella volta la faccia
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1789
mi vedo! ¶ inorridita ¶ A che mai questa tazza … a
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1789
mai questa tazza … a che quel ferro! ¶ Ah! Pirro
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1789
Condannar mi poté! - Crudel che feci! ¶ In che peccai
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1789
Crudel che feci! ¶ In che peccai? - Dunque l'averti
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1789
resta ¶ A questo sen, che una spietata morte. ¶ pausa
67
1789
vita infelice … o tu, che in seno ¶ all'urna
68
1789
con agitazione estrema ¶ Ciel! che sento! ¶ Suo German … sommi
69
1789
chi mai creduto avrebbe, ¶ Che dall'istessa man dell
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1789
idol mio, ¶ Da quei, che adoro; da colui, che
71
1789
che adoro; da colui, che solo ¶ Il cuor m
72
1789
ama! … e sarà ver? - che intesi! ¶ Suo German Polidoro
73
1789
ardisco ¶ Questo soffio esalar, che ancor mi resta ¶ D
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1789
una misera vita! … ah! che un supplizio ¶ Esser non
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1789
Io reggo appena. ¶ Crudel! che feci! ¶ smaniando avvicina ¶ POLISSENA
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1789
POLISSENA ¶ spaventata ¶ Da me che vuoi crudele? ¶ Lasciami in
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1789
furia … un ardor cieco, ¶ Che barbaro poté rendermi appunto
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1789
tuoi scintilla il fiele, ¶ Che le viscere tue consuma
79
1789
forza ¶ La debol'alma? Che t'arresti? … impugna ¶ Questo
80
1789
impugna ¶ Questo barbaro acciar, che il sen trafisse ¶ A
81
1789
tuoi verso un meschino, ¶ Che se t'offese, il
82
1789
te fu acceso allor, che tu potesti ¶ Cessar d
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1789
mi rendi. ¶ POLISSENA ¶ Stelle! che chiedi! … ahimè! ¶ voltan altrove
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1789
bramo la morte. Io, che da' Numi ¶ Dagl'uomini
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1789
gravi ¶ A quest'alma, che sol respirar puote ¶ Amarezza
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1789
fato mio. ¶ Mostro … tuo - che? tu m'insulti ¶ fuor
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1789
al mio dolore? ¶ Inumano! … che fai? … ferma - tu strappi
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1789
il ferro omicida? … e che? ¶ fa due passi indietro
89
1789
e corre alle Guardie, che prendono il cadavere ¶ ah
90
1789
trae quel sacro ¶ Monumento, che chiude ogni mio bene
91
1789
ha il mio cuor, che un solo ¶ Sentimento; Ei
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1789
non serba altra speranza, ¶ Che di placar l'idolo
93
1789
il sollevarla, e vo' che unisca ¶ L'anime nostre
94
1789
nostre indissolubil nodo. ¶ So, che più d'un vi
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1789
un vi s'opporrà, che spenta ¶ La mia felicità
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1789
mia felicità vorrassi allora, ¶ Che a nascere incomincia, e
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1789
s'offrisse ¶ Non sperar, che il risparmi … abbiano in
98
1789
POLIDORO ¶ Stelle! tu gemi! ¶ Che vedo! … ¶ POLISSENA ¶ E come
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1789
debbe ¶ Quest'alma allor, che trasportar ti vedo, ¶ Da
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1789
sdegno delirando insulti? ¶ POLIDORO ¶ Che? - D'un nemico … ¶ POLISSENA
101
1789
giusta. ¶ Ma tu … ¶ POLIDORO ¶ Che parli? - A Polidoro in
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1789
Potessi immaginar … ¶ POLISSENA ¶ Di che sospetti? … ¶ POLIDORO ¶ Io pavento
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1789
POLISSENA ¶ Comanda, imponi ¶ Ciò, che far debbo, onde affogarti
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1789
in seno ¶ Quel timor, che ti turba, e che
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1789
che ti turba, e che m'oltraggia. ¶ POLIDORO ¶ Voglia
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1789
grazie a gli Dei, che la tua destra ¶ Chiamano
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1789
Eroine un giorno. ¶ Sò, che Pirro t'adora, e
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1789
Pirro t'adora, e che l'affetto ¶ Solingo spesso
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1789
cuore. ¶ POLISSENA ¶ Empio! … ¶ (inorridita) ¶ Che mi comandi! ¶ POLIDORO ¶ con
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1789
Tu stessa ¶ Svelasti ciò, che ad accusarti basta. ¶ POLISSENA
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1789
Numi! e come sperar, che un debil braccio, ¶ Che
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1789
che un debil braccio, ¶ Che una femmina imbelle … ¶ POLIDORO
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1789
ferisca ¶ Il mio Benefattor … che il ferro immerga ¶ Entro
114
1789
immerga ¶ Entro quel sen, che di pietade è il
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1789
è il nido? ¶ Vuoi, che infranta ogni legge, il
