Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

impartito segretamente.’ ‘Quella Rubbi che è dentro gli affari

morto. Non gli rimane che tempestare di domande don

in pugno, gli assicurava che le lettere mandategli da

disponeva e il favore che incontravano le sue pubblicazioni

non trovò di meglio che rispolverare la maschera di

perché dire a noi che ha finto di esserlo

ne contasse lui stesso, che pur possedeva per Paolina

per un docente patavino che iniziava la carriera con

mezzanino di don Ottavio, che l’intraprendente ed energica

da palpitazioni di cuore che da tratti di penna

al Picciardi tutto ciò che egli vorrebbe poter insinuare

e degli interessi. Più che il cavalier Marchesini, l

dunque trasformare i presupposti che la frenano in ragioni

la frenano in ragioni che dovrebbero invece incitarla. ¶ Gli

a favore delle sorelle, che la ripagano male, e

tale nuvolo d’incenso, che il compagno con gli

strologare sul marito ideale, che per non figurare né

ha da essere questi che tenda al di lei

capace per abilità, e che abbia tanto del proprio

mantenersi senza suo aggravio, che egli vada a stare

stare con lei, e che tramandi ne’ Figli il

fermarsi sul Gianantonio Picciardi che aveva pianto. Ma in

per Venezia. “Questa meriterebbe che io la lacerassi,” esclamò

Ottavio con uno stupore che tratteneva la curiosità. ¶ “Perché

allusiva per fare intendere che poteva anche saperlo. ¶ La

nel suo “burò”. ¶ Senza che lei stessa ne fosse

stabilmente quella nota allegra che spesso la coglieva anche

sorelle, più volentieri sole che coi rispettivi mariti. Di

Fu punita dello sgarbo che la tenne lontana dalle

Miani arrivò trafelato annunciando che Maria non stava niente

da un sudore freddo che la attraversò dalla testa

ai piedi. Dal medico che la fece sedere, le

controllò il polso, seppe che quella era febbre, da

Si era resa conto che il male dei Rubbi

a un fianco, tosse che le squarciava il petto

opporsi preoccupandosi di ciò che avrebbe pensato la malata

e Paolina le assicurò che troverebbe il modo di

disse chiaro e tondo che se avesse lasciato questo

restò convinta e dispose che la metà dei suoi

liberissimo di dire ciò che gli aggrada e un

pari.” ¶ Come a dire che avrebbe potuto agevolmente convincere

suo contegno Paolina intuì che le recava notizie non

stato di donarmene altre; che si può fare?” ¶ Il

piangere per molto meno, che diverrebbe così un molto

ma sta di fatto che la singolare imperturbabilità da

fuori degli sconvolgimenti familiari che la trovavano come impreparata

ferma come un sasso, che la si dovette trascinar

colpo vibratole dalla notizia che anche la terz’ultima

casa, fermarsi sulle pagine che cercava e mettere “penna

Maria Nova. ¶ Era tradizione che il corteggiamento dei promessi

incombenza. All’erta più che mai per i pettegolezzi

mai per i pettegolezzi che il matrimonio suscita anche

di Cannaregio la sera che Benizia ricevette la visita

ed estrasse il biglietto che le aggiudicava la villa

tradita dal suo biografo che pure non batte ciglio

soprattutto con l’azione, che peraltro, qualunque essa fosse

stavolta il nostro Autore che s’intrufola nella faccenda

Disse, ch’era troppo... che non sapeva cosa avesse

avesse a risolvere... e che vedrebbe”. ¶ Siamo ormai nell

con tutte le miserie che lo scandiscono, le quali

si dovrebbero sciorinare e che intanto si sciorinano anche

pentole e le marmitte che le spettavano di diritto

spettavano di diritto ma che non le erano di

quale tutto sommato temeva che non avrebbe avuto coraggio

consanguinea. ¶ Uno dei presenti, che non poteva ancora essere

ci porta a riflettere che la frizione tra le

contraccolpi, le tregue espansive, che tale contesa può comportare

ad anticipare. ¶ Si diceva che l’aspra insinuazione fosse

da don Ottavio, personaggio che si vuole molto vicino

celebre latino, il commento che accompagna la futura sposa

Boldù, Paolina non presagiva che sarebbe stata chiamata a

