Massimo Carlotto, Il maestro di nodi, 2002

Minuti, sorseggiando un aperitivo. Ci eravamo guardati in faccia

guardati in faccia e ci eravamo subito piaciuti. Dopo

anche l’ultimo oste ci aveva invitato a uscire

macchina di Giacomo che ci aveva portati ad attendere

della cittadina toscana. Giacomo ci aveva trascorso l’infanzia

amministrazione della giustizia. Prima ci si accorda e poi

di un’inchiesta che ci aveva portato a scontrarci

due del mattino non ci si sarebbe alzati da

di capire. La società ci considera dei pervertiti. Il

verità». ¶ «E gli sbirri ci hanno creduto?». ¶ «Sì. Mia

e in quell’albergo ci andavate spesso?». ¶ «No. Era

questo il problema. Giraldi ci ha messo con le

Allora accettate il caso?». ¶ «Ci stiamo pensando» risposi. ¶ «Racconti

dell’uomo. «Lei finora ci ha descritto il rapimento

cazzo e lei non ci ha raccontato tutta la

mano. «Se scopro che ci hai detto delle cazzate

ammazzo». Poi si alzò. «Ci vediamo domani». ¶ «Consigli preziosi

piazza delle Erbe e ci infilammo nelle stradine dell

era venuta sete e ci propose di accompagnarlo in

di quarant’anni qui ci sarà un negozio di

un bicchiere di merlot ci raccontò aneddoti d’altri

del centro. Alla fine ci salutò con una smorfia

avere le informazioni che ci interessavano, e per ingannare

da te». ¶ «Pensavo che ci stessimo riavvicinando». ¶ «È proprio

È proprio per questo. Ci voglio pensare bene». ¶ «Capisco

da centomila sul banco. «Ci mettiamo un minuto». ¶ «D

tramortirlo. Dalla sua descrizione ci eravamo fatti l’idea

Ripetemmo la scena e ci rendemmo subito conto che

tracce?». ¶ «Allora siamo fottuti». ¶ Ci fermammo per fare il

milanese era di casa. Ci diedero tre stanze senza

E allora? Quando non ci sono di mezzo i

da quell’uomo. Se ci ha raccontato un sacco

undici del mattino. Rossini ci salutò e andò a

occhiata agli altri siti». ¶ Ci trovammo di fronte a

computer non hanno segreti. Ci aiuteranno a violare le

e per nulla amichevoli. ¶ «Ci sono novità?» domandò aprendo

sessuali. Tra adulti consenzienti ci si può divertire come

risolto il contratto che ci lega, io e miei

Volevo accertarmi che non ci fossero altre persone. Lei

ordinò di rispondere. ¶ «Sì. Ci incontravamo qui». ¶ «Solo con

Beniamino. ¶ «Nemmeno io» dissi. ¶ «Ci avete pensato. Lo sapevo

parola...». ¶ «Smettila» sibilai. «Perché ci vuoi rovinare la serata

sano e consensuale. Inoltre ci sono una serie di

ruota dai master. Poi ci sono i feticisti e

e lui pretendeva che ci mettessimo intorno a un

a non averne. Non ci piaceva l’idea di

vero arsenale». ¶ «Questi portatili ci consentiranno di manovrare a

posta elettronica. helena@...». ¶ «Adesso ci proviamo» disse Arakno. «Io

Helena. Io e Max ci avvicinammo allo schermo. Tutti

nuovi clienti. Nulla che ci potesse essere utile per

a voce alta. ¶ «O ci ha pensato il marito

il mio socio. «Così ci mettiamo un secolo». ¶ «Hai

selezione delle caselle che ci permettesse di risparmiare tempo

volta all’ambiente e ci ritrovammo con circa trecento

Torino. Suddividendoli per regione ci rendemmo conto che la

una quindicina di minuti ci comunicarono che la password

e lettere e che ci sarebbe voluto un po

Ivaz apparve sulla porta. «Ci siamo riusciti» disse soddisfatto

Master Mariano deve intervenire...”. ¶ «Ci sono anche le risposte

di merda di Giraldi ci ha preso per il

la prima volta che ci capita di strapazzare un

ore 18, 30 al solito posto”. ¶ «Ci saremo anche noi» disse

ritrovare sua moglie. Altrimenti ci avrebbe parlato subito della

legate alla malavita”, così ci aveva descritto Antonina Gattuso

Adesso voglio insegnargli come ci si comporta e sapere

sapere tutto quello che ci ha nascosto. Poi, magari

chiedendo notizie di Virna. ¶ «Ci sposiamo il mese prossimo

so. Dipende da cosa ci dirà Giraldi sulla fine

no?». ¶ Io e Beniamino ci scambiammo un’occhiata in

imperterrito. ¶ «In ogni galera ci sono un paio di

