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Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «città»

nautoretestoannoconcordanza
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partita, ignoro: ¶ delle vinte città tutte divise ¶ ne fur
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a tutta ¶ la dardania città, quando fra loro ¶ di
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possanza ¶ già di molte città l'eccelse rocche ¶ distrusse
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li molti ¶ da diverse città raccolti e scesi ¶ in
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di donzelle, ¶ delle vinte città spoglie prescelte ¶ e da
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la guerra, ¶ e la città nel decimo cadrà. ¶ Così
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cadrìa ben tosto la città troiana. ¶ Ma me l
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Creta ¶ che di cento città porta ghirlanda. ¶ Di questi
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ad Oïlèo ¶ eversor di città Rena produsse. ¶ Que' poi
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sen di questa grande ¶ città diversi di diverse lingue
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fanti e cavalli. Alla città rimpetto ¶ solitario nel piano
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arco Apollo istesso. ¶ Della città d'Apesio e d
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i banditori intanto ¶ dalla città le sacre ostie di
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votavano mirando ¶ la troiana città. Quand'ecco il sommo
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qualche a te cara ¶ città, non porre a' miei
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cuore; ¶ ché, di quante città contempla in terra ¶ l
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ardir nel petto ¶ le città rovesciâr gli antichi eroi
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al suolo ¶ adeguar le città, non lasceremo ¶ noi dunque
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patissero difetto ¶ in racchiusa città. Lasciàili adunque, ¶ e pedon
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e disse ¶ Eversor di città, Marte omicida, ¶ che sol
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bastavi alla difesa ¶ della città. Ma niuno io qui
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Diòcle, della ben costrutta ¶ città di Fere un ricco
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m'abbandoni ¶ nella vostra città, poiché m'è tolto
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ricoprir bastante ¶ eserciti e città. Tale la Diva ¶ monta
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dome, ¶ se la nostra città commiserando ¶ e le consorti
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paese argivo ¶ Efira, una città, natìa contrada ¶ di Sisifo
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Minerva, inclita Dea, ¶ delle città custode, ah tu del
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io m'esca di città. Veloce ¶ corro intanto a
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egli l'eccelsa ¶ popolosa città Tebe distrusse: ¶ m'uccise
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ove il nemico alla città scoperse ¶ più agevole salita
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amici. Io nella sacra ¶ città rientro a serenar de
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col cuor serrato alla città tornaro. ¶ D'un medesmo
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i Teucri ¶ per la città correan; né gli sgomenta
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punto ¶ che verso la città li respingemmo, ¶ mi sto
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voi parte intanto ¶ alla città si affretti, e pingui
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diligenti araldi, ¶ per la città frattanto ite, e bandite
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ostile insidia ¶ nell'inerme città non s'introduca. ¶ Quanto
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al fondo ¶ la troiana città, primiero ei vada, ¶ nel
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giammai altra donzella: ¶ sette città, Cardamile ed Enòpe, ¶ le
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era del sacco ¶ della città d'Eezïon distrutta. ¶ Su
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non s'ebbe; ¶ sette città, Cardamile ed Enòpe, ¶ Ira
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alla fin, dalle propinque ¶ città raccolto molto nerbo avendo
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messo il foco alla città. Piangente ¶ la sua bella
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tutti ¶ d'una presa città gli orrendi mali ¶ gli
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pena, in una stessa ¶ città dimora col placato offeso
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le navi, ¶ o alla città tornarsi, or che domata
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serralo sì, che alla città non fugga. ¶ Uscîr di
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offriam per tutta la città solenni ¶ sacrifici agli Eterni
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n'aiti ¶ la superba città. Dunque ne segui, ¶ onde
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fondo ¶ l'alta vostra città; poco il rapirmi ¶ una
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mortai governa ¶ e le città conserva; e sânne il
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non far ritorno ¶ nella città, se pria spenti noi
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Teucri abbandonar l'altera ¶ città che tanti già ne
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e dalle navi alla città fuggirsi. ¶ Disse, e corse
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sacra Lenno, ¶ di Toante città, rattenne il volo. ¶ Ivi
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mortali ¶ su l'altere città l'ali distese. ¶ Allor
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gemente ¶ verso l'alta città; ma giunti al guado
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difenda? Non abbiam vicina ¶ città munita che ne salvi
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alla ruina ¶ di munita città, questa alle mie ¶ mani
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un dì dalla disfatta ¶ città d'Eezïon s'avea
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il fato ¶ espugnar la città de' generosi ¶ Teucri, né
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ecco, o Patròclo, la città che dianzi ¶ atterrar ti
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il fumo ¶ d'isolana città, cui d'aspro assedio
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quando d'assedio una città serrando ¶ armi grida terribile
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intanto ¶ faran sicura la città. Poi tutti ¶ d'arme
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e di bronzo ¶ la città prïameia. Or dalle case
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avea due belle ¶ popolose città. Vedi nell'una ¶ conviti
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dimostri. ¶ Era l'altra città dalle fulgenti ¶ armi ristretta
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genitor, trafitto ¶ dinanzi alla città, vidi d'acerba ¶ morte
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e di Minete la città distrusse, ¶ tu mi vietavi
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Giove e Palla la città distrussi, ¶ e ne predai
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ad Otrintèo ¶ guastator di città nell'opulento ¶ popolo d
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Ilio sia nostra la città, voi sempre ¶ fuggendo, e
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insin che tutti ¶ nella città sien salvi i fuggitivi
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ebbe veduto ¶ guastator di città, fermossi, e molti ¶ pensier
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lor fu piena la città, ché nullo ¶ rimanersene fuori
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paurosi, i Teucri ¶ nella città fuggìan confusamente, ¶ e davano
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Tacque, e drizzossi alla città volgendo ¶ terribili pensieri, e
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scorsa ¶ notte esortommi alla città ritrarre, ¶ comparso Achille, i
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quante ne chiude ¶ questa città; se con tremendo giuro
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tre volte ¶ dell'iliaca città fêr questi il giro
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l'incalza intorno alla città. Pensate, ¶ vedete, o numi
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alla pianura, ¶ vicino alla città. Come nel sogno ¶ talor
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e singulti ¶ per la città s'udìan, come se
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spavento compresi abbandonate ¶ la città, da che spento è