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1789
cuor trafigga ¶ A quei, che mi salvò, che per
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1789
quei, che mi salvò, che per giovarmi ¶ Non curò
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1789
di quei … ¶ ritenendosi ¶ POLIDORO ¶ Che non compisci? ¶ Colma le
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1789
colpo - Io sperar voglio, ¶ Che l'alma tua calmar
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1789
Le tempeste del cuor, che tu, repressa ¶ Ogn'altra
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1789
vedrai presto la piaga ¶ Che così ti tormenta, e
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1789
così ti tormenta, e che nell'uomo ¶ Fa della
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1789
frangerò l'orribil giorno ¶ Che t'opprime - Ti calma
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1789
solo. ¶ parte ¶ Si osservi che egli esce da una
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1789
verso la Scena ¶ Ma che temer non resta. ¶ ATTO
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1789
combattendo. Pirro incalza Polid. che è già senz'elmo
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1789
L'inumana a punir, che mi sedusse. ¶ Perfida - scelerata
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1789
mia tutto l'affetto, ¶ Che in me regnava, e
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1789
a vendicar sol pensa. ¶ Che ella muoja … ¶ con furia
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1789
sangue ¶ Tutto il duol, che m'opprime e che
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1789
che m'opprime e che si porti ¶ Agl'occhi
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1789
ciglio seduttor … quel labbro, ¶ Che co' suoi vezzi all
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1789
mi figuro. ¶ Amici, olà, che sia qui tratta a
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1789
fermate. ¶ Meglio pensai - Vo che più sia crudele ¶ La
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1789
il cadavere. ¶ ARSINDO ¶ Signor, che pronto colpo … ¶ PIRRO ¶ Invan
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1789
cadrà tel giuro - Io che le infransi ¶ I lacci
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1789
ond'era avvinta; io, che la vita ¶ Le conservai
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1789
della sua morte, ¶ E che grazia mi chieda, e
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1789
seno, or non faran, che accrescere ¶ Il mio furore
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1789
VIII ¶ Pirro. ¶ PIRRO ¶ Stelle! che sarà mai quella, ch
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1789
in rimirarla oblìo ¶ Ciò, che dir debbo … ¶ ATTO TERZO
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1789
miei ¶ Quella dolce pietà, che un dì ti spinse
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1789
onta tua palese. ¶ POLISSENA ¶ Che! qual delitto! ¶ (a parte
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1789
Ah! chi mi tien, che un ferro ¶ In quel
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1789
affanni … ¶ con trasporto ¶ PIRRO ¶ Che? … Principessa … ed io sperar
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1789
Dunque così m'aborri, ¶ Che odiosa t'è la
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1789
puoi! … ¶ (con vivacità) ¶ sappi … che in seno … ¶ Ove sono
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1789
in seno … ¶ Ove sono! - Che parlo! - ¶ (con trasporto) ¶ Ah
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1789
il cuore. ¶ POLISSENA ¶ A che giova, Signor … ¶ PIRRO ¶ Parla
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1789
Fortunato tu sei più che non credi; ¶ con trasporto
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1789
non credi; ¶ con trasporto ¶ Che dissi! … ¶ a parte ¶ PIRRO
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1789
lontano a' sensi miei, che tutti ¶ Dolcemente turbaro i
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1789
sarà poi ver … ¶ POLISSENA ¶ Che temi? ¶ PIRRO ¶ Se ingannato
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1789
cuor celar saprai? ¶ Ma che vaneggio! ah! quando in
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1789
scorre ¶ Quel veleno crudel, che amor si chiama ¶ Invan
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1789
stretto è il nodo, ¶ Che fra la lingua, e
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1789
può quella continua guerra, ¶ Che la mente gli turba
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1789
cuor gl'opprime. ¶ CALCANTE ¶ Che mi racconti! ¶ ARSINDO ¶ Il
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1789
nel sen di Pirro, ¶ Che obliando se stesso, e
160
1789
CALCANTE ¶ Molto non ha che in questi ¶ Del nemico
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1789
con Polissena, il pianto, ¶ Che con Ecuba, e Lei
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1789
Commosso in rimirar quelle, che oppressa ¶ Tengon l'inclita
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1789
