Marco Missiroli, Senza coda, 2005

Gesù Bambino, fa’ che ci sono loro al cancello

parete del guscio. Pietro ci riuscì un attimo prima

muoveva e che non ci voleva più stare nella

voce. ¶ “Fra tre giorni ci vai da Carmine, a

cane, quello dove non ci si sedeva mai nessuno

detto: “Fra tre giorni ci vai da Carmine, a

le mie cose non ci sono più!” ¶ Il vecchio

apri quelle mani! Che ci tieni, le mosche?” ¶ “Non

e il barattolo non ci sono più! Qualcuno li

un nugolo di mosche ci ronzava intorno disegnando cerchi

detto: ‘Fra tre giorni ci vai da Carmine, a

e molto forti e ci sono delle volte che

io da Carmine non ci voglio andare ma se

ma se poi non ci vado papà s’arrabbia

sera. E se non ci vado lui non ride

Io da Carmine non ci voglio andare per niente

ma papà vuole che ci vado lo stesso. Me

detto: “Fra tre giorni ci vai da Carmine, a

glielo strappò dalle mani. ¶ “Ci sono i verbi, oggi

i piccoli rami dove ci si poteva aggrappare. ¶ Riuscì

andiamo a casa e ci mettiamo sopra l’alcol

molto. Di notte non ci sono gli urli e

pareti cercando di uscire. ¶ “Ci hai sentiti ieri sera

Prima di andarsene, Pietro ci girò intorno per due

Si avvicinò al telo. Ci girò intorno. Lo toccò

afferrò tra le mani. Ci si aggrappò come per

Vicino alla fontana rallentò. Ci girò attorno due volte

Io a casa tua ci voglio venire!” ¶ “A me

ha detto che se ci vede che parliamo mi

mi manda via!” ¶ “Non ci credo!” protestò Pietro girandosi

più entrare da te?” ¶ “Ci troviamo fuori, mentre lavoro

E quando lui non ci vede, magari entri un

già al mare che ci aspetta!” ¶ I sedili non

Luigi lo sa che ci devi tornare da Carmine

mare.” ¶ “Ma al mare ci siamo appena stati! Magari

entrambi capirono che non ci sarebbero state più immagini

e da solo non ci voglio andare. ¶ Mamma e

con noi perché quando ci sono le immagini che

Il Parlamento.” ¶ “Se studi ci vai anche tu, così

a tua madre vi ci porto.” ¶ Pietro annuì, ma

sua tribù e adesso ci avrebbe pensato lui. Sua

domestici e papà, lui ci tuffava un po’ il

appuntito. Magro che quasi ci affogava in quei suoi

lucchetto della cartella. Poi ci tuffò le braccia dentro

dove lo stava portando, ci sarebbe arrivato anche da

dappertutto. Le macchine non ci passavano più da tanto

Luigi se ne accorse ci mise una mano sopra

aggiunse: “Se mio padre ci scopre s’arrabbia”. ¶ “Solo

Cos’altro vuoi?”. ¶ Pietro ci pensò su. Guardò i

si capisce. A nessuno ci piacerebbe uscire con gli

lucchetto e l’aprì. Ci rovistò dentro e strinse

ma da quella posizione ci sarebbe riuscito meglio. Cominciò

non è giusto che ci vado io.” ¶ “E poi

chiave. ¶ “È qui dentro, ci scommetto! La lettera è

abbastanza grande che se ci guardavi dentro vedevi metà

quello a casa non ci rimanevo io.” ¶ “Non è

peso di suo padre. Ci fu altro silenzio. ¶ Il

cavallo ma lui non ci crede per niente. ¶ Gesù

Adesso i genitori non ci vengono più da noi

si sgranchì la schiena. ¶ “Ci è andata bene, per

per questa volta non ci ha visti… A proposito

sotto le coperte e ci rimanevo fin quando non

È per Carmine. Domani ci vai, a papà?” ¶ Pietro

mischiandosi alla polvere. Quando ci passò davanti, Pietro lo

dalla tasca dei pantaloni. Ci appoggiò sopra la cartella

carta è troppo grossa. Ci vuole il coltello.” ¶ “La

ai margini: “Che Dio ci protegga e benedica sempre

in fondo: “Che Dio ci protegga e benedica sempre

chiama Augusto Mitiello?”. ¶ Pietro ci pensò su, poi fece

fece Luigi ripiegandoli. ¶ “Che ci compri con quattrocentomila lire

quattrocentomila lire?” domandò Pietro. ¶ “Ci compri una moto… oppure

di tuo padre. Oppure ci compri un po’ di

accorgerà per niente…” ¶ Luigi ci soffiò sopra così tanto

Bianca stavano brillando! ¶ Allora ci aveva messo più di

io vado velocissimo e ci sono delle volte che

fare tardi, che poi ci guardiamo la signorina io

la chiave e non ci sono più le finestre

in vacanza? In vacanza ci andiamo con la Bianca

troppo corta e spessa. Ci vuole una lama lunga

e ha bestemmiato.” ¶ “Perché?” ¶ Ci fu silenzio. Luigi non

Giovanni Logiusto, Che Dio ci protegga e benedica sempre

gli accarezzò la testa. ¶ “Ci sei andato al mare

mare? E sul monte ci sei andato o no

terrazzo, è sul terrazzo. Ci guarda. Muoviti Pietro, andiamo

dice che Carmine oggi ci ha visto che io

con Nino. Dice che ci ha visti di sicuro

perché tanto lui non ci era potuto andare. Lui

blu di matematica e ci aveva infilato una busta

Marrazzo”. E “Che Dio ci benedica e protegga sempre

quelle parole: “A te ci pensa tuo padre come

casa. Mio padre non ci può andare da Carmine

per Carmine, vuole che ci vado io”. ¶ E subito

in tutto il mondo ci poteva arrivare. Aveva dei

passare, perché i grandi ci rimanevano incastrati e dopo

Attese qualche secondo e ci riprovò. “Dov’è…” ¶ “Mangia

poi io e te ci guardiamo la televisione.” ¶ “Ascolta

si vede il sangue ¶ 24. ¶ Ci pensavano gli indiani arrabbiati

che rimbombava. Ma non ci riusciva, allora la mano

le persone buone che ci passavano vicino. Pietro sollevò

confuse. ¶ Per prima cosa ci furono il letto scosso

dappertutto, era dentro lui. ¶ 28. ¶ Ci sono dei pesci che

le scarpe così non ci pungono!”. Così abbiamo fatto

io la saluto e ci sono delle volte che

cubi consumati di gas ci fosse stato ben altro