parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1945
fra sesso e sesso che vieta altresì a un
2
1945
di spirito può credere che i pianoforti si nutrano
3
1945
a intaccare il capitale. Che importa? La sua vita
4
1945
armoniosa musica d’oro, che di giorno non si
5
1945
E la signorina Fufù, che a un tempo è
6
1945
E la signorina Fufù, che fino a ieri era
7
1945
lontanissimi, è il capofabbricato che si occupa di lei
8
1945
sobriamente vestite di grigio, che dolci e risolute assieme
9
1945
del Pianoforte, per comunicazioni che la riguardano. Udito lo
10
1945
portone aspetta un tassì, che conduce la signorina Fufù
11
1945
di sì...». Quello spartito che la signorina Fufù non
12
1945
a leggere: quel pianoforte che la signorina Fufù non
13
1945
morire. Leone è più che un timido: è un
14
1945
un assente. Egli sa che gli uomini si movono
15
1945
sono molto attivi. Sa che alcuni vanno tutti i
16
1945
bella calligrafia le lettere che il loro capufficio ha
17
1945
colonne di numeri. Sa che alcuni sono soldati e
18
1945
mezzo alla fronte. Sa che altri ancora costruiscono delle
19
1945
cielo di fumo; sa che altri coperti di impermeabili
20
1945
lume in fronte; sa che altri ancora non fanno
21
1945
lontanissime, a quel modo che un europeo pensa talvolta
22
1945
al nutrirsi quel tanto che basta per non morire
23
1945
un tipo di burocrate che le Olivetti e le
24
1945
violentemente dagli uffici. Crede che le battaglie si combattono
25
1945
vita. ¶ Leone sa pure che gli uomini a partire
26
1945
braccia; e lo sforzo che gli toccava fare per
27
1945
misteriose operazioni, la fatica che doveva compiere per immaginare
28
1945
ora non più. Prima che la vita degli altri
29
1945
sue cause riposte, scoprirebbe che egli costituisce l’esempio
30
1945
stagno. ¶ Non lasciate, genitori, che i vostri bimbi crescano
31
1945
assassini. Non lasciate egualmente che i vostri figli crescano
32
1945
anche aggiungere: non lasciate che i vostri figli crescano
33
1945
si accorge degli uomini che gli passano vicino, e
34
1945
accorgono di lui. Meno che se fosse un fantasma
35
1945
soffio di aria morta che ci sfiora. ¶ Leone sa
36
1945
sfiora. ¶ Leone sa vagamente che gli uomini ora si
37
1945
la guerra, ma in che consista la guerra Leone
38
1945
l’orlo del marciapiede, che nella via intenebrata tracciava
39
1945
del solito, quasi temendo che dai muri delle case
40
1945
cupo, come un abisso che si rifà la pelle
41
1945
inerzia totale. Leone intuì che una volontà perentoria aveva
42
1945
suo corpo più vegetale che animale, poi lo distese
43
1945
si era talmente allargato che ora arrivava ai confini
44
1945
libertà, come un albero che per una improvvisa voluttà
45
1945
costa di una collina, che era cinta come un
46
1945
illuminandola tutta. Sul fuoco che saliva dalla terra altro
47
1945
trova lontano dagli uomini, che assiste a questo lontano
48
1945
incomprensibile gioco. ¶ Perché? ¶ E che fare? ¶ Allora, alla luce
49
1945
alle odiose letture liceali, che essa si recitò a
50
1945
selvaggio, ¶ ben venga primavera ¶ che vuol l’uom s
51
1945
di conoscere l’uomo che i suoi genitori le
52
1945
Non è vero dunque che trent’anni prima, arrivata
53
1945
Firenze nella luce opaca che segue il crepuscolo e
54
1945
cartone e di vernice che intorno al Natale le
55
1945
l’odore del ceppo che come un arrosto decorativo
56
1945
crostate verniciate di marmellata che saliva dal sottosuolo, simile
57
1945
signorina Fufù si avvide che in quella scatola essa
58
1945
oro sterile e duro che uccide la ragione dell
59
1945
ondeggiante, flessuoso e fecondo, che all’infinito generava altro
60
1945
nello scompartimento del treno che corre, è quella medesima
61
1945
medesima atmosfera d’oro che la signorina Fufù ha
62
1945
non saprebbe ridire quello che ha udito, ma la
63
1945
signorina Fufù ha capito che anche vecchi, anche brutti
64
1945
vicini a un cuore che ama. Aggrappata ai braccioli
65
1945
nel giornale e disse che voleva acquistare un pianoforte
66
1945
manifestò alla prima persona che le si parò davanti
67
1945
Casa del Pianoforte, e che era un addetto molto
68
1945
fredde, come nei musei che la signorina Fufù visitava
69
1945
disse la signorina Fufù, che non se ne intendeva
70
1945
Mi affido a lei che è un tecnico». ¶ «Allora
71
1945
Ho appunto una coda che fa benissimo per lei
72
1945
così molle; dopo di che chiese il permesso di
73
1945
riaccese intorno a lei, che l’aveva avvolta due
74
1945
in mezzo al salotto, che trasforma la vita in
75
1945
erano i quattro facchini che con cinghie e bestemmie
76
1945
somigliava al gigantesco viaggiatore che tra Arezzo e Chiusi
77
1945
lire di mancia con che essa pensò di mettersi
78
1945
viva ma addormentata, e che il minimo rumore, il
79
1945
signorina Fufù si accorse che non il pianoforte aveva
80
1945
E le pareva ancora che il pianoforte fosse più
81
1945
pianoforte fosse più grosso che nella sala della Casa
82
1945
grasso, più gonfio, e che si andasse intasando sulle
