Giovanni Verga, Nedda, 1874

sotto il braccio. Finalmente ci fu posto anche per

scodella, e la castalda ci versò quello che rimaneva

mio. Quel po' che ci avevo, insieme a quei

della sola minestra? ¶ - Sì, ci sono avvezza; rispose Nedda

semplicemente. ¶ - Maledetto tempaccio, che ci ruba la nostra giornata

birbo del fattore non ci pagherà che un terzo

restituirò i denari che ci avete imprestati. ¶ - Io non

che ti mando io. ¶ - Ci andrò, disse la povera

giovinotto; ma insieme non ci state proprio bene. Hai

po' di quattrini che ci vogliono, insieme ci staremo

che ci vogliono, insieme ci staremo bene. ¶ Nedda, che

po' faticoso, e che ci si rimettevano anche quei

gli occhi come se ci vedesse delle fiamme, e

raggruzzolare i quattrini che ci volevano a metter su

nulla. Dopo la rimondatura ci sposeremo. ¶ Egli aveva l

alti? gli domandò. ¶ - Dio ci penserà! rispose Janu. Addio