parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Vailati, Alcune osservazioni sulle questioni di parole nella storia della scienza e della cultura, 1898

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1898
Mach osserva a proposito che, a presumere la costanza
2
1898
fu spinto, assai più che dall'idea che il
3
1898
più che dall'idea che il calore fosse una
4
1898
di movimento, dalla persuasione che la "quantità di calore
5
1898
grande impulso la presunzione che, se due corpi in
6
1898
quantità di qualche cosa che si denominò forza viva
7
1898
dalla tensione o pressione che un corpo in riposo
8
1898
Ciò ebbe per effetto che il problema di valutare
9
1898
peso e della velocità, che abbia la proprietà che
10
1898
che abbia la proprietà che la somma dei suoi
11
1898
abbracciata prima da Cartesio, che la funzione godente di
12
1898
massa per la velocità (che egli chiamò quantità di
13
1898
esperienza, pel fatto appunto che egli, considerando tale prodotto
14
1898
non ne poteva contemplare che il valore assoluto, e
15
1898
doveva rifiutarsi ad ammettere che la scomparsa d'una
16
1898
intuita da Cartesio, e che tal modo consiste nel
17
1898
delle velocità. ¶ Il fatto che ogni variazione del valore
18
1898
poter esprimere il fatto, che la somma loro rimane
19
1898
locuzione analoga a quella che si impiegherebbe se si
20
1898
trattasse d'una sostanza che, pur assumendo diverse forme
21
1898
quantità invariabile. ¶ È evidente che qualunque altra relazione tra
22
1898
relazione tra fenomeni naturali, che sia suscettibile di essere
23
1898
causa principale dell'influenza che ha sempre esercitato ed
24
1898
scientifica, il solo fatto che essa sia espressa sotto
25
1898
diverso grado di suggestività che può competere ai vari
26
1898
a paragonare, a sperimentare, che fa sì che l
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1898
sperimentare, che fa sì che l'invenzione di nuovi
28
1898
e d'esprimere ciò che già si conosce sia
29
1898
per la stessa ragione che spesse volte gravissimi ostacoli
30
1898
stati opposti dal fatto che le cognizioni già acquistate
31
1898
tracce e a impedire che una dose sufficiente di
32
1898
volontà. Così avviene spesso che ragionamenti o conclusioni, di
33
1898
indiscutibili pel solo fatto che l'intervento del linguaggio
34
1898
frasi ed espressioni metaforiche che, pure avendo cessato, pel
35
1898
di richiamare l'immagine che suggerivano originariamente, non hanno
36
1898
ad attribuire ai fatti che esse descrivono tutte le
37
1898
carattere poetico ed immaginoso che ci impressiona nei linguaggi
38
1898
ricorre e delle metafore che esso contiene, senza riconoscerle
39
1898
quel personaggio di Molière che si stupiva di aver
40
1898
non nuoce all'analista, che indaga le proprietà delle
41
1898
funzioni, l'adoperar frasi che alludono o sono desunte
42
1898
punti comuni a curve che non s'incontrano. ¶ Leibniz
43
1898
la terminologia degli scolastici, che passa per essere tipicamente
44
1898
per esempio, all'importanza che assumono in essa vocaboli
45
1898
suggerire all'occasione idee che si riferiscono solo al
46
1898
forza persuasiva a ragionamenti che, indipendentemente da questa loro
47
1898
parole e del fascino che esse esercitano sulla mente
48
1898
filosofi e gli scienziati, che, in virtù di esse
49
1898
risulta determinato dal significato che si attribuisce alla frase
50
1898
locuzione analoga, il fatto che due dati oggetti soddisfanno
51
1898
esempio, invece di dire che due rette sono parallele
52
1898
sono parallele, giova dire che le due rette hanno
53
1898
direzione; invece di dire che i quattro numeri a
54
1898
c, d, sono tali che gli equimultipli di a
55
1898
e d, si dirà che il primo ha col
56
1898
di rispondere alle domande: "Che cos'è la direzione
57
1898
direzione d'una retta?", "Che cos'è il rapporto
58
1898
adottarle consiste in ciò che in tal modo noi
59
1898
le regole di deduzione che abbiamo già a disposizione
60
1898
può definire una relazione che goda delle stesse proprietà
61
1898
caso già considerato, quello che consiste nella proprietà, che
62
1898
che consiste nella proprietà, che hanno i corpi di
63
1898
affatto da qualunque senso che potesse avere la parola
64
1898
di rispondere alla domanda: Che cos'è la massa
65
1898
anche se si ammettesse che la "diversità di massa
66
1898
all'infuori di quella che consiste nella costanza dei
67
1898
rapporti tra le accelerazioni che essi si comunicano quando
68
1898
dalla tendenza a credere che ogni nome, che fa
69
1898
credere che ogni nome, che fa parte d'una
70
1898
parte d'una frase che ha significato, debba per
71
1898
relazione corrispondente in modo che tale nome acquistasse senso
72
1898
scoperte. ¶ Così la presunzione che due oggetti, che stanno
73
1898
presunzione che due oggetti, che stanno in una data
74
1898
il sussistere della relazione che si considera. ¶ Anche quando
75
1898
per esempio l'influenza che ha avuto sullo svolgersi
76
1898
vari modi e processi che portano a dividere la
77
1898
