Stefano Jossa, La più bella del mondo, 2018

limiti della fisiologia: non ci si sveglia un giorno

propria lingua solo quando ci si confronta con un

presente. È ciò che ci consente di esprimerci, di

parte. Eppure delle leggi ci sono: se parlassimo disarticolando

suoni, gli altri non ci capirebbero e la lingua

formali che quella storia ci ha tramandato. A scuola

della pantera. Per trovarla ci sarà bisogno di una

italiana non esiste, ma ci sono parlate locali (i

commercio e del diritto. Ci sono, certo, attestazioni di

ma vuole farlo perché ci siano piú lettori, piuttosto

tutti? Che continuità, inoltre, ci sarebbe stata tra la

piú di 220 000 voci. ¶ Qui ci si deve fermare una

sono organismi mobili, però: ci sono parole che muoiono

limitata dal fatto che ci sono parole che hanno

hanno piú significati, che ci sono criteri variabili per

che abbiamo imparato e ci piace ricordare oppure quelli

che riteniamo possibili e ci piace produrre. Il suono

cinque terminazioni (giacché non ci sono che cinque vocali

Saba quando diceva che ci sono rime inessenziali e

giri ¶ dirsi i difficili ¶ «Ci si ritiri». ¶ Rividi i

Pomí» e «Trony. Non ci sono paragoni». La rima

col mare in tempesta ci so remare, ¶ ma niente

scarto tra quello che ci dovremmo aspettare e quello

noi, per capire che ci stiamo addentrando in un

tutt’altro che pacifico. Ci troveremo di fronte a

interno: se il personaggio ci fa ridere, una volta

la prima cosa che ci viene detta da chi

d’avarizia. In piú ci sarebbe un significato politico

varie, alla condizione che ci sia sempre almeno un

facile insegnamento da cui ci nasce il diletto, parendo

massimo da ogni occasione, ci riferiremo a una «gatta

la corda», e se ci meraviglieremo terribilmente per qualcosa

una giornata in cui ci è andato tutto storto

internet invece di aiutarci ci mette in difficoltà, c

difficoltà, c’inganna o ci svia, parleremo del suo

sull’«Espresso» del 13 dicembre 2012), ci sono quelle di «asciugare

tangenti, quanto lavoro nero ci sono in quella struttura

che si parla, che ci sia capitata in dono

lingua, come la tavola, ci chiede di stare al

a cui però non ci si può sottrarre. Ecco

piú importante di come ci si veste. Dante risolve

anche il posto che ci viene assegnato alla tavola

una perdita di tempo; ci sono cose piú importanti

successive di «chi non ci ha attitudine», «chi non

ha attitudine», «chi non ci ha tempo», «chi dice

tempo», «chi dice che ci avrà tempo», «un giovane

Maio (per la quale ci sono test specifici) oppure

quando conta piú come ci si presenta attraverso le

qualità stilistica dell’italiano: «Ci sono intere frasi identiche

pure loro (un lapsus ci sta per chiunque), ma

per vincere facile». ¶ Comunque ci si giri intorno, la

nell’Internazionale Torino non ci fu piú derby, finché

è venuto prima e ci riporta indietro, o perché

è ciò che piú ci capita: spendiamo tempo a

del latino: essendo latino, ci sarà piú facilmente accessibile

considerazione». A questo punto ci si dovrà chiedere come

parola inglese antics, che ci riporta alla questione di

di spingerci avanti, ma ci riportano inevitabilmente al passato

lí veniamo e lí ci ritroviamo. ¶ Un islandese e

un piano dove non ci sono né italiani né

che è quella che ci dà vita e ci

ci dà vita e ci fa esistere, non può

leggere il mondo e ci apre al piacere dell

nell’indovinello veronese non ci sono due lingue, ma

dell’elemento sul quale ci si vuole concentrare: lo

leggere, ma dopo poco ci provò con lui: avendolo

in lo libro dentro ci voliono i folii et

cose, e quella che ci sembrava solo il contrario

spiegava Pirandello. La lingua ci ha portato a elaborare

raccontarlo e a spiegarlo. Ci sarà stato un cambiamento

è stato e non ci potrà essere, ma che

senso in cui tutti ci possiamo riconoscere. Solo la

di lingua: ¶ «Ragioniere, vossia ci bazzica col dialetto nostro

politico risolutivo, dunque, perché ci vogliono due cause precise

per i concetti non ci sia piú spazio: vaghi

dominio delle cose che ci circondano, trasporle su un

questo libro. ¶ La lingua ci consente di fare ciò

nella vita e che ci definisce in quanto esseri

se sapessimo già dove ci porta, non varrebbe la

giorno qualcosa cambia e ci fa cambiare. È un

passo nel tempo, che ci avvicina alla morte, ma

bello che la vita ci offre ogni giorno? Soprattutto

andare in nota, se ci fossero state delle note