Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

piombo, ¶ come casca dal ciel falcon maniero ¶ che levar

lontano il vide al ciel salire. ¶ 53 ¶ Or su Gradasso

Disse: - Prima che 'l ciel torni più fosco, ¶ verso

li signori illustri, ¶ dal ciel sortiti a governar la

intorno al polo il ciel s'aggiri. ¶ 3 ¶ E volendone

angelica tromba ¶ che dal ciel lo bandisca o che

dunque il voler del ciel si metta ¶ in effetto

che si volga il ciel ne le sue tempre

fiorita età vuol il ciel iusto ¶ ch'abbia un

più volte prima il ciel, ch'io te li

Tosto che spunti in ciel la prima luce, ¶ piglierai

Madre, ¶ o Re del ciel, che cosa sarà questa

via, ¶ tener levati al ciel gli occhi e le

quella tanto inverso il ciel sublima, ¶ che quanto ha

amore, ¶ che, come il ciel mi mostra, in tempo

sappiendol, ciò che 'l ciel di lui prescrisse: ¶ ma

e sale inverso il ciel, via più leggiero ¶ che

di Ganimede ¶ ch'al ciel fu assunto dal paterno

gli occhi fissi al ciel lo segue quanto ¶ basta

Ruggiero, ¶ che scorre il ciel su l'animal leggiero

venga in terra dal ciel con maggior fretta. ¶ 19 ¶ Poi

se da grandine il ciel sempre ti schivi. ¶ 31 ¶ E

la sua altezza al ciel s'aggiunga, ¶ e d

eternamente claudi, ¶ dove il ciel vuol che sia per

i languidi occhi al ciel tenea levati, ¶ come accusando

Già non ringrazio il ciel di questo dono; ¶ che

alta querela che nel ciel penètra? ¶ Maraviglia ho che

che li voti il ciel placorno, ¶ che dilagò di

il fior ch'in ciel potea pormi fra i

piè il terreno; ¶ il ciel rimbomba al paventoso suono

Chi vide mai dal ciel cadere il foco ¶ che

par ch'avampi il ciel, non che la terra

da far tremar nel ciel Marte, si mosse. ¶ Di

sol gira, o il ciel non muta stilo. ¶ Se

non forse su in ciel, se ne ritruove. ¶ 59 ¶ Quel

puntelli ¶ parean che del ciel fossino a vederli, ¶ eran

poco: ¶ quel verso il ciel per l'aria il

che fa vicino al ciel l'acqua inalzare; ¶ tal

aria e per lo ciel galoppa; ¶ e porta il

il mare, e al ciel gli levò l'onda

la virtù e del ciel, ciò ch'è di

quello, ¶ che fissa in ciel nel dì seguente è

l grido sin al ciel l'aria divide, ¶ di

e gli occhi al ciel supini, ¶ disse: - Signor, ben

tolse, e spiegò al ciel le penne, ¶ et a

benedetto augel, ma dal ciel vola. ¶ 78 ¶ Dovunque drizza Michel

nubi, e torna il ciel sereno. ¶ Gli gira intorno

per quanti occhi il ciel le furtive opre ¶ degli

così quivi, ¶ empiendo il ciel di grida e di

che d'ire al ciel non tarderebbe a notte

ne vien sprezzando il ciel, non che quel muro

lo strido, ¶ bestemmia il ciel con spaventoso grido. ¶ 6 ¶ Intanto

Il grido insin al ciel paura mette, ¶ che fa

più par che 'l ciel ribombe, ¶ gridi, tumulti, gemiti

il pianto che nel ciel percuote; ¶ e faccian fede

de le chiavi del ciel le gravi some, ¶ non

che par che dal ciel cada; ¶ e un altro

mondo assorda, e 'l ciel par ne ribombe. ¶ 8 ¶ Ma

elementi e tutto il ciel minaccia. ¶ 35 ¶ Come la tigre

il ramarro, ¶ quando il ciel arde, a traversar la

che par che 'l ciel si spezzi e tutto

distanzie pari ¶ mirava il ciel con gli occhi sonnolenti

rimarrai; che quando in ciel sia sculto ¶ ch'io

il corno. ¶ Medoro in ciel divotamente fisse ¶ verso la

stelle a tor del ciel, di terra l'ombra

intanto, e spesso al ciel vicino ¶ l'afflitto e

mondo, e fin al ciel s'estolle; ¶ che forse

ribelle ¶ ch'uscîr del ciel con lor perpetuo scorno

per li solchi del ciel volto l'aratro: ¶ quando

l grido insino al ciel saliva, ¶ d'alta ruina

fia il premio in ciel conteso ¶ de la buona

abbia chi regge il ciel cura del resto, ¶ o

ippogrifo, e verso il ciel levosse, ¶ lasciò Frontino, e

gran volo inverso il ciel saliva. ¶ Non vi ster

indizio. ¶ 50 ¶ E lacrimando al ciel leva le mani, ¶ che

prato, e verso il ciel sospira. ¶ 132 ¶ Afflitto e stanco

conte il re del ciel tal grazia diede, ¶ per

alzò la mano ¶ al ciel che sì benigno gli

l'arme insin al ciel scintille, ¶ anzi lampadi accese