per esempio, l'idea che lo stato di temperatura
78
1898
loro, e la credenza che corpi di egual temperatura
79
1898
e nel far presagire che la somma dei prodotti
80
1898
È pure dall'opinione che questa somma misurasse realmente
81
1898
subire aumenti o diminuzioni, che il Black fu condotto
82
1898
fu condotto a sospettare che le variazioni, che subisce
83
1898
sospettare che le variazioni, che subisce essa, ogni qualvolta
84
1898
qualvolta tra i corpi che si comunicano calore ve
85
1898
ve ne sono alcuni che cambiano di stato fisico
86
1898
fossero determinate in modo che ad ogni aumento o
87
1898
denominazione di "calor latente", che servì per molto tempo
88
1898
dell'ordine di idee che guidò i primi indagatori
89
1898
essi, l'ipotesi cioè che i cambiamenti di stato
90
1898
capacità termica dei corpi che li subiscono, dimodoché le
91
1898
lungo tempo di accorgersi che a ogni produzione di
92
1898
di parte di esso, che si rende in certo
93
1898
termica di un gas che lavori espandendosi a pressione
94
1898
quella d'un gas che si mantenga di volume
95
1898
mantenga di volume costante, che il Mayer giunse per
96
1898
costante tra il calore che scompare e il lavoro
97
1898
a principi o ipotesi che ammettiamo senza poterle dedurre
98
1898
intelletto umano, in quanto che ciò che con esse
99
1898
in quanto che ciò che con esse si rimprovererebbe
100
1898
ricerca scientifica l'opinione, che si ode spesso esprimere
101
1898
dei cultori di ciò che si chiama "la filosofia
102
1898
finora parlato è quella che si manifesta nell'opinione
103
1898
si manifesta nell'opinione che tutte le parole delle
104
1898
più misterioso di quelle che si possono definire; come
105
1898
qualunque indefinitezza o misteriosità che si potesse attribuire alle
106
1898
tutte le altre parole che noi definiamo appunto per
107
1898
esse. ¶ Non si riflette che la nostra incapacità a
108
1898
a rispondere alla domanda: "Che cos'è la tal
109
1898
e solamente dal fatto che noi non conosciamo abbastanza
110
1898
molti casi da ciò che noi la conosciamo troppo
111
1898
assegnare alcun altra cosa che ci sia più nota
112
1898
È questa la ragione che dà Newton, nell'introduzione
113
1898
osservazione naturalmente non toglie che possa esser conveniente, e
114
1898
individuo o nella razza. ¶ Che il non saper dire
115
1898
il non saper dire che cos' è la tale
116
1898
ignoranza, è un'opinione che si riconnette probabilmente all
117
1898
riconnette probabilmente all'abitudine, che contragghiamo da bambini, a
118
1898
a domande del tipo: "Che cosa è ciò?", domande
119
1898
cosa è ciò?", domande che al bambino vengono spesso
120
1898
spesso suggerite dal fatto che egli si trova frequentemente
121
1898
se un dato oggetto, che a lui si presenta
122
1898
acquistare tutte le cognizioni che a lui possono occorrere
123
1898
in lui l'idea che tale conoscenza equivalga a
124
1898
equivalga a conoscere ciò che più importa sapere sulla
125
1898
condotto quasi a immaginarsi che tutte le cose abbiano
126
1898
la tendenza a credere che, per ogni nome di
127
1898
dovessero essere dei nomi che esprimono solamente delle "relazioni
128
1898
proprietà di tali oggetti che si riferiscono al loro
129
1898
si ignori affatto in che cosa consista quella particolare
130
1898
di un dato corpo, che costituisce il suo stato
131
1898
esprime semplicemente il fatto che il corpo A messo
132
1898
anche se i corpi che chiamiamo di egual temperatura
133
1898
stesso modo la domanda: "Che cosa è il valore
134
1898
purché egli indichi chiaramente che senso ha per lui
135
1898
ha lo stesso valore che la tal altra quantità
136
1898
cui dipende il fatto che due date quantità di
137
1898
per se stessa. ¶ Più che citare altri esempi di
138
1898
Ogni qualvolta una condizione, che può essere o no
139
1898
delle seguenti due proprietà: ¶ 1) che i due oggetti entrino
140
1898
enunciato, in modo cioè che essi possano essere posti
141
1898
luogo dell'altro (senza che la relazione cessi di
142
1898
sussistere se prima esisteva); ¶ 2) che se sussista per una
143
1898
altra B e C, che abbia colla prima un
144
1898
di foggiare una parola, che indicherò per brevità con
145
1898
per prendere un esempio che fa epoca nella storia
146
1898
storia del pensiero moderno, che le classiche ricerche del
147
1898
esteriore, pel solo fatto che esse tendevano a dimostrare
148
1898
esse tendevano a dimostrare che, quando noi diciamo: "il
149
1898
possiamo voler dir altro che questo: che crediamo che
150
1898
dir altro che questo: che crediamo che, se noi
151
1898
che questo: che crediamo che, se noi, o altri
152
1898
molti contro questa opinione che essa è incompatibile colla
153
1898
fuori di noi" e che, adottandola, si verrebbe a
154
1898
legittimo, di precisare in che cosa consista effettivamente tale
155
1898
essa si fonda e che ne costituiscono l'importanza
156
1898
chiara coscienza di ciò che vogliamo dire quando le
157
1898
cadere nei numerosi equivoci che provengono dalla molteplicità di
158
1898
molteplicità di sensi diversi che le parole "esistenza", "realtà
