Antonio Moresco, Gli increati, 2015

alle corde in queste città di confine tra vita

dall’altra, in queste città di confine investite dalla

anche il sindaco della città dove allora vivevo, vivrò

come pendoli in queste città di confine tra vita

Mentre qui vedo solo città che crollano, corpi che

solo questo tracimare di città intere e di continenti

a nevicare in queste città di confine tra vita

profonde del mondo. Le città emerse dei morti si

questo sisma le loro città inabissate attraverso le quali

fiumi e dalle loro città seminali che salgono sempre

all’altra in queste città di confine tra vita

le parti di queste città di confine tra morte

è impossibile da immaginare: città ammutolite, sottoposte ai continui

gridando e piangendo nelle città di confine tra vita

certe zone segrete delle città dei vivi, in questa

lanciando dalle torri nelle città di confine tra vita

prima, in cerca di città, di luoghi e di

e le sempre nuove città di confine tra vita

scaturito a nubi dalle città collassate e dai fiumi

dislocate di luce, grandi città su cui si erano

immobili nella luce, brilleranno, città turrite dalle stradine di

venuti dalle più lontane città e paesi d’Italia

sotto il sole delle città e delle campagne del

di pioggia verso lontane città circondate da mura e

lesionati e impennati delle città e del continente dei

la morte in queste città di confine tra morte

dei fiumi e della città seminale dei morti. E

insieme a te una città che è già stata

e a fondare una città che viene prima e

l’apparizione di una città tracimata, indovinata e inventata

indovinata e inventata.” ¶ «Che città è questa?» provo a

e fondata prima?» ¶ «Questa città è Mantova, sarà!» ¶ 3 ¶ La

Mantova, sarà!» ¶ 3 ¶ La mia città ¶ Viene avanti sempre di

laghi che circondano la città, che circonderanno!” mi dico

e a fondare la città dove sei nato, dove

fa a esserci questa città che viene dopo e

tracimati, incernierati, inventati. ¶ La città è sempre più vicina

da solo nella tua città.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché sei solo

