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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
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non sempre una parolaccia, ci venne di Toscana insieme
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squasimodeo (→ squasimodeo ) saputello che ci sia mai stato dato
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ai primi di dicembre, ci infastidì per quasi un
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Duccio. La maestra, che ci aveva inflitto l’ascolto
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poiché quel suo “abballinare” ci suonava molto simile alle
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esibizione del sapientino, che ci rimase male, perché probabilmente
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domanda, cose che mai ci sarebbero passate per la
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della bella Antonella, invece, ci riusciva difficile immaginarlo, perché
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alcun precedente. Però non ci volle molto a venire
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al nome) quando Antonellina ci invitò alla festa del
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abbiente, la cosa non ci avrebbe fatto nessun effetto
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di fatto, e non ci dava alcun pensiero. Oggi
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dice: «A questo non ci abbozzo», ‘Questo non lo
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me. Del resto, che ci siano parole che non
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o meno difficili che ci capita di incontrare o
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Electa di arte medioevale, ci imbattemmo, senza alcun sospetto
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a una dolcissima suorina, ci preparava alla Comunione e
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un bambino, a turno, ci posava un fiore. ¶ angioplastica
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nuovo e diverso perché ci sono, pare, più malattie
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sfregamento maschile e femminile, ci aggiungeva pure il rimbambimento
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che, quando siamo nati, ci ha parlato di sé
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babbo...» e noi, appena ci è stato possibile, abbiamo
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che tra noi bambini ci poteva anche essere un
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No, neanche questo significato ci stava nel discorso. Ben
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come quella di cui ci stava raccontando le gesta
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affare Lockheed di cui ci stavamo occupando, Chiara e
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occupando, Chiara e io ci trovammo a ricordare quell
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Rossi ma che non ci avevamo mai pensato. A
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la consultazione del Battaglia ci confermò, per altro, che
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dell’armadio è mio. Ci tengo le biglie, le
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un rigone blu e ci scrisse sopra, appunto, “cianfrusaglie
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in italiano non esiste. Ci rimasi male: in casa
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sporcava. Per evitare che ci sporcassimo, ci mettevano la
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evitare che ci sporcassimo, ci mettevano la bauscina (“bauscinna
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invece, aperto il pacchetto, ci trovammo davanti quattro curiose
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la signora, e tornando ci riportò la notizia che
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d’estate il babbo ci portava al mare e
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amica mia! Quale allor ci apparia la vita umana
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dispiacere, in proposito, era, ci parve, costituito dal fatto
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la nostra G., e ci starà per sempre, e
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sconosciute, quanto a tutto, ci erano le donne che
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lupanare, casino — dove sconciamente ci si offre e ci
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ci si offre e ci si dà a chi
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casa una puzza che ci faceva sentire figli di
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nessuno di coloro che ci passano davanti, ammesso che
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simile idea, ma se ci penso, immagino che sia
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guarda allo specchio, o ci sta addirittura seduta sopra
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le loro storie, ma ci sono parole di fronte
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Acchiappa il merlo se ci riesci che io neanche
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queste strambe etimologie che ci inventavamo tra noi, per
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noi, per gioco, quando ci interrogavamo sul significato di
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dell’altra costruzione sintattica ci sono due diverse scuole
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me lo raccontò, non ci volevo credere, ma dovetti
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sembrava solo una che ci stava con tutti: di
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ti danno la dormia», ci dicevamo tra noi. «E
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la domanda che tutti ci ponevamo. ¶ Ripensando a quei
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piccolo mondo. E se ci fosse capitato di averne
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la medicina che non ci avrebbe fatto sentire alcun
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un Duccio De Bellis ci arrivò in classe, in
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spòso» e simili. Invece, ci annunciò disperata la maestra
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Toscana, vicina a Firenze, ci spiegò, dove era nato
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didascalico, della maestra -, Duccio ci scrisse una lettera, proprio
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suo compagno Ernesto Derossi: ci faceva sapere che stava
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che oltre al mio ci fosse stato un altro
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è finito. In Internet ci sono tanti Duccio e
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in effetti, una differenza ci sia: «“Fare all’amore
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di atti in cui ci sono più parole, sospiri
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amore». Nella medesima incertezza ci lascia Giacomo Leopardi quando
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sul posto, ma non ci fu niente da fare
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anche quando si masturbavano. Ci restava il dubbio riguardo
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Filosofia del linguaggio, ma ci sono sempre rimasto così
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poi riderne se quello ci avesse creduto. In questo
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scansare un colpo che ci viene inferto’: lo stesso
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le rare volte che ci siamo rivisti (il Gaetano
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in mente di farlo, ci resterei male: mi sentirei
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dopo poche ore che ci conoscevamo, e neanche biblicamente
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morte delle parole antiche: “Ci avrei due forosette; passami