delle Rubbi si accorse che la sorellina aspettava un

chiamò il dottor Salveti, che spillò sangue dalla mano

palazzo Boldù per informare che la signora era stata

e soccorsa dal medico che le vietava di lasciare

aspettava con un discorsetto che al suo biografo non

fu difficile ricostruire e che infatti viene presentato come

stato messo sulla carta: “che aveva ella acconsentito a

matrimonio con la sicurezza che avesse da ritrovarsi in

in Casa di Cavalieri. Che Gente vile e plebea

ed alle minacce; e che però sua Sorella scieglierebbe

stare in quella Casa, che più sarà atta a

quiete e quel decoro che solamente in Casa Boldù

impegnandosi con la parola che inconvenienti del genere non

affari le aveva insegnato che ogni atto andava pattuito

lei. E molto apprezzò che alla loro bambina avessero

invidiata. Un giorno sospirò che si sarebbe accontentato di

delle statue di marmo che adornavano la sua stanza

ebbe ragione di pensare che a una famiglia ridotta

e col modo cortese che mai la abbandonava troncò

vigile Autore, “sfortuna fu che Paolina non secondasse con

suo cuore. Tutto indica che egli si figurasse primo

sembra conscio del fatto che più problematica è la

questa, era bene sperabile che la Piazza spiegasse Bandiera

invece l’ennesimo scacco, che coi precedenti ingrandirà l

le dicerie più astruse che si vanno intessendo sul

bibliografia postuma. Non già che l’istriano fosse in

o meno una persona che vedeva le cose “dalla

cenacolo gli era più che dovuto, avendo allora pubblicato

e in un repertorio che allineava opere di Zeno

invece fischiato. ¶ Sorprende, anzi, che il biografo di Paolina

tra i due protagonisti, che non possono piovere da

sarebbe accontentato di apprendere che il religioso serviva casa

relazione con lo sconosciuto che portava un nome vero

all’Ottavio questa battuta che per noi segna l

della storia d’amore: “Che bell’amico ch’egli

Ottavio, con un’umiltà che non lo avvilisce ed

voler vostro un povero che un facoltoso.” ¶ Vi tornò

facoltoso.” ¶ Vi tornò, badando che le visite non si

ne concepì tale stima, che in breve tempo passò

né stupirsi né escludere che il suo sentimento e

pena il licenziamento. Ciò che al massimo poteva fare

fermò il braccio, quasi che il religioso già tenesse

disposta a sorvolare e che era poi riscattato dal

invece l’indagine particolareggiata che tale procedura comportava e

tale procedura comportava e che naturalmente non escludeva la

escludeva la vita privata. Che cosa aveva dunque da

e dell’autorità veneziane che stavano inventando una cattedra

una donna del mestiere, che qualora il diavolo avesse

del sentimento. Ma più che amore, egli pareva cercasse

invero credeva il Carli che vi volesse prima di

suo palazzo; ma pretendeva che le venisse dichiarato. Coltivava

con quegli occhi azzurri, che di continuo sembravano prendere

brutale del cappellano. Disse che per il momento non

subito volle conoscere ciò che il dichiarato avesse intenzione

anche “cangiò scena”. Non che, completata, avesse collocato la

era come una chiocciola che caccia fuori un’antenna

alla sua perfezione, voglio che abbiate a lodarmi daddovero

di prendere un’iniziativa che saltasse a pie’ pari

sorte d’incontrarla. ¶ O che confidando troppo nel caso

più del necessario, o che lo sguardo di chi

fu indotta a credere che il conte Carli e

sincerarsene escogitò uno stratagemma che merita di essere menzionato

lettura. ¶ Si è accennato che il prete tuttofare si

di arte mimica e che il nostro letterato avesse

intera esclamazione “Oh Dio, che aria di Paradiso”). ¶ Immaginiamo

cronologia antica un testo che lui nella semioscurità e

conosce, fare in modo che rivolgesse la faccia verso

prima, se potessi sapere, che questa mia sincera scrittura

altresì, se non temessi, che a caso semplicemente non

faceste vedere ad alcuno, che conoscendomi in qualche modo

verità io vi assicuro, che è tutto effetto di