qual'è la sorte, ¶ Che in questi lidi ad
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1789
obliar quel cieco affetto, ¶ Che ad una Schiava tua
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1789
So quanto errai - Vedo, che l'odio incontro ¶ Del
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1789
soltanto a rilasciar colei, ¶ Che ad onta di me
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1789
a quel tuo cuor, che in preda io miro
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1789
te quell'amistà fedele. ¶ Che ti serbai tuttora; Io
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1789
candor, né la pietà, che provo ¶ In vederti perduto
170
1789
freno. ¶ Ma pensi tu, che Polissena oblii ¶ Quanto lo
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1789
afflisse il tuo furor; Che in lei ¶ La memoria
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1789
fatal già sia distrutta, ¶ Che tu la Patria le
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1789
ti lusinghi in fine, ¶ Che allor, che il teschio
174
1789
in fine, ¶ Che allor, che il teschio tuo vedrassi
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1789
colpi suoi ¶ L'amor, che t'ha sedotto, a
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1789
Tanto disprezzo ¶ Tanto orror, che costei … ¶ PIRRO ¶ Dell'odio
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1789
senza dubbio il credo ¶ Che l'odio tuo per
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1789
per Polissena è quello. ¶ Che in questa guisa a
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1789
eccesso, e vedo omai, ¶ Che te col Cielo il
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1789
Prince, ti voglio ¶ Ciò, che a te la passion
181
1789
Vedi qual sia ¶ Quella, che adori, e il tuo
182
1789
qual'è quel sangue, ¶ Che versar dee la nuova
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1789
furiosa ¶ ARSINDO ¶ Quello Stranier, che giunse ¶ In queste Rive
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1789
In queste Rive, e che conoscer brami. ¶ PIRRO ¶ Stelle
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1789
ARSINDO ¶ Molto non ha, che assiso al fianco ¶ Della
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1789
visto. ¶ PIRRO ¶ Giusto Ciel! … che intesi! ¶ Perfido … ¶ (incamminandosi) ¶ Polissena
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1789
Con gl'occhi tuoi, che sei tradito, e quindi
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1789
fondo Polissena, e Polidoro, che parlano assieme con qualche
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1789
interesse ¶ PIRRO ¶ O Dei! ¶ Che dubitar! - Gl'empj non
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1789
POLISSENA ¶ lo ritiene ¶ Ferma: che tenti? ¶ E non vedi
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1789
spengo ¶ Quella furia crudel che mi divora, ¶ E che
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1789
che mi divora, ¶ E che la Patria a vendicar
193
1789
pianto mio … non fanno ¶ Che scuoprirmi pur troppo. ¶ POLISSENA
194
1789
mi rende ¶ Tutto ciò che perdei, caro, in te
195
1789
di nulla pavento allor che i Numi ¶ Libero alfin
196
1789
ha spinto. ¶ POLIDORO ¶ Sai, che me pargoletto ancor mal
197
1789
furor suo fu sazio, ¶ Che avido del tesor, la
198
1789
Ordina il disumano - E che non puoi ¶ In uman
199
1789
coro suo la Nave, ¶ Che a morte m'involò
200
1789
involò non saprei dirti, ¶ Che lacrimando, e dal dolore
201
1789
posso al seno! ¶ Or che ti trovo, alleggerita in
202
1789
orrida man mi sembra, ¶ Che spietata tuttora il cuor
203
1789
fondo del Teatro ¶ POLISSENA ¶ Che mai vorrà? ¶ a parte
204
1789
vuol inginocch. ¶ PIRRO ¶ Sorgi. Che fai? … ¶ sollevandola ¶ Compagni, olà
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1789
son tolte le catene ¶ Che ciascun si ritiri. ¶ le
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1789
d'invidia, e sdegno, ¶ Che agl'Eacidi a fronte
207
1789
Campo ¶ Molto non ha, che ad allamar s'accinse
208
1789
ogni dritto io cedo, ¶ Che sopra te poté donarmi
209
1789
Quest'alma assoggettar più che non pensi ¶ A quel
210
1789
ed al suo carro, ¶ Che una pronta vittoria a
211
1789
dee quell'ostinato sdegno, ¶ Che la Grecia allarmò. Finch
212
1789
avanzo di vita allor, che tutto ¶ Prodigarlo poss'io
213
1789
E se posso impedir, che la sua destra ¶ Al
214
1789
Soprafatta, Signor, da ciò che ascolto ¶ Temo a ragion
215
1789
ascolto ¶ Temo a ragion, che non m'inganni un
216
1789
sia dipinta, creder puoi, che un mostro ¶ Data ne
217
1789
o qual fatale ¶ Odio, che ardesse in questo cuor
218
1789
mio mi spinse: ¶ Vedo, che la ragion cede alla
219
1789
uopo il gran segreto, ¶ Che più a lungo il
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1789
un temerario orgoglio. Io, che tuttora ¶ Senza mai paventar
221
1789
insultai de' schiavi suoi, ¶ Che i naufragj dell'Uom
222
1789
in servitù ridotta. ¶ Da che ti vidi, disperato, afflitto
223
1789
te già concepito, e che nascoso ¶ Senza di te
224
1789
de' tuoi pensieri. ¶ Or che Regno, e sostanze il
225
1789
Ciel mi tolse, ¶ Or, che costretta a mendicar piangendo
226
1789
mendicar piangendo ¶ Quest'aure, che respiro, il cuor potrei
