Caterina Percoto, Racconti, 1858

in faccia al sole che tramontava; e una formica

adesso la povera Giannetta che inginocchiata a' vostri piedi

e poi replicai incessantemente che Dio ti désse tutto

désse tutto quel bene che a me veniva negato

di una strada ferrata che si costruisce in Italia

riabbracciare la buona vecchia che avrebbe voluto farmi felice

non ho più nessuno che mi ami! A finir

doveva venire la certezza che tutti i miei sacrifizi

a noi non resta che una sola speranza, quella

Dì a' miei compagni che mi sono incamminato e

mi sono incamminato e che mi troveranno per via

avanzi la vispa giovinetta che noi abbiamo veduto tante

mezzo d'una donna che usciva dallo stabilimento, di

per segnale e preghiera chè venisse, le aveva mandato

la crocetta d'oro che soleva portare al collo

pur troppo tardi. Subito che fu a Trieste, ella

in forse, parendole impossibile che sotto l'apparenza di

nel cortile alcuni inservienti che sciorinavano un panno mortuario

le due lunghe corsie che formavano croce, e di

e chiese del numero che le avevano indicato. In

dirigeva precisamente al letto che portava quel numero onde

grigi. Le dissero allora che la giovane ch'ella

di badare alle interrogazioni che a tale annunzio andava

liberamente al pianto di che aveva piena l'anima

risovveniva della prima volta che si erano incontrate, della

incontrate, della gioia grande che provò, quando dopo tanto

di Dino, del bene che si avevano voluto.... Quell

era stata la sola che nella famiglia del contrabbandiere

buon cuore; ed ella che tante volte aveva diviso

ultimo addio. Le pareva che la crocetta che le

pareva che la crocetta che le aveva mandato fosse

della povera Tonina agonizzante che la chiamava al suo

chiamava al suo letto, che le stendeva indarno la

te e del bene che tu poveretta mi hai

mi hai voluto. Dicono che c'è un'altra

vita, e io spero che ci rivedremo in quella

rivedremo in quella, e che tu allora mi avrai

al trono di Dio che noi possiamo essere abbracciate

cuore tutte le preghiere che sapeva. L'anima invisibile

sapeva. L'anima invisibile che certamente le volava dintorno

acquatici solcavano il golfo che in quell'ora pareva

olio, e a misura che imbruniva, andava aumentandosi l

di certe figure dubbie che passeggiavano sul molo, e

bere di quella gente che a Trieste dai paesi

contratti ben t'accorgevi che la Dogana non ci

Dogana non ci aveva che fare. Entra un giovinotto

qui fuori colla Caterina che a forza di piagnistei

Beppa usciva, ma indarno, che la Giannetta in quella

finalmente possedere l'idolo che s'aveva creato nella

da riflettere alla vita che abbracciava, nè ai disinganni

abbracciava, nè ai disinganni che avrebbe tra poco dovuto

alle lagrime di sangue che forse lì entro si

di alcune esteriori qualità che l'avevano invaghita, ella

anima ed un cuore che il tempo doveva ben

tradita. – Il brutto mestiere che Dino esercitava fin dall

se la semplice giovanetta, che nella sua serena solitudine

labbra così soavemente amorose, che cosa egli intendesse per

amore!... La schifosa lumaca che talvolta si nasconde nel

della rosa, il rettile che comparisce improvviso fra l

orrore. Erano anime degradate che nel calice della gioia

oramai più non bevevano che la impura feccia. Come

feccia. Come la farfalla che col lungo volare perde

screziate, come la sensitiva che una mano indiscreta finisce

e senza poesia. O che mai valevano le loro

sogni, finalmente s'avvide che di quanto amava quaggiù

altro l'era rimasto che la forma esteriore! Avesse

specie di colpa. Aggiugni che affatto inetta a' loro

la prima della famiglia che aveva conosciuto, e il

e il suo fare, che in mezzo a molti

più a modo cittadino che da campagna. Era stata

giorno alla Giannetta disse che andava a Trieste e