del concetto non pessimo, che con le azioni mie

scene del Settecento veneziano, che ricalcavano e alimentavano quelle

quanto difettasse in quella che poteva chiamarsi la colonia

le tasse di successione, che non risparmiavano alcun oggetto

della lana, si accorse che da quarant’anni si

quell’Occioni junior, poi, che ora figurava titolare, ora

Rubbi.” ¶ Ristrutturata l’azienda, che continuava ad avvalersi della

doveva aver nulla a che fare col futuro amico

a riferirle i commenti che le fossero rimbalzati sul

non tardò a registrare che “lo scioglimento del Negozio

a un Cavaliere, dicendogli che abbiamo fallato e che

che abbiamo fallato e che tutta la Piazza ci

con tutto questo giudico che abbiamo fatto bene a

in mostra i sentimenti che la seconda sorella nutriva

tenne per veri intuendo che fosse Benizia adesso ad

erano infittiti al punto che in due mesi si

di prender marito e che comunque avrebbe prima provveduto

Non tardò ad accorgersi che la governante Zannetta, piantata

fu consegnata una lettera che lei, rispettosa del patto

pallore e una magrezza che non la impensierirono, le

intendeva perdere un’armonia che, oltre a ripagarla intimamente

solo, quello dei Boldù che candidavano il diciannovenne Angiolo

classe alta. ¶ Paolina replicò che la sua famiglia in

schivò la risposta affermando che ci avrebbe riflettuto e

e, colta dal dubbio che il Senatore non agisse

denaro. ¶ Ciò vuol dire che solo in contanti ognuna

il nitido carattere tondo che ne favoriva la lettura

riproduzione dei documenti, e che maggiormente si accosta alla

un pretendente più sfiduciato che timido, il quale dichiaratamente

seria considerazione, sa inoltre che in casa Rubbi i

tutto attraverso una lettera che, per essere anonima, sortisce

e disinteressato, al punto che egli spreca un’intera

male di famiglia, opinando che “queste fanciulle, per quanto

caricarsi di figliolanza infelice, che seco porti dal nascimento

contagio d’un male che ormai nel sangue di

scioltezza e convinzione oppose “che facilmente potria avvenire che

che facilmente potria avvenire che voi fanciulle in maritandosi

purgaste tutto il maligno che per mala vostra ventura

di uno a Venezia che “si leccherebbe le dita

in santapace le ricchezze che i fratelli non erano

d’impazienza. Di modo che quando fu pungolato a

modello era il medesimo che la signora augurava alle

sé. Non bastava infatti che egli fosse né vecchio

Scipione Manfredini aveva udito che la signora si era

Ma se non fosse che una delle tante voci

una delle tante voci che si spargono a Venezia

di riprendere il posto che gli compete, si ricomincia

Carli”. ¶ Temeva l’Autore che con le sue lungaggini

l’attenzione? O infine che costui svolgesse una concorrenza

direzione di Paolina? ¶ Credo che il più distratto dei

eroina, sdegnata dalle ciacole che si son fatte a

per uscire in stravaganze che le aumentano l’ascendente

gradevole ai ragazzi Rubbi, che egli non ometteva d

collocò il suo forziere, che era tutto ciò che

che era tutto ciò che possedesse. La scelta, approvata

Madonna e San Pietro, che papà Rubbi aveva fatto

ormai consegnato ai medici che lo indebolivano coi salassi

si sparse la voce che il prete di casa

cerchia di giovani, e che si chiamassero Rubbi, l

prete, colpendo l’Antonio che fu portato a spirare

da un parente religioso che cominciò a porgerlo con

una spezie d’incantamento, che la sorprese per un

senz’accorgersene, un ventaglio che aveva in mano”. ¶ La

invitarla alla villeggiatura, il che fu fatto, e la

con stalle e scuderie che formavano nel mezzo un

di sé via via che le cresceva dentro pareva

tendeva piuttosto a insinuare che si era presa una

morte di Antonio e che, invitato alla villeggiatura, si

se fosse lo stesso che andò a visitarla al

portare Paolina alla tenuta che possedevano più a settentrione

le correva incontro. Tanto che giunta la carrozza sul

polmoni esclamando: “Oh Dio, che aria di Paradiso” per

