parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
1
2008
poco di pila, ma ci voleva ben altro per
2
2008
cristiani. Una mesata fissa, ci voleva. La Montecatini, là
3
2008
che mangiavano. Se non ci fossero state le studentesse
4
2008
pesci parevano impazziti, non ci stavano a morire, e
5
2008
deve emozionarti, e Lucio ci riesce sempre, anche se
6
2008
gesto scaramantico. Un po’ ci sperava, è ovvio, ma
7
2008
mai e poi mai. Ci siamo addiventate fiori mosciati
8
2008
fatigàre e abbrazzare, ma ci eravamo voluti forte già
9
2008
ché se è sparita ci sarà un motivo che
10
2008
visto che ogni tanto ci azzecca con le previsioni
11
2008
delle pollastrelle della pensione. Ci ho già pomiciato un
12
2008
di dire: «Frena, frena, ci viene addosso». ¶ Avrebbe dovuto
13
2008
non posso fare. Qui ci vogliono diversi punti di
14
2008
Nicola. Dài, coraggio, che ci vuole? Invece ringraziò gentile
15
2008
sotto un grande castello. Ci sono stata un paio
16
2008
d’incanto. Come se ci avessi messo sopra una
17
2008
vorrei ribellarmi ma non ci riesco. I miei si
18
2008
serve la stanza, non ci sono problemi». ¶ «Grazie, fra
19
2008
aggiunse con voce maliziosa: «Ci sarà anche Anna con
20
2008
stu guagliùnu farà strata, ci ha il foco nell
21
2008
di Sanremo. E poi ci ha questa fossarella al
22
2008
nemmeno della Colonna che ci osserva misteriosa e forse
23
2008
piccolo peschereccio. ¶ «Anche noi ci veniamo spesso, d’estate
24
2008
parlato. Prima o poi ci verrò anch’io, sempre
25
2008
molto d’accordo. Non ci sono invidie e divisioni
26
2008
direbbe Lucio. Se qualcuna ci sta o addirittura ci
27
2008
ci sta o addirittura ci prova, lui si ritira
28
2008
famiglia onesta, a Cutrone ci stimano tanti cristiani, figlio
29
2008
li hanno lattàti. ¶ «Non ci posso fare niente: io
30
2008
va da nessuna parte. Ci vuole questa» rispondeva il
31
2008
tutti masculi. Alla Montecatini ci andava a piedi, fino
32
2008
dei fiori di plastica ¶ ci concede la libertà ¶ di
33
2008
a scuola ¶ dove nessuno ci insegna a pensare. ¶ Nessuno
34
2008
insegna a pensare. ¶ Nessuno ci aiuta a sognare. ¶ Caro
35
2008
Colonna. Dopo quella sera ci siamo visti e divertiti
36
2008
ti è servito? Ora ci aspettano i regionali a
37
2008
hanno detto nulla?». ¶ «No. Ci sentiamo molto raramente.» ¶ A
38
2008
Apollo, nella confusione, non ci sono riuscita.» ¶ Nicola fece
39
2008
il prossimo anno scolastico, ci andava tutte le estati
40
2008
pochi lavori regolari che ci sono nella zona; mamma
41
2008
e un sorriso: «Certo, ci potete contare. Mio padre
42
2008
pasta per tre bocche ci vogliono dieci minuti.» Mario
43
2008
frutta e verdura e ci ha salutate soltanto con
44
2008
comitiva, e a volte ci scappava una bella pomiciata
45
2008
un uccello. Ah, se ci fosse stata una telecamera
46
2008
gioco di me o ci sta per davvero? Nicola
47
2008
per ammazzare il tempo. ¶ Ci fu un momento sospeso
48
2008
bella di così non ci poteva essere nessuna cosa
49
2008
attrazione è irrazionale, non ci puoi fare niente. Succede
50
2008
un barone. Lui non ci mise molto a conquistarla
51
2008
strunzate, non dire. Mo’ ci voleva pure questo a
52
2008
segno. Io però non ci ho core di trasìre
53
2008
core di trasìre. Non ci trasìvo quando Capocolò era
54
2008
preda dei venti che ci accarezzavano, e avrei voluto
55
2008
la porta di casa, ci siamo abbracciate e tu
56
2008
senza limiti e confini, ci allontaniamo e poi ci
57
2008
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini, e
58
2008
a Nicola.» ¶ «Che non ci dia una sola.» ¶ «Ma
59
2008
Anna in due scatoloni. Ci sono anche edizioni preziose
60
2008
metterà a ridere, non ci farà caso o lo
61
2008
un soffio di vento ci sbatte chissà dove, «a
62
2008
bluuu. Mo’ vedete che ci arriva pure al festival
63
2008
zita?» ¶ «Ha detto che ci ha traditi, il farabutto
64
2008
ha traditi, il farabutto, ci ha pugnalati alle spalle
65
2008
è morto davvero ma ci sta chiamando, vuole l
66
2008