andava a Trieste e che non sarebbe ritornata. — A

ho trovato un damo che vale per tutta cotesta

per tutta cotesta genía che mangia il pan d

deperiva come la pianticella che una mano incauta ha

trapiantandola in un terreno che non le si affà

spalle sotto il fardello che le veniva assegnato, confusa

gran tempo dimenticata, e che allora, suo malgrado, si

ultima sera; ed ella che allora non aveva saputo

afflitta su quel cuore che per tanto tempo l

e le tante lacrime che l'abbeveravano; se avesse

un di quei campucci che il povero slavo con

cogli occhi semichiusi pareva che dormisse. Le altre s

da bere, e intanto che l'oste ammanniva la

Michele, non ci darete che frittata? Al meno tagliate

una quantità di Triestini.... ¶ — Che fortuna per le vostre

qualche cosa di meglio che un po' di frittata

malata? — Ve' anche costui che s'ingegna di far

E tu Giannetta, coraggio, che colle tue smorfie hai

disse la vecchia Caterina che guardava dalla finestra. A

cinque o sei giovinotti, che dal vestito e dagli

mostravano di essere operai che andassero a Trieste. Un

lasciata crescere, il vestito che indossava e due anni

il non lontano laghetto che tra le gole della

Due anni, Meni, da che voi siete partito! Quante

ho preferito un uomo.... che non mi ama.... Oh

il fremito delle ginocchia che glielo impedivano, la musica

amica. La Tonina volle che danzassero insieme, e al

suo orecchio non beveva che armonia, il suo cuore

suo cuore non respirava che amore. Già tramontava e

erano appena alle ghiaie che alcuni giovani a mulo

vicino alla Giannetta lasciò che la sua bestia andasse

una zona di paese, che la luce di quell

il primo verde di che appariva screziata. Quel poco

poco e pallido verde che annunziava l'imminente primavera

come il tenue sorriso che dopo lungo dolore torna

a casa, la Maddalena, che con trepida gioia stava

immaginando le dolci parole che s'avrebbero detto i

di famiglia, e voleva che tutti si fermassero; ed

tra' suoi rami sentì che volitava un uccelletto, stette

gorgheggio. Era l'usignuolo che colla sua fida compagna

nido consueto. Si ricordò che l'anno innanzi la

avevano notato il sito che aveva scelto, e lo

venne il giorno in che cominciarono a volare. E

avevano trepidato per paura che si scoprisse il segreto

saturato di amarezza, egli che aveva veduto dileguare in

suo immenso dolore pregò che fosse felice, e che

che fosse felice, e che il giovane ch'ella

involgeva l'operosa città che già incominciava a destarsi

in una pallida lista che annunziava i crepuscoli e

soli uomini, un ciabattino che dicevano il paron Giacomo

il paron Giacomo, e che s'era messo al

del timone, e colui che remigava sbracciato coi calzoni

appena scostati dal lido, che dovettero ammainare, perchè l

perchè l'insolente libeccio che da qualche ora aveva

al pelo dell'acqua che s'andava facendo sempre

più forte, come vuoi che ti senta il buono

Mora, ci vuol altro che i tuoi flebili piagnistei

flebili piagnistei! Le bestemmie che tira paron Giacomo risicano

un timbro di voce che penetra i cieli! — Via

dico, osservava un'altra, che i nostri uomini avrebbero

di questa povera bimba che non sa far altro

non sa far altro che piagnucolare. Finchè c'era

era la Tonina vada! chè almeno quel folletto colla

burli! È tanto tempo che non si sa nulla

corpo la Tonina.... — E che cosa ti fu detto

piena gola alla barca che si tenesse alla larga

il ciabattino, non vedete che mare indemoniato? Noi vogliamo

di Salvorre. — Erano pescatori che a causa del mal

e non era possibile che passasse senza lacerarli. S

una zuffa di bestemmie che finirono di spaventare la

senza badare agli squarci che operava, mentre allontanarsi dalla

sarebbe stato lo stesso che farsi portar via come

