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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «cieco»

nautoretestoannoconcordanza
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sordo come un nodo, cieco e lercio che amò
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e loschi faceva da cieco e da padre a
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faresti uno — urlava il cieco sfoderando gli occhi freddi
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un lupo. ¶ — Sta zitto, cieco smontabile — gli urlavano i
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inzavorrati di vino, al cieco ribollì il dividendo e
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Però, lui a esser cieco non ci pensava nemmeno
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poter dire: io son cieco. O senti, per il
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tutti ti prenderanno per cieco scritto, e spaccherai il
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m’hanno aiutato per cieco e gli dico che
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di notte tempo era cieco. L’avevano condotto costì
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Sicurezza. ¶ Nelle città il cieco andava con passo che
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seguivano di lontano. Il cieco diffondeva timore, incuteva rispetto
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manette. Il corpo del cieco era ben proporzionato, alto
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grattugiavano il tedio. ¶ Il cieco vestiva di nero, bordatino
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collo. ¶ Quando passava il cieco tutti rattenevano il respiro
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dilatato. Ai piedi del cieco nello schianto della rivolta
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legalità — urlava esasperato il cieco — io vi vedo. Alzatevi
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lo spettro accecato. ¶ Il cieco era un tetràgono; nel
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taverna. La testa del cieco abbrividiva sull’intonaco. Tutti
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vessilli della rivolta. ¶ Il cieco era l’ideatore delle
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In una radunata il cieco impose: — Liberiamoli! ¶ I neofiti
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ad occhi aperti. Il cieco invasato narrava la fuga
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Proponeva: — Io mi fingerò cieco, accattone, mi porrò sul
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delle cose alienava il cieco. Le muraglie davanti a
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col fucile inastato. ¶ Il cieco disilluso, arcato dal pondo
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La potente ossatura del cieco la trivellavano i tarli
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Egli brancolò come un cieco sulla calata. Il Tarmito
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associazione era stato il Cieco. Prima di parlare volle
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una fredda parola del Cieco. Cinica e spietata. ¶ — Gran
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rispose senza tono il Cieco. ¶ — E Giovanni? ¶ — Lo peso
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tutti morti! — grignì il Cieco, e ripercosse i denti
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fresco degli alberi, il Cieco gli apparve come lo
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quel canile con quel Cieco che non sarà pago
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un archivolto dove un cieco metteva dei lamenti supplichevoli
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parole affebbrate, quelle del cieco colto dal delirio di
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il viso vivente del cieco. Anche su quel volto
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di pietà. Allora il cieco annaspava con le mani
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di chitarra e un cieco volevano a ogni costo
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nave come un gigante cieco, guidato da un fanciullo
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fiaccola nella mano del cieco, questa fiaccola non lo
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una paura. Lui, mezzo cieco, non scorgeva nulla. Essa
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cuoce sulle labbra del cieco accattone e su quelle
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Gli annaspamenti orridi del cieco, le sue terribili invocazioni
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stava sempre seduto quel cieco dal mal dell’anguilla
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nel sangue. Anche il Cieco, Cuore, Giovanni, Pilade, la