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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «chiese»

nautoretestoannoconcordanza
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di sotto le coltri. Chiese d’essere scoperto e
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ora che ne fai?» chiese Mastrovincenzo. ¶ «Gli faccio un
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la sua mano. Gli chiese solo: ¶ «Che vedi?» ¶ E
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Che t’hanno trovato?» chiese un ragazzo alla sua
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un indirizzo. ¶ «Dove abitate?» chiese l’americano. ¶ «Non abito
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Teatro nuovo. ¶ «Buono indirizzo?» chiese l’americano. ¶ «Buonissimo» disse
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You wait for me?» chiese l’americano e allo
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prossimo evento. ¶ «E quando?» chiese. ¶ «Quando me ne sono
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una vrenzolosa». ¶ «Un soldato?» chiese Elvira, felice di vedere
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polisse.» ¶ «Così la chiamate?» chiese Nannina. ¶ «Così si chiama
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qui me la daresti?» chiese don Giosuè accarezzando la
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serviranno.» ¶ «E quell’amico?» chiese Nannina accennando al placido
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stasera piove.» ¶ «Piove ancora?» chiese il vecchietto a Nannina
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noi. Come vi chiamate?» chiese riacciuffando con quel voi
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dire…» ¶ «Dire che cosa?» chiese il chiromante Lonegro interrompendo
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che ci perdi tu?» chiese Elvira appena sfiorando con
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che gli ho fatto?» chiese poi Pascalotto, richiamandosi nell
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chi sarebbe questa gente?» chiese don Giosuè, accarezzando il
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volta nuvolosa. ¶ «Non capito?» chiese l’americano, poggiando la
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fare, non è vero?» chiese all’occhio Nannina; e
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sergente? No polisse, tu?» chiese Nannina. ¶ «Yes; but I
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know? Prohibitto… Capitto?» ¶ «Proibito?» chiese Nannina: «Come, pure a
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vero, donn’Elví” si chiese Nannina, e avuta l
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you?» ¶ «Come hai detto?» chiese Nannina. ¶ «Eat… Manciare… Fame
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mi dite di fare? chiese Nannina all’occhio della
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seni dondoloni. ¶ «E allora?» chiese Ciccillo. ¶ «Dopo» disse la
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tu ti chiami Nannina?» chiese don Vincenzo alla Torretta
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idea nostra?» ¶ «Quale idea?» chiese Nannina. ¶ «Quest’idea qua
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E questa chi è?» chiese al marito. ¶ «E una
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circolare. ¶ «Hai visto bene?» chiese don Vincenzo a Nannina
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te ne devi fare?» chiese Elvira facendo colombelle con
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ho fatto di male?» chiese Nannina. ¶ «Che hai fatto
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uno strillo…» ¶ «Uno strillo?» chiese allarmata donn’Elvira. ¶ «C
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ma questo che tiene?» chiese la Cafettèra. «Pare che
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piange!» ¶ «Madre, a chi?» chiese donn’Elvira. ¶ «Dev’essere
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Non trovi sonno?» gli chiese quella sera Mastrovincenzo. ¶ «Mi
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non capi tutto e chiese: ¶ «Emigrante, insomma» ¶ «Sissignore, emigrante
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gli svenimenti.» ¶ «Svenimenti, pure?» chiese Mastro Vincenzo. ¶ «Dice, non
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altra cosa?» ¶ «Che cosa?» chiese Mastrovincenzo un po’ allarmato
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infine Mastro Vincenzo gli chiese di nuovo: «Che è
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per divincolarsi. ¶ «Come sarebbe?» chiese Parenti offeso, e la
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labbro superiore e si chiese: “E questo che è
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E qua la cercate?» chiese ambigua la Pizzicatella. ¶ «E
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di rito, e si chiese se era poi giusto
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me, non si guarisce?» chiese la ragazza macilenta, piegando
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mio figlio, a me?» chiese la Cafettèra a denti
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ci voleva!» ¶ «Che disgrazia?» chiese Ciccillo, già disposto a
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andare proprio come Nannina?» chiese Ciccillo animandosi. «Già, tu
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state appiccicando per me» chiese. ¶ Solamente allora Ciccillo e
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viso. ¶ «Ti senti male?» chiese poi alla ragazza Mastro
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reazioni. ¶ «Michè, hai sentito?» chiese allora Mastro Vincenzo disponendosi
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scale. ¶ «Ma che diceva?» chiese ansiosa Nannina. ¶ «Nannì, fammi
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cipria le gote, essa chiese uno specchio; ma Ciccillo
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non sei venuto prima?» chiese la Cafettèra. ¶ «Perché mammà
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passare di corsa, le chiese: ¶ «Peggiora?» ¶ Nannina scosse la
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cuscino senza aiuto e chiese che si spalancassero le