ella non aveva veduto che la beatitudine di finalmente

quei folti capelli neri che con un altero scuoter

scolpita nella giovine corteccia che cresce e si dilata

con affetto l'aria che le vellicava la faccia

vellicava la faccia immaginandosi che potesse esser quella ch

voluto cangiarsi nell'uccelletto che le passava sul capo

occhi dalle prime stelle che comparivano sul firmamento, sperava

comparivano sul firmamento, sperava che anch'egli le avesse

dolcemente consolata nel pensare che v'era pure un

cuore di vergine. Parve che la madre avesse notato

desiderj. Fra gli amici che spesso venivano in casa

nel cuore una simpatia che oramai formava parte della

capire la fiamma malinconica che s'era accesa negli

un vincolo di sangue, che può di rado cangiare

lungi dall'immaginarsi ciò che si passasse in quello

e di buona gente, che fin dal primo conoscerlo

pensiero, ma tanto lontano che non ardiva confessarlo neanche

Giannetta impensierita, non dubitò che la cosa non camminasse

i suoi desiderj, e che la fanciulla guardasse anch

cercava tutte le occasioni che si trovassero insieme, e

si trovassero insieme, e che si potessero liberamente parlare

Fu in questa intenzione che nel dì dell'ottava

vecchia studiò il modo che i due giovani insieme

per godere gli spettacoli che in quel giorno solevano

tripudio della moltitudine campagnuola, che rompeva in infiniti sghignazzamenti

e all'untume di che s'infardavano. Quantunque vi

la festa da ballo, che le autorità avevano permesso

e tanto sangue, pareva che non si potesse più

amando quei tanti sguardi che la sua non comune

era facile l'accorgerti che venivano dalla festa. La

le ebbe appena guardate che ravvisò subito la più

Ed ella amava tuttociò che in qualche maniera gli

Mora, a quel biondino che ballava colla birraia, quando

paese. — Té! la Tonina che ha sul fegato il

tuttavia a cincinnoli. — Và, che ti darebbe l'animo

rubarlo alla birraia! — Poh, che miracoli! Voi che siete

Poh, che miracoli! Voi che siete nonna avete ballato

un'ora.... — Gli è che ho buone gambe, e

Mora un poco punta: — Che cuccagna d'Egitto! Io

d'Egitto! Io so che finora non ho mai

giorno a Dabardò voi che stavate a guardare, potete

diacine si saranno cacciate, che sulla festa di quelle

vedevi neppure una?... — Dicono che le ha compunte il

ballare ci ammazzavano. — Vuoi che torniamo? — disse la Tonina

con loro la Giannetta che stretta al braccio dell

festa, il primo oggetto che la colpì fu il

una certa sprezzata disinvoltura, che pareva che neanche movesse

sprezzata disinvoltura, che pareva che neanche movesse la snella

la ballerina, non vedeva che lui.... e se non

di quei matti augellini che scendono in frotte a

padroni nei diversi posti, che quasi eredità di famiglia

qualche brigatella di amici che venivano sul mezzogiorno a

infrante dalla legge militare che ci posa sul capo

pescatore, erano gli oggetti che al suo avvicinarsi gli

parti uscire il fumo che t'indica le varie

mani vuote? — Taci, Giacomaccio! chè questa sera egli è

interrompeva un piccolo tarchiato che teneva due pistole nella

e fina, in modo che faceva contrasto coi cenci

di un tipo singolare, che potentemente ricordava quegli antichi

ritratti dei nostri feudatari che ancora si veggono appesi

arcuate; un non so che di feroce e di

signorile, e un impero che veniva sentito da tutti

saresti accorto al silenzio che fecero, quand'egli accennò

farsegli appresso. — Dicono, figliuolo, che l'altro giorno a

stata una bravura, babbo, che corpo di satanasso merita

e i maladetti pareva che si fossero proprio incocciati

cui acuti, i soli che l'orecchio valesse a

per la sala, e che il vento ch'entrava

avi. Invece dell'araldo che in quell'epoca sarà

giovinotti con la notizia che sedici carrette ben cariche