227
1789
man son le ruine, ¶ Che la tengono oppressa, e
228
1789
d'un tuono toccante ¶ Che del cuor mio le
229
1789
a me, non sperar, che questo ¶ Misero cuor d
230
1789
un reo destin bersaglio, ¶ Che sol si pasce d
231
1789
scampata altro non posso, ¶ Che piangere il mio Fato
232
1789
un amante ¶ Un sospetto, che assai forse t'offende
233
1789
mai per Agamennone. ¶ POLISSENA ¶ Che dici? ¶ Agamennone! - o Dei
234
1789
Agamennone! - o Dei! - Prence, che ascolto! ¶ E non è
235
1789
E non è assai, che questo dì funesto ¶ Crudel
236
1789
involi a tutto ciò, che adoro, ¶ E che del
237
1789
ciò, che adoro, ¶ E che del mio dover schiava
238
1789
Da te si vuol, che a questi lumi ei
239
1789
perdona ad un amante, ¶ Che nell'amor si perde
240
1789
amor si perde, e che egli stesso ¶ Da un
241
1789
farò … la vittima infelice, ¶ Che il Cielo elegge a
242
1789
delitto. ¶ Non paventar. Lascia, che il Ciel tu guidi
243
1789
appressa alcuno … ¶ PIRRO ¶ Arsindo! che mai reca! ¶ SCENA IV
244
1789
con lui. ¶ Mormora ognun, che ingannatori entrambi ¶ Per saziar
245
1789
Spargete ad arte, e che tuttor si vuole ¶ Far
246
1789
se mai furibonda, il che non credo, ¶ Spinger contra
247
1789
ARSINDO ¶ Da quell'ira che speri? ¶ CALCANTE ¶ Ogni soccorso
248
1789
fatal amor … ¶ CALCANTE ¶ Soffri, che tutta ¶ Spero sanar di
249
1789
porta. ¶ Violento non men, che grande è nato: ¶ Tenero
250
1789
ancor. Del nobil sangue ¶ Che lo formò tutto l
251
1789
nutre ancor mille virtù, che appieno ¶ Compensar tutti ponno
252
1789
SCENA VI ¶ CALCANTE ¶ Voi, che il cuor mi vedete
253
1789
sedotto, ¶ Questo giovine Eroe, che alla mia cura ¶ Lasciò
254
1789
E tu Ombra sacra, che sdegnosa ancora ¶ Forse d
255
1789
Di quel sangue fatal, che tu richiedi ¶ Sparso il
256
1789
languente ¶ L'implacabil destin, che ognor m'insiegue! ¶ Tutto
257
1789
e non mi resta, ¶ Che un mal fermo tuttor
258
1789
al dolor miglior destino, ¶ Che fra l'ira de
259
1789
arene. ¶ Ciel! non vedo che orror … Di questa tomba
260
1789
le patrie mura ¶ Quelle, che vedi, Polidoro? … Io tremo
261
1789
mi dice all'alma, ¶ Che Troja è quella, e
262
1789
Troja è quella, e che fumanti io miro ¶ Dell
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abbandona ¶ Erope, al duol, che mi soverchia il seno
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l'orror del sogno, ¶ Che ogni pace ritolse ai
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Numi! … ¶ piange ¶ EROPE ¶ A che tuttor de' nostri mali
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tuttora ¶ Quella giusta pietà, che i giorni nostri ¶ Sempre
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Sempre difese? … ah! paventiam, che alfine ¶ Questa loro bontà
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mezzo al mio dolor che mai mi lascia ¶ L
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brama! ¶ Dunque, o Destin, che per soffrir non nacqui
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Tu sei … ¶ (vivamente) ¶ Ciel! che dirò! ¶ riprendendosi a parte
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Tutto ho perduto. ¶ EROPE ¶ Che? tu non conti più
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POLISSENA ¶ Volesse il Ciel, che invan tremassi! Ha sempre
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il cuore. ¶ Ecuba allor, che per comun rovina ¶ Paride
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le presagì, Madre infelice! ¶ Che il Figlio suo della
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sento ¶ Dirmi dal cuor, che Polidoro è quegli. ¶ Corro
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sbranandoli il sen … Ciel! - che mai vidi! ¶ Il cuor
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mezzo al fatal lutto, ¶ Che ci circonda, allor che
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Che ci circonda, allor che vivo in petto ¶ Contro
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Polidoro. ¶ POLISSENA ¶ Nemico Ciel! che più sperar degg'io
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son di pietà quei, che provasti. ¶ Ma dimmi: ove
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siam noi? ¶ POLISSENA ¶ Quelle, che vedi ¶ Giacer colà rovine
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fur, quella Città superba, ¶ Che dettò le sue leggi
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Armi Greche. ¶ POLIDORO ¶ Donna, che ascolto! … o dolorosa vista
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Forse … ¶ POLIDORO ¶ E Priamo che fa? ¶ POLISSENA ¶ Stranier, che
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che fa? ¶ POLISSENA ¶ Stranier, che dici? ¶ Ah! … Priamo! … oh
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oh! rimembranza! e tu che sai ¶ Ch'è fra
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Oh! colpo atroce! ¶ alto ¶ Che? … Priamo è morto! … ah
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Ma, oh Dei! … ¶ POLISSENA ¶ Che? - tu il conosci? - ei
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questa sorte di Critici, che io presento la mia
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Gaetana Andolfati giovane attrice. Che sostenne il carattere di