chiostro, specie se considerava che con tale passo forse

voglio dipendere da uno che in coscienza conosca io

quali si presentò uno che accontentava le attese della

suo sorvolare sull’età, che non era quella stabilita

della storia ciò spiega che l’inquieta ragazza ardesse

attraverso l’unica via che allora le si aprisse

sua era una casa che fletteva il volere dei

in balia del destino che la guidava. La convittuale

saluto al gemello Angiolo, che sapevamo imprudente nella sua

vita e quando sentì che stava per sfuggirgli impiegò

sbrigativo ma tutt’altro che fine il commento del

Neppure il commissario Francesco, che ne divideva addirittura la

ragazza pareva rendersi conto che il tempo lavorasse a

sotto ogni aspetto, salvo che per una differenza di

matrimonio per qualunque disposizione che fosse mai per fare

ogni e qualunque atto che violentemente fosse stata obbligata

uno dei parenti Malanotti che amministravano la tenuta di

l’obbligo d’informare che né don Ottavio né

di vista di uno che pone l’interesse sopra

della damigella quando dichiarò che per richiamare in vita

precisissime parole: “Permise Dio che ora si cangiasse scena

esser felice: bastando solo che conosciate in questa stessa

alla casa, non nascondendo che, se gli fosse data

gli fece intuire ciò che aveva fatto capire alla

confessore di famiglia, assicurandolo che avrebbe continuato ad accettarne

una inserviente delle monache, che le portò il biglietto

nuovo punto di vista che abbracciasse anche l’autore

autore, trasformandolo nel personaggio che egli non poteva e

un solo fratello maschio che presto prese la via

di giovani. I tutori, che ne curavano i beni

laurea non gli serviva che per accrescere il decoro

bella nidiata di figli, che in undici anni donna

guida di una famiglia che sembrava non finire di

specie di quello somasco che aveva accolto il fratello

la governante trevigiana Zannetta che presiedeva a entrambe. Non

uni e alle altre, che abbandonavano la casa solo

pratica utilità. Intendeva dire che per quanto concerneva la

perfetta armonia tra loro, che non dai religiosi, ai

lui pure tutt’altro che spassionato, a turbare la

nel chiostro non badava che a soddisfare il proprio

casa, specie del padre che la prediligeva, mentre la

perché ammirasse il salto che avrebbe fatto. Spiccò il

allora ad alcuni uomini che calarono una lunga scala

dei cento e più che punteggeranno la vicenda, quasi

però a far sì che la fanciulla a nove

castigo salì sul muro che congiungeva i due cortili

di vendemmia, la stagione che richiamava tutti i Rubbi

cure di un medico che serviva il convento, il

quello dei tanti possibili che, nato con noi, sta

maschi, prese un’infreddatura che fu trascurata e degenerò

si dava tutt’altro che per vinto. Ordinava “forti

poche forze residue. Assicurò che il sabato santo il

né Paolina e Lucia che continuavano a studiare al

ogni aspetto, “se non che un poco disordinata ne

oscura altro non è che un forzato avvertimento. Due

tre femmine. ¶ Un giovanotto che allora avesse posto gli

anni; ma le probabilità che esso divenisse l’autentica

induce soprattutto a considerare che insieme al morbo insediatosi

allegro, la strana “imperturbabilità” che lei stessa si riconoscerà

le leggi dell’armonia che rendevano gradevole un brano

così si costuma.” Al che la Rubbi rimettendosi alla

pallido, dallo sguardo incupito che cercava di sfuggire al

una mano e lasciando che le lacrime le venissero

tutti i tristi casi che la attendevano e la

la sua mano, certa che quella era la sua

stabilirono di comune accordo che la signora Bortola fosse

assistenza avrebbe provveduto Iddio che non poteva accanirsi contro

ma solo un Uomo, che abbia prudenza e giudizio

preoccupazione per Paolina era che il maggiore dei fratelli

mietuti dalla tisi e che gli altri due abusassero

esente da calcolo. ¶ Senza che il nostro biografo vi

abito femminile, squisitamente veneziano, che induce ad un’esaltazione