83
1945
l’ànsimo del pianoforte che respirava a fatica. Si
84
1945
la donna di tuttofare che veniva ogni mattina per
85
1945
pianoforte femmina: una pianessa, che i fabbricanti tengono in
86
1945
per la riproduzione, e che per questo sono più
87
1945
neonati... capirà... una signorina che vive sola...». ¶ «Deplorevole errore
88
1945
untuoso signore. «Vuol dire che la pianessa che distrattamente
89
1945
dire che la pianessa che distrattamente abbiamo consegnato ieri
90
1945
e al giovanissimo addetto che per effetto di quella
91
1945
la signorina Fufù trovò che i pianini già si
92
1945
telefonò per domandare a che ora doveva mandare a
93
1945
la signorina Fufù rispose che aveva cambiato idea e
94
1945
le traversò la mente che quel signore rigorosamente vestito
95
1945
e magari quello stesso che le era corso incontro
96
1945
coperchio come il pulcino che si gratta sotto l
97
1945
le istanze della contessa che lo voleva ospite per
98
1945
Nella calma luce lunare che rischiarava il piccolo eden
99
1945
avevano quella pallida fosforescenza che hanno i corpi nudi
100
1945
corpi nudi nella penombra. ¶ Che cosa sentì a quella
101
1945
l’ago più sottile che avessi in laboratorio, un
102
1945
ed Eva spiccicati! E che pensiero delicato! Io mi
103
1945
la pura verità. Sicuro che sotto l’azione dell
104
1945
con voce pacata ammoniva che non bisogna toccare i
105
1945
E da quella festa che doveva essere l’apoteosi
106
1945
due carabinieri. ¶ Più Padreterno che mai. Fra due angeli
107
1945
aviatore dentro la macchina che nelle scuole di aviazione
108
1945
in questo inebriante fragore che la signorina Fufù si
109
1945
traversata da un fiume che scintillava al sole, e
110
1945
signorina Fufù si accorse che al suo treno mancava
111
1945
tetto e il fumo che a globi ora bianchi
112
1945
meraviglia, sono molti anni che la signorina Fufù ha
113
1945
effetto della cattiva fama che presso i bempensanti aveva
114
1945
e aveva ben notato che il fumaiolo della locomotiva
115
1945
dell’uomo, e scoperto che come nella faccia dell
116
1945
a mano a mano che il fumaiolo si accorciava
117
1945
soprattutto delle più antiche che avevano il fumaiolo a
118
1945
fungo. ¶ Bisogna anche aggiungere che l’attrazione che il
119
1945
aggiungere che l’attrazione che il naso degli uomini
120
1945
perché la signorina Fufù, che ora è sopra la
121
1945
memorie essa ricorda ora che la locomotiva quel «grande
122
1945
chiamava «vaporiera». ¶ La scoperta che la vaporiera non esiste
123
1945
ricordo di un gioco che per divertire lei bambina
124
1945
il «fufù» della locomotiva che come un fisitere che
125
1945
che come un fisitere che avesse gli sfiatatoi non
126
1945
locomotiva pettegola e frettosa che corre fischiettando per la
127
1945
conclude a sua volta che «il progresso uccide la
128
1945
lottare contro il vento che le aveva afferrato il
129
1945
arieti. La signorina Fufù, che si stringeva al petto
130
1945
in maniche di camicia, che dormiva con la faccia
131
1945
e una voce lontana che con improvviso crescendo si
132
1945
corda e la giacca che si buttò sulla spalla
133
1945
piede della signorina Fufù, che sotto il peso di
134
1945
di gridare. Il giornale che aveva coperto quella spaventosa
135
1945
criterio selettivo delle letture che si fanno in treno
136
1945
uno dei tre nomi che legalmente le furono imposti
137
1945
al fonte battesimale, e che sono Fortunata Felicita Bella
138
1945
segno distintivo di colui che lo porta, e imporre
139
1945
nomi veri. ¶ Del resto che importa Fufù? Sono più
140
1945
di trent’anni ormai che il ridicolo di Fufù
141
1945
era venuta nel convincimento che la vita ormai non
142
1945
Ed è per questo che la signorina Fufù ignorava
143
1945
la signorina Fufù ignorava che in questo frattempo su
144
1945
dottor Cuscinà arrivò inaspettata, che invitava la signorina Fortunata
145
1945
ragion veduta, a significare che la sua bottega e
146
1945
opposte concezioni del mondo che riunite assieme esauriscono tuttavia
147
1945
sono più, basta pensare che il signor Didaco detto
148
1945
in quella tenera età che il destino del signor
149
1945
a delinearsi – quel destino che gli valse finalmente il
150
1945
e precisamente il giorno che la madre dell’allor
151
1945
finto e minuscolo alberetto, che nella mostra affacciata sulla
152
1945
Probabilmente no. La vergogna che l’uomo sente a
153
1945
non c’è impedimento che una madre non vinca
154
1945
a caso l’alberello che primo determinò il destino
155
1945
diverso dalla vita reale che è alterabile per sua
156
1945
quei pochi movimenti «interni» che bastano alla vita di
157
1945
opporsi alla vita naturale che è tutta movimento e
158
1945
e costruirsi un mondo che dà piena garanzia di
159
1945
durata. Sentirsi come uno che è buttato in mezzo
160
1945
l’uomo non vuole. Che importa se cognizioni sempre
161
1945
fece temere a costui che anche quell’alberetto costituisse
162
1945
alberi resinosi; dopo di che il piccolo Didaco, pieno