dei posti vicini. Dite che sul passo di Romans

almeno quattordici gli uomini che le accompagneranno, affinchè ci

Questo rimbrotto fu causa che alcuni si mettessero a

lanciò loro un'occhiata che li fece subito tornare

rivolse ad un uomo che gli stava di costa

stava di costa, e che dai vestiti e dai

via, e i quindici che io sceglierò, capitanati dal

quanto dalla gioia. Pareva che gli occhi gli volessero

man ritta della via che conduce a Cividale si

se la bella natura che la circondava avesse contribuito

cantando or le orazioni che imparava alla chiesa, ora

ora le mille villotte che l'innamorata gioventù spande

gittata nello spazio par che altro scopo non abbia

altro scopo non abbia che di crescere e svilupparsi

suono di qualche frase che l'era ancora incompresa

mazzolini; poi due farfallette che le passavano dinanzi carolando

vi si abbandonava. Pareva che in quell'anno le

nuovo, un recondito affetto che la luce, l'aria

Era come il fiore, che finito di spiegare la

atmosfera tutto il colore che deve adornarlo, in un

assorta in silenzio, a che pensava ella? Dinanzi alle

pupille era un'immagine che continuamente le passava; una

le passava; una immagine che il tempo non aveva

del domani. Il giovine che ella aveva veduto sulla

occhi, e ogni volta che fermavasi a ripensarlo, lo

armi contro ai quattro che avevano già trionfato, la

persona, l'indomito ardire che gli lampeggiava nello sguardo

miei panni. Gli è che i beni del povero

non sono ricco, e che non posso senza ingiustizia

venticinque congi di più che quest'anno, e per

galletta sono due annate che vi manca la foglia

il conto delle centinaia che io ho dovuto somministrarvi

somministrarvi, e voi sapete che non ne abbiamo accresciuto

la dica. — Gli è che i vostri campi voi

figli. Bensì ho veduto che si aspetta sempre gli

farvi i lavori necessari, che si fanno in fretta

per conseguenza alla peggio; che trascurate i mori, che

che trascurate i mori, che le viti rimangono spesso

senza vangare, di modo che i rovi hanno un

fino sotto alle trecce, che non le rimettete, che

che non le rimettete, che gli alberi li lasciate

alberi li lasciate deperire, che voi fate economia di

non c'è festa che non isfoggi o qualche

una contadina. Con quello che adesso rendono i vostri

sorgente, caro compare. — E che male c'è mo

alla meno maladetta? — Volete che vi parli franco, compare

franco, compare? Il contrabbando che voi credete una risorsa

voglio parlare dei ragazzi che, se volete esser sincero

volete esser sincero, confesserete che già a quest'ora

un poco alla sorte che preparate alla vostra povera

lei voi non pensate che gli è un tirarne

tutte sue spese, e che miseramente la sacrificate. Ogni

e a straore.... Credete che la v'impari la

anche più di quello che potrebbe darvi il lavoro

bilancia tutti i sacrifizi che egli vi costa, la

vita inquieta ed arrischiata che menate, il sangue e

anima dei vostri figli che tradite, oh! e' sono

oh! e' sono guadagni che in coscienza vi devono

tal fondo di verità, che Martino non potè a

Disse al signor Biagio che ci avrebbe pensato sopra

da qualche disgrazia, o che ha veduto morire l

fu a casa trovò che erano stati ad invitarlo

doveva andarvi. L'impressione che gli avevano fatto le

rimbombo d'una campana che si perde nello spazio

solitaria stradella di campagna che mette al torrente. Aveva

tra gl'intricati saliceti che su quella sponda fanno

acque, riusciva alle ghiaie che già il sole tramontava

vista de' bei paesetti, che a piedi delle colline

magnifica scena della natura, che al mancar della luce

immagine del buon pensiero che per un momento gli

rose dell'occiduo sole, che dopo aver brillato un

la neve delle alpi, che di rubiconda e dorata