più vicina di questa città tracimata e turrita, immobile

alle porte di questa città appena indovinata e inventata

sto tracimando nella mia città e nella mia vita

mi inabisso nella mia città e nella mia vita

dall’alto, tutta questa città appena indovinata e inventata

che scorrono sotto questa città, nel profondo. Imbocco una

un vicolo di questa città non ancora indovinata, inventata

dal vento, attraverso le città dell’Egitto, sotto il

la vita in questa città di confine tra vita

che scorrono sotto questa città e che li risucchiano

irruzione dal basso nelle città emerse dei morti.” ¶ «Sì

cielo, visioni improvvise di città sotterranee nere intraviste al

di porte, delle estreme città che arrivano a lambire

le terre e le città emerse del continente dei

balzando fuori dalle estreme città sventrate, da queste voragini

più lontane voragini delle città sotterranee dei morti che

con sé anche le città emerse dei morti, non

dei grattacieli. Tutte le città emerse dei morti sono

rovine di mille altre città tracimate, dalle miniere di

dalle oscure viscere delle città sotterranee della Cappadocia, dagli

emerse dei vivi, dalle città di fango investite in

da quelli risorti nelle città dei vivi appena inventate

Uniti, a Pechino, nelle città e nei villaggi inventati

nel mondo, rotoleranno, nelle città insorte, mentre aspettavamo nel

nelle case intonacate delle città e dei paesi italiani

al buio attraverso queste città emerse, in quest’aria

L’aspetto di una città dei morti che si

tsunami dalle viscere delle città sotterranee investite dal sisma

continuano a erompere dalle città sotterranee dei morti. L

che si espande sulle città emerse e appena inventate

di cadaveri tracimati, nelle città assediate, nelle foreste, nei

sulle ceneri delle nostre città rase al suolo e

sterminate e inventate le città dei morti al culmine

mi sposto per le città emerse dei morti sono

a dirotto, e la città è nera, e la

una sterminata colonia di città di morti che si

mi pare, in queste città sospese sul precipizio della

palmo a palmo le città dei morti!” mi dico

continente dei vivi, dalle città conquistate, dai campi di

sprofondano in alto le città dei morti!” mi passa

il cielo, mentre altre città dei morti sprofondano nelle

alto lo scenario delle città dei morti che si

si vedono tutte le città dei morti. Altro che

nelle viscere delle nostre città in attesa di nuove

che sta infuriando nelle città e nel continente dei

dalle viscere collassate delle città sotterranee dei morti, e

un po’ in queste città, in questo mondo” mi

dei morti, quando le città sotterranee dei morti saranno

chissà dove, in queste città investite dalla pioggia nera

di dietro, mentre le città dei morti sono ancora

affacciato sull’anfiteatro delle città e del continente dei

quei rifugi, in qualche città o in qualche luogo

mi spostavo attraverso quelle città in preda ai tumulti

all’impazzata attraverso le città infinitamente buie dei morti

questo mondo buio, nelle città emerse dei morti che

di strade e di città e di grattacieli che

buio. ¶ «Stiamo entrando nelle città di confine tra morte

che sta scuotendo le città di confine dei morti

muraglie di sempre nuove città inabissate e inventate, finché

parliamo. E intanto altre città passano, si inabissano, altre

inabissarsi verso sempre nuove città inabissate, nel bagliore di

l’altra di queste città pensili sugli abissi sono

più inabissata e segreta città seminale dei morti nella

il fiume nell’ultima città inabissata dei morti che

acque e le sue città travolte e i suoi

zone aeree delle ultime città inabissate e travolte. ¶ «Vieni

su questa cuspide di città sprofondata che si affaccia

nel buio. ¶ «È la città seminale dei morti!» mi

continente dei vivi una città come quella!» le dico

ancora insalivati, fosforescenti. «Una città tutta piena di sperma

ovuli femminili, a quelle città asiatiche sterminate dove sta

