parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «chi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1796
cosa tanto importante a chi comanda. ¶ Da interprete fedel
2
1796
e disse: «Olà, pensa chi son, chi sei, ¶ e
3
1796
Olà, pensa chi son, chi sei, ¶ e che, quand
4
1796
pianura spaziosa e vasta. ¶ Chi sian costor pria ch
5
1796
al cavalier d’Irlanda ¶ chi sieno e d’onde
6
1796
e l’angiol tutelare. ¶ Chi sa che, giunto un
7
1796
un’altra volta a chi vorrallo udire. ¶ CANTO II
8
1796
e acciò non fia chi dar gli possa impaccio
9
1796
maniera, ¶ e se vivea... Chi può saper? Ma un
10
1796
tu, se lice» soggiungea «Chi sei? ¶ Come giungesti in
11
1796
tanto osar poss’io, chi sono, ¶ dimmi, color che
12
1796
d’altrui, ¶ dimmi, Siven, chi è mai, perché compreso
13
1796
non ti farai, ¶ di chi la monarchia fondò primiero
14
1796
indebitato e scusso, ¶ e chi sulla lor fè credulo
15
1796
cinger la spada ¶ comprano chi in lor vece a
16
1796
e i sentimenti ¶ a chi ispirolli ognor convenienti. ¶ Che
17
1796
passi. ¶ Non fia però chi ne’ giudizi sui ¶ me
18
1796
gusto e solidezza. ¶ Dimmi: chi mai in sì remote
19
1796
abbandonaro i Grandi a chi si porse ¶ ai lor
20
1796
piue; ¶ i generali, poi, chi sei, chi sette; ¶ ed
21
1796
generali, poi, chi sei, chi sette; ¶ ed i gran
22
1796
di quelle insipide miscee, ¶ chi storce, chi sonnecchia e
23
1796
insipide miscee, ¶ chi storce, chi sonnecchia e chi sbadiglia
24
1796
storce, chi sonnecchia e chi sbadiglia; ¶ e ciò ch
25
1796
qual stima ¶ ritrar può? Chi ne parla? O chi
26
1796
Chi ne parla? O chi lo cura? ¶ Onde nella
27
1796
mai negherò lode a chi si debbe. ¶ Sicché volle
28
1796
toglie la gloria a chi l’imprese. ¶ Vero è
29
1796
s’introduca in esso ¶ chi de’ ranghi mogolli il
30
1796
e al dir di chi conosce questi lochi ¶ e
31
1796
di casa. ¶ Bada a chi affidi i capitali tuoi
32
1796
vorria; ¶ ma non regna, chi regna in compagnia. ¶ Bello
33
1796
cocchi e gente assai, ¶ chi per ire al teatro
34
1796
ire al teatro e chi al passeggio, ¶ ch’era
35
1796
e grave affar, eglin chi sono?» ¶ Siven guardolli con
36
1796
galanti femmine contrasto». ¶ «E chi è questo Giuseppe?» ella
37
1796
né la carica ottien chi non sia stato ¶ da
38
1796
eccitò le risa in chi la scerse. ¶ Fuggendo allor
39
1796
Oh, che birbone!». ¶ Allor – chi ’l crederia? – la fervorosa
40
1796
di lui ¶ tutti dicean: «Chi diavolo è costui?» ¶ Ma
41
1796
il fasto esterior di chi governa. ¶ Perciò con pompa
42
1796
io ¶ liberamente e premiar chi degno ¶ parmi de’ premi
43
1796
e quando e come. ¶ Chi dicea ch’era greco
44
1796
ch’era greco e chi latino, ¶ chi venturier, chi
45
1796
greco e chi latino, ¶ chi venturier, chi cavalier errante
46
1796
chi latino, ¶ chi venturier, chi cavalier errante, ¶ chi sostenea
47
1796
venturier, chi cavalier errante, ¶ chi sostenea ch’egli era
48
1796
avea preso il Levante; ¶ chi figlio lo dicea d
49
1796
un Can francese ¶ e chi nipote d’un taico
50
1796
confusi, ¶ né v’è chi ossequio o cortesia lor
51
1796
uom dal caso pende: ¶ chi sa qual fine la
52
1796
gli son sopra, e chi gli mette ¶ una crovatta
53
1796
crovatta intorno della gola, ¶ chi le brache gli pon
54
1796
le brache gli pon, chi le calzette, ¶ chi le
55
1796
pon, chi le calzette, ¶ chi le pianelle e chi
56
1796
chi le pianelle e chi la camicciuola. ¶ Tommaso d
57
1796
rider Eraclito e Catone: ¶ chi sul petto non ha
58
1796
parlandosi agli orecchi ¶ chiedean chi era egli e come
59
1796
tal formalità – bevea, ¶ onde chi più chi meno ubbriacossi
60
1796
bevea, ¶ onde chi più chi meno ubbriacossi; ¶ perciò Catuna
61
1796