159
1898
a proposito delle obbiezioni che furono sollevate contro la
160
1898
contro la sua affermazione che per causa d'un
161
1898
si può intendere altro che l'insieme delle circostanze
162
1898
ci deve sembrar strano che questa affermazione sia stata
163
1898
della ricerca scientifica dicendo che essa non ha di
164
1898
a indagare le leggi che regolano il succedersi dei
165
1898
divenuta ora quasi banale: che l'oggetto della meccanica
166
1898
spiegazione, senza por mente che lo spiegare non è
167
1898
non è in fondo che uno speciale modo di
168
1898
caratterizzato solo da ciò che in esso noi facciamo
169
1898
una stessa legge, fenomeni che, a chi li esamini
170
1898
questo modo di descrivere, che designiamo col nome di
171
1898
meccanica. Il negare quindi, che i ragionamenti che occorrono
172
1898
quindi, che i ragionamenti che occorrono in questa scienza
173
1898
qualunque processo o ragionamento che si riscontri in qualsiasi
174
1898
altra scienza, ma (ciò che è ancora peggio) è
175
1898
debbano presentare i ragionamenti che si riscontrano in una
176
1898
perché sia lecito dire che con essi noi diamo
177
1898
e scoraggianti sui limiti che la ricerca scientifica deve
178
1898
si dice, non fa che allargare e rendere più
179
1898
nostre spiegazioni non fanno che sostituire un "mistero" ad
180
1898
sarebbe invece l'osservare che la distinzione tra cose
181
1898
ordinarle cioè in modo che parte di esse compaiano
182
1898
due classi di fenomeni che a tutta prima sembravano
183
1898
gruppo di leggi generali, che per l'innanzi si
184
1898
altrettanta ragione di dire che un tale risultato costituisce
185
1898
propriamente, dipende dalla circostanza che i fatti dell'una
186
1898
quelli dell'altra, e che fu l'osservazione di
187
1898
l'osservazione di essi che ci condusse per la
188
1898
cognizione di quelle leggi che in seguito, per ulteriori
189
1898
classe. ¶ Ora è evidente che tale circostanza, per quanto
190
1898
deve impedire di riconoscere che, nei processi di "spiegazione
191
1898
si volesse significare semplicemente che, risalendo nella serie di
192
1898
vogliamo cadere in ciò che i logici chiamano "circolo
193
1898
pregiudizio e a impedire che si riconosca l'illegittimità
194
1898
questo riguardo. Il fatto, che in geometria, come in
195
1898
di partenza delle supposizioni che non possono trovare la
196
1898
forme e dei processi che l'esperienza ci presenta
197
1898
ci presenta, fa sì che le proposizioni fondamentali della
198
1898
asserzioni relative alle proprietà che possiedono, o sono supposte
199
1898
nostre considerazioni. Ne risulta che alle dette supposizioni fondamentali
200
1898
ad esse i "postulati" che sono richiesti per poter
201
1898
in ogni singolo caso, che degli enti, corrispondenti alle
202
1898
corrispondenti alle singole definizioni che enunciamo, sono "possibili" o
203
1898
questa forma, qualunque obbiezione che si possa sollevare contro
204
1898
venisse espresso il dubbio che la "retta" non goda
205
1898
tutte le proprietà fondamentali che ad essa vengono attribuite
206
1898
gli si può rispondere che ciò non può essere
207
1898
sarebbe più "retta", col che non si vuol dir
208
1898
dir altro in fondo che ciò: che essa in
209
1898
in fondo che ciò: che essa in tal caso
210
1898
un altro nome, il che in fondo non è
211
1898
in fondo non è che una questione di dizionario
212
1898
dizionario. ¶ I geometri greci che adottarono pei primi questa
213
1898
del resto perfettamente consci che, per poter dedurre da
214
1898
semplici definizioni delle conclusioni che non fossero puramente verbali
215
1898
confusioni e i sofismi, che possono nascere dal perderla
216
1898
cosa si può affermare che essa esista per definizione
217
1898
definizioni, consiste nel dire che un tale oggetto gode
218
1898
cesserebbe di essere quello che è (cioè quello che
219
1898
che è (cioè quello che dovrebbe essere se a
220
1898
perfino da Cartesio, dimostrazione che è nota agli studiosi
221
1898
ai principi della meccanica che ci sono offerte negli
222
1898
nei suoi First Principles, che la legge d'inerzia
223
1898
gli uomini non pervennero che attraverso una lunga serie
224
1898
gli assiomi dell'aritmetica, che noi non possiamo neppure
225
1898
conclusione basandosi sull'opinione (che pochi contesteranno) che, se
226
1898
opinione (che pochi contesteranno) che, se gli antichi si
227
1898
concetto analogo a quello che tale parola esprime nella
228
1898
legge d'inerzia. Ma che cosa prova ciò se
229
1898
prova ciò se non che per arrivare a farsi
230
1898
in possesso delle cognizioni che portarono ad ammettere la
231
1898
possesso di queste cognizioni che condusse a dare al
232
1898
nome "forza" il significato che esso ha attualmente, e
233
1898
non questo nuovo significato che condusse all'acquisto di
234
1898
chi possieda queste ultime, che la definizione che attualmente
235
1898
ultime, che la definizione che attualmente si dà della
236
1898
qualche cosa di più che un cambiamento arbitrario del
237