più invecchìsco e più ci credo. Perciò ti prego
67
2008
pure i carabinieri. Niente. Ci dispiace». ¶ La madre non
68
2008
Si vede che nessuno ci sta mettendo piede da
69
2008
il tempo prezioso che ci è dato di vivere
70
2008
ringraziò con un bacio. «Ci devo pensare» disse. «Potrebbe
71
2008
un mondo che (non ci vuole più, il mio
72
2008
Anna, lo sai che ci tenevo a vederti qui
73
2008
riccioli sotto l’orecchio. ¶ «Ci vediamo fra un’oretta
74
2008
dei 100 metri juniores e ci fu un lungo applauso
75
2008
breve saluto, ti prego. Ci vediamo a Crotone, va
76
2008
gli occhi felici. Se ci fosse stata Anna con
77
2008
la zzà Montecatini chi ci darebbe da mangiare? Chi
78
2008
darebbe da mangiare? Chi ci farebbe vedere una virgola
79
2008
quest’aria tanfòsa che ci avvolge? E il padre
80
2008
la commissione di fabbrica ci aiutò con soldi, vestiti
81
2008
oggi, che se non ci piove addosso ci lascia
82
2008
non ci piove addosso ci lascia soltanto indifferenti. Così
83
2008
della vita come meglio ci aggrada, come ci conviene
84
2008
meglio ci aggrada, come ci conviene. Dalla morte di
85
2008
paese è piccolo, ma ci sono due pizzerie e
86
2008
matto? In Calabria non ci ritorno manco morta. E
87
2008
bar del Barone. Anna ci stava bene in quella
88
2008
amore. Oggi la coscienza ci morde, i ricordi sono
89
2008
viso imbronciato. Amore mio, ci siamo amati? Ci amiamo
90
2008
mio, ci siamo amati? Ci amiamo? Scorpioni.» ¶ Nicola non
91
2008
comprensiva: «Non si preoccupi, ci scambiano tutti per sorelle
92
2008
scambiano tutti per sorelle. Ci assomigliamo molto. Solo che
93
2008
finché campi, anche se ci vivi lontano da una
94
2008
Per vincere due cutrunìsi, ci vogliono due cornuti» dicevano
95
2008
voltava le spalle, “complimenti, ci sei riuscito a rovinare
96
2008
una pizza e non ci pensiamo più» disse Nicola
97
2008
bambino?» ¶ «Ma sei pazza? Ci roviniamo la vita. Siamo
98
2008
e il futuro non ci deve spaventare. Proprio tu
99
2008
giorni che da quando ci conosciamo.» ¶ Anna aveva parlato
100
2008
fratello. «Sai quante ragazze ci sono qua a Roma
101
2008
a quello di Capocolò: ci pianto peperoni, ravanelli, lattughe
102
2008
la conosci bene Ameliuzza, ci sposiamo in estate.» ¶ Mario
103
2008
del Castello. In primavera ci andavano al tramonto, lui
104
2008
nelle giornate di primavera, ci porta le sue classi
105
2008
posto, si mangia benissimo, ci ho mangiato tante volte
106
2008
in quel momento? «Ciao, ci vediamo presto.» ¶ Furono le
107
2008
E ogni volta che ci ripensa gli vengono i
108
2008
voce: «Povera mamma, non ci può essere di peggio
109
2008
sempre a noi: ciao, ci vediamo presto». Di nuovo
110
2008
smantellano lo stabilimento e ci mandano a passeggio sul
111
2008
stai come me, e ci scappa da ridere». Ma
112
2008
di una figlia. E ci siamo volute bene, te
113
2008
lo ricordi? Vieni, venite, ci fate onore». E anche
114
2008
contenti di rivedervi». ¶ Non ci fu niente da fare
115
2008
rovinosa, e per recuperare ci vogliono mesi. E poi
116
2008
estate, mi avresti trovata.» ¶ «Ci ho pensato mille volte
117
2008
dall’ultima volta che ci siamo visti» precisa lui
118
2008
nemmeno a mia figlia». ¶ «Ci vediamo domani» dice Nicola
119
2008
dire a Nicola che ci siamo sentiti e che
120
2008
cresta da gallo, che ci voglio andare anche io
121
2008
infierire, fin dall’inizio, ci pensava già suo padre
122
2008
razza della mamma. Non ci possiamo fare niente» rispondeva
123
2008
che dirà Anna quando ci incontreremo? Mi riconoscerà? Le
124
2008
alla porta dell’appartamento. «Ci vediamo appena torni, allora
125
2008
scrivi questa storia?». ¶ «Perché ci sono dentro fino al
126
2008
roba da mangiare che ci vorrebbe un esercito per
127
2008
volontà. Sulla civària non ci batte nemmanco la Merica
128
2008
i suoi musicisti virtuosi ci farà scialare, io non
129
2008
toccare con mano se ci si sporge un poco
130
2008
di Rino. E ora ci siamo tutti, pensa Anna
131
2008
Gemma e Capocolò che ci ascoltano dal fondo del