Melissa Panarello, La bugiarda, 2013

Era molto seria. Mi chiese di ascoltarla bene perché

andarmene di casa.” ¶ Mi chiese allora di recitargli una

classe un giorno mi chiese se potevo scriverne una

di noi e ci chiese se sapevamo cosa fosse

una di loro mi chiese dove l’avessi copiata

sulla porta. ¶ “Avete litigato?”, chiese mentre lo seguivo in

è cambiato, 16:30.” ¶ Marroccia mi chiese, “Che corso è, Panarello

Lady a teatro?”, mi chiese. ¶ “Come a teatro? In

Poi con voce rotta chiese, “Hai fatto sesso con

ti è successo?”, mi chiese scandalizzata la professoressa di

amico e quindi mi chiese di portare un’amica

puzzava di cipolla, mi chiese che mi era successo

musica dal vivo, mi chiese di andarcene, non sopportava

un libro, qualcuno mi chiese di leggerlo. La sera

su un fianco. Mi chiese il numero di telefono

Ci salutammo e ci chiese di attendere all’ingresso

a spillo. ¶ Matteo mi chiese di schiacciargli le palle

di volo. ¶ Simone mi chiese se avevo foto in

anche a me. ¶ Mi chiese perché non avevo l

Quando ero bambina mi chiese che volessi fare, “Qualsiasi

che segno sei?”, mi chiese Costanzo quando entrai nel

vederti in tv?”, mi chiese Niccolò. ¶ “No.” ¶ Come avrei

le quinte. Qualcuno, timidamente, chiese l’autografo a Luca

Perché tutta questa violenza?”, chiese Thomas. ¶ “La gente non

non lo prendi?”, mi chiese mia madre. ¶ “Lo prendo

Umbria. ¶ “Quindi siete fidanzati?”, chiese mia madre. ¶ “Sì.” ¶ “Ma