con scudi e manganelli... Ci chiudevano nelle docce ed

dovevamo stare zitti altrimenti ci massacravano di botte e

voce. «Io in galera ci sono stato quindici anni

persone, io e Max ci sedemmo al bancone del

del bar. Due entraîneuse ci raggiunsero nel giro di

Senti chi parla». ¶ Beniamino ci raggiunse con un sorriso

Tornammo in città e ci infilammo in un bar

logica e l’esperienza ci suggerivano che il motivo

Alla luce dei fatti ci eravamo convinti che master

stati eliminati. Per quanto ci riguardava, il caso del

dritto dritto in galera». ¶ «Ci saranno decine di migliaia

andare». ¶ «Ho detto che ci sto pensando». ¶ «Fai il

notare una persona che ci stesse osservando. Max si

infilò in un bar. ¶ Ci sedemmo in una saletta

il caso che lei ci racconti tutto dall’inizio

e il mio socio ci scambiammo un’occhiata. Il

raccomandai. «Se la ricontattano ci avverta subito. Penseremo noi

lo bruciai sul tempo. «Ci può fornire qualche elemento

testa sconsolata. «Purtroppo non ci ho mai fatto caso

notes e una penna. «Ci descriva gli elementi della

uno dei nickname che ci ha fornito la tizia

parla Rossini credo che ci possa aiutare». ¶ Il vecchio

un cioccolatino. ¶ Il milanese ci guardò dritto negli occhi

notes e ripeté quanto ci aveva raccontato Docile Femmina

indignato. Io e Max ci guardammo soddisfatti. ¶ «Ai miei

alle docce. Oggi non ci sono più regole, e

tavolo. Mirra impallidì quando ci vide. Capì subito che

cose del genere?». ¶ «Esatto». ¶ Ci rivolse uno sguardo preoccupato

appena iniziato a torchiarlo». ¶ «Ci stava rifilando una marea

al sicuro e non ci avrebbe detto nulla di

Ordinammo da bere e ci rassegnammo a una lunga

di fare in tempo». ¶ «Ci conto». Poi aggiunse: «Una

mano dell’uomo. «Se ci hai raccontato delle cazzate

È pure brutta». ¶ «Non ci penso proprio». ¶ «Vuoi tornare

le nostre debolezze. Ormai ci avevamo fatto l’abitudine

annunci. Arakno e Ivaz ci hanno procurato un bel

Dobbiamo spostarci nella capitale. Ci serve un appartamento sicuro

so se possiamo fidarci». ¶ «Ci penso io» disse il

una breve trattativa economica, ci condusse in un piccolo

due camere da letto. Ci sarebbe costato due milioni

per uno come lui. Ci riposammo un paio d

sussurrò una cifra e ci diede appuntamento per la

tutte mignotte dell’est» ci avvertì. «Quelle vi sposano

perfetta sul portone che ci interessava. Dopo un paio

su una Jaguar bianca. Ci precipitammo in strada. Il

Punto lo stava seguendo. Ci superò e si incollò

semplice pranzo di lavoro. Ci dirigemmo verso un tavolo

Rimontammo sullo scooter e ci nascondemmo dietro un chiosco

della Punto. ¶ «Trovare Jacovone ci è costato fatica e

socio. ¶ Quando l’uomo ci vide, tentò di richiudere

di quello stronzo non ci piacciono». ¶ La stanza era

abbassare il tono. «O ci racconti tutto o ti

rogna dello sbirro non ci voleva» sbuffò Rossini camminando

più di quello che ci ha raccontato». ¶ «Vuoi continuare

non cadere nella trappola. Ci condusse nella zona del

Poi silenzio. Finalmente Beniamino ci aprì. Entrando vidi Jacovone

mentii. ¶ I due uomini ci condussero in cantina. Li

e il mio socio ci scambiammo un’occhiata. Era

Se cambi idea e ci metti nella merda, giuro

covando un bell’incendio» ci avvertì Rossini. «Conviene filare

cellulari?» domandai. ¶ «Cazzo, non ci ho pensato. Adesso è

allora». ¶ Max la Memoria ci aspettava per l’ora

ascoltammo Don Backy che ci raccontò la storia di

avremmo saputo tutto. Ora ci trovavamo nuovamente al punto

scopato». ¶ Bevuto il caffè, ci trasferimmo nello studio per

corrispondevano alle descrizioni che ci aveva fornito Docile Femmina

visto nella fotografia che ci aveva mostrato Giraldi. Il

pena provarci. Altrimenti non ci resta che tentare di

della concorrenza». ¶ «Docile Femmina ci ha detto che la

Il ciccione e io ci scambiammo un’occhiata. Non

sbirri» raccomandò. «E se ci sono problemi chiamaci subito