163
1945
minoranza. La terza impressione che quell’alberetto fece al
164
1945
diversi e «avversi» in che si divide la vita
165
1945
uomo: il mondo naturale, che è mutabile e transitorio
166
1945
quello costruito dall’uomo, che è immutabile e fisso
167
1945
al formarsi dell’autunno che gli alberi del giardino
168
1945
vide d’altra parte che il suo alberetto né
169
1945
bada abbastanza agli oggetti che si mettono in mano
170
1945
delle pecorelle, dei pastorelli che la sua mamma gli
171
1945
e sviluppata in lui, che fermamente egli dichiarò che
172
1945
che fermamente egli dichiarò che nessun’altra professione avrebbe
173
1945
fece alcune geniali scoperte che ai corpi tolti dalla
174
1945
amore di quella vita che si sottrae al destino
175
1945
diresti a uno scatto che per fortuna non viene
176
1945
più. Ma perché aspettare che cani, gatti, pappagalli muoiano
177
1945
A un’attempata dama che un giorno, nel suo
178
1945
campanello e al servo che apparve sulla soglia disse
179
1945
lasciano affascinare dalla vita, che è transito e mutamento
180
1945
proclamata Miss Universo, e che necessitò un secondo viaggio
181
1945
della mummia di Lenin che cominciava a sfaldarsi – la
182
1945
animali immobili e miti che lo guardavano con innocenti
183
1945
a dargli il nome che più gli si addiceva
184
1945
tempo, il solo nome che distinse il signor Didaco
185
1945
per lui trovare assistenti che lo secondassero nel suo
186
1945
signor Didaco una lettera che era un lungo grido
187
1945
ossia all’anima canina, che determinò il signor Didaco
188
1945
per l’imbalsamazione, lui che non si spostava se
189
1945
una pausa: «Pensare! lui che era la vita! il
190
1945
orifizio anale di Bull, che questi spalancò due occhi
191
1945
di paglia, dopo di che fece anche per scagliarsi
192
1945
per scagliarsi su colui che gli stava preparando quel
193
1945
fosforeggiarono due cuori enormi che lentamente si avvicinavano uno
194
1945
a susurrare all’orecchio che a forma di molle
195
1945
distrasse a tal segno che fu a un pelo
196
1945
contagio, alla rapidità con che il contagio opera. «Già
197
1945
spavalderia, assaporando il pericolo che egli rasentava filo filo
198
1945
minaccia di una dimenticanza che d’improvviso gli facesse
199
1945
gli facesse pronunciare quello che la mente pensava ma
200
1945
Diceva: «Non passava giorno che non pensasse a lei
201
1945
buttando via i soldi che con tanta fede e
202
1945
Si pigliò la sifilide che in poco tempo gli
203
1945
di sua madre bonànima che, convinta ormai dell’invincibile
204
1945
di questa frase. Dal che passa a pensare al
205
1945
andavano insistentemente frugando lei che ora, per l’avvenuta
206
1945
di seduzione di colei che gli sedeva di fronte
207
1945
a certe singolari idee che gli traversavano la mente
208
1945
bauli abbandonati in solaio che ad apertura di coperchio
209
1945
patinato di nicotina, capì che dentro il polso di
210
1945
giorni dopo, nel momento che Enrico esalava l’ultimo
211
1945
dando fuori una idea che gli parve geniale, «sembrò
212
1945
gli parve geniale, «sembrò che l’anima abbandonasse la
213
1945
al cielo». ¶ Al silenzio che seguì Lodovico temé che
214
1945
che seguì Lodovico temé che le sue parole non
215
1945
tuttavia quella leggera claudicazione. Che importa? Lodovico ricordò a
216
1945
scherzi sulle singolari voluttà che dà l’amplesso con
217
1945
fil di voce presso che impercettibile quale fosse stata
218
1945
un lampo il partito che poteva trarre dalla sua
219
1945
il buio. Come fu che Lodovico dovette confessare che
220
1945
che Lodovico dovette confessare che ignorava il nome di
221
1945
sentiva chiudersi la rete che si era teso da
222
1945
capiva, sentiva, «vedeva» lei che scacciava via da sé
223
1945
dea, di quella Giustizia, che essa non reggeva al
224
1945
infine dissiparsi. ¶ Ogni volta che Lodovico di poi ha
225
1945
forza di quelle mani che lo respingevano pur senza
226
1945
Lodovico risente quell’angoscia che gli ritorna a periodi
227
1945
riva al grande fiume che muore col nome... no
228
1945
come un uccello solitario che prova un suo gorgheggio
229
1945
senso per lui?... Ecco che partire ora ritrova un
230
1945
insegna un ilare diavoletto che con la punta della
231
1945
rosso come il rubino che al bere si rivelava
232
1945
cuscino della poltrona e che sotto il peso della
233
1945
il peso della persona che si siede emette crèpiti
234
1945
era questa semovente sagomina che attirava soprattutto l’occhio
235
1945
Il signor Codro sapeva che l’oggetto anche più
236
1945
ma in movimento; nel che l’uomo è del
237
1945
sapeva oltre a ciò che per entrare in quel
238
1945
non maggiori a quelli che abbisognano per entrare in
239
1945
credere d’altra parte che la collocazione dei Capricci
240
1945
opposte fra loro ma che riunite assieme esauriscono il
241
1945
molto «olio» e badare che mai il suo diffidente
242
1945
credere a quella donna che lui, più che l
243
1945
