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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
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destarmi? ¶ — Alla bottega chi ci bada? ¶ — A quest'ora
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comprare i libri! Vai! Ci bado io! ¶ Niccolò, mentre
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guardò: ¶ — Con te non ci si capisce niente! Ormai
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per la puntualità che ci voleva. Perfino lusingato che
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io in galera non ci voglio andare! ¶ Aveva la
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pacatezza di uomo educato: ¶ — Ci metteranno me in galera
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non voglio che mi ci venga un accidente! ¶ Giulio
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occhi come se non ci fosse stato né meno
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No, da vero. Anzi, ci ho piacere. ¶ — E io
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Me l'ha regalata! Ci voleva un idiota come
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Cento lire! Quell'idiota! Ci voleva un idiota come
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la voglia di quelle! ¶ — Ci manderemo Enrico, quando viene
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invogliare anche lui. ¶ — Non ci vorrà di molto! ¶ Enrico
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escire il Valentini: che ci viene a fare in
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saputa! Ma, se non ci credete, per me è
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mele e pere. ¶ — Io ci devo andare? O voi
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le moine: ¶ — Se non ci si volesse bene tra
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una cosa, che nessuno ci perdonerà. Anche noi, perciò
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Egli disse, allegro: ¶ — Ora, ci manca il gorgonzola! Non
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più buoni. Se non ci fosse stato il Nisard
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nipoti, Chiarina e Lola, ci ridevano; ed Enrico diceva
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lui. Ma quando non ci sono io, perché oggi
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senti disposto ad ascoltarlo? Ci farai il piacere di
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Quanto pretende? È avaro? ¶ — Ci vogliono, a quel che
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se il Corsali non ci fosse, si mise a
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che aspetti? ¶ — In giornata ci penserò. ¶ — Hai segnato bene
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mangiare a qualche trattoria. ¶ — Ci puoi andare: nessuno te
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la tacchina; per domani. Ci credi che il lesso
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dei libri. ¶ — Oh, non ci vedo! Ho dormito male
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tratta di educazione! Non ci sta mica lui solo
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l'ho io. Io ci scommetto quel che volete
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Anche se tra fratelli ci si tratta a questo
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gocciola. Con quella mi ci netto il codrione. ¶ Egli
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che tra fratelli non ci si deve portare rispetto
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soli, le cose non ci andrebbero come ci vanno
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non ci andrebbero come ci vanno! È tanto tempo
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ed è bene che ci resti fino a quando
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Povero signor Niccolò! ¶ — Qui ci sto meglio che in
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prendo da me. ¶ — Non ci mancherebbe altro! Piuttosto, le
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a dire: ¶ — Siccome lei ci fa sempre il piacere
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medici scrupolosi, dei quali ci si possa fidare.... Io
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E non vi basta!. Ci conosciamo fino da ragazzi
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un'altra volta, se ci lasci soli quand'entra
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a casa non ti ci voglio più. ¶ Ma siccome
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a comprare il pesce. Ci vado da me, perché
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fido. Ti ricordi quando ci barattò le triglie che
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come se i denari ci fossero a palate? ¶ Niccolò
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hai detto che noi ci possiamo trovare nella miseria
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perché è una donna ci vuole doppio giudizio. E
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Con la mia moglie ci penso da me. Basto
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dire.... ¶ Ma Niccolò gridò: ¶ — Ci penso io! Basta! Voi
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porta; per vedere se ci fosse la direttrice a
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muricciolo basso, sul quale ci si può anche mettere
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glielo direi io. Mi ci viene da piangere. ¶ — Aspetta
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Enrico rispose che non ci credeva e che si
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in avanti, più che ci s'avvicina all'abisso
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dote? Ah, io non ci credo! Sarebbe un bell
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Era lui quello che ci domanda di Chiarina, gli
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pensare al nostro mestiere! Ci hanno rovinato tutti! ¶ Poi
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fatta così; e nessuno ci cambierà: se Dio vuole
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vorrei né meno! Che ci fanno? Stiamo bene tra
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Stai sicuro che non ci si sbaglia! Lo vedi
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tenute a Poggibonsi. Io ci credo! Se no, chi
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più intrattabile. In casa ci s'era trovato bene
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se nessuno di voi ci resisterebbe. Non ci credete
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voi ci resisterebbe. Non ci credete? Ci resisto io
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resisterebbe. Non ci credete? Ci resisto io, perché li