natal, di nome ignoto, ¶ chi razza la credea dopo
62
1796
e dal loto, ¶ e chi da eruzion d’Etna
63
1796
e fiumi e laghi, ¶ chi scuotendo funeree atre facelle
64
1796
scuotendo funeree atre facelle, ¶ chi sotto strane vien terribil
65
1796
per entro la fuligine. ¶ Chi di Tur, chi d
66
1796
fuligine. ¶ Chi di Tur, chi d’Oguz, chi di
67
1796
Tur, chi d’Oguz, chi di Giafette ¶ spacciossi per
68
1796
dopo ¶ dei drudi lor chi conte fer, chi duca
69
1796
lor chi conte fer, chi duca; ¶ e i nobili
70
1796
è ben, non reo, chi nasce in regno ¶ d
71
1796
tempo medesimo si espresse ¶ chi farsi entrar o non
72
1796
i casi v’è chi si compiace ¶ di creder
73
1796
i giorni tuoi; ¶ che chi una volta ad opre
74
1796
orribile ¶ e Caracora e chi l’avea piantata; ¶ e
75
1796
in un tempo e chi ti si avvicina». ¶ Peraltro
76
1796
ricusò l’offerta. ¶ «Da chi» dicea «Da chi, Tommaso
77
1796
Da chi» dicea «Da chi, Tommaso mio, ¶ qualche conforto
78
1796
tuo mi tolli, ¶ da chi consiglio avrò? Ben conosco
79
1796
Asia, una volta a chi tu applaudi, ¶ conosci a
80
1796
tu applaudi, ¶ conosci a chi profondi omaggi e laudi
81
1796
fan crudel macello ¶ di chi gli arresta o lor
82
1796
il pregiudizio antico ¶ che chi coll’armi gloriose in
83
1796
o sesso imbelle. ¶ Or chi può dir quali empi
84
1796
disuman consiglio ¶ d’abbandonar chi langue al suo malore
85
1796
geme ¶ non v’è chi il guardo volga o
86
1796
apporti; ¶ non v’è chi dell’amico almen l
87
1796
aita cercando ed alimenti. ¶ Chi corre insano e chi
88
1796
Chi corre insano e chi vacilla e cade; ¶ vibra
89
1796
sempre instruisce almen diverte. ¶ Chi ben ne disse e
90
1796
ben ne disse e chi ne disse male: ¶ varie
91
1796
luna altri chiamolla ¶ e chi benefic’astro e chi
92
1796
chi benefic’astro e chi cometa ¶ e chi immortal
93
1796
e chi cometa ¶ e chi immortal divinità mogolla, ¶ scesa
94
1796
la maraviglia mia. ¶ Ma chi puote ignorar i gran
95
1796
e dove ¶ e da chi ne ascoltai le prime
96
1796
cattolica apostolica romana. ¶ Or chi potria ridir quant’io
97
1796
comparir vedendo un forestiero, ¶ chi lo schernisce e chi
98
1796
chi lo schernisce e chi lo ruba o insulta
99
1796
indietro tien la folla. ¶ Chi sulle vie, chi alle
100
1796
folla. ¶ Chi sulle vie, chi alle finestre attenti ¶ stettersi
101
1796
cammino ¶ e, giunto là, chi restò fuor, chi stette
102
1796
là, chi restò fuor, chi stette ¶ per gradi in
103
1796
la cagion disse: «E chi mai ¶ t’insegnò di
104
1796
faceano i nobili antenati, ¶ chi il babbo, chi la
105
1796
antenati, ¶ chi il babbo, chi la zia, chi la
106
1796
babbo, chi la zia, chi la bisavola, ¶ esporgli in
107
1796
videsi ancor satireggiar sovente. ¶ Chi pingendo Catuna il crin
108
1796
dielle usbergo e scudo; ¶ chi, ma ne’ tempi anterior
109
1796
e petto nudo; ¶ e chi – calunnia atroce! – ancor la
110
1796
tartari Geni la famiglia ¶ chi le tiene la staffa
111
1796
tiene la staffa e chi la briglia. ¶ Altri pinse
112
1796
e cara vende a chi se ne incapriccia ¶ per
113
1796
suoi taccia contrasse, ¶ e chi furtivo o toppa o
114
1796
né si sconcerta: ¶ che chi vien da lontano impunemente
115
1796
finge pastocchie e mente. ¶ Chi vuol saper se Turachina
116
1796
empiono i diari, ¶ onde chi non esamina e non
117
1796
confino, ¶ e per saper chi avea torto o ragione
118
1796
era ¶ di fare a chi che sia il minor
119
1796
ragion vuole Catuna ¶ aver chi vegli e ognor ne
120
1796
udito ¶ che le dicea: «Chi t’ha così ridutta
121
1796
ogni necessaria providenza, ¶ scelto chi dee restar, chi dee
122
1796
scelto chi dee restar, chi dee seguire, ¶ fu pubblicato
123
1796
pur d’irregolar milizia. ¶ Chi può ridir con qual