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con un successo più che favorevole. ¶ Vaga Andolfati, non
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di questi ¶ Facili Carmi, che al tuo piè presento
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Melpomene il bel Serto ¶ Che in mezzo a' plausi
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opre tue coroni. ¶ Va', che se del feroce estinto
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morte ove non spira ¶ Che lutto, che terror, che
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non spira ¶ Che lutto, che terror, che pianto intorno
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Che lutto, che terror, che pianto intorno. ¶ ARSINDO ¶ Come
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Esser brama del Ciel, che tu ti prostri ¶ A
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quell'ira. ¶ Tu sai, che invan spiega le vele
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s'oppone, e nega ¶ Che dall'Asia depressa il
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ver: Ma chi sa, che il sacro cenno, ¶ Che
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che il sacro cenno, ¶ Che quì m'astringe ad
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vigilanza mia! … tu sai, che schiava ¶ Polissena la sorte
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ti sembra … ¶ PIRRO ¶ Olà: che parli? ¶ Questa schiava rispetta
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color cangiasti ¶ Forse … ¶ PIRRO ¶ Che dir vorrai? ¶ ARSINDO ¶ Forse
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posso … Il primo sei, che aperto ¶ Tutto il cuor
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Ilion dall'Armi Greche, ¶ Che una dolce beltà schiavo
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potei della Città superba, ¶ Che bramoso di strage, e
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mi scese un moto, ¶ Che tormento non fu, ma
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tuo cuore ¶ Frena ora che il puoi; vince l
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mio quel puro affetto, ¶ Che smorzar non potrà la
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ardito? ¶ Ove il rigor, che disprezzar ti fece ¶ Sordo
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strappar vorrei quel dardo, ¶ Che il cuor mi strazia
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cuor mi strazia … e che ad amar mi spinge
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Ad onta mia … quella, che odiar dovrei … ¶ Stelle! odiar
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ah! con tant'ira ¶ Che volete da me, barbari
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mai la minacciata testa, ¶ Che vuol recisa al suo
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Scelto dal Cielo, e che del Dio dell'acque
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feral da quella tomba. ¶ Che mai sarà! … ¶ CALCANTE ¶ Del
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marmi udisti. ¶ PIRRO ¶ E che brama da me? ¶ CALCANTE
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CALCANTE ¶ Chiede vendetta. ¶ Sai, che per man del rapitore
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man del rapitore infame, ¶ Che contro l'Asia il
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Cadde, ha non molto, che non valor, non forza
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tradito spirò. ¶ PIRRO ¶ Ciel! che mi narri! ¶ CALCANTE ¶ Quest
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ch'io tacqui, e che soltanto Achille ¶ Fe i
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acciaro, ¶ L'indegno acciar, che penetrò le vie ¶ Del
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tuo tradito. ¶ PIRRO ¶ Stelle! … che sento … in rimirar quel
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tuo la morte. ¶ PIRRO ¶ Che? … dubitar della mia fe
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ma voglion gli Dei, che all'opra astringa ¶ La
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provo ¶ Un non so che, che mi tormenta il
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Un non so che, che mi tormenta il cuore
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il cuore. ¶ Signor … ¶ (esitando) ¶ Che fo? … ¶ a parte ¶ giurar
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sdegnata ¶ Paventi di colui, che ti diè vita? ¶ (vanno
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le vene ¶ A quei, che il Ciel per olocausto
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lacerar quell'ostinato laccio, ¶ Che per opra de' Numi
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folle è ben quei, che di troppo altero ¶ Arbitro
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teneri leggiadri cuori, ¶ Tu, che i purissimi tuoi casti
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Virtù s'asside, ¶ Questa, che umilioti debil fatica ¶ Accoglier
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non dò quest'edizione, che tremando. Tante opere applaudite
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io. Una condotta presso che irreprensibile, un'arte grande