prima volta qui. La città seminale è qui prima

nelle viscere di quella città seminale che si inabissa

meandri di quella immensa città seminale fosforescente che noi

vivi, nella loro sterminata città seminale che viene dopo

voragini più segrete delle città e del continente dei

forma queste visioni di città inabissate e inventate nella

sale da quell’immensa città seminale inabissata dei morti

gli ultimi abissi delle città precipitate dei morti. «Il

crollerà, anche in queste città inabissate che sono state

da questo baratro di città che crollano nelle viscere

su cui si affacciano città sterminate e sfuocate per

tutto inclinato sopra le città sotterranee dei morti che

questo elicottero che sorvola città sotterranee che crollano e

sorgono e crollano le città inventate e fondate dei

la smisurata estensione delle città e delle metropoli morte

gameti morti, fino alla città seminale dei morti sprofondata

anche le luci delle città che si sbriciolano e

enorme onda scaturita dalla città seminale lacerata dal terremoto

che investono le loro città costiere e le sommergono

emerso dei morti, le città sotterranee da quelle emerse

si immette in una città non ancora raggiunta dal

corro attraverso le ultime città pullulanti di luci nere

quella sotterranea di queste città appena inventate e fondate

a me tutte queste città nere che sembravano immensi

che sorreggono le ultime città quasi schiacciate contro le

è sprofondata la lontana città seminale dei morti che

di poter affiorare nelle città emerse dei morti. ¶ Paratie

che cedono, parti di città che si sfondano, muraglie

mondo e visioni di città appena inventate e fondate

queste strade e queste città incuneate nell’intercapedine tra

ci sono anche qui città sovrapposte che salgono verso

e sprofondava verso altre città inabissate e altre visioni

al buio verso le città emerse dei morti inalberando

preparando a irrompere nelle città emerse dei morti. ¶ “Sì

nelle strade buie delle città assediate dei vivi, di

lontano, salgono dalle immense città che ardono in basso

voci che salgono dalle città nere palpitanti di luci

nelle viscere delle nostre città nere. Non avere paura

basso, dalle sempre nuove città che sorgono e si

all’altra di queste città sotterranee che si sporgono

entrato in una nuova città tutta gremita di luci

a strapiombo su altre città nere che si inventano

tua corsa in queste città inabissate dei morti! Siamo

mondo e in queste città che si innalzano all

cosa in queste sterminate città sotterranee dei morti su

su altre voragini di città che sprofondano e tremano

queste muraglie e queste città e queste regge formate

così inclinato verso altre città e altre voragini di

e altre voragini di città morte che si scorgono

cuore sotterraneo di queste città nere dei morti, quasi

sono ancora molte altre città e molte altre voragini

in fondo, queste sterminate città sotterranee appena inventate e

dopo l’altra le città emerse dei morti sono

ci si inabissa nelle città dei morti, è ancora

del continente e delle città emerse dei morti. Incernieratrici

queste smisurate voragini di città morte sono investite da

queste muraglie e queste città e queste regge che

Lassù in alto, nelle città emerse e infinitamente lontane

sulle loro tastiere nelle città emerse e inabissate dei

e hacker vivi nelle città dei vivi che stanno

Ci sono già, nelle città emerse o sprofondate dei

di morti? In quale città arriverò? Da quale treno

e due, in quale città, in quale stanza, in

per le strade, nelle città emerse dei morti e

in certi angoli delle città dei vivi, delle città

città dei vivi, delle città senza mappe dei morti

stanze tremano, le loro città tremano, dei vivi e

corpi tremano, anche queste città sotterranee dove ci siamo

abbagliante splendore nero delle città sotterranee dei morti, voragini

dei morti, voragini di città che scendono lungo una

continuano a scuotere le città sotterranee dei morti, e