attende, ¶ s'improviso dal ciel falcon grifagno ¶ gli dà

par veder che 'l ciel l'abbia concesso ¶ Bradamante

e forse ancora il ciel ridea di lei. ¶ Passa

di satisfarti cura. ¶ Dal ciel la luna al mio

un dito: ¶ volò al ciel l'asta in quattro

men sdegnosa contra il ciel favella. ¶ Già l'uno

far meglio infin al ciel salire, ¶ che, per querela

e tanti lor dal ciel largiti. ¶ Ma può mal

e la Malignità dal ciel bandita, ¶ che sempre vorria

rumore, e fin al ciel rimbomba. ¶ 20 ¶ Il magno imperator

con gli occhi al ciel supini ¶ Dio ringraziâr del

timpani moreschi ¶ empieno il ciel di formidabil suoni: ¶ ne

gli risponde: - Né 'l ciel, né tu faresti ¶ che

alma casta al terzo ciel ritorno, ¶ e in braccio

tremando, e empiendo il ciel di grida, ¶ si volse

la casta Issabella al ciel salita. ¶ 18 ¶ De la sentenzia

quel che manda il ciel, forza è che toglia

ferirsi, ¶ che parve il ciel cader, la terra aprirsi

I tronchi fin al ciel ne sono ascesi: ¶ scrive

nel fianco, ¶ che 'l ciel bestemmia, e di tant

ringraziò con mani al ciel supine, ¶ ch'avesse avuta

e gran rimbombo al ciel ne riede, ¶ simile a

giorno, ¶ brama vedere il ciel di stelle adorno. ¶ 14 ¶ Poi

bisogno sarà che dal ciel scenda ¶ immortal dea che

sostener, mi lassa ¶ dal ciel cader: né qui finisce

dirò che giustizia in ciel non sia, ¶ s'a

e per questo dal ciel l'angel più bello

ogni beltà miranda, ¶ dal ciel non mai, se non

fin che giri il ciel, dette saranno. ¶ 56 ¶ Ma né

albergo et esca al ciel sereno. ¶ 67 ¶ Se duo, tre

che la spada del ciel scende con tanta ¶ strage

d'ogni grazia il ciel cortese. ¶ 30 ¶ Merlin gli disse

il vento e il ciel malvagio. ¶ 67 ¶ Arroge a tanto

celassi, ¶ che cadendo dal ciel gli facea oltraggio. ¶ Rinaldo

nubi e presso al ciel si leva, ¶ era quel

Messia novel, né dal ciel vegno; ¶ ma son mortale

il freno, inverso il ciel li punse. ¶ Ruotando il

l'ha ordinata il ciel, perché sia questa ¶ degna

in terra e in ciel, ma con diversa faccia

indegni; ¶ sì perché il ciel degli uomini preclari ¶ non

avuto e terra e ciel nimici, ¶ se gli scrittor

tosto ch'apparve in ciel la luce nuova, ¶ verso

fin che giri il ciel, famose. ¶ 39 ¶ In poco spazio

laude, e porla al ciel vicina; ¶ l'amor, la

a' dì nostri il ciel d'un altro sole

tace qui, su nel ciel grida, ¶ fin che Dio

ampolla, ¶ con che dal ciel più basso ne venìa

Nubi ¶ per miracol dal ciel forse piovuti: ¶ o forse

suoi gli aveano, al ciel levò le palme, ¶ e

Oh felici, e dal ciel ben dilette alme! ¶ Grazia

costume ¶ che sublimar al ciel gli uomini suole, ¶ splender

si raccende, ¶ risuona 'l ciel di spaventosi tuoni. ¶ V

ch'arrivi insin al ciel superno. ¶ Talor fan sopra

timor punto, ¶ empiendo il ciel di voti e di

patir quanto è in ciel di lui prescritto, ¶ pei

in tronchi vola al ciel rotta ogni lancia, ¶ del

le piante ¶ fa il ciel tremar del suo fiero

gli fere. ¶ 100 ¶ Padre del ciel, dà fra gli eletti

salito era (che 'l ciel gli vide aperto), ¶ pur

dolor le vele, ¶ il ciel, che consentia tanto pergiuro

un tratto vide il ciel turbato, ¶ sparito il sol

e già apparia nel ciel la prima stella, ¶ quando

adombri e cuopra. ¶ Un ciel d'oro, che tutto

bianco, ¶ che sostengon quel ciel col braccio manco. ¶ 80 ¶ Ne

l mare e 'l ciel misura, ¶ e render sa

tolle il punto, ¶ il ciel figura come par che

in serpentile scorza, ¶ il ciel ch'in altri tempi

le palpèbre. ¶ Chiamando il ciel crudel, le stelle prave

et alla via del ciel sempre aver gli occhi

e ruota fin in ciel l'àrrida sabbia; ¶ acciò

avea il più basso ciel che sempre acquista ¶ del

buono, ¶ grazie che dal ciel date a pochi sono

muove, ¶ che fin nel ciel Marte ne teme e

tutti, e vanno al ciel le grida, ¶ che sia

da terra fin al ciel l'oscura polve; ¶ fuggon

Notturno fu rimesso, ¶ il ciel, ch'eternamente avea voluto

ma, come scesa dal ciel dea, l'ammira. ¶ La

la Morte, ¶ splender nel ciel l'invitto suo consorte

la terra, quello il ciel gli squadra: ¶ questi meste