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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
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schiena Mastrovincenzo l’elettricista. ¶ «Ci vediamo.» ¶ «Buona notte don
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mortadella… Ah, ah… Quando ci penso mi fate fare
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dovete solo ringraziare. Naturalmente ci ho fatto delle spese
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E l’iniezione che ci ho fatta per farvela
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questo… Lo sapevo che ci eravate affezionato. E perciò
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eravate affezionato. E perciò ci ho fatta la cassetta
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l’ho pure verniciata. Ci sta una meraviglia, un
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certo che voi non ci camminavate da una diecina
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pure il posto quando ci vorrete andare…». ¶ «Non mi
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nella cabina di guida. ¶ «Ci hanno una puzza addosso
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piacere se qui non ci mette piede… Ci stanno
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non ci mette piede… Ci stanno tanti bar, proprio
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del curioso; ma chi ci dorme in quel letto
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prendete da nessuna parte.» ¶ «Ci hanno mandato» dice Nannina
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Per grazia di Dio ci vedo, eccome!» ¶ «E ben
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bene? Ma se quello ci ha un guaio per
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so.» ¶ «E sapete perché ci va?» ¶ «Per te.» ¶ «No
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cosa domandatelo al professore. Ci va ogni sabato, perché
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quella povera signora che ci ha ancora il figlio
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è di male… Magari ci andava per me dal
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sarà, ma Quello non ci sarà.» ¶ Ai repubblicani che
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suo studio: ¶ «Quello non ci sarà, ma Monarchia sarà
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a Dio, ringrazia! Che ci hai queste quattro pezze
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un altro. ¶ «Ma che, ci ho la faccia forse
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fece più piccolo, e ci pensò a lungo. Infine
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adesso? Che se non ci fossi stata io sareste
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bellezza.» ¶ «Amico caro.» ¶ «Non ci pare proprio che è
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fare il santo; e ci lasciasse, a noi disgraziati
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l’unica cosa che ci rimane: sperare. O è
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Allatta ancora? E che ci dà sangue a quella
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dei fatti tuoi. Chi ci può combattere con quella
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parlo del grado, chi ci pensa?» la interruppe Elvira
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Mamma e Papà perché ci hanno una M. e
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tutti. Domanda a chi ci ha avuto a che
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mancata. Grazie a Dio ci ho tutto sano e
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al petto.» ¶ «Ma io ci ho due chiodi, anzi
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e a casa non ci sta mai… Però, non
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non ti scordare che ci ha quarantatré anni appena
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Michele, che a momenti ci ha l’età tua
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Ma chi volete che ci pensi. Ve lo giuro
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Ma tu che necessità ci hai d’inguaiarti così
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pavimento. «Tanto Ciccillo non ci sta mai, dormirò io
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la sera. E lì ci dormirai tu quando Ciccillo
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Fai bene, così quando ci hai tempo te lo
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Eh quasi quasi, veramente ci farei… Se fosse un
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dice una cosa sporca, ci ha la maniera di
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li, storto o morto, ci arriva, Nanninè. Dici no
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sopra i Quartieri; che ci voleva? Lui era un
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avrà avuto sedici anni, ci aveva già un tiro
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quesiti. Sembrava – e talvolta ci pensava sul serio – che
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tutti oggi e che ci vuole a smontare e
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Ringraziando a Ruscvelte… Che ci vuoi fare? E tu
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ora sai che folla ci troverai!» ¶ «Non fa niente
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che aspetto.» ¶ «Che pazienza ci vuole!» fece un vecchietto
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una trentuna e non ci pensate più… Un’altra
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in epurazione?… Perché io ci avevo il cognato mio
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Poveri quei fessi che ci hanno creduto!» ¶ «E chi
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chi è che non ci ha creduto!» esclamò la
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E anch’io non ci ho mai creduto… Né
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neppure dei fascisti.» ¶ «Qualcuno ci ha dovuto pure credere
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in pace quelli che ci hanno rimesso la vita
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imbasciata. Prima vedetemi che ci sta scritto sulla mia
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Luogotenente a Re non ci vuol niente, proprio niente
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un incrocio però e ci dovete stare attenta, una
