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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «chissà»

nautoretestoannoconcordanza
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appena nato, disceso da chissà dove. Mi sentivo dentro
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di stranezza, ed ora chissà dove era finita. Insondabili
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fine, ed ero diretto chissà dove, nella Russia senza
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verdastro e pareva contenere chissà quante nevicate. Alla periferia
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dalla famiglia si perdevano chissà dove. Erano ingoiate da
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se n’era andato chissà dove. Così anche quest
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usciva finalmente all’aperto? Chissà. Mi piaceva affidarmi al
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fratello di Irina, finito chissà dove, e forse già
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nostro paesaggio abituale per chissà quanto tempo. Eravamo affidati
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rivolgere i loro passi chissà dove. Ripensavo a tutte
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di una tana di chissà quali rubatori e predoni
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quasi gli avessero fatto chissà quale fattura. Nasarka era
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e abusivi, piombati da chissà dove per ficcarsi come
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viaggiare sul treno, andarsene chissà dove, lontano dal proprio
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Baviera. «Questo lavoro durerà chissà quanto» disse. Secondo i
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scoppiava sempre qualche epidemia. «Chissà come andrà a finire
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russa, destinato ad arrivare chissà dove, e a portare
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Anataj, ed era riuscito chissà come a convincere il
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del suo destino, e chissà mai dove il suo
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era rimasta in mente chissà come. Tutta la mia
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barche costruite da Gurka. Chissà. Fatto sta che dopo
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cui, alla fine di chissà quali complicazioni, si era
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lavori sarebbero durati ancora chissà quanto, e che io
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volerlo, senza accorgersene, condusse chissà quante volte il discorso
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grigia, piccola, ferita da chissà cosa, perché lasciava una
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aspettavano lontano, e correre chissà dove. Pareva un fardello
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trascinava ormai Silvestro, e chissà mai dove sarebbe arrivato
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aspettasse la morte da chissà quanto tempo. Era in
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ad esse, come avessimo chissà quanti animali e li
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ricevuto dall’alto. Ajdym, chissà come, chissà a chi
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alto. Ajdym, chissà come, chissà a chi, aveva espresso
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in un boschetto cresciuto chissà come nella steppa. Poi
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ferrovia si sarebbe finita chissà quando. Da come si
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ancora anni e anni. Chissà mai se il lavoro
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o i burocrati, o chissà chi, anche se ne
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fosse mai stata spedita. Chissà dove e come era
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strada del ritorno, per chissà quale nefanda fattura. Anche
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tutto. Qui, tal forest, chissà quali stranezze potevano capitargli
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i numeri e imbastirgli chissà quali baronate. Diffidava di
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un cantiere jellato, e chissà quando e come la
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di avere davanti ancora chissà quanto tempo, prima di
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era tra noi, e chissà quando si sarebbe ritirato
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un villaggio vicino, e chissà se l’avrebbe rivista
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oro, gente venuta da chissà dove. Quando vi fossero
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discese dalle terre polari chissà quando, che lì si
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della steppa che era, chissà come, penetrata nella taiga
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lui. ¶ Anataj provava ormai chissà quale svogliatezza verso tutto
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come avesse dormito già chissà quanto. Sentì il vento
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aveva sottratto Anataj, e chissà come e quando lo
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testa di poter fare chissà quali prede… Ma io
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di rivelazioni ricevute da chissà dove. ¶ Poi l’incanto
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per esser state esposte chissà per quanto tempo alle
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arrivato per davvero, e chissà come sarebbe andata a
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visto lui se per chissà quale bizzarria di astri
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l’Imperatore potesse stabilirsi chissà quale rapporto, che fossero
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l’esistenza, e forse, chissà, anche quello di aver
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gente, come avesse commesso chissà quale crimine, e più
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o italiano, o di chissà dove, che la guerra