Vittorio Alfieri, Filippo, 1783

oso amar, io?... Ma chi ´l vede, e non

ogni letizia. In core ¶ chi legger puommi? Ah! nol

parlar, vedresti... ¶ Carlo ¶ E chi tant´osa? E s

tacer, dell´obbedir, fremessi, ¶ chi ´l può saper, com

intendesti troppo. ¶ Pensa, deh! chi son io; pensa, chi

chi son io; pensa, chi sei. ¶ L´ira del

ha dubbio? imparzial consiglio ¶ chi più di te potria

par son sacri; e chi nol sa?... ¶ Filippo ¶ Tal

obbedir non sanno. — ¶ Or, chi a me il crederia

ti afferma ¶ puoi tu? Chi più di me non

hai dunque?... ¶ Filippo ¶ Ah! chi ´l potrebbe ¶ convincer mai

pel figlio al padre, ¶ chi più del figlio il

esser non puote, in chi t´è figlio, estinta

fallo ¶ reo ti par? (chi non erra?) allor tu

ove sei tratta?... Ma, chi vien?... ¶ SCENA III ¶ GOMEZ

il vuol, non io. — Chi ´l crederia? ¶ Accusatore oggi

v´ha tra voi chi il possa ¶ d´altro

accusar; se v´ha chi vaglia ¶ a discolparlo anche

Filippo ¶ Oh ciel!... ¶ Leonardo ¶ Chi ´l crederebbe, ¶ ch´io

folgoreggiante tuo sguardo tremendo ¶ chi lungamente insuperbì ne atterri

io nol vedrò; vedrallo ¶ chi pria morir non ardirà

le sue vendette in chi le sturba, il cielo

orribili, e di sangue? ¶ Chi omai nol sa? — Dirò

è delitto spesso; havvi chi tragge ¶ dall´altrui pianto

il mondo: ¶ qui rimanga chi ´l vuole. — Al cielo

capital delitto? ¶ Filippo ¶ A chi favelli tu? ¶ Perez ¶ Di

Carlo il padre: ¶ e chi ´l dolor di un

delitto? ¶ Non tacqui: e chi potea l´immenso amore

l´immenso amore ¶ tacer, chi mai? — Gente si appressa

ordita la trama. A chi del padre ¶ il sangue

re! ¶ Isabella ¶ Ma, in chi cred´io? Tu pure

il siam; ma invan: chi lo negasse, ¶ del suo

pria di risolver: folle ¶ chi ´l duolo in lui

l duolo in lui, chi la pietà credesse; ¶ o

io posso. ¶ Isabella ¶ Oh! chi udì mai, chi vide

Oh! chi udì mai, chi vide ¶ sì atroce caso

al fuggir prestargli: e chi scoprirti ¶ vorria? — Chi sa

e chi scoprirti ¶ vorria? — Chi sa? fors´anco un

scongiuro, andiamvi... ¶ Gomez ¶ E chi potrebbe ¶ opra negar così

cielo ¶ perir non lasci chi perir non merta. ¶ ATTO

mi s´arreca? udiam... Chi fia? ¶ SCENA II ¶ ISABELLA

II ¶ ISABELLA, CARLO ¶ Carlo ¶ Chi veggio? ¶ Regina, tu? Chi

Chi veggio? ¶ Regina, tu? Chi ti fu scorta? Oh

Filippo ¶ qui tutto sa: chi mai rompere i duri

tempo, ¶ l´amarlo allor: chi ´l fea delitto poscia