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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «ciel»

nautoretestoannoconcordanza
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quai preghi ¶ moverà il Ciel, lusingherà l'Inferno? ¶ O
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Abissi? ¶ perché permise il Ciel ch'io solo uscissi
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ch'addolcisca ¶ quel crudo Ciel, ch'ogni piacer mi
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Endimione, ¶ e che nel ciel pur dala bionda Aurora
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i campi ¶ rapido in ciel poggiando ¶ fendea, feria con
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il fondo; ¶ e dal ciel dela grotta in sen
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Pastor frigio ¶ mirò del ciel le litiganti ignude, ¶ come
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colora ¶ lassù nel primo ciel di foco e sangue
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indi repente ¶ arboreggiando al ciel selva di corna ¶ farmi
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ombra. ¶ Quante volte del ciel volsi dolermi ¶ e l
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colli ¶ dolci, mentr'al Ciel piacque, ¶ ecco io vi
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suol col piede, ¶ il ciel col grido, ¶ né più
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tuo grave peccato ¶ dal ciel giusta vendetta, ¶ spergiuro scelerato
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venuto; ¶ oh fusse al Ciel piaciuto, ¶ ch'ucciso pur
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morte? ¶ Non credo il Ciel sì crudo ¶ che s
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pareggia, ¶ e che del Ciel la reggia ¶ troppo è
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in cielo; ¶ e, del ciel collocata in que' confini
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lei ¶ il Monarca del ciel volge lo sguardo ¶ che
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testa, ¶ ch'ebbe in ciel la corona, or tien
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questi molli sentieri ¶ il ciel crudo e nemico ¶ valicar
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de' divini diletti, in ciel traslato, ¶ quivi da indi
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e del giorno il Ciel l'avesse ¶ confinato sotterra
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albergo accoglie ¶ incontr'al Ciel le temerarie squadre, ¶ e
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giocondi affanni, ¶ anco il Ciel vi soggiace, ¶ staran liberi
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Etna ¶ tra scogli al ciel precipitosi e rotti ¶ sporge
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e chiaro ¶ oggi il ciel ne promette ¶ il più
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Et ecco, emula al ciel, di novo manto ¶ la
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delo stellato Olimpo ¶ dal ciel vibrando il colorato lampo
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tradisce il destino, il Ciel crudele ¶ s'arma a
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godere almeno, e 'l ciel commune e 'l sole
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cui seno ¶ raggio di ciel sereno unqua non piove
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quanti ¶ dolorosi lamenti il Ciel offese, ¶ come recisi in
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E l'ore in ciel già sue ministre ancelle
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terra ¶ sì come in ciel si vede, ¶ per produr
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la diva Ortigia, ¶ al ciel le luci rugiadose e
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vergogna. ¶ Né sotto il ciel si trova ¶ la maggior
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mirandole dicea: ¶ – Ecco il ciel fatto è spia ¶ de
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la diligenza. ¶ Umilmente il Ciel prega ¶ che 'n breve
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per darle compagnia. ¶ Vago ciel, chiare stelle, ¶ ministre de
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miei desiri ¶ volata al ciel d'amore, ¶ prendi l
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bene, ¶ ch'oggi il Ciel le concede ¶ di perdere
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e, più che 'l ciel, sereno. ¶ Fede ne renda
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altre ninfe? ¶ Ninfa del ciel, quando il tuo bel
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miei sospiri. ¶ Filaura ¶ Del ciel, del mar, del foco
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nacque, anch'egli, ¶ come ciel, come mare e come
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mendica; ¶ né piacque al Ciel ch'io fossi ¶ d
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semina l'alba, il ciel vi stilla? ¶ Eccoti quivi
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del'Abisso o del Ciel? nutrir nel core ¶ angelico
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Laurino ¶ Giuro per questo ciel, per questa luce, ¶ giuro
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da me brami, in Ciel non fassi, ¶ e tuttoquanto
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anch'io? ¶ Guardimi il ciel, ch'io baci i
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mi val che 'l ciel l'orrore e l
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tuo bel volto il Ciel le nega; ¶ fuorché lo
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sì lunghi pianti, ¶ nel ciel d'Amor tra' più
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ma, steso a nudo ciel su l'erba fresca
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il fiero dio dal ciel si mira ¶ ch'ai
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tacque, e mentr'al Ciel la mesta fronte, ¶ misero
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questi, ¶ ardon forse nel Ciel l'Alme celesti. ¶ 10 ¶ Oltre
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suo poter immenso; ¶ in ciel regna, in abisso, in
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stringon sì forte il Ciel ruote lucenti: ¶ e questi
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quel, che sotto 'l ciel di vivo ardore ¶ ha
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Né già l'amato Ciel ama lei meno ¶ che
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spiega per l'ampio ciel vago augelletto, ¶ cui de
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ad arrestar, se 'l Ciel l'udisse, ¶ i fiumi
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forse ancora ¶ Sirio dal Ciel t'invidiò tal'hora
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l'altra orecchia ¶ al ciel leva le luci, e