parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
1
1991
che fa schifo, Arold... ¶ – Ci vediamo, okay?... Su, bello
2
1991
okay?... Su, bello, via... Ci vediamo Brath! ¶ – Non ci
3
1991
Ci vediamo Brath! ¶ – Non ci andrei tanto veloce su
4
1991
calesse, EHI, AROLD, NON CI ANDREI... Non dovrebbe andarci
5
1991
tu, vedrai... e forse ci sarà una festa... ¶ – Una
6
1991
fra qualche giorno... ma ci sarà un giorno speciale
7
1991
nella fabbrica di vetro ci fu chi lo sentì
8
1991
Tre volte. ¶ – E che ci facciamo con una lastra
9
1991
chiese, il vecchio: cosa ci facciamo, gli chiese, con
10
1991
di averne bisogno. Così ci lavorò, Andersson, per giorni
11
1991
coincidenze che neppure più ci si dava pena di
12
1991
immobili e silenziose – non ci sono lacrime più belle
13
1991
vivevano, e com’erano. Ci si sarebbe potuti sfarinare
14
1991
certi loro gesti. E ci si poteva chiedere perché
15
1991
ha fatto Jun”. Non ci si capiva quasi niente
16
1991
e così vuote che ci si mise d’impegno
17
1991
tazza da caffellatte. Pekisch ci aveva schiacciato dentro la
18
1991
dentro che può, potesse ci entrerebbe con tutta la
19
1991
beve tutta quella voce?... Ci deve essere un errore
20
1991
qualche parte sbagliamo... forse ci vorrebbe un tubo più
21
1991
in discesa, ecco, forse ci vorrebbe un po’ di
22
1991
per cento, e poi ci canta dentro... ci canta
23
1991
poi ci canta dentro... ci canta dentro una frase
24
1991
a niente se non ci si ostina a provare
25
1991
neanche acqua vera. Non ci sarebbe da stupirsi se
26
1991
in marcia, ragazzo, non ci faremo fregare così facilmente
27
1991
testa? ¶ – Già. ¶ – Già. Uno ci pensa e alla fine
28
1991
nomi, uno per uno – ci avrebbe messo una vita
29
1991
anni con un libro. Ci sono matrimoni anche più
30
1991
Si ricominciava da dove ci si era lasciati. Il
31
1991
avvinghiati al tempo perché ci sia un ordine nell
32
1991
che comunque il tempo ci si smarriva senza che
33
1991
col senno di poi. Ci facevano su della poesia
34
1991
trovò il fischietto giusto, ci soffiò dentro e nello
35
1991
nota personale: al resto ci pensava Pekisch. ¶ Ovviamente lo
36
1991
da capire. Magari uno ci fosse stato, quella notte
37
1991
controllava che l’orologio ci fosse ancora. Quando arrivò
38
1991
fanno di vetro: che ci vengo a fare io
39
1991
e ascolta, al resto ci penso io” aveva risposto
40
1991
perdoni, ma una città ci dev’essere... ¶ – Lei crede
41
1991
è che l’uomo ci sale sopra e vede
42
1991
caro ingegnere, e non ci saranno curve, no, niente
43
1991
un’eventualità del genere ci risolverebbe molti problemi: sarebbe
44
1991
sopra un treno che ci corre a cento all
45
1991
capire. È semplicissimo. Nessuno ci proibisce di farlo arrivare
46
1991
di Morivar, e io ci faccio arrivare un treno
47
1991
che quel giorno non ci sarà un modo più
48
1991
città, proprio quella, perché ci sono mille posti in
49
1991
ferrata in linea retta ci costringerà a qualche lavoro
50
1991
arrivasse. ¶ Il quarto rintocco. ¶ Ci mise un paio di
51
1991
l’altro in realtà ci sono infinite note, un
52
1991
invisibili... capisce, quelle che ci sono tra un tasto
53
1991
si può dire che ci fossimo mai detti qualcosa
54
1991
si preoccupi, signor Pekisch, ci vorrà un attimo a
55
1991
come alle volte non ci sia proprio nulla da
56
1991
possa succedere di nuovo... ci pensa? le stesse parole
57
1991
il signor Pekisch............. Sa, ci sono delle notti che
58
1991
da soli... proprio non ci vorrebbe quella storia della
59
1991
nel suo letto, e ci abbracciamo... lei dirà che
60
1991
e... ma succede, ecco... ci abbracciamo, e tutto il
61
1991
detto niente, ecco, non ci diciamo mai niente, non
62
1991
cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed
63
1991
un divertimento... lei non ci è mai salito sopra
64
1991
che si rialza e ci riprova nel gran baccano
65
1991
su quel treno, no”, “Ci salirai, vedrai, al momento
66
1991
vedrai, al momento buono ci salirai”, “Ci salirà eccome
67
1991
momento buono ci salirai”, “Ci salirà eccome, se ci
68
1991
Ci salirà eccome, se ci salirà Molly ci salirà
69
1991
se ci salirà Molly ci salirà anche lui, puoi
70
1991
sia una battaglia, che ci possono andare solo gli
71
1991
io ho letto che ci vanno anche i bambini
72
1991
mica per niente che ci sono stato per anni
73
1991
scordano proprio che io ci salgo su quel treno
74
1991
porta sempre più lontano – ci sarà alla fine una
75
1991
vita musicale della città ci si era in certo
76
1991
vecchi tempi in cui ci si accontentava in simili
77
1991
vinto. Così. E ovviamente ci andavano un po’ tutti
78
1991
polvere e grida. E ci andava anche Mormy. Però
79
1991
cose... è come se ci portassimo dentro un vecchio
80
1991
mente di Mormy. Chissà. ¶ Ci sono certi che lo
81
1991
da lì, Andersson... che ci faccio poi io qui
82
1991
in un’asola, e ci son rimasto. Qualcuno, da
83
1991
Correzione al 1016. Le balene ci sono per davvero e
84
1991
ne so io, non ci sono stato in Africa
85
1991
suona nella testa, non ci capisco più niente. ¶ – ... l
86
1991
ventidue... ¶ – ... be’, sappiate che ci avevo pisciato dentro, a
87
1991
a quel bicchiere, capito? Ci avevo pisciato dentro... ¶ – MALEDIZIONE
88
1991
e tutto il resto. Ci mise non più di
89
1991
forse bisognerebbe inventare qualcosa, ci vorresti tu, Andersson... bisognerebbe
90
1991
tutto sarà finito non ci sarà nessuno da queste
91
1991
ti sono stato vicino... ci si vede dentro tanta
92
1991
buio pesto e non ci si vedeva più nulla
93
1991
lo avvicina agli occhi, ci legge qualcosa, prima di
94
1991
negli anni seguenti. Ma ci sono navi che si
95
1991
pragmatici architetti. Benché non ci fosse praticamente nulla di
96
1991
carta assorbente usata e ci vergò sopra, con l
97
1991
parte d’Europa, 233 proposte. Ci volle più di un
98
1991
Andersson delle Vetrerie Rail”. ¶ Ci sono gesti che si
99
1991
proprio sopra le vetrerie, ci arrivò sul calesse di
100
1991
voleva pagarlo ma non ci fu verso. La faceva
101
1991
delle Vetrerie Rail”... Vede, ci sono ovviamente dei problemi
102
1991
luce. La luce che ci sarebbe stata, lì dentro
103
1991
tutte le porte. Non ci sarà un rumore, niente
104
1991
coprire tutta quella roba ci vorrà un numero di
105
1991
Horeau, in quel momento, ci stava comunque da solo
106
1991
decidere entro sessanta giorni. Ci metterà forse un po
107
1991
locomotiva vera? E che ci fa lì? ¶ Il signor
108
1991
tu credi davvero che ci sia qualcosa che succede
109
1991
lo sapeva benissimo, lei ci credeva, non era una
110
1991
che doveva andare, e ci andò...... io penso che
111
1991
Pekisch... tutte carognate, davvero, ci sghignazzavano su, quegli stronzi
112
1991
seguire un grillo che ci danza sopra. Per delle
113
1991
il caso... a quello ci credi tu, ma tu
114
1991
di fiere... ma io ci sono finito proprio quel
115
1991
il caso... cosa mai ci sarebbe di casuale in
116
1991
detto ‘ciao, Mary’, e ci saremmo raccontati qualche cosa
117
1991
ma era così... che ci potevo fare io... magari
118
1991
sinistro guardando a mezzanotte – ci sono dodici uomini. Due
119
1991
destro guardando a mezzanotte – ci sono altri dodici uomini
120
1991
E man mano che ci si avvicina all’ipotetico
121
1991
E man mano che ci si avvicina alla metà
122
1991
Se da qualche parte ci fosse, Iddio, li conoscerebbe
123
1991
davanti a sé, e ci sono quelli che guardano
124
1991
occhi di Mormy, e ci rimasero, non c’era
125
1991
a casa Rail – non ci sarà ormai che una
126
1991
del Crystal Palace / non ci sono ormai più di
127
1991
addio amico che non ci sarai più, ancora una
128
1991
tra loro, e non ci sarà più bisogno di
129
1991
di quella mano – che ci può fare un uomo
130
1991
è un ragazzo – che ci può fare, in una
131
1991
maledette pietre, sghignazzavano e ci tiravano dietro le pietre
132
1991
non volevano saperne, non ci credevano più... noi non
133
1991
che uno in più ci avrebbe fatto comodo, e
134
1991
cominciata ma alla fine ci siamo trovati lì a
135
1991
di santa ragione, noi ci eravamo portati qualche bastone
136
1991
come un fantoccio... allora ci siamo fermati tutti, noi
137
1991
siamo fermati tutti, noi ci siamo fermati e anche
138
1991
terranno su il transetto, ci vogliono decine di argani
139
1991
che partono da terra. Ci vuole almeno un centinaio
140
1991
ad aspettare la catastrofe. Ci mettono un’ora. Quando
141
1991
veleni ma quelli non ci cascavano. Si fermò tutto
142
1991
Era ridicolo, ma non ci si poteva far nulla
143
1991
è? È vero che ci fa un caldo cane
144
1991
ancora. Così finisce che ci vado, all’appuntamento, alle
145
1991
praticamente era una mania, ci lavorava da anni: scriveva
146
1991
Migliaia di nomi, lei ci può anche non credere
147
1991
mano gigante. In città ci fu chi si avvicinò
148
1991
d’argento. Sembra che ci scriva qualcosa. Una lettera
149
1991
Il papà di Dora ci ha regalato una casetta
150
1991
dice che col mulino ci fa la farina. Non
151
1991
tutte le storie che ci sono, ce ne sarà
152
1991
Posso anche, se proprio ci tieni, prender atto che
153
1991
grane senza che ti ci metta anche tu a
154
1991
vi saremo grati se ci faceste capire cosa diavolo
155
1991
proprio per questo, io ci sto bene. A Quinnipak
156
1991
le cose, e questo ci basta. Ogni tanto, nei
157
1991
raccontato io. Vedrai che ci casca. Nessuna donna può
158
1991
una notte? ¶ / Così non ci salì, su quella nave
159
1991
due laggiù, a Morivar. Ci volevano sette giorni prima
160
1991
si chiamava Esther. Jun ci voleva proprio salire. Diceva
161
1991
vita, e io non ci posso fare niente. Sta
162
1991
accompagnare fuori, alla carrozza. Ci stava salendo quando vide
163
1991
Come pesci, ogni tanto, ci girano attorno i bambini
164
1991
era stanca da morire. Ci girano attorno, i bambini
165
1991
fontane. Prima o poi ci sarà davanti alla casa
166
1991
Tutto è possibile. Non ci credo. Vedrai. In mezzo
167
1991
un po’ ingiallito. Quando ci passa davanti, il signor
168
1991
qualcuno vi dimenticherà, lì ci sarò io. ¶ Volevo poi
169
1991
ripetizione di Fiori aulenti: ci riuscì, infatti, ma era
170
1991
drammatizzare. ¶ – Se non altro ci siamo liberati di Fiori
171
1991
che diavolo era? Non ci sono mica medicine per
172
1991
con quindici orchestre che ci danno dentro, tutto il
173
1991
che sono una troia. Ci sono molti modi per
174
1991
l’infinito. Qualsiasi cosa ci fosse, laggiù, era comunque
175
1991
di fianco all’altro. Ci eravamo costruiti un lungo
176
1991
carta, e la sera ci sporgevamo dalla finestra e
177
1991
sporgevamo dalla finestra e ci parlavamo dentro: ci raccontavamo
178
1991
e ci parlavamo dentro: ci raccontavamo i segreti. Quando
179
1991
più quello funzionava. Tool ci stava male. Gli veniva
180
1991
tutto questo. E poi: Ci vediamo a Quinnipak. Non
181
1991
sono sicura che là ci sarà la felicità. Ogni
182
1991
una tristezza pazzesca. Chi ci capisce più niente. Ne