Dante Alighieri, Vita nova, 1294?

salute in lor segnor, cioè Amore. ¶ Già eran quasi

che, componendola, maravigliosamente addivenne, cioè che in alcuno altro

E per questa cagione, cioè di questa soverchievole voce

comune via di costoro, cioè là ove tutti s

molto inimica verso me, cioè di chiamare e di

si scrivono dubbiose parole, cioè quando dico che Amore

vista pietosa è distrutta, cioè non pare altrui, per

che donne la covrissero, cioè la sua testa, con

a chiamarla così Primavera, cioè prima verrà lo die

ma cose non vere, cioè che detto hanno, di

quale dice che Iuno, cioè una dea nemica de

operava ne le donne, cioè per loro medesime; ne

de la mia donna, cioè in questi due sonetti

de la nostra indizione, cioè de li anni Domini

li miracoli è tre, cioè Padre e Figlio e

ella era uno nove, cioè uno miracolo, la cui

miracolo, la cui radice, cioè del miracolo, è solamente

cui io ciò scrivo, cioè ch'io li scrivessi

parti: ne l'una, cioè ne la prima stanzia

seconda mi lamento io, cioè ne l'altra stanzia

a la mia opera, cioè del disegnare figure d

cuore consentiva in lui, cioè nel suo ragionare. E

una parte chiamo cuore, cioè l'appetito; l'altra

l'altra chiamo anima, cioè la ragione; e dico

dico come l'anima, cioè la ragione, dice al

ragione, dice al cuore, cioè a lo appetito; ne

nel cuore si ragionava, cioè lo nome di quella

perché va là suso, cioè chi lo fa così

dico quello che vide, cioè una donna onorata là

elli la vede tale, cioè in tale qualitade, che

non lo posso intendere, cioè a dire che lo

lo pensero mi trae, cioè a la sua mirabile

qualitade, almeno intendo questo, cioè che tutto è lo

de la sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice