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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
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prima del tempo. Quando ci pensava, gli occhi le
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Sapeva scrivere, però; e ci aveva preso così pratica
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quel modo, era bello: ci si trovava una dolcezza
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verdi; e l'autunno ci metteva un bel pezzo
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giudicava meglio; ma non ci saliva perché era troppo
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che si confondeva e ci metteva di più. Bisognava
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va ad aprire. Quanto ci metti? ¶ Per tutto un
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parecchi mesi dell'anno, ci trovavano sempre un odore
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le serrature, ad adoprarle, ci voleva forza. Chiamavano Giacco
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mettiate a sedere. ¶ Anna ci teneva a fare la
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possiamo piegarle. ¶ - E non ci vediamo abbastanza. ¶ Aggiunse quella
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attorno. Masa gli chiedeva: - Ci sono entrati i farfallini
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senza essercene avvisti prima ci si trova proprio ai
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di Ghìsola dicendole: «che ci hai qui?» ella rispondeva
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secondo il suo solito, ci stava seduta. ¶ Non si
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nella melma; e poi ci si mise con furore
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al padrone. ¶ - Io non ci ho colpa. ¶ Masa, fuori
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fatto perdere il filo. ¶ - Ci pensa sempre? ¶ Egli si
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cose cattive e non ci si pensa». ¶ - Ma devi
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di quello annacquato. Non ci castighi! ¶ Chi aveva ancora
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vergogna; anche per chi ci sente! ¶ Anna non si
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giovine, sul canapè: perché ci si tirava in dietro
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né meno in mano. Ci ho quelle due figlie
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del cappello, quasi gli ci faceva battere il naso
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a sedere! ¶ - Ah, mi ci posso mettere? Credevo di
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mano. ¶ - Grazie a Dio, ci ho sempre quello che
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che fai. Poi ti ci vuole la moglie intorno
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in terra da vero! ¶ - Ci si provi! ¶ Quand'ella
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lo guardò come se ci si divertisse; e, in
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Niente. ¶ Poi pensò che ci fosse il segno delle
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imprecazioni di quelli che ci vogliono male. ¶ Fece tutti
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perdere gli avventori, non ci si metteva a tu
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migliore cosa che Dio ci ha data. ¶ Anna, scontenta
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con scherno: - Quanto tempo ci sei andata a scuola
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a scuola tu? ¶ Non ci mancava che da contrastare
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da capire quel che ci potrete ricavare. ¶ - Ma anche
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guardò come se proprio ci ridesse anche lei; e
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tremando. ¶ Tra gli olivi ci si vedeva appena; e
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gesti. ¶ - Mi lasci, ora! Ci parleremo un'altra volta
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matto oppure no? Che ci fai costì, a sciupare
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supponendo che il padrone ci avesse piacere per Giacco
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né meno ascoltarla. ¶ Anna ci piangeva, dicendolo a Rebecca
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affezionato anche a lei, ci sentiva quasi piacere. Ma
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che l'altro, invece, ci si divertisse. ¶ Antonio, avvedendosi
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qui al podere, mi ci porta più volentieri che
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Ghìsola, accortasene, aggiunse: - Non ci crede? ¶ E scosse la
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d'animo: - Se non ci arrivi, ti abbasso il
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rossi. Pareva che non ci fosse nessun'ombra; ma
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Poggio a' Meli? Non ci siamo divertiti. ¶ Una cicala
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rispetto, a farle posto ci pensavano anche da sé
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farle dispetti, lei stessa ci si dedicava qualche ora
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esse, prima delle rime, ci avevano sempre qualche figurino
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l'erba era folta, ci stava di più; dov
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a voce alta: «Non ci pensano più. Bisogna che
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le chiese: - Che cosa ci fai qui? ¶ Ed ella
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Non lo so: non ci sono venuta da me
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marito non lo risapesse: ci andava quasi di nascosto
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senza che egli mi ci sforzi.» ¶ Ma pareva che
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E a scuola perché ci vuoi tornare? Non ti
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me sa quello che ci vuole per te. ¶ E
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e giallastro, come gli ci fosse rimasta una pietra
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Meli; e gli assalariati ci si divertivano, con un
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di più. ¶ Qualche volta ci erano dieci o dodici
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primo, perché non mi ci faccia pensare. A rivederci
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tempo a prenderla! Chi ci pensa? La mattina ci
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ci pensa? La mattina ci alziamo presto; la sera