1898
cambiamento arbitrario del senso che tale parola ha nel
238
1898
nel linguaggio comune, cambiamento che potrebbe altrimenti sembrare più
239
1898
atto a produrre equivoci che a dare informazioni sulle
240
1898
La stessa tendenza, cioè, che ci spinge a vedere
241
1898
al più il fatto che l'applicazione d'uno
242
1898
uso volgare. ¶ A questa, che costituiva, per così dire
243
1898
alla troppo alta opinione che aveva della propria sapienza
244
1898
si tratta di definire che cos'è la retorica
245
1898
la retorica, nel Menone che cos'è la virtù
246
1898
la virtù, nella Repubblica che cos'è la giustizia
247
1898
la giustizia, nel Liside che cos'è l'amicizia
248
1898
l'amicizia, nel Lachete che cos'è il coraggio
249
1898
il coraggio, nel Carmide che cos'è il dominio
250
1898
di sé, nel Convito che cos'è l'amore
251
1898
l'amore, negli Erasti che cos'è la filosofia
252
1898
la filosofia, nel Politico che cos'è un uomo
253
1898
l'osservazione del Sidgwick: che il vantaggio delle ricerche
254
1898
consiste tanto nelle definizioni che si trovano quanto nelle
255
1898
trovano quanto nelle operazioni che bisogna fare per trovarle
256
1898
fare per trovarle, e che il frutto di tali
257
1898
portano, ma nelle ragioni che occorre scoprire e addurre
258
1898
in cui si afferma che tutti gli oggetti d
259
1898
dato nome, gli oggetti che godano d'una proprietà
260
1898
già pure notato indietro, che tali due sorta di
261
1898
non sia invece destinata che a indicarci quale relazione
262
1898
passi tra il significato che vogliamo dare alla parola
263
1898
parola stessa e quello che, da noi o da
264
1898
immerso. ¶ Galileo diceva quindi che due forze o pesi
265
1898
erano applicate in modo che l'una sarebbe stata
266
1898
segno opposto", è evidente che la sua semplice ispezione
267
1898
non intenda far altro che indicare la sua intenzione
268
1898
parola "momento" nel senso che abbiamo visto sopra, invece
269
1898
abbiamo visto sopra, invece che nel senso che si
270
1898
invece che nel senso che si darebbe ad essa
271
1898
di egual momento", con che si vedrebbe chiaramente che
272
1898
che si vedrebbe chiaramente che egli non ci dà
273
1898
parola "forza" il significato che essa ha negli scritti
274
1898
definizione, un'asserzione cioè che non ci dice nulla
275
1898
nulla affatto sulle circostanze che danno luogo alla costanza
276
1898
ma ci informa solo che, in virtù di convenzioni
277
1898
lo stesso come dire che esso, in eguali intervalli
278
1898
asserzione, e gli inconvenienti che nascono dallo scambiar tra
279
1898
tra loro le asserzioni che talvolta possono celarsi sotto
280
1898
È quindi assai raro che in esse si verifichi
281
1898
qualsiasi genere tra persone che facciano uso d'un
282
1898
quale non sono competenti), che si facciano cioè delle
283
1898
esser classificate con quelle che hanno reso immortale il
284
1898
Ciò non toglie tuttavia che l'ambiguità sopra considerata
285
1898
questa la sola causa che ha originariamente contribuito a
286
1898
diffusa anche al presente, che i principi dell'aritmetica
287
1898
conosciute, è evidente tuttavia che essa è da annoverarsi
288
1898
annoverarsi tra le cause che maggiormente hanno agito ed
289
1898
contrasto tra l'uso che fanno rispettivamente d'uno
290
1898
estremi, mentre il bambino che applica a un dato
291
1898
parte dei casi, altro che la sua impressione, talvolta
292
1898
scienziato invece non capita che in casi eccezionali di
293
1898
quali sono le condizioni che egli esige siano soddisfatte
294
1898
egli asserisce, non solo che essi si rassomigliano, ma
295
1898
essi si rassomigliano, ma che essi si rassomigliano in
296
1898
rassomigliano in qualche cosa, che essi hanno cioè dei
297
1898
cui insieme costituisce ciò che comunemente si chiama il
298
1898
caratteri (conosciuti o no) che tali oggetti possiedono in
299
1898
altri gruppi di caratteri che avrebbero potuto egualmente servire
300
1898
Onde può benissimo avvenire che due nomi, pur avendo
301
1898
applicazione. ¶ È evidente tuttavia che, quanto più numerosi sono
302
1898
nelle quali si asserisce che gli oggetti designati con
303
1898
caratteri comuni oltre quelli che entrano a costituire il
304
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essi applicato, sono quelle che si chiamano ordinariamente proposizioni
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noi affermiamo in sostanza che, ogni qualvolta un oggetto
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certi altri o, ciò che è lo stesso, che
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che è lo stesso, che certi determinati fatti o
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attenzione sul contrasto radicale che sussiste tra queste proposizioni
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dato carattere tra quelli che fanno parte del significato
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mezzo del linguaggio, norme che non possono essere riputate
