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Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «ciel»

nautoretestoannoconcordanza
1
1538
Aprendo l'ali al ciel vola sovente, ¶ D'ogni
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gloria bella ¶ Lassù nel ciel ti dà 'l guiderdon
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gradi; ¶ Or godi in ciel d'altri trionfi e
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l'aure seconde! ¶ Il ciel ch'ora i bei
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voglia; ¶ Or gode in ciel la più onorata palma
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alma? ¶ Potea prendere in ciel ben ricca palma ¶ Col
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La terra e 'l ciel nella vermiglia aurora, ¶ Quante
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Al mio che 'l ciel di maggior luce onora
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più beato coro ¶ Del ciel gradita, le lagrime tante
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in terra, essendo in ciel unita ¶ Con la sua
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E far pietoso il ciel col pianger mio, ¶ Se
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la terra e 'l ciel lucido rende, ¶ Perchè con
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la via che al ciel conduce. ¶ SONETTO XXXIV. ¶ Prima
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intera vita, ¶ Quando il ciel gli prescrisse ogn'altro
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la natura e 'l ciel con pari voglia ¶ Ne
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sorte ¶ Sete vive nel ciel, nel mondo chiare. ¶ Se
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largo vi fu 'l ciel che 'l tempo avaro
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SONETTO XLII. ¶ Alzata al ciel da quel solingo e
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accese, ¶ Io vedrei nuovo ciel vêr me cortese, ¶ E
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lume fulgente, ¶ Diede il ciel da' primi anni la
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Non per esser nel ciel seconda aurora, ¶ Come l
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spene ¶ Ch'egli dal ciel mi manda, e vuol
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affetto amore e 'l ciel pregai ¶ Che fosse eterno
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chiaro e vago il ciel discerno, ¶ E il mondo
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al mio sole ¶ Il ciel, che di virtù l
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luce ch'è nel ciel gradita; ¶ E qui sè
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io ne speri, al ciel salita; ¶ Ma miracol non
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sol ne mostrò il Ciel, poi se 'l ritolse
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impresa ¶ Di trasportarmi al ciel col mortal velo, ¶ Che
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nostri incerti passi il ciel ti serba, ¶ E nell
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fatiche; ¶ E prega il ciel che stenda in ciascun
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sol che seco in ciel mi ricongiunge; ¶ Ma viene
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quel raggio che 'l ciel non mi contende, ¶ Mi
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infinita, ¶ Dicendo: Meco in ciel sarai gradita, ¶ Se togli
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Ma condur questi al ciel non all'inferno, ¶ Lodar
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ogn'altro, ancor nel ciel sublima, ¶ Come nell'alte
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al mondo e al ciel di gaudio eterno ¶ Il
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Pria che tornasse al ciel mill'anni e poi
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hè così temo 'l ciel non prenda a sdegno
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proprio merto, lieta al ciel volasti, ¶ Se uguale al
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è la scala del ciel, l'abbian gradita, ¶ Ove
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passi, ed or dal ciel m'insegna ¶ Il sentier
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Mi può spesso in ciel far manco felice. ¶ L
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Tanto lieta hai nel ciel fatt'ogni stella. ¶ Non
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qua felice. ¶ Ma 'l ciel sì largamente non comparte
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inteser quanto ¶ Circonda il ciel col suo stellato manto
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a voi fu 'l ciel sì largo, e a
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Sostien perch'aspirar al ciel gli piacque, ¶ Da peso
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Colui ch'accende in ciel la quinta sfera, ¶ Dal
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L'amata luce al ciel la chiama e spinge
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stelle ¶ Nel più sereno ciel la vaga aurora; ¶ Con
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Riserbato t'ha 'l ciel per nostro onore ¶ Tanti
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mio sole or dal ciel più m'innamora. ¶ E
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fra noi comparte ¶ Il ciel, allor che con benigni
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questo parco e avaro ¶ Ciel venga a forza largo
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MOLZA. ¶ Molza, ch'al ciel quest'altra tua Beatrice
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pur raggio qui dal ciel mandato, ¶ Quasi favilla, che
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Ma se il volubil ciel, gl'infidi amanti, ¶ Diero
