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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
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capire, Francesco.» ¶ «Andiamo, Giovanna. Ci vuole mezz’ora per
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America, prima o poi ci saresti andata da te
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era un pelo. «Mamma! Ci sono due uomini in
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ripeteva accigliato che non ci si può fidare di
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di fate. «Sai, Giovanna, ci sono case che toccano
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No, papà.» «Speriamo che ci sia a casa la
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benzina e di polvere: ci trovò un odore di
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Da quanti secoli non ci vediamo?» ¶ «Solo due anni
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divorzio. ¶ «Perché ridi? Che ci sarebbe di straordinario? Io
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incontrare un cattolico che ci tenga, altre sciocchezze. Ma
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anche Bill. ¶ «Allora, darling, ci vediamo venerdì sera a
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El Morocco? Volgaruccio ma ci si trova tutta New
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è così piccola: nessuno ci sfugge. Verrai, dimmi, verrai
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a parte, s’intende. Ci terrei tanto a scoprire
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coda.» ¶ «Nemmeno un codino.» ¶ «Ci terrei anche a scoprire
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whisky. Per il caffè ci pensa la segretaria. È
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farmi scannare. Non che ci rimetta, s’intende: deve
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nascere l’americano che ci rimette a pagar molti
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ho mai fatto, commendatore.» «Ci provi, topolino, ci provi
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commendatore.» «Ci provi, topolino, ci provi. Basta un intreccio
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un vino che frizza. Ci provi, topolino. Trecentomila per
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e due. Ciao, baby. Ci vediamo alle sei per
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napoletano risponde: “Ecco, io ci sto già”.» ¶ «Ah, ah
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No, figurati. A volte ci si invita per telefono
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in mano per caso, ci si sente di colpo
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quel che vi pare. Ci vediamo più tardi a
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rise, un po’ doloroso. ¶ «Ci sono tremilacentosedici Smith nell
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identica a quelle che ci fanno a scuola, quando
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o all’amica che ci piace di più. ¶ «Ora
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macchina era di ferro. Ci si appoggiava un cartone
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guardava come se non ci fosse più nulla da
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due. «Hallo, mammy!» «Ah, ci sei figliolo!» Proprio come
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ora che tuo padre ci ha lasciati cosa faremo
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a me. Dopotutto non ci conoscevamo abbastanza, non ci
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ci conoscevamo abbastanza, non ci conosciamo affatto: un mese
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Fitzgerald, se addirittura non ci fossimo ritrovati: perché io
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era ma avrebbe desiderato ci fosse. Così non condannò
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tralasciando il ricordo che ci legava, il particolare che
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Sono Bill.» ¶ «Ah! Certo!… Ci siamo conosciuti l’altra
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a El Morocco.» ¶ «Non ci vedevamo da quattordici anni
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che hai bellissimi occhi? Ci si può innamorare di
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molto divertente.» ¶ «Bugiarda. Non ci trovi nulla di divertente
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offensive su noi americani. Ci giudicate ottusi, bonaccioni, usi
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liquidi. Come unica scoperta ci attribuite lo chewing-gum
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il juke-box. Non ci prendete sul serio nemmeno
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è la legge che ci governa. Se non ci
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ci governa. Se non ci credi, fatti raccontare da
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d’amore: dalle lumache ci distingue una sola differenza
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ufficio, a teatro, ovunque ci aspetti il successo: siamo
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Se alludi al Monocle, ci sono stata solo una
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Lo conosco di già! Ci sono stata con Bill
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ma quando sei dentro ci cammini a tentoni come
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E poi che noia ci danno? Io li trovo
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al Monocle?» ¶ «Sì, naturalmente. Ci vengono cover girls, indossatrici
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tavolo. ¶ «Ciao, Dick. Non ci vediamo da un secolo
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fa? Come si chiama? Ci tradisci, Dick.» ¶ «Si chiama
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più volte, dicevo, e ci ho molto pensato. Vedi
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se saremo nemici non ci vedremo mai più, ma
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risposta esauriente. ¶ «Vedi, Giò. Ci sono tre tipi di
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a San Francisco.» ¶ «Non ci avevo pensato. Buonanotte, Richard
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un urlaccio, esclamò: «Non ci badare, è arrabbiato perché
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a Richard: «Certo che ci vediamo. Alle sette». Poi
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sarai mai. Però ti ci provi e nelle occasioni
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di un operaio che ci lavorò. Scendi dentro la
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ruzzolarono nella calcina e ci restarono dentro perché a
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ha sete. Una volta, ci provai perfino: sai? Con
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purtroppo, non possiamo vederci. Ci vediamo domenica mattina, va
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mente una cosa: non ci siamo mai visti di
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il tramonto. Domenica mattina ci vedremo col sole. Va
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Martine e chiederle se ci capiva qualcosa. Ad esempio
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l’ho ritrovato. Più ci penso e più mi
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in quel magazzino. Martine ci girava dintorno, svagata, quando
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altro capo della città. Ci vorrà almeno mezz’ora
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rifugiato nell’automobile e ci fosse rimasto: lo odiava
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italiano. Non preoccuparti se ci fosse da pagare dei
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hai spaccato il cuore: ci giurerei.» ¶ «Gli passerà.» ¶ «Come
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sono maleducata. Richard, non ci siamo incontrati per parlare
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Niente di speciale.» ¶ «Non ci credo. Avevi una voce
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a mangiare.» ¶ «Noi due ci vediamo solo per andare
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Qui ti volevo! Domani ci vedremo per qualcos’altro
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trucco si disfa. Mi ci portò un imbecille, due
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capo una simile idea?» ¶ «Ci vado con Richard. Deve
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voltò pacata le spalle: ci voleva ben altro per
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noleggio disse che non ci sarebbe stato sole, quel
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di nuovo si addormentò. ¶ Ci volle un’ora di
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occhi e diceva: «Ecco, ci siamo. Non guardare, sciuperesti
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l’aereo se non ci affrettiamo. Ah, non era
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la chiamiamo estate indiana. Ci prepara all’inverno che
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gli gridò Igor. ¶ «No. Ci basta un sandwich. Piglia
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voleva che lo curassi. Ci provai ma fu fatica
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proprio quello che ti ci vuole.» ¶ «Eh?!» sbiancò Richard
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nemmeno pescare perché non ci sono né mari né
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tanti pianeti, e forse ci andremo anche noi: ma
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spazio di tempo che ci resta da vivere. Ah
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New York.» ¶ «Bè, io ci vado lo stesso.» ¶ «È
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con un braccio Richard. ¶ «Ci andiamo, Richard. Ci andiamo
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Richard. ¶ «Ci andiamo, Richard. Ci andiamo. Ma calmati. Ciao
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mi porti?» ¶ «Dai russi.» ¶ «Ci sono russi, in America
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una serata speciale, nessuno ci guarderà. E poi non
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New York.» ¶ «Pazienza. Ora ci siamo.» ¶ «Vado a prenderti
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ragione.» ¶ «Anch’io.» ¶ «Se ci resta poco tempo, Richard
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per via di questo ci ritroviamo quasi nemici, poi
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e quella notte non ci fu musica, non ci
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ci fu musica, non ci furono lacrime. Non ci
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ci furono lacrime. Non ci fu la luce azzurra
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s Gin e non ci fu whisky. Per tutto
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la Cosa durò, non ci fu solitudine in nessuno
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Giò? Ritrovi un fantasma, ci vai a letto, te
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non giustifica una vita. Ci ho messo ventisei anni
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Ma fin da bambine ci sentiamo ripetere che dobbiamo
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fino a sessant’anni ci sentiamo ripetere che la
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figliolo. Perché?» ¶ «Vorrei che ci trovassimo a cena per
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avessero vista, pensò, non ci sarebbe stato nulla di
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Ma noi due non ci siamo già viste?» ¶ «No
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è stato un disturbo. Ci faceva molto piacere averlo
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mammy. Anche in questo ci troviamo d’accordo.» ¶ «Ma
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il primo dente che ci portano via, la prima
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A New York non ci si deve fermare. New
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provarci tu: magari tu ci riesci.» ¶ «Chi è, Martine
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di un suo libro, ci scrisse l’esatto indirizzo
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la borsa. ¶ «Sì che ci andrò, Bill. Quanto alla
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poiché lo amiamo, non ci resta che accettarlo com
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me e te, e ci voleva tutti e due
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l’abbia capito: molti ci dormono, in un letto
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posto che conosci perché ci sei nato ed è
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Arriveremo tardi ad Idlewild.» ¶ Ci giunsero con mezz’ora
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creature immeritevoli di sopravvivere, ci siamo incontrati e ci
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ci siamo incontrati e ci siamo fatti la guerra
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di noi o che ci hanno sbattuto sopra la
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porta si chiude noi ci troviamo dinanzi al dilemma
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o che la Provvidenza ci protegge: non ti protegge
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della porta. ¶ «Allora, Giovanna: ci vivresti in America?» ¶ «Nooo
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per questa faccenda: non ci voglio pensare di nuovo
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ogni cosa e non ci riusciva. ¶ «Vedi, Francesco. Tu
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non voglio te. Non ci si incontra mai al
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al Soroptimist Club.» ¶ Lui ci gettò appena lo sguardo
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vendere: come mai non ci aveva pensato? Poteva farne
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Vediamo: per un libro ci vuol troppo tempo e
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giustissimo. E quanti soldi ci guadagnerò? Dieci, quindici, venti
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metterti al mondo. Ti ci mettono e basta: se