donna che lui, più che l’amico di Enrico
244
1945
amico di Enrico, più che il compagno era un
245
1945
continuazione» di Enrico. Convincerla che Enrico fisicamente era morto
246
1945
falso e l’immorale che la finzione contiene, ma
247
1945
ma per la fatica che richiede il suo esercizio
248
1945
menzogne sapientemente architettate e che gli tornavano di grande
249
1945
Enrico, Lodovico non aveva che da narrare la «vera
250
1945
piano era la parte che Lodovico preferiva. Non più
251
1945
verità. ¶ La verità. ¶ Non che Lodovico amasse la verità
252
1945
amasse la verità; non che egli amasse «sempre» la
253
1945
sempre» la verità; non che egli amasse la verità
254
1945
di Enrico, quella immagine che lei si custodiva così
255
1945
a Enrico in quello che Enrico lasciava dietro a
256
1945
aveva finito per convincersi che Enrico gli aveva lasciato
257
1945
una eredità. Si convinse che il morto gli aveva
258
1945
felicità e di benessere che Enrico, per quello che
259
1945
che Enrico, per quello che è da essere considerato
260
1945
esempio in una lettera che il suo fidanzamento con
261
1945
Procedimento chiaro, comodo e che avrebbe soprattutto evitato a
262
1945
egoista e senza preoccuparsi che lasciava l’amico nelle
263
1945
piano, e nel piroscafo che lo riportava in Europa
264
1945
sperare da quell’Eldorado? (Che magro Eldorado però, aveva
265
1945
Lodovico, poco tempo dopo che si trovava laggiù). No
266
1945
racimolare i pochi soldi che gli restavano e farsi
267
1945
dei titoli»), Lodovico capì che la fortuna non doveva
268
1945
idea di una fortuna che giace in Europa, ma
269
1945
giace in Europa, ma che bisogna andare a scoprire
270
1945
la mente. Pensò anzi che «prendere visione» di quelle
271
1945
ed Enrico. Gli rivelò che Enrico era andato laggiù
272
1945
un vero uomo», ma che aveva fatto il viaggio
273
1945
mantenuto laggiù col denaro che lei gli spediva mensilmente
274
1945
egualmente in quelle lettere che Lodovico conobbe il carattere
275
1945
lei quella immagine precisa che si portava in mente
276
1945
alcune lettere Lodovico inferì che essa aveva più anni
277
1945
si poteva anche arguire che rapporti sessuali tra lei
278
1945
c’erano stati, il che confortò Lodovico a mettere
279
1945
ben giustificata in uno che arriva alla soglia della
280
1945
soglia della fortuna e che gli diede agio di
281
1945
la forma del batacchio che figurava una testa di
282
1945
una testa di vecchia che guardando giù con sorriso
283
1945
di buon’accoglienza domandò: «Che desidera il signore?», indicò
284
1945
signore?», indicò a Lodovico che il suo arrivo era
285
1945
fu introdotto nel salotto che riuniva i membri del
286
1945
di nero. ¶ È vero che dal passo si può
287
1945
persiane accostate; quel cielo che portava il lutto non
288
1945
stridio irritante delle rondini che pungevano il cielo come
289
1945
le macchie di insensibilità che questa lebbra ineffabile gli
290
1945
sul corpo; queste macchie che egli potrebbe toccare ormai
291
1945
senza sentir dolore, e che via via lo rivestono
292
1945
e sempre più profonde che in lui e intorno
293
1945
quel tanto di forza che gli rimane ancora, Lodovico
294
1945
a mano a mano che si riformano, rammendando i
295
1945
del primo pomeriggio, solo che l’aria lassù era
296
1945
di un comodino nero che Lodovico si guarda d
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di ogni luogo impuro che vi si trovino imprigionati
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un trespolo di ferro che con il suo anello
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letto e ha soggiunto: «Che importa?», rassegnato nella sua
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divorare da questi emitteri che nell’offensiva avanzano a
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gruppo di piccoli tritoni, che hanno pescato un polpo
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in lui quella inquietudine che sempre lo riprende a
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a ogni partenza, lui che pure ha consumato la
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nei viaggi; gli ricorda che una partenza lo aspetta
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trovato fuori della stazione. Che ci fosse una città
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in quei pressi e che questa stazione fosse stata
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ippocastani vecchi e incolti che iniziavano lor severo schieramento
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all’infinito. Solo dopo che ebbe percorso un paio
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un’antica banda bianca che di notte doveva fare
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suono di una tromba che lentamente e a stento
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si esercitava nel segnale che la mattina, nelle caserme
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a raccolta i soldati che hanno marcato visita. ¶ Ricordo