più. In galera non ci torno, comunque». ¶ «Anche il

e comunque il condizionatore ci avrebbe protetto adeguatamente. Il

la radio. Il notiziario ci informò subito sul G

di una ragazza. «Io ci sono stato e ho

brutto. E poi Jack ci è stato utile. Possiamo

in centro. La proprietaria ci riservò un trattamento speciale

il cellulare. Era Max. «Ci hanno caricato all’improvviso

anni Settanta...». ¶ «Ti saluto. Ci sentiamo domani». ¶ Guardai il

militato nel movimento. «Se ci fossero stati i nostri

insultò Beniamino. ¶ «Non ti ci mettere anche tu». ¶ «Ti

Poi guardò l’orologio. «Ci vediamo domani mattina. Se

vediamo domani mattina. Se ci sono novità, chiamami a

notte io e Rossini ci convincemmo che era stato

coperto da un cerotto. Ci sorrise ma appena lo

nella mia macchina e ci dirigemmo verso Padova. ¶ «Vai

di velocità». ¶ Max tossicchiò. «Ci sono stati altri morti

altri morti?». ¶ «No. Ma ci sono parecchi feriti gravi

vetrina e la polizia ci ha caricato. Mi sono

faccenda dei sadomaso. Mi ci avete trascinato per i

siti. La sola che ci è rimasta». ¶ Max la

il passato. Vedrai quanto ci mettono a sbattere in

quelli della lista che ci ha consegnato Docile Femmina

con questo trucchetto e ci è andata male». ¶ «Perché

giacca. In effetti non ci avevo fatto caso. Colpa

solo un piccolo affare. ¶ Ci dirigemmo verso Alessandria. Non

dirigemmo verso Alessandria. Non ci ero mai andato. Beniamino

Rientrammo in autostrada dove ci fermammo a dormire qualche

e vita sui campi. Ci disse che era bulgaro

era assordante. Una ragazza ci salutò agitando la mano

bassa voce. La bionda ci stava osservando dal banco

Probabile. E adesso non ci resta che attendere il

al Maestro di Nodi ci aiuterà». ¶ Il vecchio Rossini

tempi. Una volta non ci saremmo abbassati a chiedere

trovato una pista che ci può condurre al Maestro

Maestro di Nodi, ma ci serve il tuo aiuto

resto della sua esistenza. ¶ Ci recammo nella via indicata

polemiche. ¶ A Ferragosto Beniamino ci portò a fare un

ciccione, bianchi come mozzarelle, ci spalmammo il corpo di

mare era tranquillo e ci fermammo a pranzo in

volevamo che facesse. ¶ «Non ci sto» gracchiò. «Mi sono

nuova di questo giro. Ci sono finita solo perché

aperta fino a tardi». ¶ Ci guardammo. Avevo voglia di

voluto ribattere che poche ci riuscivano ma mi trattenni

errori». ¶ Max e io ci sedemmo al bar dell

era vuoto. Il barman ci preparò due vodka martini

somigliava alle descrizioni che ci aveva fornito Docile Femmina

e il mio socio ci scambiammo un’occhiata. Poteva

bellezza. Il vecchio Rossini ci raggiunse esibendo un completo

blu a doppio petto. Ci porse la mano scusandosi

lungo seduti al bar ci aveva costretto a bere

per un momento che ci potesse sfuggire, ma il

di essere pedinato e ci condusse a Milano. Parcheggiò

e se il biondo ci avesse visto e riconosciuto

sappiamo dove trovarli». ¶ «Appunto. Ci può fornire gli ultimi

campi di soia. Nessuno ci avrebbe disturbato. ¶ «Ugo Giachino

Dipende da quello che ci racconterai» mentì il mio

dietro l’altro. Poi ci fornì una notizia importante

siamo in gamba ¶ ridere ci fa. ¶ «Che cazzo significa

a Padova. Il milanese ci salutò dandoci appuntamento per

può permettere». ¶ «Allora non ci resta che contattare Bonotto

sbirri e dire che ci trovavamo nelle campagne di

un’attenta verifica». ¶ Beniamino ci fece arrivare sue notizie

nostri criteri, ovviamente. ¶ «Beniamino ci toglierà il saluto» commentai

tutto a sua moglie. Ci raggiunse in un bar

sua bibita. «D’accordo, ci sto» disse infilandosi in

la fregatura?». ¶ «Perché non ci fai entrare, così chiacchieriamo

proprio due stronzi». ¶ Guarnero ci diede appuntamento nel parcheggio

a prendere Donatella e ci dirigemmo verso Milano. La

lamentazioni. Io e Max ci accontentammo di una doppia

scuoteva la testa. «Non ci posso credere» sbottò alla

che, fin dall’inizio, ci siamo mossi in un