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adatte al particolare scopo che ci prefiggiamo. ¶ Un fatto
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di vista, è questo, che nel linguaggio ordinario manca
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esprimere la nostra credenza che, ogni qualvolta sono verificate
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sono verificate le condizioni che rendono il nome A
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anche le altre condizioni che rendono applicabile anche il
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B, quanto per indicare che tra le condizioni, che
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che tra le condizioni, che noi esigiamo siano soddisfatte
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si trovano anche quelle che noi esigiamo siano soddisfatte
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una parte in ciò, che le asserzioni, nelle quali
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nella nessuna importanza pratica che presenta la distinzione tra
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propriamente dette, dal momento che, ogni qualvolta una di
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la norma o convenzione che noi esprimiamo colla medesima
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infatti tutti gli oggetti che godono d'una data
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all'arbitrio individuale. ¶ Ciò che dà ai dialoghi di
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umano è il fatto che in essi abbiamo il
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uso corrente, come quelli che si riferiscono alle azioni
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sociali e politici e che servono di base all
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condotta. ¶ È a Socrate che viene attribuito, da Aristotele
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atto a spogliare quelli, che disputavano con lui, dalle
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successive interrogazioni, ad ammettere che, per qualunque definizione che
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che, per qualunque definizione che egli era in grado
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da lui applicato senza che fossero presenti tutti i
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presenti tutti i caratteri che, in virtù della definizione
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tutte le successive definizioni che l'interlocutore era man
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ad essa applicabile, il che equivaleva in altre parole
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altre parole a confessare che le frasi colle quali
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distinzione tra le questioni che si riferiscono alla verità
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data opinione e quelle che si riferiscono invece alla
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di mano in mano che noi acquistiamo più intima
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e dei vari significati che una stessa formola verbale
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ha successivamente assunti prima che ad essa venisse attribuito
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venisse attribuito il significato che essa ha attualmente. Ciò
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delle scienze, di fatti che contraddicono, o almeno sembrano
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sprecati, per ciò almeno che concerne l'effettivo avanzamento
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e decisivi progressi scientifici che ci appariscono come determinati
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dall'esplicarsi di controversie che a noi sembrano riferirsi
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riferirsi soltanto al significato che si doveva o no
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parola, di controversie cioè che non avrebbero potuto aver
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immediatamente risolte, se quelli che vi presero parte si
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almeno principalmente, a ciò, che, in date circostanze, certe
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rispetto all'involucro verbale che le proteggeva. ¶ Io mi
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come mezzo di rappresentazione che di trasmissione delle idee
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troppo proclivi a credere che le cause d'errore
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errore e d'oscurità, che non hanno mai mancato
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la loro dannosa azione. Che tali cause non ci
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ragione sufficiente per conchiudere che esse non ci possano