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a Lodovico le malattie che il capitano medico «non
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latta, le strofe «umoristiche» che commentano il segnale della
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colore stesso della terra che la circondava, sulla soglia
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di bocca, e prima che l’invocato Meo venisse
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tirandosi dietro la sedia che le si era appiccicata
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Non riusciva a capacitarsi che il nome fosse veramente
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perplessità di allora, ora che conosce il significato di
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curiosa parola e sa che il versuro è un
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la facciata. Erano anni che questa casa portava la
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avvicinava, e io volevo che nulla in questa casa
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il padre di lei, che nella penombra delle persiane
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la madre di lei che lasciava intravedere un poco
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questo uomo fallito dimenticando che è vano tornare a
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venderla assieme col giardino che arrivava fino all’altro
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e con la roba che conteneva, c’era da
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computare mentalmente i guadagni che avrebbe ricavato dalla vendita
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soprattutto dei mobili, «ora che l’Ottocento va di
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andato bene. Ricorda. Dopo che a lungo avevano parlato
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una ispirazione da assassino che ritorna sul luogo del
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luogo del delitto, volle che Lodovico visitasse la casa
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badato a spese. Sapeva che essa era più innamorata
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e amare un uomo che sta di là da
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l’assonanza dei nomi, che gli parve di buon
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piano approfittava dell’imperio che il morto esercitava sull
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nella quale è detto che nel tempo immediatamente precedente
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quella forma d’arte che di poi prese nome
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fratelli nello spirito non che nella carne. In materia
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informe ossia di quello che ancora non ha preso
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incosciente ossia di quello che la coscienza ancora non
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il contrario di quello che abbiamo detto, perché il
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più singolari e profondi che siano stati scritti in
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angoscia dell’uomo, tutto che è crisi nel mondo
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forma concreta e suadente che dava sicurezza e protezione
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metalli, quell’amore cristiano che finora egli portava soltanto
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riassunta in un campanello che tinniva rabbioso come una
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sola ragione d’essere, che in una delle sue
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finestrino e fu deluso che quella donna, di cui
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non riconobbe il nome che per tutto il viaggio
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un bagaglio ingombrante e che si teme di perdere
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convenzionale, simile ai gridi che i rivenditori ambulanti lanciano
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della striscia d’ombra che giaceva al fianco del
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in quella desolata incomprensione che lo riprendeva a ogni
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a ogni partenza, lui che pure aveva viaggiato il
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della voce Lodovico inferì che il ferroviere passava di
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a partito. Gli sembrava che quel nome fosse gridato
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a intenzione di lui. Che i ferrovieri cercassero qualcuno