e attraversava i prati che chiamano Modoletti; una vasta

una quantità di cacciatori, che nelle serene giornate autunnali

ad insidiare alle allodole che vi abbondano. Le ridde

del Turco, ed ecco che avete perciò tradita la

deserta, tranne un carrettino che a lei dinanzi lentamente

già raggiunto il cavallo che montata la riva andava

si assise dappresso. ¶ — Ehi! che fai tu lì ragazza

E fermato il cavallo che zoppicava smontò a liberargli

a liberargli la zampa, chè nel passare il torrente

signore, rispose la Giannetta, che fareste proprio una carità

di fattore di campagna che amava i contadini. Ei

silenzio quella bella ragazzetta che non mostrava più di

di quindici anni, e che tutta rubiconda gli sedeva

specie di bizzarra aureola che ne accresceva la vaghezza

un tiro di fucile che s'accorsero come un

fermate signor Biagio! — E che cosa ti occorre? — Oh

Biagio! ma mi pare che c'è sito, e

c'è sito, e che potreste prendere anche me

stanca. Vi ho lampato che montavate la riva della

meglio farla a me che sono del vostro paese

gambe, messere, e spero che sarà a casa — rispose

quella vispa chiacchierina, veduto che il signor Biagio non

mi ha raccontato.... — Credo che avesse del tabacco. Aveva

la gente affollata intorno, che mai più tanta calca

giovinotto, un bel giovinotto che non dimenticherò se vivessi

un di que' dannati che gli era dietro al

e affè ho creduto che gli tagliasse la mano

mormorò l'altra. — Ma che commedia se' tu stata

polli? — chiese la Giannetta che infervorata nel racconto di

matto. Se m'accorgo che ci sia la commedia

ha voluto fermarsi; diceva che le sono fattucchierie, e

le sono fattucchierie, e che quelle meraviglie le fanno

se tu avessi sentito che razza di bestemmie! I

spalle così come quella che si mette talvolta qui

qualche sorso di rebòla che in panciuto fiascone, collocato

era un buon galantuomo che nella sua gioventù aveva

Betta, una povera contadina che non aveva che le

contadina che non aveva che le braccia. Possedeva quaranta

a farli addottorare, egli, che conosceva per pratica i

vita della università, temeva che a carriera compita per

e della loro vita, che miseri impiegati, avvinti a

egli aveva veduto più che altrove crescere e mantenersi

largamente compensato dalla felicità che godeva. La nascita di

dall'essere un pensiero che lo crucciasse pel futuro

e in quel tanto che addicevasi alla loro condizione

di un ricco signore, che a causa delle recenti

atti un non so che di risoluto, pareva un

militare o un marinaro che sfida e ama l

disse il signor Biagio, che continuava ad esaminare il

grosso libraccio, e trovo che da tre anni a

chiamare, perchè proprio bisogna che ce la intendiamo. Mettetevi

parole d'immenso amore che sono nel solo linguaggio

ultimo respiro.... Mio Dio, che me li hai dati

hai dati, mio Dio, che hai santificato l'amore

animare queste due creature che sono sangue e vita

e vita di lui che ho tanto amato, li

amore di quel bambino che tenete fra le braccia

due poverini!.... Oh, guardate che soave dormire! Essi non

cielo? Io non dimando che un tozzo di pane

la vostra vita! Possibile che le lacrime di una

sieno esaudite? Madonna benedetta, che avete provato a esser

specie di fioco lamento che finiva in un rantolo

se vi fermano? Ricordatevi che la Giulia e la

creature. Son otto giorni che non vedo briciolo di

forme biancastre e puntite che si disegnavano su d

avevano un non so che di sinistro. Pareva l

croce. Erano più giorni che la fame macerava quel

le porte del villaggio che non buscherei neppur una

presa di farina. Direbbero che ho vissuto abbastanza.... Sono

Sono già più giorni che nessuno dà niente! Oh

gli è un cane che latra nello stomaco.... — Ed

in lei non potesse che il solo istinto animale