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e ardore ¶ Manda dal ciel co' rai nel miser
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sdegna, ¶ E su dal ciel m'insegna ¶ D'amare
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se il favor del ciel t'era propizio, ¶ Perdute
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li fatti tuoi al ciel sian noti, ¶ E que
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Poscia che vive in ciel quel lume amato, ¶ L
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luce, insin che al ciel tornasti ¶ Fra tanto dolce
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sè chiude l'avaro ¶ Ciel, tenta l'alma mia
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la natura e 'l ciel con pari voglia ¶ Ne
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il mio lieto al ciel ritorno ¶ Viva ella al
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per proprio obbietto il ciel le diede, ¶ Sposandola con
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Colui ch'ave col ciel tranquilla pace: ¶ Che nuoce
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augel che sopra 'l ciel penètra. ¶ SONETTO XVI. ¶ Con
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E più fresca del ciel pioggia lo irrore ¶ Onde
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piume, ¶ Per rivolare al ciel col mio Signore. ¶ SONETTO
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ne diè lampa il ciel chiara e lucente ¶ Per
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piace, ¶ Per adempiere in ciel nostri desiri. ¶ SONETTO XXI
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danni. ¶ Chi vola al ciel, per non cader tra
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a Dio, che dal ciel porta ¶ Dentro la piaga
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XXVIII. ¶ Quando, mercè del ciel, quasi presente ¶ Scorge per
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XXXI. ¶ Padre eterno del ciel, se tua mercede ¶ Vivo
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spesso quel che 'n ciel piglia non rende ¶ Alla
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1538
vero sol ch'al ciel conduce? ¶ La cui virtù
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cole, ¶ Ne scorge al ciel per disusate strade; ¶ E
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Per gir volando al ciel con leggiere ale; ¶ Che
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sgombra ¶ Nella porta del ciel, di fede e speme
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su l'alma al ciel col suo d'amore
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scala in fino al ciel superno; ¶ Ove l'alme
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Che per guidarne al ciel discese in terra, ¶ Temer
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come soglio, ¶ Levo al ciel gli occhi; e tanto
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tutti i pensieri al ciel rivolti: ¶ E par che
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in terra e in ciel è vero duce; ¶ Risguarda
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membra in croce al ciel scoverse ¶ Colui, che con
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Era allor chiuso il ciel che non s'aperse
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a' figli suoi del ciel chiuse le porte, ¶ E
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la terra e 'l ciel, turbansi l'acque, ¶ Piangon
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apristi ¶ Per me del ciel le glorïose porte. ¶ Nè
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L'invitto re del ciel, sol d'amor vero
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cammin erto ¶ Salío del ciel. Questo è il trionfo
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Quando udii voce in ciel, che si dolea ¶ Ch
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le par che 'l ciel le rida, e spera
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Volumi in terra, in ciel sarà beato. ¶ In carte
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umil petto, ¶ Quasi del ciel secura indegna erede, ¶ Vorrei
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le leggi e 'l ciel misura; ¶ E fuor d
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ed altera ¶ Fiamma del ciel, che senza ardere accende
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SONETTO LXXXVI. ¶ Donna dal ciel gradita a tanto onore
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noi ¶ Ristretto, e 'n ciel con maggior nodo poi
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strada a noi del ciel, prima serrata ¶ Mille e
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terra, e quello in ciel l'accende: ¶ Quella stessa
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quel grado ora in ciel prende ¶ Di madre, che
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sol voi ¶ Risguardasse dal ciel per giusto e buono
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è il favor del ciel scemato e spento; ¶ Nè
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pregando sì, ch'al ciel prescrisse ¶ Il far del
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saetta ¶ Parea, che 'l ciel più largamente aprisse; ¶ Ed
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si vide erede ¶ Del ciel, dicendo: È mio ciò
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sè ragione umana. ¶ Il ciel fu a lui col
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e 'l chiaro ¶ Del ciel vedesti, e quella dolce
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e possente, ¶ Che dal ciel chiama l'uomo a
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petto! ¶ L'occhio al ciel s'erge, ma con