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i ferrovieri cercassero qualcuno che si nascondeva nel treno
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a non mostrarsi, e che il ricercato fosse lui
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occhio bianco e rotondo che segnava le sedici e
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cose ignote e magnifiche che di notte e di
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quel treno – quel treno che non sarebbe ripartito se
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costei fosse la donna che egli era venuto a
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non tardò a convincersi che la ragazza della stazione
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suo corpo, a significare che le cognizioni topografiche non
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simile a una vecchia che va in giro con
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nella rassegnazione; dopo di che Lodovico aprì lo sportello
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nomi di accentuazione ambigua che essi pure gli avevano
370
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vita: come il «Pèrseo» che Ettore Romagnoli in una
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faccia; come gli «utènsili» che una giovane e gallinesca
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riguardo; come le «zanzàre» che il sergente Bàvero, del
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col sussiego di uno che parla forbito. ¶ Il treno
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parla forbito. ¶ Il treno, che dopo aver espresso Lodovico
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a mano e approfittando che il suo nemico gli
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Morse, quel vizio solitario che lo consumava sì e
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diligenza di un mosaicista che colloca a una a
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segreto di quel capostazione che come un Wagner in
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gerani guarda i treni che passano e si portano
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simile a questo lenzuolo che gli si aggrinza sotto
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e sudati, talmente usato che all’aggancio dell’alluce
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in lunghe ferite silenziose, che nemmeno la èco dànno
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del grido di dolore che dà la tela lacerata
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tela lacerata. Lodovico sa che la sua morte avverrà
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un vecchio cavallo azzoppato, che non può più lavorare
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Furono conservati alcuni pezzi che potevano tuttavia essere utilizzati
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signora Fos Rospigli dice che «quello straccio non serve
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quello straccio non serve che a raccattar polvere», ma
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non sanno. Nessuno sa. Che strana cosa la famiglia
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strana cosa la famiglia! Che casuale riunione di estranei
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casuale riunione di estranei! Che associazione assurda i cui
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si farebbe ammazzare piuttosto che spartirli con gli altri
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il nonno di là che piange... Io non sapevo
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piange... Io non sapevo che anche i vecchi piangono
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nome della ditta ATMA che è una sigla composta
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la parola sànscrita Atma che significa «anima del mondo
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cane Atma, ecco quello che scrivono i biografi di
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posto abituale di colui che Schopenhauer chiamava il suo
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al nome di Atma che significa “anima del mondo
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e il cane sembrava che ci fosse interdipendenza perfetta
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fosse interdipendenza perfetta, ossia che la condizione dell’uno
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era il 1848, l’anno che portò in Europa tanti
403
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l’interdipendenza si spezzò. Che fece allora Schopenhauer? Fece
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gli mise nome Atma che significa “anima del mondo
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vuota. ¶ Azio Bot pensò che ormai poteva anche dimettere