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opera… Perciò se udiva: «Ci fosse ancora una tazza
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battere ciglio. E se ci riuscite prendete un rospo
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esclamato Elvira. «E voi ci riuscite» ¶ «Donn’Elví, ma
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qualunque trattamento.» ¶ «Forse non ci avete mai provato. Quest
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altro. Se se sempre ci provo, ma la riuscita
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vi posso dire voi ci avete quella ragazza, quella
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a finire?» ¶ «E che ci perdi tu?» chiese Elvira
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numeri, e ora se ci hai la forza giocateli
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scordato che don Luigi ci ha una bell’età
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età?» ¶ «Ma dice che ci sono certi partiti adesso
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certi partiti adesso che ci pensano» disse Elvira. ¶ «Donn
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Donn’Elví, e voi ci credete?» ¶ «Beata chi non
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so, che il comunista ci pensa, se uno si
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Dispiace a tutti che ci vuoi fare.» Ma già
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Signor Me’, ma veramente ci avete messo il pensiero
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suo amor proprio. ¶ «Chi ci pensa più a quella
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Che non lo sai?» ¶ «Ci sta sempre il figlio
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o no?» ¶ «Per starci ci sta, ma non conta
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cose che uno che ci ha cuore non le
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pure gli americani non ci scherzano…» ¶ «Anche loro, anche
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bene, però che fastidio ci dava? Ed era sempre
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per natura, egoisti che ci mangeremmo l’uno con
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idea, non è cosi?» ¶ «Ci dobbiamo guardar le spalle
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per vincere questa lotta ci vogliono miliardi? E dove
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Uh, Gesù, io non ci posso neppure pensare…» ¶ «E
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strade più brutte? Qui ci son carrozzelle ridicole col
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guardava come una scema, ci dovete credere, proprio come
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Perché noi – donn’Elví ci sentite? – noi abbiamo mandato
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Neh, qualcuno di voi ci avesse un fazzoletto?» ¶ «E
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Davanti agli estranei, però, ci teneva a fare l
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siete una persona, ora ci vuole, che potete imparare
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ragazzi.» ¶ A Nannina non ci pensava, perché non era
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tutta la gente che ci vive dentro, come si
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un momento all’altro ci viene Nannina addosso!» ¶ «Ah
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non esce più; e ci pensi quando ci pensi
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e ci pensi quando ci pensi e quando non
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pensi e quando non ci pensi. Hai capito mo
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diventare re sai quanto ci mette? Una fumata di
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una bella raccolta, perché ci ha l’intenzione di
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detto: siccome che lei ci ha quest’intenzione di
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Qui i soldi che ci stanno servono. E se
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la sezione sui Quartieri ci pensa la Pizzicatella a
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fino a terra, e ci deve stare uno stemma
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sono fumato io. Non ci metto neppure la firma
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un poco, qua’ monarchico ci ha a casa una
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io, la sezione non ci sarà. Ti pare che
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mezzo a quel cortile ci dev’essere la marcia
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compreremo. E i soldi ci stanno, hai voglia! Tu
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li vicino… Perché?» ¶ «Perché ci ho l’indirizzo, mi
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Perché Scognamiglio di Portacapuana ci ha un altro giro
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farti capire a me, ci ha il giro suo
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ad un’apparizione: ¶ «Chi ci stava fuori alla porta
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acqua: al primo bollo ci caliamo dentro due maccheroni
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Colonna a Cariati, che ci hai capito, tu che
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contenti… E già che ci siamo, Nanninè facci sapere
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la casa. ¶ «E che ci vuole a fare un
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Michele. ¶ «E mangia. Là ci sta un piatto di
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arrangiare da Mastrovincenzo.» ¶ «Già ci so’ passato e mi
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notte alta, se non ci fosse stato un gran
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colpi di rivoltella e ci fu un serra serra
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guardo, e dentro chi ci trovo? Nannina. La macchina
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si vede che non ci avete il temperamento. Quella
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poco di più uno ci può arrivare?» ¶ Il chiromante
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delinquente.» ¶ «Addirittura! Ma tu ci sei diventato?» ¶ «Io, delinquente
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è di chi non ci ha pensato prima a