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SONETTO CVII. ¶ Lume del ciel che su ne' santi
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l'amaste, ¶ Ch'al ciel tanta umiltà v'alzò
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SONETTO CXI. ¶ Spirti del ciel, che con soavi canti
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La vostra guerra in ciel, spirti beati, ¶ Non di
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invide schiere ¶ Mossero in ciel quell'orgoglioso assalto, ¶ L
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per dritto calle al ciel la mente: ¶ E qualor
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terra: or prega in ciel beato ¶ Spirto, ch'io
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quetar là su il ciel, riprese ardire, ¶ Com'uom
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SONETTO CXXV. ¶ Fermo al ciel sempre col fedel pensiero
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Mentre l'aura del ciel calda e soave, ¶ Sua
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gloria ¶ Seconda onora il ciel, più presso al vero
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CXXXIII. ¶ Veggio turbato il ciel d'un nembo oscuro
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santo folgor suo dal ciel turbato ¶ In questo cieco
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l gran lume del ciel gli accese in terra
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Al buon Padre del ciel per vario effetto ¶ Corrono
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croce lui che 'l ciel ne aperse, ¶ Vinse il
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La gente ebrea dal ciel divina manna. ¶ Il simil
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1538
Ma se lume del ciel chiaro si scopre, ¶ Arma
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in colui che 'l ciel onora; ¶ La cui luce
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non sento che in ciel, dove è verace ¶ Tesoro
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ai suoi eletti in ciel perpetuo giorno. ¶ SONETTO CL
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SONETTO CL. ¶ Stelle del ciel che scintillando intorno ¶ Al
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e l'altro in ciel continuo prende. ¶ Ei qui
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S'erge, mercè del ciel, sovra sè stesso, ¶ E
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Virtù d'alzar al ciel la mente e 'l
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Glorïoso, e su in ciel col vero affetto ¶ Della
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ha dal favor del ciel maggior sostegno, ¶ SONETTO CLXVII
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vuol che seco al ciel faccian ritorno, ¶ Onde gli
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gli alti campi ¶ Del ciel lasciando, in questo basso
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L'alma, mercè del ciel, grande e immortale, ¶ Non
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E questi fe del ciel nota la gloria, ¶ E
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1538
vede, ¶ Per largo il ciel quand'ei si mostra
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CLXXXI. ¶ Padre eterno del ciel, con quanto amore, ¶ Grazia
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Allo spirto, anzi al ciel volano insieme, ¶ D'ogni
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CLXXXII. ¶ Quando, mercè del ciel, per tante prove ¶ E
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riguarda in frutto al ciel ti vede. ¶ SONETTO CLXXXV
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Glorioso e felice al ciel volasti. ¶ Prima di fede
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e care ¶ Grazie del ciel; l'uno è guardando
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colui ch'ascolta ¶ Dal ciel, e al cor non
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che traluce ¶ Sin dal ciel nel mio cor, del
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stuolo ¶ Delle grazie del ciel salendo a volo ¶ Quasi
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spedita ¶ Strada prendesti al ciel da questa oscura ¶ Valle
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Con che desir il ciel prego che mande ¶ Soccorso
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Vi fôra albergo il ciel la state e 'l
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In terra e 'n ciel del chiaro eterno sole
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la scorta cara ¶ Del ciel, da cui bel lume
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1538
aperti spazïosi campi ¶ Del ciel cammini, e non più
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1538
ch'a tondo ¶ Il ciel, la terra, il mar
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1538
toglie e dona ¶ Al ciel corso, al sol luce
166
1538
santi, acciò ch'al ciel gradita ¶ Sia l'umil
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degna pièta; ¶ Onde 'l ciel vuol che con ugual
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II ¶ Quasi gemma del ciel, l'alto signore ¶ Per
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1538
l'anima bella al ciel rivolta, ¶ Non più del
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mente che è dal ciel qui più gradita. ¶ SONETTO
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1538
chiamar l'uomo al ciel gli piacque, ¶ Usi a
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alter, signor, chè il ciel vi scopre ¶ Nel suo
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1538
qua giù: tanto dal ciel l'è dato! ¶ Felice
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ch'or san del ciel tutte le strade, ¶ Crebbero