dal nostro testo). Solo che anche la bersagliata è

ciò sta l’equivoco che il grande commediografo trasforma

del secolo a Venezia, che non solamente meraviglia sia

dell’economista capodistriano, ma che ritengo non si incontri

s’interroga all’inizio che razza di opera stia

nella loro peculiarità. Ma che vi figurasse una donna

vetrina e una materia che si presta a interpretazioni

maligne. ¶ Va inoltre rilevato che al Carli-philosophe il

il genere di scrittura che esso sottintende ed entro

E rivolgendosi a lui, che condivide gusto e interesse

dedicate le Lettere Americane, che gli arriveranno da Milano

progetto da farsi e che intanto piano piano si

Forse più ancora tramortito che straziato, Gianrinaldo, che di

tramortito che straziato, Gianrinaldo, che di anni ne ha

sa darsi un contegno che lo trovi contento di

forse anche da lei che gli ha lasciato assai

stata rivolta a lui, che morirà ancora giovane durante

assoluto di una casa che non lo amava, il

mite compagno di studi che lo aveva sostituito al

supplizio della compianta, e che poi di rimando Gianrinaldo

delicato caso, un’invettiva che finiva per mettere sotto

riferendosi a una morte che non lo toccava e

piccolo Agostino alla domestica che lo aveva tenuto più

confortato dal vecchio Muratori, che era anche uomo di

tale abate Domenico Vandelli che presto le userà per

bresciano Mazzuchelli una lettera che può essere considerata l

sulla sua casa, ruolo che avrà l’accortezza e

ed è tanto grande, che diviene un miracolo la

felice e più contento che fosse al mondo, mi

riscatta invece lo spirito che informerà, nelle parti non

per una forte febbre che aveva colpito il figlioletto

nell’edizione più pregiata che mai si fosse vista

della gente, ma qualcosa che lo toccava più intimamente

la donna non comune che lei era stata anche

quel senso di giustizia che lo avrebbe reso capace

poi di matrimonio. Più che consigliabile, l’uso della

raggiungimento dei due fini che si proponeva: carezzare senza

si spiega col fatto che egli era il suo

immedesimarsi in una persona che avesse conosciuto Paolina, l

quanto intensa, figurava nientemeno che da contraltare del medico

la struttura dell’opera che ormai si stava delineando

grande la mia consolazione, che io non posso far

verso quella casa. Ora che il temporale l’ha

questo Libro una piaga, che stilla ancor vivo sangue

delle letture più avvincenti che io abbia compiuto: ma

invece costantemente per quello che vi intravedevo e per

quello espresso dal Santalena, che pure seppe giungervi alla

buono e l’eccellente che esso contiene, bensì soltanto

averne avuto belle parole che solamente addolcivano il rifiuto

è vero. Via via che m’immergevo nella lettura

Capodistria. Ciò non toglie che quasi per sfida, lui

ritenuta fantasticheria del popolino che aveva frainteso il pensiero

elaborò una sua cronologia che trovava il Newton in

in grado di precisare che la voce ebraica néscech

nella Scrittura dodici volte; che Esiodo era morto “ventisette

Cristo aveva accettato pacificamente che l’èra volgare iniziasse

lo si lasciasse asserire che il grande evento non

d’ingenerare il sospetto che il nostro Carli fosse

seppe lui perché accettare che vi s’imbarcassero personaggi

ed Orfeo. Però avvertì che questi purosangue non remarono

andava ripetendo: “Ça tems [che] allez en paix”: è

en paix”: è tempo che ve ne andiate in

e formando delle tabelle che stimavano tutto il denaro

Pietroburgo. Stabilì ad esempio che dalla scoperta dell’America

valore. Con orgoglio legittimo, che altri gli contesteranno ma

altri gli contesteranno ma che da sé si riscatta

vi è stato alcuno che ardisse alzar il sipario

sua opera recò termini che usiamo leggere nelle prime

scuole pubbliche in Italia che tra l’altro escludeva

fantasiosi principi — il romanzo — che provocarono la rivoluzione francese

del misfatto più grave che uomo, popolo o regime