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di Ghìsola; e non ci trovò niente di strano
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di soldi, aspettava che ci fosse qualche avventore di
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succhiava il sangue. ¶ - Quanto ci dà? Vogliamo mangiare anche
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Palloccola: - Questi contadinacci non ci regalano più niente. Facciamo
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Intanto mandi via noi. Ci paghi. ¶ Erano due giovini
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anche questa paglia. ¶ - Se ci dà bevere! ¶ Disse, ridendo
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furia, dianzi? ¶ - È vero. Ci paghi. ¶ - Eccovi sei lire
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noi ora. ¶ - Dunque quanto ci vuole dare? ¶ - Pesiamola. ¶ I
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avrà presa Pipi! Lui ci mercanta! ¶ Disse, ridendo, Ceccaccio
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ladro. Ma Palloccola gridò: - Ci fruchi! ¶ - Io non fruco
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in bassorilievo; del quattrocento. Ci stava ancora il lume
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per capire quanta elemosina ci fosse ancora; mentre la
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cuoco, spingendolo sul braccio: - Ci hai messo poco pepe
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né meno ora che ci metteva tutto il suo
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pancia, quando Carlo gli ci picchiò la pala che
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per i campi, e ci lasciava i segni da
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era il grano alto ci restava un solco che
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non poteva campare. Che ci fanno i vecchi al
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per la buca non ci sarebbe stata; e né
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se per una carogna ci si deve offendere! ¶ Egli
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diceva sempre che non ci sarebbe rimasta a costo
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vedere; e se non ci fossero stato Borio, a
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fronte troppo piccola. ¶ Borio ci si era perso, e
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uguali alle nuvole lontane. ¶ Ci si imbatte, quasi sempre
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loro come se non ci fossero né meno stati
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Ghìsola gli piaceva, e ci faceva invece anche il
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anche dalla Castellina: «Che ci faceva, là su, tra
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luogo né con Ghìsola. Ci stava proprio lei? ¶ Un
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chiese, sottovoce: - Credi che ci oda quella donna? ¶ Infatti
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mai nessun uomo. ¶ - E ci stai volentieri? Come ti
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io le dica che ci è stato lei. ¶ - Diglielo
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su se stessa. Egli ci si divertì, ma chiese
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vento pareva che non ci dovessero entrare più, il
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andava agli esami, quantunque ci pensasse continuamente e s
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vai via? ¶ - Domani. ¶ - Non ci vedremo più, dunque! ¶ Egli
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così solitaria come non ci fosse mai passato nessuno
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Non lo so. Non ci assomigliamo di carattere. ¶ Egli
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per tentare che non ci pensasse più, ma con
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un silenzio indefinibile. ¶ «Quando ci sarà anche Ghìsola, le
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profondità vuota di Fontebranda, ci si sente mozzare il
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tiene fermo perché sopra ci passi un'altra strada
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Nei rialzi sembra che ci sia un parapiglia a
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Pietro arrossì quantunque non ci fosse nessuno. E scrutò
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con te? ¶ - Io non ci sto volentieri. ¶ Gli fece
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che Pietro l'aspettava, ci vollero le altre persuasioni
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niente di me. ¶ Ella ci riusciva a vivere come
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aria più ingenua che ci fosse. Rebecca le disse
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padre, anche se mi ci vuole? ¶ Pietro sentì che
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E non vuole che ci vogliamo bene. Non ti
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accorse che anche allora ci volevamo bene? ¶ Tutti i
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A Poggio a' Meli ci si divertiva! ¶ Fuori del
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un animale e poi ci s'accorge che s
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venuto proprio per me? Ci sono altre ragazze! Anche
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rifiutò. Ghìsola, indovinandolo, chiese: - Ci stiamo insieme di giorno
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che a lui non ci pensasse ne meno più
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cambiare vita finché non ci fosse costretta. Sentiva solo
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a Poggio a' Meli. Ci s'era affezionata; e
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del tempo passato, ma ci ridevano senza cattive intenzioni
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a Firenze, purché accompagnata, ci poteva andare quando avesse
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la strada, senza che ci fossero altre case davanti
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altre case più vicine, ci stavano famiglie d'impiegati
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modo; e ogni giorno ci si rassegnava sempre di
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volevo far sapere che ci vediamo. Non ho agito
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mattina, destandosi: «Se non ci fosse Ghìsola, io mi
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Io non esco oggi. ¶ Ci fu un'altra pausa
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niente, rispose: - Vada pure... Ci penso io. ¶ Ma il
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alzò: - Non chiudere... Non ci ode nessuno. ¶ Allora egli