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il nome Azio Bot, che era un nome finto
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il suo vero nome che era Dazio Bottoni. ¶ Prima
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macchia di quel nome che suscitava curiosità e riso
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cognome è un tetto che copre una intera casata
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offenderebbe non solo colui che lo porta, ma i
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onde le molte volte che Bottoni era interrogato sulla
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allo scherzo e spiegare che suo padre, spirito bizzarro
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scuole, e via via che Dazio Bottoni si allontanava
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di Niuccia, si convinse che non avrebbe potuto vivere
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ma si capiva egualmente che ella avrebbe preferito che
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che ella avrebbe preferito che la sua figliola cambiando
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Poli per parte sua, che non aveva peli sulla
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vino al vino, dichiarò che quanto a sé non
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piaciuto avere un marito che nell’intimità si fa
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Vaso madre e figlie che suo padre, spirito bizzarro
421
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il nome di colui che con devozione filiale già
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nella casa di Azio che ormai era la «sua
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di Madonna e disse che tra quel vecchiume non
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sul grande specchio ovale che putti d’oro circondavano
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di lusso. Niuccia disse che se avesse dovuto vedere
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nervose. ¶ È da credere che quella trasformazione fosse stata
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1945
preparata in famiglia, e che l’allenamento della novella
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quel miracoloso mutamento, e che Niuccia in sole due
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dall’enorme letto matrimoniale che era stato quello dei
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1945
dei suoi vecchi mobili che mandò in cantina, raschiò
431
1945
vetro e di metallo che poco fa i dipendenti
432
1945
in casa. Aveva disposto che l’indomani i mobili
433
1945
del suo triciclo: «Bada che al sedere stai sbandierando
434
1945
al sommo della fronte, che gli aveva lordato di
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1945
d’ironia. Sembra persino che sorrida. Ma quale minaccia
436
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lieve tinnio metallico, segno che nella sala da pranzo
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cocente come una staffilata, che oltre a tutto ha
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mole grassa e floreale che indietreggiava traballando, la faccia
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1945
in un enorme stupore che naufragava nella nebbia; gli
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immisurabile come un cane che ha corso, finché vinto
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tanto a uno sforzo che gli riporta in linea
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di chiaro nell’opaco che circonda Luigino, una direzione
443
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nel rombo di vuoto che lo frastorna. Luigino pensa
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vita da schiavo. A che gli uomini aver tanto
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per la libertà? A che tanto sangue? Bisogna finirla
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E come? Gregorio Staloro, che fa la seconda liceo
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possiede una rivoltella. Lui che può? ¶ Segue un periodo
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di identificare l’uscio che ha dato quel tonfo
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uscio del fumatoio. Segno che i suoi genitori non
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solito pisolino. Vuol dire che lui, oggi, ha turbato
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genitori. È felice, lusingato. Che hanno fatto finora i
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mangiato. Sua madre dice che quando «quel discolo» la
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a suo padre dice che gli viene una crisi