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tempo medesimo, ecco ciò, che potrebbe qualificare una buona
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misurata, e una situazione, che troppo s'accosti al
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viltà d'un Massimo, che non scuopre una congiura
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altra parte tanto importante, che per essere scioccamente amoroso
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rival furibondo; Ecco ciò che ha potuto in qualche
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sempre priva di Genj, che abbiano trattato con vera
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le debba ripetere. Non che Ella non abbia avuti
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altre Nazioni non sono che a lei debitrici della
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sorprendente la prima Tragedia, che avesse veduta l'Europa
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due celebri Scrittori prima che la Spagna, l'Inghilterra
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ha composti dei Drammi, che son capi d'Opera
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capi d'Opera, e che per esser troppo belli
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piede nella sublime carriera, che egli ha così inimitabilmente
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forse non deve ripetersi, che da una plausibile emulazione
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un entusiasmo di arditezza, che hanno potuto eccitare negli
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ammirazione, e l'applauso, che si sono attirato sulle
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timore minor. La Tragedia, che io offro agl'occhi
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riflessiva, ella non è, che l'effetto del ribrezzo
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scrupolo nessuno a premettere, che la Tragedia, di cui
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averlo io? So benissimo, che queste proteste sono più
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queste proteste sono più che inutili, e che a
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più che inutili, e che a nulla servono per
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è un Giudice inesorabile, che non ascolta altro che
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che non ascolta altro che se stesso; e il
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conosce in una produzione, che il merito, o il
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Scene un incontro più che fortunato: Ma questo è
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la destrezza degl' Attori, che la rappresentarono fu ciò
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rappresentarono fu ciò sicuramente, che contribuì non poco a
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abile Signor Pietro Andolfati, che con un'energia, e
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vivo tanto nello sdegno, che nell'amore; l'inarrivabile
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sensibile, la vaga Polissena, che poté spremere dagl'occhi
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le più soavi lacrime, che formeranno sempre l'elogio
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pure escluderne gl'altri, che recitarono nella Tragedia furono
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quelli s enza dubbio, che le diedero quel poco
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quel poco di merito, che le si attribuì, e
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Autore. Secondo il giudizio, che se ne darà, potrà
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a proseguire, o, il che sarà più facile, un
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desistere da un'impresa, che mal si conviene alla
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e maligna. Rassegnatissimo anzi che grato alla prima egli
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prima egli non farà, che disprezzar la seconda, che
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che disprezzar la seconda, che suol esser per lo
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Pur troppo è vero, che a giorni nostri le
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oziosi, e insufficienti calabroni, che pascer si vorrebbero impunemente
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chi altro non conosce, che la parzialità, e la
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Lascia … ¶ vuol liberarsi ¶ PIRRO ¶ Che temi? - a questo brando
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dalle mani di Pirro, che corre alla pugna, si
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Non sia mai ver, che per me sol si
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D'onde nacqui, e che intatto ancor conservo ¶ Senza
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è tratto un cuore, ¶ Che se stesso sol'oda