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Sfortuna vuole che non ci siano più in giro
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anche frivola e leggera: ci pensate? Una che te
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sono oltre settecento, come ci sono oltre settecento Gea
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non coltivato. L’immagine ci sta ed è piena
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giulebbe, il dolce che ci proponeva. Frajese, che quella
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Propriamente, infatti, il giulebbe, ci raccontò, è uno sciroppo
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storia ‘vera’ - nell’etimologia - ci dimostra gli stretti contatti
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suo dire appropriatissimo perché ci portava solo vergini. Forse
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e molli che uno ci affonda dentro «con tutte
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nonno Salvatore, quando, bambino, ci sprofondava dentro fino ai
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e di miti: «Improvvisa ci coglie la sera. / Più
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non corregge qualcosa, cosa ci va a fare tutti
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persone care che non ci sono più, ho costruito
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della voluttà, sebbene non ci [= ‘alla voluttà’] consenta del
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ingialliti dall’uso: «Qui ci vuole la lisciva», diceva
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a risciacquarli al lavatoio: ci andava intorno alle sei
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se è probabile che ci andasse così presto proprio
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dell’inferno, secondo quanto ci aveva raccontato durante il
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meglio approfondita. Naturalmente, mi ci vollero anni di riflessioni
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pratica e anche dopo ci vollero mesi e mesi
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della lussuria che tutti ci prende, accende e scuote
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a durare per sempre. Ci mancherebbe altro. ¶ Tutti, prima
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femminile) Nessuno in famiglia ci credeva, ma quella di
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se lo fosse stata ci avrebbe fatto morire tutti
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petrolifere. Il mio amico ci rimase male, molto male
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una volta all’anno ci invitava di pomeriggio, per
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ragazza, e la signorina ci invitava, la mamma e
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di cui sopra, che ci perdeva senza frutto alcuno
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in Seconda media, non ci avrei capito molto. Però
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la mia, sicuro che ci sarebbe rimasta fino al
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che fra quelle fraschette ci fosse la Franceschina (vedi
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Anche adesso che non ci sono più, so che
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Nostalgia del babbo, quando ci faceva sedere accanto a
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bimbe a sinistra, e ci leggeva il Corriere dei
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la mattina di Natale, ci mostrava orgoglioso il presepe
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fermo. Non perché non ci sono più cose di
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e poco dopo mezzogiorno ci sedevamo a tavola, in
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capolavoro, come Terrazza («Improvvisa ci coglie la sera. Più
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nei giardini / d’amarezza ci punge: il lago un
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una chiave. «Adesso scopano, ci pensi?», disse Messina. «Sì
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ancora qualcosa da dire. ¶ Ci credereste mai? Una parola
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O ¶ OK / KO (sigle) Ci fu un tempo in
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nomi crudeli in -oma ci sono quelli che, quasi
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sentirla proferire simili parole ci spaventavamo da morire, e
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spaventavamo da morire, e ci voleva un po’ di
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calma e al sorriso, ci quietassimo. Terribile, ma alla
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non è che non ci pensassi. Anzi, alle Medie
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la parola venisse. Qui ci volle prima il ricorso
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indovinelli precedenti, quando tutti ci precipitavamo a rispondere, senza
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la mamma e nessuno ci aveva mai fatto caso
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notata la differenza, non ci pensai più, fino a
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i significati di sinus ci sono pure quelli di
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le chiama seni e ci sono epoche e luoghi
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di “picio”. Luiggino, che ci aveva raggiunti da Roma
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lontani che rievocavano quando ci incontravamo, non per caso
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Venturino, che a Natale ci regalava sempre e soltanto
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e televisive del poema ci hanno di continuo ricordato
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climax ascendente straordinario: prima ci sono «gli uomini», intesi
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un bene che non ci fosse vento la mattina
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del corpo, su cui ci si siede’. Tutto lì
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benché muta, nella faccenda, ci raccontò mille volte per
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all’oggetto di cui ci occupiamo senza perdere altro
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la parola che qui ci interessa, quella che indica
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nate. Tra le prime, ci sono “fica / figa”, “mona
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a quello che qui ci interessa, non c’è
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spaccare” è parola che ci hanno lasciato in eredità
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di rompere qualcosa. Così ci sono lo “spaccalegna”, che
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due casi, in cui ci sembra del tutto inopportuno
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prossima volta in cui ci incontreremo. Ho usato un
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nel punto in cui ci si trova’. Invece, nel
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etimologica della voce “tuia”. Ci sono arrivato per caso
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aumentati in modo impressionante - ci sono più colori che
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fratelli eravamo a scuola. ¶ Ci scherziamo sopra ancora adesso
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turlupinatura” sono parole che ci fanno sempre ridere. Io
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e la gente che ci viveva, gli suscitava: sorpresa
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alta caratura letteraria che ci vien di Francia, dove
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dizionario di famiglia e ci trovai quel curioso sostantivo
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forma e consistenza non ci fossero quelle parole. ¶ Naturalmente