che viene prima. «Queste città sotterranee dei morti non

più nelle voragini delle città sotterranee dei morti. ¶ «Volevi

al cuore di queste città inabissate dei morti e

dei morti e nelle città emerse e sotterranee dei

cavità nere di queste città inabissate, affluiscono a questo

le voragini di queste città, scende sempre più turbinoso

argini, sradicando parti di città o città intere incontrate

parti di città o città intere incontrate nella sua

gole nere e queste città tutte gremite di luci

dilagava serpeggiando attraverso le città sotterranee dei morti. Scorgevo

punto di queste percussive città sotterranee dei morti, imprimono

laghi, e poi ancora città travolte, territori interi che

se non scenderai nelle città che ci sono sotto

sopra di sé le città emerse dei morti!» ¶ «Che

all’inconcepibile estensione delle città sotterranee dei morti.» ¶ Continuo

dalle viscere sotterranee delle città sterminate dei morti come

sullo strapiombo delle immense città sotterranee dei morti. ¶ Un

sopra gli abissi. “Che città è questa?” mi chiedo

più sprofondate di queste città appena inventate e fondate

all’ingresso di nuove città sotterranee di morti appena

scendiamo nelle viscere delle città sotterranee dei morti, e

alle spalle strati di città o città intere che

strati di città o città intere che un secondo

sterminato e lucente delle città sotterranee dei morti che

mai vista, perché queste città sono state appena inventate

in qualcosa come una città altalenante nel vuoto. Ma

sempre nuove voragini di città che tremano in questa

cosa? Eppure questa sterminata città in cui siamo entrati

dove ci saranno altre città e altri corpi che

È questa oscillazione di città intere nel vuoto, che

nere che danno sulle città affiorate dei morti, noi

corpi profumati, nelle nostre città che oscillano tra morte

nella sconfinata voragine delle città dei morti...» ¶ «Ma che

dei morti...» ¶ «Ma che città sono queste? Perché oscillano

Perché sono le prime città risorte.» ¶ Adesso siamo fermi

che gremiscono le sterminate città sotterranee dei morti. L

zone più sprofondate delle città dei morti, di cui

immenso buio, in questa città che oscilla, in questo

farli risorgere! Tutte queste città che oscillano sono piene

della resurrezione nelle sterminate città sotterranee dei morti.» ¶ Adesso

bellezza. ¶ Le guardo, nella città che oscilla, nel buio

che fa tremare le città capovolte dei morti sprofondate

buio, in queste accecanti città nere che oscillano tra

cosa vedo di queste città che oscillano mentre corro

questa oscillazione di intere città sotterranee dei morti?” mi

loro oscillano anche le città che si sollevano e

oscillazione, verso una nuova città che sprofonda e sale

strati di queste sterminate città conficcate nelle viscere della

terra. ¶ “Forse erano due città che si fronteggiano...” mi

momento in cui la città si innalza. Forse erano

innalza. Forse erano una città sola posta su un

a filo con altre città e altre strade in

si inabissa verso altre città di cui scorgo solo

sempre nuove voragini di città morte appena inventate e

di notte, in quella città dei vivi, col cuore

di corpi morti nelle città sotterranee dei morti. L

voragini di sempre nuove città sprofondate che si aprono

le voragini delle remote città sprofondate, palpitanti di luci

e nere di queste città appena inventate e fondate

fragore nelle viscere delle città e del continente dei

che ci sono nelle città e nel continente dei

risponde senza girarsi. «Le città dei morti sono continuamente

nella carlinga lanciata nelle città dei morti, nel buio

le luci sterminate della città dei vivi che stavano

le strade nere delle città dei morti dentro la

chiedo. ¶ «Stanno fuggendo dalle città che crollano dopo le

fondare nuove metastasi di città che poi crolleranno sotto

morte, e intanto le città crolleranno, e i vivi

morti tracimeranno, e altre città sorgeranno, sprofonderanno...» ¶ 14 ¶ Il terrore