delle scolte austriache; più che mai guardinga s'inoltrava

minima buffata di vento che movesse le frondi o

lo strepito dell'arma che questa aveva abbassato, e

nell'altra di contro, che anch'essa era uscita

occhio tremendo del fucile che biecamente la minacciava, e

figliuoli! Io non dimando che pane!...7 — Pane? Kruca! — ripetè

aveva fatto due passi che fischiò la palla e

una specie di gemito che passava l'anima. Quelle

il respiro, quelle ossa che potevi ad uno ad

Nella loro innocenza credevano che dormisse, e, — Su, mamma

stato presente l'uomo che li aveva generati! Verrà

smantellata fortezza,8 sulla pianura che dicono Campo una piccola

aveva gettato nel pozzo, che or torna a risplendere

come di vento sotterraneo, che ha rivelato i misteri

e l'auree nappe che dánno in terra; poi

guardano; guardano e sentono che è venuto il giorno

nostra terra? sanno essi che il giorno è venuto

degl'Italiani non so che rimane, e de' tuoi

de' tuoi quel po' che rimase feriti e in

ch'essi dovevano pugnare. Che importa a noi dell

noi dell'Italia? forse che le sue catene ci

libertà, ma non erano che martello in mano all

de' traditori! o Bano che potevi far libera e

piccoli gridavano: Viva Marco che la terra dal malanno

terra dal malanno francò, che stritolò della terra il

e non del motivo che me la fece incontrare

nel seno; del vino che io beveva in Istambùli

avete raccolta, la creatura che vi piacque ricolmare dei

o mio buon padre, che ora viene a darvi

stessa la ferita crudele che questa lettera recherà al

voluto domare il dolore che mi distrugge, perchè l

maniera il tanto bene che voi mi avete fatto

cancellare l'affetto grande che mi legava alla mia

memorie; tornata, non vissi che delle sue speranze. Se

potuto accettare lo sposo, che credendo di farmi felice

di quella santa alleanza, che nel cospetto di Dio

un muro di separazione che non si può varcare

vicende mi hanno insegnato che io appartengo alla stirpe

nostri padroni l'uomo che mi sceglieva a compagna

afflitta dalle tante sciagure che desolavano il mio paese

la vostra generosa pietà che mi permise di rifugiarmi

attrattiva per l'anima che ha veduto svanire l

svanire l'unica speranza che ancora l'attaccava alla

miei fratelli in quelli che pativano. Sentii simpatia, non

amai la misera donna che vi chiedeva l'elemosina

agl'insulti, il prigioniero che aveva combattuto per la

povera patria, e sperai che tante lacrime e tanto

tremenda misura dei patimenti che ce lo devono meritare

buon padre, ai luoghi che mi videro nascere, a

a' miei cari poverelli che metto nelle vostre mani

vostre mani.... a tuttociò che amai quaggiù sulla terra

pronunziato il voto solenne che mi dividerà dal mondo

posso più oltre permettere che tu ti cavi il

ti scongiuro! Stà certa che il Signore provvederà.... — Queste

della stanza, si capiva che quel luogo in altri

vi vedevi altri personaggi che le due donne accennate

Rosina mia, e vedrai che non ti dico bugie

agglomerarsi a quelle nubi che ogni tanto davano un

sentì nel cuore raggruppato che quell'era una troppo

ahi! ella non aveva che lacrime per consolare l

dolore di questa disgraziata che già presentiva tutti gli

allegre come l'agnellino che non sa d'esser

dai lampi la finestrella che dietro al focolare guardava

un'ondata della bufera che imperversava al difuori. — Vien

lo scroscio della pioggia che già cadeva a torrenti

amica, e la speranza che quel temporale valesse a

capegli raccolti in trecce, che con alcune linee maestrevoli

della padrona di casa, che subito t'avvedevi com

delineata quella scena. Forse che quell'abbozzo improvvisato sull

bicchieri da un pittore, che così aveva voluto consacrare

passato non le rimanevano che queste due povere creaturine

