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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

concordanze di «cittadini»

nautoretestoannoconcordanza
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e lodatissime osservanze de’ cittadini sempre poterono o senza
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gli animi de’ suoi cittadini, che in adornar sé
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utilità di tutti e’ cittadini, mentre che si esponeva
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veduti figliuoli di valentissimi cittadini da piccioli porgere di
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e grazia de’ suoi cittadini condursi in porto di
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in le fronti de’ cittadini, e ogni traverso vento
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e più a’ nostri cittadini grata. ¶ "E sappino e
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in qualcuno de' nostri cittadini qualche fiamma d'invidia
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e grazia fra' suoi cittadini. Niuno sarà più in
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la patria sua, e' cittadini e la famiglia sua
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solo da' nostri proprii cittadini già tanto tempo non
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occasioni, alle espettazioni de' cittadini. Non patisce la terra
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e amore degli altri cittadini, potesse con minacce e
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si può credere ne' cittadini nostri l'uso e
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in fra i suoi cittadini. E se così fusse
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e invidia de' suoi cittadini, esserli non licito quanto
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i' non erro, e' cittadini virtudiosi e onesti che
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de' Lacedemoni, ch'e' cittadini suoi s'ausassino da
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terra e griderebbe: "O cittadini stolti, dove ruinate voi
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ascoltarti, stai tra i cittadini udito volentieri, miranoti, lodanoti
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e amate da' nostri cittadini, nelle quali fu sempre
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che solevano e' fortissimi cittadini, e' quali forse aveano
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e consiglio essere a' cittadini suoi gratissimi e carissimi
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pestifero quanto sono i cittadini ignavi e inerti. Dell
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intero giudicio da' suoi cittadini provato e adoperato, colui
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le ricchezze de' privati cittadini, come tutto el dì
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le ricchezze de' privati cittadini le quali soppriranno a
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quello al quale e' cittadini suoi non poverissimi saranno
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che appresso de' nostri cittadini. Ma sia altro tempo
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rendersi familiari a ricchi cittadini, solo sperando indi riceverne
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a tutti e' suoi cittadini scrivendo in lingua da
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da tutti e' nostri cittadini, piaccia quando che sia
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di tutti i nostri cittadini e merito della famiglia
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forse, come questi nostri cittadini, onore trovarsi nelli uffici
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ma forse più antichi cittadini di voi, essere pari
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così pregiato da' tuoi cittadini. Ma che io volessi
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più che gli altri cittadini. De' quali uomini come
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amerà quello degli altri cittadini suoi, desidererà l'unione
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saggio, o nobile fra' cittadini darà opera di potere
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liberi, ma meno fortunati cittadini. Ma neanche quelle republiche
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savi ch'e' buoni cittadini debbono traprendere la republica
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bene di tutti i cittadini, e per non cedere
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non buoni, anzi pessimi cittadini. Io pur sono in
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di grazia fra' miei cittadini nella patria mia, mai
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vostra e grazia de' cittadini vi darà luogo. ¶ LIONARDO
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investigherei se ivi e' cittadini fussino ricchi e onesti
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reggimento. E se i cittadini saranno onesti e ricchi
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famosa ove abitassono onestissimi cittadini, co' quali io potessi
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pell'altro fra' suoi cittadini e fra gli strani
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meglio sapere sofferire e' cittadini, quali forse abbiano simili
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dentro alla terra fra' cittadini mai restano, - sospetti, paure
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fama e amore tra' cittadini che quale si sia
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bottega mia, e fra' cittadini stendermi buono nome, le
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lettere, e fuori fra' cittadini e amici umanissimo, il
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tra gli uomini, co' cittadini, ancora e con buoni
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quanti pupilli, a quanti cittadini sono più state utili
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LIONARDO ¶ Quelli nostri prudenti cittadini, stimo io, Giannozzo, se
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le ricchezze de' suoi cittadini e di ciascuno a
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mezzo el numero de' cittadini. Uditemi. ¶ A me, per
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è conosciuta ne' nostri cittadini, per altri a questo
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famiglia nostra da' nostri cittadini altra umanità. Così disse
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per allora rispuosi: i cittadini nostri quanto meno che
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patria, s'e' nostri cittadini per sua virtù col
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mio, come degli altri cittadini, consigliare la patria mia
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sé a degli altri cittadini suoi essere inferiore; ché
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e a' privati nobili cittadini. ¶ GIANNOZZO ¶ E che lode
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antica consuetudine ch'e' cittadini di qui divertivano a
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si distribuisse stipendio a' cittadini romani quali ivi erano
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pericolo de' non ottimi cittadini propulsa e vendica l
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sia, sarebbe a molti cittadini pestifero e calamitoso. Amò
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discordia civile fusse a' cittadini meno che 'l tiranno
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nostri e più altrove cittadini studiosi d'avere molti
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a conversare fra' vostri cittadini e fra gli strani
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avermi familiare a' primarii cittadini in qualunque terra soprastetti
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la terra di que' cittadini, vendé molti vendicandosi delle
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altri, ora con nuovi cittadini convenirli disputare della vita
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grazia e benivolenza de' cittadini, per questo la presenza
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a tutti e' suoi cittadini. Alcuni non rarissimo ancora
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sé numero di virtuosi cittadini a' quali si fidi
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pari a' principi ivi cittadini. Fece ancora a grazia