Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

le rondini «migratrici del cielo» volassero assai agevolmente da

impietrita quasi, verso il cielo, e rompeva il silenzio

si levava alta nel cielo, il poeta piegava umilmente

ravaneti bianchi; torreggiava nel cielo chiomata di nuvole bianche

si stenderà alto nel cielo per ripiombare a picco

benchè fosse accigliato il cielo e minacciosa la via

l’azzurra volta del cielo che in quella sera

e su, alta nel cielo, l’Alpe: la grande

presente, lo splendore del cielo stesso, gravavano sull’infantil

deriva della corrente. Il cielo era su noi chiaro

del vento aprivano nel cielo le larghe scapellature delle

delle note chiare nel cielo. ¶ Io, pensoso, affissavo lo

vertigine azzurra verso il cielo lontano. Pensavo se valeva

si adombrava già, il cielo grigio era su noi

Cominciò a lanciare nel cielo della leggenda i morti

sulla spiaggia bruna, nel cielo rami densi di stelle