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quali è pur naturale che noi non ci accorgiamo
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Non bisogna inoltre dimenticare che, se noi ci possiamo
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da molte delle illusioni che talvolta hanno ritardato, e
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noi riconosciuto le cause che le hanno prodotte, quanto
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quanto piuttosto dal fatto che noi abbiamo rinunciato ad
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esporre maggiormente ai pericoli che da quelle provengono. ¶ Questa
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tutte, tra le questioni che possono formare oggetto di
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Si obbietta a ragione che il determinare a quale
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meno ancora poi tale che si possa riguardare come
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meno di voler ammettere che tutte le questioni finora
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o i caratteri comuni, che contraddistinguono le questioni che
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che contraddistinguono le questioni che devono riputarsi come accessibili
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delle persone più competenti che si occuparono di questo
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come tra le cognizioni che ci possono essere di
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in primo luogo quelle che si riferiscono alla struttura
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alla natura delle funzioni che esso adempie. È solo
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solo da esse infatti che possiamo esser messi in
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e quante delle questioni che noi crediamo di poter
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questioni fittizie, tali cioè che all'insieme delle parole
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assegnabile. ¶ È da notare che in tali casi, e
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completa spiegazione nel fatto che non v'è alcuna
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qualunque opinione o preconcetto che si possa avere sulla
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dei mezzi d'indagine che sono a nostra disposizione
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per dir così, pratico che presenta l'argomento di
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altro la stretta connessione che passa tra esso e
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dei caratteri più ovvi, che distinguono il linguaggio tecnico
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mezzo di altre parole che servono in certo modo
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significato nei singoli elementi che lo costituiscono. ¶ Tale carattere
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il poeta: ¶ Il poverin, che non se n'era
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era morto.17 ¶ XIII ¶ Ciò che ho detto sin qui
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intellettuale. Mi lusingo però che possa bastare per far
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dal vero la credenza che, per sottrarsi a tale
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alcun'altra caratteristica mentale che dia luogo a tante
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cadere vittima delle insidie che il linguaggio ci tende
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linguaggio ci tende. Il che tuttavia non impedisce che
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che tuttavia non impedisce che tale attitudine e suscettibilità
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venga ad essere sottoposto. ¶ Che lo studio delle scienze
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liberali. Sull'efficacia invece che, per questo stesso scopo
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specie di illusioni verbali che tendono a infettare ciascuna
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notevole tra le idee che dominavano nelle scuole filosofiche
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antica Grecia e quelle che prevalgono fra gli scienziati
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Essi erano fermamente persuasi che tanto l'arte d
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qualunque altra scienza, e che una trattazione teorica atta
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sviluppo della cultura contemporanea, che mi sembrano giustificare un
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quelle dei filosofi greci che non a quelle che
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che non a quelle che la scienza moderna ha
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e l'imponente sviluppo che ha preso nel nostro
