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invenzioni verbali


Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo, 1292?

concordanze di «cioè»

nautoretestoannoconcordanza
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disse: Trai di carcere, cioè del corpo, l’anima
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Sopra il primaio trattato, cioè a dimostrare la miseria
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fatto di terra limosa, cioè di terra e d
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di più sozza cosa, cioè di terra corrotta, e
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che allotta nacque, Begnamino, cioè figliuolo di dolore. E
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sono dette di sopra, cioè come è nata in
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sopra il primaio trattato, cioè di tutta la miseria
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della vita dell’uomo, cioè della vecchiezza. E da
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esce di luogo temperato, cioè del ventre della madre
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viene in luogo distemperato, cioè all’aria di questo
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dire A, ovvero E, cioè guai a me, perchè
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nella fine della vita, cioè nella vecchiezza. ¶ Il sezzaio
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stimolo della carne mia, cioè l’Angelo Satanas, che
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nella madre di tutti, cioè nella terra, la quale
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gli onori. La prima, cioè per essere savio delle
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ricchezze nascono cose ree, cioè cupiditade ed avarizia; e
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disiderj nascono cose sozze, cioè ghiottornie e lussuria; e
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onori nascono cose vane, cioè vanagloria e superbia; e
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conviene ritrovare il principio, cioè Dio: e quando è
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Trattato della seconda fatica, cioè delle ricchezze. ¶ Pongonsi i
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quattro capitoli delle fatiche, cioè sopra quello, ove s
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tornare. Dunque il mezzo, cioè lo stallo nel mondo
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innanzi che non trova, cioè il sovrano bene. Però
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dilungasi dal sovrano bene, cioè Iddio, per lo quale
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pigliare Iddio e Mammone, cioè le ricchezze, perchè Dio
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quello, che io ho, cioè dello Spirito Santo, ti
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e non sia mendico, cioè in troppa povertade, la
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di vivere secondo natura, cioè secondo quello, che la
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perchè ogni perfetta caritade, cioè amore, da sè medesimo
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i doni della ventura, cioè le ricchezze, se sarà
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che abbonda in ricchezze, cioè che ne dee ispendere
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guardisi di favellare doppio, cioè che la favella sua
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nel lacciuolo del nimico, cioè in peccato. Ma la
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fatica, perchè l’erbe, cioè le ricchezze, affogano molto
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secondo vizio della carne, ¶ cioè di quello della lussuria
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ancella del servo suo, cioè del corpo; onde dice
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duri e fortissimi petti, cioè i savi e fermi
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quarto trattato del Libro, cioè sopra le paure delle
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l’uomo cogli alimenti, cioè con la terra, e
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è dato per riposo, cioè la notte, non si
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forza e per fossa, cioè per ingegno, e per
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e viveranno sanza fine, cioè sempre viveranno, e lavorando
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discaccia via ogni paura; cioè colui, che perfettamente ama
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Profeta: Trai di carcere, cioè del corpo, l’anima
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Dio avesse tre persone, cioè tre corpora, l’uno
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Dio, ma uno solamente, cioè Cristo, che nacque della
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tre persone in Dio, cioè tre propietadi, perchè tanto
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propietade. Delle quali persone, cioè propietadi, ti vo’ dare
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la parola di Dio, cioè la sua sapienza incarnò
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la sua sapienza incarnò, cioè fu generata e incarnata
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questa altra che procede, cioè viene dalla potenza e
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Dunque queste tre persone, cioè propietadi sono in Dio
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Figliuolo e Spirito Santo, cioè catuna nel suo propio
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le dette tre persone, cioè propietà, siano diverse, perchè
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è quello che genera, cioè la potenza, ed altro
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quello che è generato, cioè la sapienza, ed altro
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altro quello che procede, cioè lo Spirito Santo, che
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che pone sette sagramenti cioè, Battesimo, Incarnazione, Confermazione, Corpus
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dobbiamo dare a Cristo, cioè osservare le sue comandamenta
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morta sanza l’opera, cioè a colui non vale
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E sanza la caritade, cioè sanza osservare le dette
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me non arò carità, cioè non amaro Iddio e
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dire di puro cuore, cioè lui solo, sanza amare
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di Dio per caritade, cioè limosine; e per speranza
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è tenuto di fare, cioè sopportarlo, sovvenirlo, e gastigarlo
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sani; o di animo, cioè di senno, perchè siamo
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del matto sono debitore, cioè il savio e il
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in Dio tre persone, cioè tre propietadi, che sono
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nel nome di Dio, cioè per saramento, sanza gran
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quella parola al postutto, cioè in niuno modo, nè
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quella parola al postutto, cioè per ogni cosa, come
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cose, il settimo die, cioè il Sabato, da ogni
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è se non uno, cioè che l’uomo ami
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e queste due pene, cioè il caldo e il
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suo tutti gli scandali, cioè tutti quelli, che averanno
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nella via con lui, cioè nel mondo, acciò che
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giusto si cruccia temporalmente, cioè in questo mondo, però
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di bere il calice, cioè di sostenere pene, e
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si scevera dal centro, cioè dal sodo della terra
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naturale luogo a riposarsi, cioè nell’aria. E del
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dato il sovrano bene, cioè Iddio, il quale le
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le colonne di cielo, cioè tutti i gradi di
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die sarà generale tremuoto, cioè che per tutto il
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maggiorenti del popolo suo, cioè da' Profeti e dagli
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le colonne di cielo, cioè tutti i gradi di