Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

DESIDERIO ¶ L'ira del cielo, ¶ E l'abbominio della

De' suoi, che il cielo in questa luce ancora

non mi dovresti. Oh cielo! ¶ Chi mi venisse a

miei! Padre, fratello, il cielo ¶ Queste parole vi ricambi

parole vi ricambi; il cielo ¶ Sia sempre a voi

vita de' migliori il cielo ¶ All'arbitrio de' rei

un'impresa risoluta in cielo, ¶ Abbracciata da te. No

la gioia è dal cielo, e non fia vana

Io gli pregai dal cielo, e in via mi

l'avrebbe preparata il Cielo? ¶ Per chi, signor? perché

di ladron; che il cielo ¶ Su questa terra altro

tempi, ¶ Quali opre il cielo ti prepara? Il cielo

cielo ti prepara? Il cielo ¶ Che re ti fece

offende, il Dio del cielo offende ¶ Nella più pura

Mella; ¶ Sotto il mio cielo di sedermi, e tutto

che mi deride... Oh cielo! ei fugge! ¶ Nelle sue

per pietà! Sa il cielo ¶ S'io mi credea

tua pregano. ¶ ERMENGARDA ¶ Il cielo ¶ Vi benedica. - Ah! sì

uom tra loro! - Oh cielo! il padre ¶ Negli artigli

Oh! la secondi il cielo. ¶ (escono dalle parti opposte

tra noi? Decisa il cielo ¶ Ha la nostra contesa

Ma in te del cielo ¶ Io la vendetta adoro

Gli smisurati desideri il cielo. ¶ CARLO ¶ Cessa. ¶ DESIDERIO ¶ Ah

nemici a debellar del cielo ¶ Mi sarei travagliato, in

sogni era codesto. Al cielo ¶ Parve altrimenti. Voi tempraste

lagrima pur notata in cielo ¶ Fia contro te, né

padre tuo, se il cielo ¶ Al dolor di lasciarlo

lieta certezza: Adelchi, il cielo ¶ Testimonio mi sia; la