fuggono all’impazzata dalle città che crollano e che

cui si vedeva la città illuminata a perdita d

nelle periferie lontane delle città dei vivi dentro la

morti in fuga dalle città terremotate e crollate, verso

e crollate, verso altre città brulicanti di luci nere

respiri morti, le nuove città verticali dei morti che

morti, ai margini delle città tormentate e rase al

il bagliore di nuove città morte appena fondate e

punto invisibile, sconosciuto delle città e del continente dei

nere e queste nuove città inventate e fondate che

si gettano nelle nuove città dei morti appena inventate

entrando in una nuova città dei morti appena fondata

in altre parti delle città si stanno formando i

nere appena inventate. ¶ «Che città enormi ci sono nel

in questo momento nelle città e nel continente dei

nella nera notte, nelle città appena inventate e fondate

conquistano zone circoscritte delle città su cui cominciano a

della terra, nelle immense città sotterranee morte che reggono

le cuspidi emerse delle città dei morti, nei grandi

delle strade e delle città e del continente dei

buio, in queste nuove città dei morti appena elevate

bisogna aprirsele così, nelle città dei morti travolte dai

hanno investito anche queste città appena fondate, mentre stanno

si stanno inventando queste città morte nella tracimazione dei

quartiere e in una città a luci nere» mi

nelle voragini di queste città, corpi di donne e

nel buio, in una città sconosciuta e inventata dove

le strade nere, le città appena inventate e fondate

di sera in enormi città sconosciute immerse in una

solo, completamente solo. Che città erano quelle? “Che siano

quelle? “Che siano le città dei morti?” mi chiedevo

mi chiedevo. E che città erano quelle che mi

completamente solo, in questa città piena di luci nere

più nere di queste città nere? Da quale turbine

in altre parti delle città dei morti. Qui si

sugli strapiombi sotterranei delle città dei morti di cui

dalle viscere di queste città che proseguono sprofondate sotto

cosa farò, in questa città nera, nel mondo nero

lontano nelle viscere delle città dei morti, e che

che c’è nelle città e nel continente dei

solcano le strade delle città dei morti. Vanno avanti

intasate di traffico le città dei morti. Però non

di clacson come nelle città dei vivi, quelle imprecazioni

malapena in queste sterminate città che crescono continuamente?” mi

che sono morto, queste città sterminate e lesionate dove

finiscono mai, in queste città sterminate e piene di

è dove cominciano le città e il continente dei

che c’è nelle città e nel continente dei

attraverso le strade delle città e del continente dei

sismiche che investono le città dei morti, nelle stanze

La notte scendeva sulle città dei vivi. I vivi

Le disperate luci della città che vedevo di notte

quando mi spostavo nelle città addormentate dei vivi per

di tumulti in quella città rastrellata, alla testa di

apparivano come plastici di città future illuminate nel buio

prime visioni delle sterminate città dei morti che mi

le strade di una città dei vivi succhiando un

a correre attraverso queste città sterminate che ci sono

che ci sono nelle città dei morti. ¶ «Sto correndo

che ci sono nelle città terremotate dei morti. «La

riproduttive nelle loro buie città sprofondate dentro la terra

razziale, etnico, economico, religioso... Città rase al suolo, abitanti

vivevo a Grodno, una città della Bielorussia. Ero uno

come mai prima le città e il continente dei

è levato adesso nelle città e nel continente dei

delle guerre antiche, nelle città demolite, le madri e

i terremoti provocati nelle città dei vivi dall’immissione

a lungo anche le città e il continente dei

spaccate, in queste immense città attraversate da crepe, ancora

d’occhio nelle sterminate città dei morti. ¶ «Che cos

loro occhi morti nelle città dei morti.» ¶ «Ma allora

abito da sposa nelle città dei morti?» ¶ «No, il

perdita d’occhio le città e il continente dei

correre all’impazzata nelle città dei morti dentro il

abbaglianti strade nere delle città dei morti investite dalle

onda d’urto nelle città e nel continente dei

notte nera, nel mondo. Città intere distrutte e tracimate

sfigurano e accecano le città terremotate dei morti. ¶ La

che c’è nelle città e nel continente dei

quello che succede nelle città dei morti!» mi sta

morta, prima che queste città lesionate crollino una dopo

le cuspidi di altre città sterminate dei morti sorgano

sono milioni di altre città e di altre strade

Fra un po’ le città dei morti saranno tutte

che portano fuori dalle città, delle tangenziali, delle autostrade

