Francesco Muzzopappa, Affari di famiglia, 2014

fisso mensile. ¶ Tuttora mi chiedo come mai mio marito

di prugne. ¶ Io non chiedo e lui non dice

è per colazione?, gli chiedo, posando la schiena contro

stamattina la mia agenda?, chiedo addentando uno di questi

È uno scherzo, vero?, chiedo a Orlando, sollevando con

ne freghi quando ti chiedo di contribuire al pagamento

ora che si fa?, chiedo senza scompormi ad Anna

tavolo. ¶ Devo agitarmi?, le chiedo, presa da un brivido

di denaro contante. ¶ Mi chiedo se questo tizio abbia

esotico. ¶ Vende frutta?, gli chiedo, sinceramente incuriosita. ¶ No, perché

lavorato a palazzo?, gli chiedo, sinceramente incuriosita. ¶ No, signora

ha intenzione di rapirmi?, chiedo al ragazzo. ¶ Ma figuriamoci

braccioli in legno. ¶ Questo?, chiedo con sorpresa, guardando la

darsi alle rapine?, gli chiedo con immensa spontaneità. ¶ Era

tantino bizzarro, ma le chiedo un grosso favore. ¶ Quello

naturali. ¶ Ragazzo mio, le chiedo di rapirmi. ¶ CHE?, mi

farle una confidenza?, gli chiedo accomodandomi accanto a lui

Momendol o Momentact, gli chiedo cortesemente di piantarla, ricordandogli

credendosi Michelangelo. ¶ E questa?, chiedo, indicando una buffa barchetta

Lei che ne pensa?, chiedo emozionata al rapinatore, che

non va bene?, gli chiedo, spazientita. ¶ È perfetta! ¶ Oh

Prima di lasciarla, le chiedo una cortesia, gli dico

dall’estero. ¶ Dall’estero?, chiedo allo schermo, stupita. ¶ Dall

la palla della nonna?, chiedo al ragazzino. ¶ Lui guarda

cucina migliore. ¶ E ora?, chiedo al ragazzino, con lo

telefilm può aiutarci?, gli chiedo, scettica. ¶ Shhht!, mi fredda

tappo. ¶ Che intende dire?, chiedo, bevendo un sorso di

qui per me. Vi chiedo concentrazione e spirito di

queste sue capacità?, gli chiedo, sinceramente colpita. ¶ Per chi

aveva di meglio?, gli chiedo sottovoce. ¶ Senta, io non

quella di Pierino? ¶ Quale?, chiedo. ¶ Ascoltate qui! Pierino va

sudare, prendo fiato e chiedo ai ragazzi se non

originario. ¶ Ma... che succede?, chiedo a questa donna corpulenta

è andata via?, gli chiedo, cercando conferme. ¶ Già. Mi

prosperosa, contessa. ¶ ANCORA POPPE?, chiedo con un tono sostenuto

onorato. ¶ A volte mi chiedo perché dall’alto dei

stesse per pranzare. ¶ Manu?, chiedo incuriosita. ¶ Sì... Manu, mi

come vi siete, dichiarati?, chiedo, sorseggiando un goccio di

venute alle mani?, le chiedo basita. ¶ Ho usato la

bussare? ¶ Che accade, ragazzo?, chiedo, stemperando la polemica. ¶ Che

devo fare. Allora lo chiedo direttamente a lei, così

innesti vai parlando?, gli chiedo, posando il bicchiere e