124
1796
padiglion, tenda o trabacca; ¶ chi sotto rupe concava s
125
1796
borron perdesi e balza. ¶ Chi crederia che i lama
126
1796
Spesso oracoli rende a chi gli chiede ¶ di profonda
127
1796
anche in oggi a chi giunge in quella chiostra
128
1796
ignobile e la folla, ¶ chi sopra un sasso e
129
1796
sopra un sasso e chi sull’erba fresca ¶ bevve
130
1796
voi, mogolli ingegni, ¶ vegga chi il niega che, mogolli
131
1796
opra compì che pria, chi dopo, ¶ che terminarla o
132
1796
a restar l’astringe. ¶ Chi temette che i dì
133
1796
fosse insorta nella capitale; ¶ chi credea si trattasse alla
134
1796
pian di riforma universale; ¶ chi pensò che vi fosse
135
1796
e segreto. ¶ V’era chi sostenea che non si
136
1796
miracoletti all’occorrenza. ¶ Ma chi non ha sì grossolano
137
1796
comun mestieri esprime; ¶ onde chi proponea “l’Universale”, ¶ chi
138
1796
chi proponea “l’Universale”, ¶ chi “Massima” chiamarla e chi
139
1796
chi “Massima” chiamarla e chi “Sublime”, ¶ altri “Immensa”, altri
140
1796
il poltron, lo stravagante, ¶ chi beve, mangia e dorme
141
1796
non vuol guai ¶ e chi ogni legge, ogni dover
142
1796
però ch’io contradica ¶ chi ripon Azzodin fra i
143
1796
l’Affrica sossopra, ¶ a chi torre, a chi dar
144
1796
a chi torre, a chi dar regno ed impero
145
1796
or alla tale, ¶ e chi percuote, e chi motteggia
146
1796
e chi percuote, e chi motteggia e burla ¶ licenziosamente
147
1796
e stride ed urla. ¶ Chi mai creder potrebbe il
148
1796
non desti nimistà fanatica. ¶ Chi scorre lontanissime contrade ¶ esposto
149
1796
Turachina, ¶ non avvi di chi più l’Asia si
150
1796
hai di saper desire ¶ chi sia colei che corre
151
1796
onde a Bibrac chiedea:«Chi son coloro, ¶ non so
152
1796
onor tutti i ritegni; ¶ chi ponsi allo sbaraglio e
153
1796
messo ¶ e gli disse chi egli era ed a
154
1796
ma vola ¶ e a chi entro siede anche il
155
1796
il duce, il pappagallo. ¶ Chi biasma ciò, che biasmi
156
1796
nobil sdegno, ¶ troppo onora chi sol di spregio è
157
1796
tuo difensor, tuo scudo, ¶ chi può saper qual dentro
158
1796
e niun le tocchi. ¶ Chi ama mia moglie e
159
1796
sempre vuo’ preferirlo a chi mi toglie ¶ roba e
160
1796
satirico. ¶ E in verità chi umanitade offende ¶ il bel
161
1796
region notizia averse, ¶ dinne chi fu il primier che
162
1796
Catuna, ¶ né manca ognor chi l’inasprisce e punge
163
1796
lei si getta impetuosamente. ¶ Chi per le braccia e
164
1796
per le braccia e chi pei piè l’afferra
165
1796
venne. ¶ «Or dimmi – e chi di te meglio il
166
1796
paludi in traversar, diventa. ¶ Chi gode i gran favor
167
1796
in mano, ¶ sfidandoci a chi ber potria più tazze
168
1796
visti mai, né so chi sono; ¶ e questo Toto
169
1796
colui di fatto. ¶ Ma chi l’avrebbe mai riconosciuto
170
1796
l’avrebbe mai riconosciuto? ¶ Chi neppur sospettarlo avria potuto
171
1796
che non si sa chi diavolo si sia, ¶ in
172
1796
a Bozzon ivi presente ¶ chi fosse il nuovo prigionier
173
1796
isola inospita e deserta. ¶ Chi non ebbe pietà, pietà
174
1796
Catuna e disse: «A chi sicura posa ¶ su real
175
1796
Caiucco in varie guise. ¶ Chi dice che, di forze
176
1796
stravizzo ei si permise; ¶ chi dice ch’ei morisse
177
1796
ch’ei morisse avvelenato; ¶ chi dice alfin che Batucan
178
1796
destino. ¶ Misera Turachina! E chi presagi ¶ fatto t’avrebbe
179
1796
qualche difetto è in chi che sia, ¶ perciò a
180
1796
concessero, ¶ e purché siavi chi i lor passi osservi
181
1796
Dall’alto grado tuo chi ti rimosse? ¶ Qual cambiamento
182
1796
la sventura. ¶ «Non disperiam: chi sa? Prova non lieve
183
1796
d’un tartaro naimano ¶ chi diavol si saria mai