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comparata, e la tendenza che si viene ora manifestando
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dei suoni, a quelle che riguardano invece la struttura
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linguaggio e i fenomeni che presenta il suo successivo
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Lo studio delle leggi che regolano la variazione di
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esito finale della discussione che è ora impegnata tra
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nei licei e quelli che vorrebbero invece che tale
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quelli che vorrebbero invece che tale insegnamento venisse impartito
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dare effettivamente i frutti che possono giustificare il suo
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il sempre maggior incremento che vanno prendendo gli studi
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delle stesse tendenze mentali che hanno condotto in altri
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all'accettazione di opinioni che noi ora riputiamo puerili
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nostre e di quelle che dominano intorno a noi
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idea espressa da Voltaire, che le tracce di conchiglie
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le tracce di conchiglie che si riscontrano in alcune
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al passaggio dei pellegrini che tornavano dal viaggio di
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l'enumerazione delle circostanze che cospirano a far ridonare
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educazione intellettuale dei giovani che si dedicano allo studio
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ancora citare l'impulso che è stato dato, in
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conchiudere, e conchiudo augurandomi che l'azione di queste
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dispregio e di indifferenza che da noi la maggior
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quali essi non vedono che una collezione di infeconde
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gran scienziato e filosofo che fu il Pascal, che
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che fu il Pascal, che "se moquer de la
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a noi di osservare che, fra tutte le specie
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specie di filosofia, quella che è più meritevole "que
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en moque" è quella che consiste nel credere che
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che consiste nel credere che l'accumularsi delle cognizioni
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a tutte le precedenti, che i grandi intelletti del
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i loro contemporanei, e che noi non abbiamo più
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opere per ciò solo che, su molte "questioni di
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ed ignorarono molte cose che ora non è permesso
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cui sembra vero ciò che non è vero, questo
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importanza. La stessa distinzione, che gli scolastici stabilivano tra
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infatti sono le cose che si possono giustamente attribuire
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possesses". ¶ 6 Maresciallo di Francia che combatté sotto Francesco I
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forse esagerato il dire che l'80% delle proposizioni che
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che l'80% delle proposizioni che figurano in un trattato
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esperienza (cap. V), opera che, sebbene onorata d'un
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è prova il fatto che si partì dal supporre
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si partì dal supporre che la capacità termica fosse
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credenze dei popoli primitivi, che si attribuivano a una
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ora a non vedere che degli effetti di successive
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e di ragionamenti illegittimi che avevano, o avevano avuto
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argomenti di indole utilitaria, che i primi adducono spesso
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utilitarismo di quei mandarini che si opponevano all'introduzione
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nel Celeste Impero, dicendo che esse sottraevano troppo lunghe