all’Atlantide di Platone che vi fungeva da tramite

Dolomiti e il fatto che, sempre prima del cataclisma

Vecchio Mondo quel male che gli italiani chiamano francese

il fenomeno delle scintille che si sprigionavano da un

primo biografo Luigi Bossi, che lo frequentò in vecchiaia

al corpo, macchina perfetta che andava pertanto alimentata, lubrificata

nelle sue scritture private, che ne registrano odore e

di semi di lino, che propagandò in un opuscolo

quale, pur non raccogliendo che tre quarti del suo

caratteri nitidi e grandi, che, nonostante i due secoli

Carli prevale la tesi che il medico della signora

propri timori sulle reazioni che il libro in memoriam

a quella Regola, informa che da uno stampatore veneto

al Benedini “con ordine che se ne facesse una

collo stesso impegno ottenne che il pubblico [potere] s

tutte le copie, e che le facesse bruciar tutte

facesse bruciar tutte; lo che fu puntualmente eseguito, eccettuatane

eseguito, eccettuatane questa copia, che restò per miracolo salva

biblioteche del Veneto. Appreso che l’opera era conservata

l’eventuale secondo esemplare che alcuni avevano sostenuto fosse

consegnate all’autorità slava che se ne attribuisce la

studioso dell’enciclopedico capodistriano, che non mi consta abbia

al volume di Lucca che ne è privo, mentre

mentre il Bossi scrisse che la riportava. Non è

è dunque azzardato avanzare che la rarità bibliografica ereditata

direttore di quella biblioteca, che non omise di chiedere

ad esserne preso, senza che esso mi riesca irresistibile

nell’assistenza, e vuole che lo stesso avvenga con

sortita una materia verdastra che compare anche negli sbocchi

sera le hanno detto che se la notte fosse

la sua figura”. Sapeva che il marito era stato

abbracciandolo gli disse: “Credo che voi jeri mi abbiate

gusto ch’io ho che voi siate col zio

ancora l’Autore informando che non si rividero più

preservare principalmente il marito che avrebbe dovuto provvedere al

alterni, guizzi di ripresa che riattivano la speranza, la

nello strano tempietto bianco, che ne tramanda l’immagine

ripetiamo, azzeccato lo sposo che ci voleva per un

prime avvisaglie del male che la indussero a lottare

accontentarsi di fiammate improvvise, che le appagavano l’intelligenza

vecchio confessore di famiglia, che lei non aveva mancato

aver capito un versetto che egli non era ancora

d’unghia: “Sarebbe bella, che partita ella io morissi

L’estraneo alla famiglia che per temperamento e origine

le mani si disse: “Che belle mani di morta

fossero lunghe, scarne, ma che Paolina trovava affinate dall

mie no. Ora sì che sarebbero buone pel cembalo

continuando a masticare qualcosa che aveva preso col cioccolato

dal volto di lui che si scomponeva in una

uomo, nemmeno col marito, che non si decideva a

far entrare nemmeno ora che aveva ripreso a nutrirsi

botanico, le disse scherzando che rischiava non solo di

filo di ironia “Andate, che mi contagiate.” ¶ Furono le

la Corte di Vienna che lo promosse responsabile dell

rapidamente possibile i tratti che maggiormente si ricollegano all

Mazzuchelli, sul quale più che su ogni altro aveva

assorbito modi ed espressioni che lo preoccupavano. ¶ La seconda

da quella geniale malalingua che fu Pietro Verri e

del padron di casa, che vi si profuse con

Paderno con l’oratorio che conservava le spoglie della

intensi. ¶ Si vuole anche che la seconda moglie del

incarico da quel monarca che lo aveva in stima

gli eredi maschi e che gli assicurava la rendita

e per nuove ricerche che gli frutteranno un Saggio

del vaiolo, la malattia che mieteva in Toscana il

della popolazione infantile e che grazie anche al suo

scriveva a Giammaria Mazzuchelli che la scomparsa di Paolina

restituirsi definitivamente alla patria che lo aveva accolto con

piano nobile, di arcate che portavano alla cucina, alla

ghiacciaia sotterranee, di pergole che introducevano agli orti e

dell’Accademia dei Risorti che nonostante il suo programma