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l’America. Ora che ci sono i vapori al
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vapori al porto… Anzi, ci ho pure un Joe
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meglio che uno proprio ci rinunzia.» ¶ «Ma chi era
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avventa addosso. Allora non ci ho visto più, mi
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questa che hai fatto?» ¶ «Ci voleva, Mastrovincè, ci voleva
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fatto?» ¶ «Ci voleva, Mastrovincè, ci voleva.» Era umoristica la
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che assumeva nel dire: “ci voleva”. Mastrovincenzo vi vedeva
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già è assai se ci abbiamo gli occhi per
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piangere.» ¶ «Sì, Michè; qualcuno ci deve pensare!» ¶ «Ma chi
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pensare!» ¶ «Ma chi non ci ha niente da pensare
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una cosa: al re ci pensano più quelli che
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Con tanti signori che ci stanno, con tanta gente
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tranquillo… Ma forse non ci hai capito niente.» ¶ «No
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cosa, a noi che ci conviene di essere?» ¶ «E
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far bene…» ¶ «E che ci sarebbe di male? Che
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d’istruzione.» ¶ «E che ci vuole ?» disse il vecchio
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disse il vecchio. ¶ «Che ci vuole, dite voi… E
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la fronte. «Ma se ci hai questa e la
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ragazzo con slancio. «Ma ci vuole pure l’istruzione
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col mio principale… Poi ci faremo tutta la pubblicità
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so, mi pare che ci stanno spilli nel letto
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figlio come Michele, ti ci voleva, a te; – e
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Troppo poco, una coltellata, ci voleva» disse pure, quando
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spesa del vino. Che ci vuole? Son due passi
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ripetere alla Pizzicatella? Ma ci avete pensato bene?» ¶ Michele
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come se nel “Risorgimento” ci fosse il suo nome
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Vedete un po’ che ci tocca fare a noialtri
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con repubblicani: «Quello non ci sarà; ma Monarchia sarà
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villa a mare, e ci potrebbe anche vivere discretamente
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come prima?» ¶ «Donn’Elvira ci ha altro per la
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per venirmi a trovare?» ¶ «Ci ho molto da fare
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Queste so’ fesserie… Io ci ho amici un po
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Elví, a via Medina ci sono stato per salvare
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Sepral; e quest’amico ci si trovava, innocentemente, in
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è il re che ci paga a noi, e
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cronaca facendosi incontrare ovunque ci fosse un po’ di
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Pizzicatella che in Chiesa ci va sì e no
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erano stati trucidati, non ci pensò due volte, e
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che marcisce. Anche fiori ci sono che non fioriscono
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Come si vede che ci avete la testa bella
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grossa fino a Portacapuana… Ci siamo intesi, Pare!» ¶ «Uèh
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si affrettò ad accogliere. Ci fu così una stretta
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si sentiva invadere. Che ci sarebbe stato da dire
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pensiero! Come se non ci fossero più uomini sulla
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fagiolini: ¶ «E tu, Nannì, ci pensi mai a quell
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trova?» ¶ «Chi volete che ci pensi!» esclamò Nannina, ma
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trovi in America se ci pensi più a questa
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morirà la Cafettèra!» ¶ «Che ci azzecca il morire, adesso
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donn’Elvira in America ci viene sopra una corazzata
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da don Tremendina non ci pensò a lungo, e
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in queste due giornate ci ha aiutato a trovare
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quella tale cantonata “non ci doveva stare”, e di
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inventato. Ma io non ci credo» cominciò una comare
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lo sapete voi che ci avete lo sparpetuo?2 Voi
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Voi siete già pronti?» ¶ «Ci vuol tempo, ci vuol
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pronti?» ¶ «Ci vuol tempo, ci vuol tempo», rispose Ciccillo
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nel suo blu doppiopetto. «Ci vuol tempo» reiterò con
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le vie del centro. Ci fu mezz’ora di
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Pachiochia, e brava! Ma ci vediamo, sai!» ¶ La Pachiochia
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che chissà che monacelli ci ha a casa? Quando
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finisce a botte e ci sparpagliano”. ¶ Ma la Cafettèra
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si udì uno sparo, ci fu serra serra, a
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e voi sapete quanto ci voglio bene; ho visto
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sapete che io non ci vedo neppure tanto bene
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ho visto bene che ci avevano quel casco bianco