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ai teatri non mi ci reco; perché non mi
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reco; perché non mi ci diverto; anche alla banda
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sia contento. Se non ci fosse lui in mezzo
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Niccolò mi potrei affiatare. Ci sono io che penso
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del suo parere! Bravo! Ci voleva proprio un forestiero
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nella vostra bottega non ci si viene più volentieri
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sono stato dianzi. Là ci sono i miei amici
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E, poi, se non ci fossero quelle false e
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del Nicchioli! ¶ — Già! Non ci avevo pensato! Il meglio
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al direttore della banca? Ci vado io. E gli
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E gli chiedo che ci lasci il tempo di
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Chi sa quanta gente ci avrà piacere. Ma io
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di Via del Re ci mancò poco che non
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O alla cambiale non ci pensi più? ¶ Giulio, che
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Lasciami respirare! ¶ — Ho capito: ci penso più io di
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niente! Tu, ancora, non ci vuoi credere! ¶ — Fino ad
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ad ora, la fortuna ci ha sempre assistito! ¶ — Ed
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sempre assistito! ¶ — Ed ora ci ha lasciato. ¶ — Vuol dire
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tu stia qui perché ci sto io! ¶ Ma il
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non potersi trattenere più: ¶ — Ci fanno comodo altri denari
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entrò in camera, e ci si chiuse. Sentì che
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devo muovermi di qui? Ci sto così bene! ¶ — Allora
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che viene quando non ci si pensa né meno
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suo aiuto; quando non ci fossero stati veri pericoli
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scrivania: ¶ — Dammi quel che ci vuole per comprare la
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per comprare la cambiale: ci vado io. ¶ Enrico disse
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comprare la cambiale. Egli ci teneva a farsi vedere
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in terra. Badò se ci aveva un mezzo sigaro
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strappare la cambiale? Egli ci pensò, un attimo solo
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voce che viene quando ci si trova tra persone
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per volta! Ladri! Che ci rimettono, loro, a farci
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e disse cose strampalate: ¶ — Ci penserò tutto il giorno
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se nel suo posto ci fossi io e potrà
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O, allora perché dianzi ci siamo tanto rannuvolati? Se
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Corsali, quando io non ci sono, ditegli a nome
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se dal fallimento non ci fosse stato da prendere
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la sedia. Egli pensava: — Ci dovrebbe essere Modesta! Io
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vinta! Altro che fallimenti ci vogliono! Niccolò non si
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viso alla sventura. Subito ci si deve avvezzare! Ci
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ci si deve avvezzare! Ci penso io! Guai a
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lei se piange! Non ci dormirei né meno insieme
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bocca con le mani. Ci hai il vino in
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Poi, sentiremo quel che ci dovrà capitare. Verranno a
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anni; e insieme non ci sapevano camminare. Giulio affettava
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stalle! Di qui non ci si dovrebbe mai passare
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vederlo, faceva ridere, tanto ci stava goffamente e malvolentieri
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si sa che esse ci costringeranno a qualche tristizia
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troppo forte. Giulio disse: ¶ — Ci sarei stato per sempre
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ma allora non capivo. ¶ — Ci tornerà, ora, da sé
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di quel che non ci aspettiamo noi. ¶ Il Nisard
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non si sarebbe ammazzato! Ci lega la fune, a
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dormire; perché non ti ci voglio: non c'è
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gli aveva detto. ¶ — Non ci doveva essere né meno
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dalla gotta. Se non ci credono, guardino che nodi
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Qui a letto, non ci ho niente da guardare
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i delirii. Dapprima, non ci fecero caso; credendo che
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Comincio a credere che ci sia Dio! È morto
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il nostro oste non ci metterà l'acqua. Credi
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protestare, anche perché non ci avrebbe ricavato nulla, si
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non si perde mai. Ci vuole altro! ¶ — E a
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potrei quasi addormentarmi; ma ci sono i giardinieri che
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strada di Pescaia. Ma ci venivano a fare all
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non risposero. Allora, egli ci si avvicinò. ¶ — Vi ho
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Aspettami un momento: ti ci porto io. Devo venire
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stretta delle altre; e ci passano soltanto per andare
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Siena. Soltanto a quelli ci si avvicinava sicuro; come
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e i suoi occhi ci si fermavano sopra per
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di sorridere e non ci riescì: smosse le labbra