una sorte fatale. Ella che le amava più delle

inedia.... Simili alla pianticella che il sollione aduggia in

pianti prolungati dei fanciulletti che chiedevano pane l'era

colla voce soffocata. — Sì che ho fame! ma tu

Se tu conoscessi quello che io ti nominava! Se

e tante gliene disse, che finalmente un giorno l

pazienza tutti i dubbi che travagliavano la poveretta; lasciò

travagliavano la poveretta; lasciò che tutta gli narrasse la

stessi uomini di sangue che sono venuti nel nostro

veduto più d'uno che piangeva il misfatto de

le ossa dei morti che i suoi per insulto

un lampo di luce che lo ravveda ne' suoi

suoi ultimi momenti, forse che saranno seme destinato a

destinato a redimere, quando che sia, quella povera nazione

quella povera nazione abbrutita, che ora si fa strumento

La gioventù dell'uomo che amasti fu pura.... Oh

questo Padre di misericordia, che ti chiama fra le

dove forse rivedrai colui che quaggiù sulla terra ti

data la sua fede! Che sarebbe di te, se

sempre divisa dall'amante che Iddio ti aveva pure

perdono a tutti quelli che aveva scandolezzati. Ma egli

cui la vedeva, temendo che la troppa commozione potesse

era pur gentile! pareva che nelle sue ultime ore

risplendevano, come la favilla che prima di estinguersi manda

male peggiorò di modo che a momenti la levava

nelle trecce quel garofano che mi hai donato a

a forza di lacrime.... Che specchio è codesto? Non

la tua benedizione prima che vada all'altare? Io

Signore.... Era tanto tempo che non osava entrare in

Lisa: ¶ — Prega per me che già sono moribonda! — Poi

Poi vedendo l'Oliva che piangeva, scosse la testa

e, — Non piangere! disse, che oramai cotesto è il

al seno di paura che le restasse fra le

buon Dio, diss'egli, che nella tua misericordia ti

i fratelli! ma ecco che i cuori ritornano. Oh

volta le ire funeste che lo hanno così miserabilmente

lavino i tanti peccati che ne' due ultimi anni

italiana! Ecco un'anima che già sta per entrare

LETTERA. ¶ L'Oliva dopo che ebbe assistito ai funerali

buona fraile; e adesso che aveva tanto patito, ella

ardì abbordarlo, tanto più che quella fisonomia rimastale sinistramente

cucina trovò la Menica che piangeva. ¶ — Per carità, Menica

piangeva. ¶ — Per carità, Menica, che cosa è avvenuto? dov

gastalda accorata. Io credeva che fosse andata a Gorizia

lasciato per lui, palesa che ci ha abbandonati per

abbandonati per sempre e che si è ritirata in

bene a tutti quelli che conosceva; e anche di

per consegnarle i doni che le aveva destinati e

e da quei luoghi che aveva tanto amato. ¶ La

Mio buon Padre! ¶ Permettete che nel dividermi per sempre

di questo nome benedetto che mi concesse la vostra

tenerezza. È l'orfana che voi avete raccolta, la

con tutti gli argomenti che suggerisce la religione. — Via

urlava l'infelice, a che mi venite adesso a

ho rinnegato il giorno che ascoltai voi, prete sacrilego

sacrilego, predicar dall'altare, che noi altri potevamo approfittarci

della roba dei ribelli! Che l'incendio e il

il sangue dei traditi che vi hanno creduto! Oh

suo rituario una prece che valesse a calmare quell

e quella dei circostanti che rispondevano in coro l

Vigi? contro di me che ti ho tanto amato

sono consumata.... Quel fiore che tu mi hai donato

se tu sapessi con che disperato affetto io me

è quel prete infame, che colle sue prediche ci

traditi entrambi, ed ora che mi sono dannata per

gridi tale un accento, che li fece tutti ammutolire

dove così evidentemente pareva che ci fosse la maledizione

ella, l'unica parente che una volta mi volesse

viveva elemosinando. Con lei, che quando campava s'era

crudele, Lisa! Quelle robe che sono là su quell

aveva comperate dagl'infami che hanno saccheggiato, e non

ha punita! Mi figurava che quella dovess'essere la