parricida. ¶ La contessa pisana, che vantava un cognome citato

farsi promettere dal consorte che non la avrebbe mai

a due lettere private, che hanno finito per far

si dice tutt’altro che lieta dell’evento. Riferendosi

lo canzonò: “Va là che non ti vedrò mai

ruota nel fosso. Prima che il landau rischiasse di

i figli dei contadini che ne ignoravano la gaiezza

primi giorni a sospettare che in villa si fosse

vasto, dietro la casa, che sapeva di campagna. Insisteva

di campagna. Insisteva spesso che si attaccassero i cavalli

queste sue attese trepide che la moglie si rimettesse

di grande nell’ansia che gli si accresce con

Supplicava le dessero qualcosa che la aiutasse a liberarsi

gli sforzi di vomito che la avrebbero sconvolta nella

Vitaliano disse a Gianrinaldo che si sarebbe potuto tentare

con un mezzo pubblico che a metà strada avrebbe

due coniugi: non comparve che il confessore. L’infermiere

il biglietto della moglie che diceva d’ignorare dove

ebbe dallo stesso staffiere che in un secondo momento

dall’altra. Tanto più che il Carli non sembra

e sempre lascia intendere che le sue prestazioni vennero

pena di morte, e che induce i consanguinei della

o meno, aveva diagnosticato che la signora era affetta

dottor Scovolo certamente ignorò che, oltre a lui, furono

dai resoconti del marito, che nella stanza della moribonda

grado di fare ciò che restava da fare. ¶ Aver

stanti i vincoli affettivi che nell’occasione gli legavano

tappavano la bocca, a che prò andarci? Per illuderli

anno avanti? E poi che altro si voleva da

una lettera, mentre, oltre che dalla chiamata, egli doveva

nel rivelare al padrone che il medico non trovato

risonanza, è assai probabile che all’orecchio del Medico

parlato con quella sincerità che conviene ad Uomo d

del cugino acquisito sostenendo che il medico a cui

doveri della professione. Il che conferma che il legittimo

professione. Il che conferma che il legittimo rancore del

pagine iniziali ci conferma che la diffamazione del conte

accademica di Giacomo Scovolo che all’Università di Padova

sapere” — e da aggiungere che cattedratici allo Studio erano

conclusione, è lecito asserire che a tormentare il disperatissimo

vuole né può tralasciare che il suo primo legato

da ognuno dei familiari che la avevano preceduta sulla

erede assoluto nel caso che il figlio fosse mancato

padrone di una fortuna che, tralasciando gli stabili veneziani

proprio nome una facoltà che aveva fatto gola a

affermazione con cui assicurava che avrebbe rinunciato a ogni

sufficienti ragioni per credere che tale ricchezza senza di

non innamorato, certo è che egli era rimasto incantato

più di ogni altro che la aveva incontrata, delle

e finezza. A misura che lei sopravanzava la propria

e poi, via via che si accorgeva di perderla

Sono suppergiù le parole che Paolina aveva trasmesso alla

sottoposta solo a pediluvi che il Vitaliano non incoraggiò

volta s’impose pretendendo che venissero ripresi in sua

maestro Morgagni a condizione che fosse leggero per non

medici si aggiungevano quelle che si procurava lei stessa

a una purga energica che avrebbe ripulito l’intero

con decotto di avena che ne accresceva il peso

altro in buona fede) che avrebbe invece rincarato la

di una ricca donna, che nel secolo di singolare

medicatura!... Vedeva egli chiaramente che l’incomodo della Consorte

Consorte non era altro che isterico, e bile; né

opinione, in cui erano, che fosse Tisi o male

mai più si seppe che svenando gli ammalati, guariscano

nulla valsero le prove che egli adduceva a sostegno

tutto identico a quello che le stillava dal naso

di prestargli ascolto, supponendo che l’emorragia si producesse

sanato dal buon Donati che, sempre più assiduo non

sollecitarli a nuove applicazioni. Che cosa avrebbe detto se

non è da escludere che ai “tanti rimedi che

che ai “tanti rimedi che proponeva ogni giorno, a

ogni giorno, a misura che la sera dopo le