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di fegato. Stupidi! Doloristi! Che bisogno hanno i suoi
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suoi genitori d’inquietarsi? Che bisogno di farsi venire
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idea approssimativa. Questa parola che quante volte la sente
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rotolante. La verità è che i suoi genitori sono
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litigato, perché Luigino sa che quando sua madre lo
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litigato finché suo padre, che nelle liti con sua
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in ansia. Si accerta che la stanghetta della serratura
461
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suoi genitori: «Ecco quello che vostro figlio è diventato
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serbo circa duecento lire che serviranno alle prime spese
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sole è ancora alto. Che ora sarà? L’orologio
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piedi del monte prima che annotti. Farà a tempo
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i lenzuoli a corda, che daranno alla sua fuga
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voce di sua madre che lo chiama. Lo chiama
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dello stridio degli uccelli, che prima di raccogliersi nel
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raccogliersi nel sonno sembra che vogliano far scoppiare il
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più. Il solo ricordo che gli rimarrà di sua
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osato» alzare la mano, che ha «osato» colpire... ¶ Brilla
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del delitto». È qui che Luigino ha «osato» alzare
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1945
sua madre. È qui che ha «osato» colpire sua
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1945
sua madre. È qui che ha gettato sua madre
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1945
rivista illustrata un matricida che andava al supplizio la
475
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gli strozzano la voce. ¶ Che ha detto sua madre
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riudito quella solita frase che sua madre ripete ogni
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stringe la nappina bianca che pende dal bracciolo della
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alla marea dell’ombra che avanza, abbandona gli angoli
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e soprattutto d’estate che i suoi lo precedevano
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a tubo la frangia che il tempo aveva diradata
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ora soltanto a Bago che anche Bug è morto
482
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anche Bug è morto che aveva tanti peli sugli
483
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specie di un sogno che tanto dormendo essa sogna
484
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parte del sogno. Dicendo che col dire «Buongiorno Bago
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fiori appassiti. Sola traccia che i sogni si lasciano
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la mattina puzza è che abbiamo sognato brutto. Sulla
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1945
strisce della luce mattutina che trapela tra le stecche
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1945
mobili sono ombre gravi che emergono dal pallore del
489
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un serto di luce che non si sa onde
490
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Billi angelo non è. Che aspetta di ascoltare Ismene
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1945
aspetta di ascoltare Ismene? Che cosa ascolta? Che cosa
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Ismene? Che cosa ascolta? Che cosa ha ascoltato? ¶ (Ismene
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Ismene ha bisogno più che negli altri giorni di
494
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fare a Bago qualcosa che a Bago non bisogna
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Rutiliano da questi nomi che sembrano formati apposta per
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chiede spiegazioni. Ismene dice che ha paura dell’aria
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aria? Sì l’aria che passa sotto la porta
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di giorno del letto, che di notte sta ripiegata
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occhio incomprensivo. Del resto che cosa capisce Rutiliano? Che
500
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che cosa capisce Rutiliano? Che cosa capisce di lei