sono morti?» ¶ «Le nostre città crollano sotto l’urto

periferie e di nuove città che si susseguono le

che la morte. ¶ 2 ¶ Le città dei morti ¶ È tutto

pieni di morti, nelle città sprofondate nel sonno, lungo

dietro i vetri le città dei vivi illuminate a

Sono i morti.» ¶ «Che città sono queste?» ¶ «Sono le

sono queste?» ¶ «Sono le città dei morti.» ¶ La macchina

che conducono alle sconfinate città dei morti che ricoprono

fondo della pianura la città illuminata a perdita d

di notte per una città dei vivi, e non

notte verso le sterminate città dei morti, le lucine

nel buio delle prime città che appaiono all’improvviso

si tratta di una città formata da molte città

città formata da molte città o di molte città

città o di molte città che si serrano fino

a formare una sola città che si espande a

spazio infinitamente buio. ¶ Le città dei morti sono davanti

della finestra, ma nelle città dei morti le finestre

entravamo a carovane nelle città dei morti, ridevate fino

guardarle da lontano, le città dei morti sono un

in basso. «Le nostre città sono sottoposte a continue

viene distrutto. Perché le città dei morti non muoiono

le aggiustassimo diventerebbero le città dei vivi. Perché ci

che fondano sempre nuove città di morti.» ¶ «Ma perché

dei morti nelle sterminate città dei morti. ¶ Poi una

e scuotendo le nostre città dei morti come quelle

di scrittori vivi nelle città dei vivi, che combattono

arrivano senza interruzione nelle città dei morti. Anche l

carovane, a valanghe, nelle città e nel continente dei

configurato come una sterminata città formata da una moltitudine

da una moltitudine di città fatiscenti e piene di

scuotono dalle fondamenta le città dei morti, come mi

come ci sono le città dei morti, i grattacieli

tiene insieme queste sterminate città e tutti questi morti

stanze di queste sterminate città dei morti che coprono

ci sono nelle sterminate città dei morti, o che

continuo che investe le città dei morti e le

scuotendo dalle fondamenta le città dei morti, e poi

disseminati in queste sterminate città dei morti vibrano e

in questo finimondo di città che crollano o in

i grattacieli e le città dei morti, e parlano

contro lo sfondo della città illuminata a perdita d

delle mura lontane della città di Gerusalemme. C’era

nelle strette strade della città, tra le sue case

terremoto! Se tutte le città dei morti e il

che ci sono nelle città terremotate dei morti, salgono

nero che sovrasta le città dei morti e poi

apre. ¶ Corriamo fuori, nella città dei morti, di notte

nera che illumina la città dei morti. Stiamo correndo

nera che illumina le città dei morti. ¶ «C’è

che c’erano nelle città sotterranee dei morti e

inabissarsi in quella sterminata città seminale, e sentivi quelle

di notte, in questa città di confine tra morte

cambiavano continuamente casa, grattacielo, città, a ogni immissione e

faceva crollare le loro città e li spingeva a

a fondare sempre nuove città ascensionali sopra la linea

che si riempivano di città verticali affondate e di

di cascate e di città seminali... Si ammucchiavano nei

morto, continuerò, in quelle città lesionate che crollavano e

dentro le case, nelle città dei vivi e in

mari, gli oceani, nelle città sprofondate sotto la linea

fiumi seminali e le città seminali... Ma allora che

siedo. Comincio a guardare. ¶ Città sconvolte, uomini che corrono

una rivolta dell’intera città, a cui si uniscono

ci allontaneremo da questa città di confine tra morte

silenzio, inclinati, in questa città di confine tra morte

le strade di questa città appena indovinata, inventata e

più i contorni della città turrita da cui ci

siamo allontanati da quella città di confine tra vita

è attorno a questa città di confine in cerca

mentre uscivamo da quella città di confine tra morte

tracimati, intorno a queste città di confine tra vita

l’apparizione di una città quasi cancellata da questa

marmo, sullo sfondo della città illuminata in fondo alla

Sotto di noi la città sta già cominciando a

di più anche alla città di Bindra. ¶ «Perché sei

di marmo, contro la città in fondo alla pianura

marmo, starà guardando la città disseminata di luci in

lei attraverso sempre nuove città terremotate, inventate e fondate

prima di inabissarmi nelle città sotterranee e nei fiumi

priore di fronte alla città che sfavillava sul fondo

di marmo, verso la città investita da questo turbine

verso la voragine della città da cui stanno salendo

mentre dal fondo della città stanno salendo quei boati

il nome della propria città, anche Giuseppe, appartenente al