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fece la Cafettèra. ¶ «E ci si è trovata pure
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noi soli a cercarla, ci sono quegli amici là
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cercate voi, qui non ci sta. Questa che vedete
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chi vi contraddice? Che ci sta scritto là sopra
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alliata?… Conosco quanti peli ci hanno sulla pancia tutti
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voglia di dire, non ci credo. Oggi si guarisce
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stanno stanno. La Cafettèra ci può pensare! Ha cacciato
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levasse da mezzo e ci facesse fare a noi
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non sappiamo di dove ci viene, a differenza sua
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muove, per forza allora ci dobbiamo muovere noi. Ora
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dobbiamo muovere noi. Ora ci deve far vedere che
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d’avverti, certo! Lei ci deve fare vedere adesso
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E quest’altra disgrazia, ci voleva!» ¶ «Che disgrazia?» chiese
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stolidamente la Cafettèra, «così ci venivi appresso?» ¶ La ragazza
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Ciccillo «la gente che ci ha visto passare con
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detto.» ¶ «E che cosa ci avrà allora?» ¶ Michele si
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zittiva. «Michè!» ¶ «Dite.» ¶ «Ah, ci sei? Mi credevo che
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eri addormentato. ¶ Dicevo: tu ci credi…?» ¶ «A che cosa
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un’altra cosa.» ¶ «Tu ci credi, dicevo, a quell
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sifilide! Con un uomo ci dovrà essere stata, o
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contatto, anche innocente, purché ci sia una piccola lesione
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rassegnato, Ciccì. Tu non ci arrivi alla fine…» ¶ «Non
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primo passo da fare: ci manca solo un’altra
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guardatelo quant’è bello, ci sta sempre.» ¶ Si rifece
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la prima sera non ci fu scelta: Nannina riparò
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loro cari, prigionieri”. Lei ci andava immancabilmente perché trovava
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bollire. Lo sai questo?» ¶ «Ci ho altri guai per
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cavoletti suoi, sai quanto ci si guadagnerebbe! Io per
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solo che vostro marito ci ha dovuto rimettere quel
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Nannina? Ogni tre ore, ci scherzate! Non è neppure
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viene mai a trovare? Ci dovete dire che io
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so’ pericolose. E uno ci può rimettere la salute
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Dipende che uno non ci è abituato alla luce
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polso, perché l’infermiere ci badava a quelle cose
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il balcone, e sopra ci saranno stati si e
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Quest’altra notizia le ci manca ora…» disse Nannina
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la aveva udita mormorare: ¶ «Ci hanno tradito, perdiamo, lo
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tradito, perdiamo, lo vedo, ci hanno tradito.» ¶ C’era
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tazza di caffè…». ¶ «Non ci pensare ora…» ¶ «Sì…» fece
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e vorrebbe che nessuno ci pensasse più perché anche
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allora la Pizzicatella che ci sta a fare?» ¶ «Ma
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e questo che significa? Ci hai da da scegliere
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disgrazia, ecco come se ci fossimo ca pi pi
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tenete per voi? Segreta?» ¶ «Ci mancherebbe, ora!» ¶ «Stavo pensando
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bella notizia! Tanto dentro ci stai già. Ci vuoi
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dentro ci stai già. Ci vuoi fare entrare un
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Lei appunto, stavo dicendo, ci siamo incontrati con gli
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ogni sabato, e chi ci ha fatto caso?» È
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ve lo giuro.» ¶ «E ci credo! Chi sa che
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i i idee. Tu ci hai da scegliere, e
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R.T.A.» ¶ «Non ci sta, già lo so
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Ciccì, se no non ci appurate niente.» Poi rivolto
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La gamba di legno ci salta su, ogni volta
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voi? Colla disperazione che ci hanno i giovani, oggi
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già m’immagino che ci sta scritto. Andiamogliela a
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bene. Ma forse qui ci vorremo più bene, perché
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è diverso e non ci sono tanti occhi addosso
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nuova per noi e ci sembra paurosa… Ma c
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difficile? Se qualcuno non ci mette ricapito, ma serio
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più napoletano che milanese, ci credete? Non so però
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so però se noi ci resteremo qui. Io vorrei
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hanno detto, che chi ci ha un mestiere per
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sposarci qua dove nessuno ci conosce e la storia
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Così, vi avverto, voi ci rimettete pure la salute