Nazaret di Galilea alla città di Davide chiamata Betlemme

madre, a Mantova, nella città dove sono nato, in

di una di quelle città seminali che ci sono

nuotato anch’io nelle città sotterranee dei morti, nuoterò

oppure dentro quell’ultima città piena di seme eiaculato

quella voragine fosforescente nelle città sprofondate dei morti, sarà

le luci sterminate della città che c’è là

posso piegare verso la città di Bindra, perché era

viene dalla parte della città di Bindra. ¶ La terra

aggiravo in quella meravigliosa città e nei suoi quartieri

allora abitavo lontano dalla città, lungo uno stradone, al

periferie più lontane della città e dove gli affitti

mattina ero andato in città con una di quelle

ritornare a piedi dalla città, e camminare al buio

camion... Ero andato in città perché mi dovevo incontrare

incontrarla in quella grande città che ancora non conoscevo

da solo in quella città, con il treno, in

all’improvviso, nella stessa città, in quella giornata cominciata

andare via dalla mia città e arrivare a Milano

chiasmi di qualche sterminata città seminale sprofondata nelle viscere

falso nome, in una città dove non ero mai

un pomeriggio tropicale, nella città di Las Villas, sotto

ero già nella stessa città d’Europa dove stavi

in un caffè della città vecchia dove un agente

all’altro in una città mai vista prima, in

periferia industriale di una città della vecchia Europa del

di alberghi miseri in città sudamericane piene di tracimati

che attraversavano le grandi città lesionate dei vivi prima

nelle notti fredde, nelle città di questo continente sottoposto

io volevo andare nella città di Bindra!» mi abbandono

ci stanno aspettando nella città di Bindra nascosti nelle

larga, girare intorno alla città di Bindra e poi

che gira intorno alla città di Bindra, da cui

entrando nella periferia della città di Bindra, ma dall

primi territori di questa città e di questo mondo

in questa parte della città insorta. ¶ Stanno camminando in

sulle barricate di mille città senza nome, che sono

verranno dalla zona della città dove si staranno fronteggiando

nascosto nelle viscere della città, nella vita che viene

dovuta estendere alle altre città. Ci saremmo prima di

non sono rientrati in città in aiuto degli altri

di 500 uomini arrivato in città si impadronisce della stazione

attacco al centro della città, cannoneggiamento da unità navali

unità navali cinesi, la Città Rossa circondata da un

avanza a est, la Città Rossa evacuata dagli insorti

mia giovinezza, l’intera città bloccata dallo sciopero generale

oppure se sognavo: “Che città è questa, che mondo

Sci che penetrano nella città, il colpo di mano

in alto le nuove città appena indovinate, inventate, fondate

e morte, in questa città espugnata, indovinata, inventata e

delle strade, attraverso questa città improvvisamente deserta. ¶ Non mi

il refettorio, e la città brillava in fondo alla

scandagliano dall’alto la città strappata agli insorti. ¶ Non

zone molto lontane della città conquistata. ¶ “Ma io li

che resta di questa città espugnata dagli immortali. ¶ Adesso

combattuto con te nelle città rastrellate dai piumanti che

i brindisi sopra le città sconvolte, quei suoni lievi

mentre andavi in quella città straniera con quell’uomo

scandagliare dall’alto la città appena espugnata. ¶ Rimango con

nel buio, in questa città assediata dagli immortali, in

sono entrato in una città conquistata e ho chiuso

stavano lavorando nelle sotterranee città di sperma dei vivi

andiamo?» gli domando. «La città è stata espugnata, le

da questa parte della città, che sta tornando in

altre parti di queste città dei vivi e di

di questa parte della città abbandonata in massa dagli

Ci stiamo muovendo attraverso città, paesi e zone di

stanno concentrando nelle grandi città per poi erompere con

convergendo verso le grandi città in mano agli immortali

muovendo verso le grandi città lontane espugnate dagli immortali

avanzando verso le grandi città da dove gli immortali

dal cielo, irrompendo dalle città con i loro carri

annidate nelle viscere delle città sottoposte a bombardamento, che

in Asia, nelle sterminate città piene di grattacieli che

nei canali seminali delle città di sperma geneticamente modificate

sta combattendo nelle grandi città indiane, a Delhi, a

e dell’Arabia, nelle città ricamate che affiorano dalle

si combatte nelle grandi città arabe piene di folle

combatte in Africa, dalle città arabe del Nord, Tripoli

nelle Americhe, nelle loro città sovrappopolate di vita e

Brasile, nelle sue grandi città verticali piene di masse